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Portapenne Lamy a tre posti e chiusura negozi storici

L'ultimo ma non meno importante elemento coinvolto nella scrittura è la carta. Parliamone. E raccontiamo anche degli altri accessori che affianchiamo alle nostre penne.
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Monet63
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Messaggio da Monet63 »

geko ha scritto: domenica 13 ottobre 2019, 17:55
Monet63 ha scritto: domenica 13 ottobre 2019, 17:32 ...vista di Abbazia e Rocca insieme...
:wave:
Ti piace vincere facile, veh?
;)
Tantissimo: mi prendo tutti i vantaggi di vivere in Italia. :mrgreen:
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Messaggio da gianka03 »

lucaparte ha scritto: sabato 12 ottobre 2019, 10:22 In questo astuccio Lamy da tre, le Aurora 88 ci stanno belle larghe, chiusura con calamita, prezzo ottimo, sconto purtroppo per chiusura di cartolera storica di Venezia (e Mestre) dopo 100 anni :cry:

Ciao,
io abito in provincia di Venezia e quindi mi interessava sapere qual'è la cartoleria che chiude.
Grazie
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Messaggio da jebstuart »

Monet63 ha scritto: domenica 13 ottobre 2019, 15:12 ... trovo che proprio quel rapporto diretto sia il valore aggiunto, ben superiore alla manciata di euro che mi costa sull'oggetto.
Concordo pienamente. Cerco di salvaguardarlo anch'io.
Uniche eccezioni, le penne vintage o comunque usate, che tranne in rarissimi o sporadici casi non puoi aspettarti di trovare in cartoleria.
:wave:
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Messaggio da jebstuart »

Phormula ha scritto: domenica 13 ottobre 2019, 16:17 Se un giorno le penne cinesi dovessero calare in massa...
Sto facendo i più elaborati scongiuri... ;)
Mauro
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Messaggio da lucaparte »

gianka03 ha scritto: domenica 13 ottobre 2019, 19:50
lucaparte ha scritto: sabato 12 ottobre 2019, 10:22 In questo astuccio Lamy da tre, le Aurora 88 ci stanno belle larghe, chiusura con calamita, prezzo ottimo, sconto purtroppo per chiusura di cartolera storica di Venezia (e Mestre) dopo 100 anni :cry:

Ciao,
io abito in provincia di Venezia e quindi mi interessava sapere qual'è la cartoleria che chiude.
Grazie
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Ciao, leggi qui
https://www.lavocedivenezia.it/venezia- ... veneziani/
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Messaggio da Phormula »

jebstuart ha scritto: domenica 13 ottobre 2019, 20:43
Phormula ha scritto: domenica 13 ottobre 2019, 16:17 Se un giorno le penne cinesi dovessero calare in massa...
Sto facendo i più elaborati scongiuri... ;)
Osservando quello che è successo all'elettronica, all'abbigliamento e fra un po' succederà all'automobile… e sta già succedendo alle penne, molti modelli di fascia medio-bassa di marchi famosi sono già "Made in China".

geko ha scritto: domenica 13 ottobre 2019, 17:18 Due passi, un caffè, un cenno di saluto all'ortolano, quattro chiacchere con il cartolaio ... non mi pongo nemmeno il problema se spendere 5,80 o quanto?
4 euro + spedizione?

Se poi la differenza in percentuale rimane la stessa ma il prezzo di riferimento centuplica, beh, faccio due conti, contratto e cerco di comprare ancora in negozio.
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Molti altri, di fronte ai 4 Euro di costo su un noto sito di vendita online, con le spese di spedizione comprese per chi ha l'abbonamento, non si farebbero alcun problema: meglio risparmiare un Euro e rotti del proprio portafoglio che aiutare una piccola cartoleria di paese a sopravvivere. Se poi parliamo di risparmi ben più consistenti, come quelli realizzabili sulle penne, la cartoleria di paese è spacciata. Per non parlare di quelli che fano showrooming, vanno nel negozio a vedere il prodotto, poi salutano dicendo che ci penseranno su, arrivano a casa e accendono il PC. Nelle scarpe e nell'abbigliamento ormai è la prassi, nei negozi vedi la gente che scatta le foto ai codici EAN con il cellulare.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Messaggio da analogico »

Phormula ha scritto: lunedì 14 ottobre 2019, 8:15
Mosca bianca.
Molti altri, di fronte ai 4 Euro di costo su un noto sito di vendita online, con le spese di spedizione comprese per chi ha l'abbonamento, non si farebbero alcun problema: meglio risparmiare un Euro e rotti del proprio portafoglio che aiutare una piccola cartoleria di paese a sopravvivere. Se poi parliamo di risparmi ben più consistenti, come quelli realizzabili sulle penne, la cartoleria di paese è spacciata. Per non parlare di quelli che fano showrooming, vanno nel negozio a vedere il prodotto, poi salutano dicendo che ci penseranno su, arrivano a casa e accendono il PC. Nelle scarpe e nell'abbigliamento ormai è la prassi, nei negozi vedi la gente che scatta le foto ai codici EAN con il cellulare.
Allora fanno bene quei negozianti che si fanno pagare per lasciar provare scarpe e vestiti se non si perfeziona l'acquisto.
io ho assistito alla scena di un tale che acquista una telecamerina da video sorveglianza in negozio, dopo una mezza ora abbondante di spiegazioni ed istruzioni varie da parte del commesso.
Esce col pacchetto in mano, entra in auto e si mette a smanettare col telefono.
Tempo 5 minuti esce dall'auto, torna sui suoi passi e chiede il rimborso al negoziante dicendo di aver cambiato idea.
Io sono uscito dal negozio casualmente insieme a lui ed avevo l'auto parcheggiata casualmente di fianco alla sua, quando l'ho visto smanettare col telefono inserendo dati letti sula scatola mi è sorto il dubbio e quando è sceso l'ho seguito in negozio per verificare se il mio sospetto fosse giustificato ... ed infatti.
Senza vergogna.
Antonio

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Messaggio da Phormula »

E' una prassi talmente diffusa da avere un nome: showrooming.

Domenica mattina sono andato a comprare un paio di scarpe in una grossa catena del settore. La signora seduta accanto a me sul divanetto ha provato alcune paia di scarpe, fin che ha trovato quelle che le andavano bene. Dopdodichè ha estratto il cellulare, ha fatto una foto alle scarpe ed una all'etichetta sulla scatola. Si è alzata e se ne è andata, senza nemmeno curarsi di rimetterle a posto.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Messaggio da DRJEKILL »

Qualche cartolibreria non eccelle in competenza professionalita onesta ed educazione.
Meglio non frequentarla...

Bisogna ammettere anche questa faccia della medaglia.
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Messaggio da Monet63 »

DRJEKILL ha scritto: lunedì 14 ottobre 2019, 13:13 Qualche cartolibreria non eccelle in competenza professionalita onesta ed educazione.
Meglio non frequentarla...

Bisogna ammettere anche questa faccia della medaglia.
Si, è vero, ma conosco/ho conosciuto moltissime cartolerie che erano a posto sotto quell'aspetto; quelle che non lo sono durano comunque poco, e si evitano.
Phormula ha scritto: lunedì 14 ottobre 2019, 8:15 molti modelli di fascia medio-bassa di marchi famosi sono già "Made in China".
Si, come dalla Faber Castell Loom a scendere. Però la qualità costruttiva è ineccepibile, si nota che il progetto è di prim'ordine.
Phormula ha scritto: lunedì 14 ottobre 2019, 8:15 Mosca bianca.
Molti altri, di fronte ai 4 Euro di costo su un noto sito di vendita online, con le spese di spedizione comprese per chi ha l'abbonamento, non si farebbero alcun problema: meglio risparmiare un Euro e rotti del proprio portafoglio che aiutare una piccola cartoleria di paese a sopravvivere.
Boh, proprio non ci arrivo: io, a parte pochi e determinati casi in cui ci sono costretto (esempio, usato), se non compro in negozio, qualsiasi negozio, mi passa la voglia. Anche per le penne: la mia ultima Platinum 3776 l'ho comprata a Roma, in negozio, e on-line avrei risparmiato una cifra cospicua.
:wave:
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Messaggio da analogico »

DRJEKILL ha scritto: lunedì 14 ottobre 2019, 13:13 Qualche cartolibreria non eccelle in competenza professionalita onesta ed educazione.
Meglio non frequentarla...

Bisogna ammettere anche questa faccia della medaglia.
Questo è certo.
Ma qui nessuno vuol dividere il foglio a metà e annotare a destra i buoni e a sinistra i cattivi.
Da parte di qualcuno si vuol stigmatizzare, secondo me giustamente, un certo modus operandi.
Antonio

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Messaggio da valhalla »

Phormula ha scritto: domenica 13 ottobre 2019, 16:17 Il cartolaio vicino casa vende il calamaio di inchiostro Pelikan Royal Blue da 30 ml a 5,80 Euro. In rete lo si trova a molto meno. (...)
A parte gli ordini dalla nota grossa piattaforma (che evito anche io), mi chiedo che differenza ci sia tra spendere 5,80 eur nella cartoleria sotto casa (magari! qui è già buona se si trovano le cartucce) o spenderne 5 dal negozio di stilografiche che sarebbe sotto casa per chi abita a Milano, Firenze o qualche altra città, ma che spedisce anche.

Certo, poi in quest'ultimo caso ci sono da ammortizzare le spese di spedizione, per cui oltre al calamaio di Pelikan 4001 tocca comprare anche un paio di calamai di altre marche (che in cartoleria ci si può scordare), o nel peggiore dei casi una penna nuova, ma quelli sono rischi noti e accettabili e che non danneggiano l'economia italiana :D
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valhalla ha scritto: martedì 15 ottobre 2019, 9:46 Certo, poi in quest'ultimo caso ci sono da ammortizzare le spese di spedizione, per cui oltre al calamaio di Pelikan 4001 tocca comprare anche un paio di calamai di altre marche (che in cartoleria ci si può scordare), o nel peggiore dei casi una penna nuova, ma quelli sono rischi noti e accettabili e che non danneggiano l'economia italiana :D
... è che io non amo granché il comprare ciò che non mi serve solo per ammortizzare le spese di spedizione.
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valhalla ha scritto: martedì 15 ottobre 2019, 9:46
A parte gli ordini dalla nota grossa piattaforma (che evito anche io), mi chiedo che differenza ci sia tra spendere 5,80 eur nella cartoleria sotto casa (magari! qui è già buona se si trovano le cartucce) o spenderne 5 dal negozio di stilografiche che sarebbe sotto casa per chi abita a Milano, Firenze o qualche altra città, ma che spedisce anche.
:D
Se il divario stesse nei termini che indichi tu , ossia 80 centesimi di euro, ci sarebbe la differenza che intercorre tra una cosa che ha un senso ed un' altra che ne è del tutto priva.
La verità è che se si evita il negozio di prossimità per risparmiare ben 80 centesimi su un flaconcino di inchiostro, l'unico risultato certo che si otterrà è che quel negozio smetterà di trattare quell'articolo.
Se ci si comporta in maniera opposta invece, potrebbe darsi che invece di un solo inchiostro il negoziante proverà a trattarne due e poi tre, e poi chissà qualche accessorio o qualche penna ecc. ecc.
E' un meccanismo semplice, che vale per le micro realtà come per le macro.
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Messaggio da Aaron »

DRJEKILL ha scritto: lunedì 14 ottobre 2019, 13:13 Qualche cartolibreria non eccelle in competenza professionalita onesta ed educazione.
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Bisogna ammettere anche questa faccia della medaglia.
A tal proposito, vi riporto una mia esperienza in una piccola cartoleria del paese in cui vivo. Entro nel negozio alla ricerca di una penna scolastica, o per meglio dire, una penna pratica per appunti universitari e che non costasse molto ( per intenderci, tipo una Lamy Safari ). Espongo i miei quesiti e la mia fascia di prezzo. Al che la signora mi risponde di non disporre di fasce così basse, anzi quella più bassa prevedeva una Faber Castell di circa 50€ ( ne io ne lei sapevamo il modello). Aggiunge di disporre solo di penne di fascia superiore. In vetrina avevo visto una M200 versione sfera, per cui le chiedo di mostrarmi, qualora le avesse, penne intorno ai 100€ per semplice curiosità, al che con tono quasi scocciato mi risponde di avere solo qualche penna da collezione ( non ho saputo quale perchè nemmeno in questo caso ricordava il modello e non ci ho dato più di tanto peso visto che non ne ero interessato) e conclude confessando di aver subito un furto più di 5 anni fa e che all'epoca si sono presi quasi tutto e che ci aveva rinunciato a ripristinare nemmeno la metà degli articoli. Conclude lamentandosi del fatto che ormai il cliente si rivolge on-line e lei non riesce più a stare al passo.
Vengo finalmente al punto: concordo sul fatto che la rovina dei piccoli commercianti siano gli e-commerce ( in qualsiasi settore), ma credo che nel caso specifico sia la stessa titolare, perchè nella mia città ci sono moltissimi universitari, che magari come me si stanno avvicinando a questo mondo, e con la gioia che sprizza da tutti i pori, entrano in negozio per acquistare la loro prima penna e trovano solo prodotti costosi a cui gli stessi non possono far fronte. Per di più non trovo il senso di non riuscire a rifare l'inventario di nemmeno qualche penna economica, piuttosto continuare ad affermare di avere solo qualche penna da collezione. Concludo, da un lato ci lamentiamo della vendita on-line, del fatto che la stilografica è considerata obsoleta, che i cinesi vendono molto di più, e dall'altro non aiutiamo il cliente ad avvicinarsi al piccolo negozietto. Nel mio caso, sono costretto a spostarmi un pò ( e da studente non è sempre possibile), oppure rivolgermi anche io al mercato on line.
Felice di essere risposto,
Michele
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