Aurora 88K che non carica

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
Avatar utente
piccardi
Fp.it Admin
Fp.it Admin
Messaggi: 15184
Iscritto il: domenica 23 novembre 2008, 18:17
La mia penna preferita: Troppe...
Misura preferita del pennino: Extra Fine
FountainPen.it 500 Forum n.: 001
Arte Italiana FP.IT M: 001
Fp.it ℵ: 001
Fp.it 霊気: 001
Località: Firenze
Contatta:

Aurora 88K che non carica

Messaggio da piccardi »

schnier ha scritto: giovedì 26 marzo 2020, 22:22 Non avevo capito semplicemente questo passaggio, che una volta scollate, al giorno d'oggi le penne si lasciano a scorrimento libero. Mi chiedo perché una volta preferivano invece incollarle nonostante fossero già progettate per avvitarsi sulla filettatura, e come mai oggi chi le restaura preferisce non riportarle allo stato originale. O vale solo per l'Aurora Nizzoli?
Da cosa desumi che una volta preferivano incollarle?

Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
viewtopic.php?f=19&t=1758
Avatar utente
PeppePipes
Tecnico
Tecnico
Messaggi: 1340
Iscritto il: sabato 12 ottobre 2013, 21:29
La mia penna preferita: Conklin Endura sapphire Sr
Il mio inchiostro preferito: Iroshizuku Ku-Jaku
Misura preferita del pennino: Obliquo
Gender:

Aurora 88K che non carica

Messaggio da PeppePipes »

schnier ha scritto: giovedì 26 marzo 2020, 22:22 Non avevo capito semplicemente questo passaggio, che una volta scollate, al giorno d'oggi le penne si lasciano a scorrimento libero. Mi chiedo perché una volta preferivano invece incollarle nonostante fossero già progettate per avvitarsi sulla filettatura, e come mai oggi chi le restaura preferisce non riportarle allo stato originale. O vale solo per l'Aurora Nizzoli?
Fai un errore di fondo: l'incollaggio è solo un effetto collaterale del sigillante, che non era messo solo da Aurora, ma è presente anche sulle Omas, tanto per fare un esempio ed in buona sostanza su tutte le penne che contengono l'inchiostro all'interno del corpo.
Personalmente sono convinto che in un buon 95% dei casi fosse superfluo, ma essendo oggetti nuovi, coperti da garanzia, pare del tutto logico che i fabbricanti si volessero tutelare da possibili inconvenienti che avrebbero comportato la necessità di riparare la penna utilizzando il sigillante per eliminare gli eventuali trafilaggi: tanto valeva metterlo subito ed eliminare ogni possibile problema. Chissà se poi il suddetto avesse anche una sorta di funzione di "sigillo di garanzia".
La curiosità è madre dell'interesse. Una vita senza interessi è una vita in stato comatoso.
Avatar utente
schnier
Vacumatic
Vacumatic
Messaggi: 996
Iscritto il: domenica 17 marzo 2019, 3:28
Gender:

Aurora 88K che non carica

Messaggio da schnier »

piccardi ha scritto: venerdì 27 marzo 2020, 1:18
schnier ha scritto: giovedì 26 marzo 2020, 22:22 Non avevo capito semplicemente questo passaggio, che una volta scollate, al giorno d'oggi le penne si lasciano a scorrimento libero. Mi chiedo perché una volta preferivano invece incollarle nonostante fossero già progettate per avvitarsi sulla filettatura, e come mai oggi chi le restaura preferisce non riportarle allo stato originale. O vale solo per l'Aurora Nizzoli?
Da cosa desumi che una volta preferivano incollarle?

Simone
Dal fatto che c'è bisogno del calore per svitarle. È un passaggio in più.
Avatar utente
schnier
Vacumatic
Vacumatic
Messaggi: 996
Iscritto il: domenica 17 marzo 2019, 3:28
Gender:

Aurora 88K che non carica

Messaggio da schnier »

PeppePipes ha scritto: venerdì 27 marzo 2020, 10:00
Fai un errore di fondo: l'incollaggio è solo un effetto collaterale del sigillante, che non era messo solo da Aurora, ma è presente anche sulle Omas, tanto per fare un esempio ed in buona sostanza su tutte le penne che contengono l'inchiostro all'interno del corpo.
Personalmente sono convinto che in un buon 95% dei casi fosse superfluo, ma essendo oggetti nuovi, coperti da garanzia, pare del tutto logico che i fabbricanti si volessero tutelare da possibili inconvenienti che avrebbero comportato la necessità di riparare la penna utilizzando il sigillante per eliminare gli eventuali trafilaggi: tanto valeva metterlo subito ed eliminare ogni possibile problema. Chissà se poi il suddetto avesse anche una sorta di funzione di "sigillo di garanzia".
Allora la domanda è: perché usare proprio un sigillante che ha come effetto quello di incollare e non permettere una manutenzione più accorta dell'utente che magari se non esperto o smanettone non rischiava di rovinare la penna con il calore. E inoltre come mai marchi diversi usavano più o meno lo stesso sistema? Magari all'epoca tante sostanze moderne non esistevano, ma dubito che non ci fossero alternative.
gionni
Levetta
Levetta
Messaggi: 598
Iscritto il: venerdì 3 febbraio 2017, 16:32
La mia penna preferita: Aurora 88K
Il mio inchiostro preferito: Pelikan 4001
Misura preferita del pennino: Fine
Località: Torino
Gender:

Aurora 88K che non carica

Messaggio da gionni »

Secondo me per obbligare il cliente (non quelli esperti di stilografiche) a recarsi in assistenza anzichè tentare una riparazione di fortuna.

Ciao.
Gionni
Avatar utente
PeppePipes
Tecnico
Tecnico
Messaggi: 1340
Iscritto il: sabato 12 ottobre 2013, 21:29
La mia penna preferita: Conklin Endura sapphire Sr
Il mio inchiostro preferito: Iroshizuku Ku-Jaku
Misura preferita del pennino: Obliquo
Gender:

Aurora 88K che non carica

Messaggio da PeppePipes »

schnier ha scritto: venerdì 27 marzo 2020, 11:10
PeppePipes ha scritto: venerdì 27 marzo 2020, 10:00
Fai un errore di fondo: l'incollaggio è solo un effetto collaterale del sigillante, che non era messo solo da Aurora, ma è presente anche sulle Omas, tanto per fare un esempio ed in buona sostanza su tutte le penne che contengono l'inchiostro all'interno del corpo.
Personalmente sono convinto che in un buon 95% dei casi fosse superfluo, ma essendo oggetti nuovi, coperti da garanzia, pare del tutto logico che i fabbricanti si volessero tutelare da possibili inconvenienti che avrebbero comportato la necessità di riparare la penna utilizzando il sigillante per eliminare gli eventuali trafilaggi: tanto valeva metterlo subito ed eliminare ogni possibile problema. Chissà se poi il suddetto avesse anche una sorta di funzione di "sigillo di garanzia".
Allora la domanda è: perché usare proprio un sigillante che ha come effetto quello di incollare e non permettere una manutenzione più accorta dell'utente che magari se non esperto o smanettone non rischiava di rovinare la penna con il calore. E inoltre come mai marchi diversi usavano più o meno lo stesso sistema? Magari all'epoca tante sostanze moderne non esistevano, ma dubito che non ci fossero alternative.
Evidentemente era ritenuta la più idonea per affidabilità e costo. Omas l'ha usata sicuramente fino agli anni '80 inoltrati, ma probabilmente anche oltre.
La curiosità è madre dell'interesse. Una vita senza interessi è una vita in stato comatoso.
Avatar utente
schnier
Vacumatic
Vacumatic
Messaggi: 996
Iscritto il: domenica 17 marzo 2019, 3:28
Gender:

Aurora 88K che non carica

Messaggio da schnier »

Ora ho un altro problema, credo di alimentazione. Il flusso è scarsissimo e praticamente non scrive, a meno di fare molta forza o allargare i rebbi (il pennino è morbido, ma non lo chiamerei flex visto che dopo aver flesso i rebbi ci mette tempo a ritornare in posizione). Ho letto in altri thread vecchi che addirittura si può regolare da una vite che spunta fuori dal gruppo scrittura, cosa mi conviene fare? Estraggo pennino ed alimentatore e provo a pulire? Non credo che sia un problema di inchiostro, ho caricato un pelikan 4001 turchese.
Avatar utente
PeppePipes
Tecnico
Tecnico
Messaggi: 1340
Iscritto il: sabato 12 ottobre 2013, 21:29
La mia penna preferita: Conklin Endura sapphire Sr
Il mio inchiostro preferito: Iroshizuku Ku-Jaku
Misura preferita del pennino: Obliquo
Gender:

Aurora 88K che non carica

Messaggio da PeppePipes »

schnier ha scritto: martedì 7 aprile 2020, 14:20 Ora ho un altro problema, credo di alimentazione. Il flusso è scarsissimo e praticamente non scrive, a meno di fare molta forza o allargare i rebbi (il pennino è morbido, ma non lo chiamerei flex visto che dopo aver flesso i rebbi ci mette tempo a ritornare in posizione). Ho letto in altri thread vecchi che addirittura si può regolare da una vite che spunta fuori dal gruppo scrittura, cosa mi conviene fare? Estraggo pennino ed alimentatore e provo a pulire? Non credo che sia un problema di inchiostro, ho caricato un pelikan 4001 turchese.
Sì, al tuo posto smonterei il conduttore e lo pulirei a dovere, in particolare il canalino capillare passandoci senza premere con lo spigolo di una lametta da barba o simile. Se il flusso continua ad essere insufficiente puoi ruotare un pò alla volta il peduncolo che spunta al centro del diffusore dalla parte interna vedendo di volta in volta se le cose migliorano. Naturalmente anche quello deve essere ben pulito.
La curiosità è madre dell'interesse. Una vita senza interessi è una vita in stato comatoso.
Avatar utente
schnier
Vacumatic
Vacumatic
Messaggi: 996
Iscritto il: domenica 17 marzo 2019, 3:28
Gender:

Aurora 88K che non carica

Messaggio da schnier »

Niente, mi arrendo per ora. Non vuole scrivere bene.
Spiller84
Stantuffo
Stantuffo
Messaggi: 2106
Iscritto il: mercoledì 28 novembre 2018, 23:38
Località: Isernia
Gender:

Aurora 88K che non carica

Messaggio da Spiller84 »

Ho letto questo interessante post, mi accodo perché forse ho lo stesso problema. Mi è arrivata oggi una Aurora 88, che ora è a fare il bagnetto visto che spurga un inchiostro color petrolio (neanche male come colore, a guardarlo). Il problema è che girando il fondello, per caricare acqua, non vedo bolle quando il pistone va giù. La complicazione, è che avendo la finestrella completamente scura, non riesco a vedere se carica o meno acqua, o se il pistone scorre. Il fondello gira bene comunque, forse magari troppo, pur non scorrendo liscissimo come se non fosse agganciato. Credo che prima di provare a svitare la sezione, sia opportuno farle spurgare ancora i residui di inchiostro. Sbaglio? Avete suggerimenti? Magari, se riuscissi a svitare la sezione potrei anche provare a pulire la finestrella con uno scovolino delicato...
Avatar utente
PeppePipes
Tecnico
Tecnico
Messaggi: 1340
Iscritto il: sabato 12 ottobre 2013, 21:29
La mia penna preferita: Conklin Endura sapphire Sr
Il mio inchiostro preferito: Iroshizuku Ku-Jaku
Misura preferita del pennino: Obliquo
Gender:

Aurora 88K che non carica

Messaggio da PeppePipes »

se smonti la sezione risparmi del gran tempo anche a pulirla.
La curiosità è madre dell'interesse. Una vita senza interessi è una vita in stato comatoso.
Spiller84
Stantuffo
Stantuffo
Messaggi: 2106
Iscritto il: mercoledì 28 novembre 2018, 23:38
Località: Isernia
Gender:

Aurora 88K che non carica

Messaggio da Spiller84 »

Si, lo supponevo. Mi devo solo armare di coraggio e sperare di non far danni
Spiller84
Stantuffo
Stantuffo
Messaggi: 2106
Iscritto il: mercoledì 28 novembre 2018, 23:38
Località: Isernia
Gender:

Aurora 88K che non carica

Messaggio da Spiller84 »

Aggiornamenti: sono riuscito a svitare molto delicatamente la sezione, il problema del caricamento è dovuto al pistone che non aggancia, credo sia rotto un pezzo, come da foto. Spingendo poi l'alimentatore dal retro, ho notato che alcune alette erano staccate, e sono fuoriuscite come fossero pezzi di inchiostro secco. Qualche consiglio su come procedere? Intanto le guarnizioni sono a bagno, e ho ripulito la finestrella, che da nera è ora solo ambrata. Ho usato lo scovolino di un vecchio rimmel, opportunamente pulito. Credo sia rimasto un pezzetto di pistone nella rondella di serraggio guarnizioni. Come lo tolgo? Grazie per la pazienza
Allegati
IMG_20200411_163757.jpg
IMG_20200411_163712.jpg
IMG_20200411_163312.jpg
Spiller84
Stantuffo
Stantuffo
Messaggi: 2106
Iscritto il: mercoledì 28 novembre 2018, 23:38
Località: Isernia
Gender:

Aurora 88K che non carica

Messaggio da Spiller84 »

Aggiornamento numero 2: sono riuscito a togliere il pezzo nella rondella di serraggio delle guarnizioni. Ho provato a rimontare il pacco guarnizioni, in quest'ordine, partendo dal pistone: rondella, guarnizione, guarnizione, feltrino, guarnizione, guarnizione, rondella. Poi, dovrebbe andarci la ghiera di serraggio, ma il pezzo filettato del pistone è troppo corto, non raggiunge la filettatura. Credo proprio che dovrò rifare il pezzo, come ho letto sul wiki.
Avatar utente
PeppePipes
Tecnico
Tecnico
Messaggi: 1340
Iscritto il: sabato 12 ottobre 2013, 21:29
La mia penna preferita: Conklin Endura sapphire Sr
Il mio inchiostro preferito: Iroshizuku Ku-Jaku
Misura preferita del pennino: Obliquo
Gender:

Aurora 88K che non carica

Messaggio da PeppePipes »

Il guaio della parte filettata dello stantuffo che si sgretola è molto comune nelle 88; il materiale plastico coi decenni si altera e diventa fragilissimo. Il lavoro migliore è sicuramente quello di trapiantare una nuova "coda" sull'alberino; si può ricavare da una vite in Nylon da 5mm. Però non conosco le tue capacità e l'attrezzatura che hai a disposizione. Il mio consiglio è quello di lasciare perdere il pacco di rondelle originali e sostituirlo con due o-ring 9x5x2. Forse varrebbe la pena di provare se con un solo o-ring il dado circolare di fermo riuscisse ad imboccare abbastanza filettatura da tenerlo. Potrebbe essere sufficiente a restituire la funzionalità alla penna senza dovere fare nulla. Varrebbe la pena di provare.
La curiosità è madre dell'interesse. Una vita senza interessi è una vita in stato comatoso.
Rispondi

Torna a “Tecnica e riparazioni”