Mostra Scambio - Pen Show di Firenze
18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29
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Inchiostro Duro a morire
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Inchiostro Duro a morire
Mi sto avventurando nella ristrutturazione di una vecchia Pelikan, di circa 80 anni fa, il cui problema più grande è l’inchiostro secco che è presente quasi ovunque!
Siccome con i semplici lavaggi con acqua non veniva assolutamente via, ho deciso di usare della candeggina (anche se l’ho usata pura, non ha riportato danni) che mi ha discretamente aiutato nell’opera di pulizia. Tuttavia, sono rimaste ancora incrostazioni di inchiostro davvero dure, che ostacolano seriamente il procedimento del mio lavoro. Inoltre, non sono al 100% sicuro, ma mi sembra che sia vecchio inchiostro d’india.
Quindi volevo chiedere, dato che sono abbastanza sicuro che le soluzioni per pulizia penne che vendono appositamente non funzionerebbero, che cosa posso usare per sconfiggere questo inchiostro secco? Sembra quasi roccia da quanto è duro. Tenete conto che la penna ha parti in celluloide, non vorrei che si scolorisse o danneggiasse.
Grazie a chiunque mi riesca a dare utili consigli!
Siccome con i semplici lavaggi con acqua non veniva assolutamente via, ho deciso di usare della candeggina (anche se l’ho usata pura, non ha riportato danni) che mi ha discretamente aiutato nell’opera di pulizia. Tuttavia, sono rimaste ancora incrostazioni di inchiostro davvero dure, che ostacolano seriamente il procedimento del mio lavoro. Inoltre, non sono al 100% sicuro, ma mi sembra che sia vecchio inchiostro d’india.
Quindi volevo chiedere, dato che sono abbastanza sicuro che le soluzioni per pulizia penne che vendono appositamente non funzionerebbero, che cosa posso usare per sconfiggere questo inchiostro secco? Sembra quasi roccia da quanto è duro. Tenete conto che la penna ha parti in celluloide, non vorrei che si scolorisse o danneggiasse.
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- PeppePipes
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Inchiostro Duro a morire
Temo che purtroppo dovrai rassegnarti a tenere la tua Pelikan così com'è: diverse volte mi è capitato il medesimo problema sulle vecchie Pelikan ma non sono mai riuscito ad eliminare i residui d'inchiostro in quanto sembrano penetrati nella struttura del materiale. Non so dire perché sempre sulle Pelikan: potrebbe dipendere da qualche peculiarità del materiale (in effetti non ricordo una 100 o una 100N affette dalla cristallizzazione che sappiamo prediligere le parti trasparenti) o essere dovuto ad un tipo d'inchiostro od altre combinazioni di fattori. Va in vero anche detto che le Pelikan sono state le prime penne a stantuffo e, se non ricordo male, anche le prime ad utilizzare un corpo in celluloide come serbatoio: quindi potenzialmente potrebbero essere anche tra le penne in cui l'inchiostro è restato più a pungo fermo.
P.S. se riesci nell'intento di pulirla senza utilizzare abrasivi aggressivi (attenzione perché si rischia di compromettere la tenuta del pistone!) faccelo sapere.
P.S. se riesci nell'intento di pulirla senza utilizzare abrasivi aggressivi (attenzione perché si rischia di compromettere la tenuta del pistone!) faccelo sapere.
La curiosità è madre dell'interesse. Una vita senza interessi è una vita in stato comatoso.
- sciumbasci
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Prova con una blanda soluzione di acqua e aceto. Io vado a occhio, i più "stechiometrici" indicano una soluzione al 10%. Lasciala in ammollo un paio di notti. Con i residui ferrogallici funziona
- Ghiandaia
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Inchiostro Duro a morire
Se nessun metodo chimico funziona prova a portarla da un gioielliere e fartela pulire a ultrasuoni.
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In effetti vorrei riuscire ad usare un solvente che non danneggi l’ebanite dell’alimentore (che vorrei riuscire a salvare) e la celluloide del corpo, senza dover usare abrasivi meccanici. Perciò se qualcuno mi sa suggerire un prodotto che possa aiutarmi e che sia più efficace della candeggina sarei felicissimo.
Comunque ci tengo a precisare che nella pulizia sono riuscito a lavare via il 90% dell’inchiostro, anche dalla sezione trasparente, ma ci sono comunque dei residui che comprometterebbero la tenuta del pistone: l’ammoniaca potrebbe soddisfare i miei requisiti oppure è pericolosa?
Comunque ci tengo a precisare che nella pulizia sono riuscito a lavare via il 90% dell’inchiostro, anche dalla sezione trasparente, ma ci sono comunque dei residui che comprometterebbero la tenuta del pistone: l’ammoniaca potrebbe soddisfare i miei requisiti oppure è pericolosa?
- piccardi
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Inchiostro Duro a morire
La china è una sospensione di nerofumo (carbone), quando si deposita non si sclioglie facilmente. Non mi risulta facilmente solubile in quasi niente che non sciolga anche la penna... Gli ultrasuoni sono una soluzione abbastanza violenta (leggersi attentamente https://www.fountainpen.it/ultrasuoni), da usare con parecchia precauzione.
Simone
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e per aiutare chi non trova un termine:
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Buongiorno, anni fa quando usavo i Rapidograf per disegnare acquistavo uno specifico liquido della Rotring per pulire l pennini incrostati con la china. Questo liquido non si trova più nei negozi normali perché nessuno disegna con china (Autocad e pc) ma so che si trova ancora in commercio, l'unico problema è che si deve acquistare una confezione con molti flaconi. Provare sul web.
Mandi
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Riccardo
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Sono di nuovo io, allego una immagine del flacone, lo vendono a 10-11 euro
MandiRiccardo
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L’idea della pulizia a ultrasuoni mi pare buona, ma devo preoccuparmi dato che dovrei mettervi l’alimentatore in ebanite e il corpo in celluloide? Non si rovinano? O si recano danni solo se c’è un qualche pezzo di metallo nel corpo, che espandendosi col calore deforma la struttura del materiale?
Riguardo invece al solvente per china, non scioglierebbe anche le parti suddette?
Rimango prudente perché la penna ha un valore affettivo
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Rimango prudente perché la penna ha un valore affettivo
- PeppePipes
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Una vaschetta ad ultrasuoni non è un forno a microonde ; produce in buona sostanza vibrazioni e potrebbe quindi essere dannosa solo per parti dal fissaggio precario. Per il resto la possibilità di procurare danni è funzione dei liquidi utilizzati, che normalmente sono acqua con l'aggiunta delle normali sostanze che si utilizzano per la pulizia delle penne, quali sapone per piatti, varechina ecc. Di per sé la vaschetta non produce calore: si può decidere di utilizzare come base acqua fredda o tiepida.Pietr823 ha scritto: ↑lunedì 27 gennaio 2020, 14:00 L’idea della pulizia a ultrasuoni mi pare buona, ma devo preoccuparmi dato che dovrei mettervi l’alimentatore in ebanite e il corpo in celluloide? Non si rovinano? O si recano danni solo se c’è un qualche pezzo di metallo nel corpo, che espandendosi col calore deforma la struttura del materiale?
Riguardo invece al solvente per china, non scioglierebbe anche le parti suddette?
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A mio parere non ti sarà un aiuto per il tuo problema, anche se naturalmente ti auguro il contrario.
Per quanto riguarda il solvente per china sarebbe prudente testarlo sulla celluloide di un rottame.
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Se hai usato la candeggina, un forte ossidante, e le macchie non se n'è sono andate, temo che ci sia poco da fare.
Ammesso di togliere l'alimentatore di ebanite, potresti provare con soluzioni fortemente alcaline e caustiche.
Attenzione a occhi mani e vestiti.
Ma se la candeggina non ce l'ha fatta, o le macchie sono di qualche strano materiale, o non c'è stato contatto tra ossidante e macchia o non abbastanza a lungo.
Ammesso di togliere l'alimentatore di ebanite, potresti provare con soluzioni fortemente alcaline e caustiche.
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Ma se la candeggina non ce l'ha fatta, o le macchie sono di qualche strano materiale, o non c'è stato contatto tra ossidante e macchia o non abbastanza a lungo.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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L’alimentatore di ebanite sono riuscito a toglierlo, anche se dovrei pulire anche quello (pensavo ad un lavaggio ad ultrasuoni esclusivamente per quello), mentre il corpo di resina e cellulosa rimane ancora parzialmente sporco di inchiostro secco; le sostanze che mi hai preannunciato non dovrebbero danneggiarlo giusto? Se è così, potresti dirmi di più al riguardo? Te ne sarei molto grato. Nel mentre riprovo con la candeggina (che ricordo, ho usato al 100% di purezza)
- Ottorino
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Appunto. Hai usato il massimo che potevi usare. Un ossidante alcalino.
Come dice PeppePipes se l'inchiostro ha reagito con la celluloide ed è entrato a farne parte, c'è poco da fare.
All'inizio della sezione tecnica e riparazioni oppure sul wiki c'è una voce ausili chimici di pulizia. Non mi ricordo di preciso
Leggi, sperimenta e tienici aggiornati.
Come dice PeppePipes se l'inchiostro ha reagito con la celluloide ed è entrato a farne parte, c'è poco da fare.
All'inizio della sezione tecnica e riparazioni oppure sul wiki c'è una voce ausili chimici di pulizia. Non mi ricordo di preciso
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C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Comunque quel prodotto della Rotring che serve a sturare i Rapidograf e dissolve la china si chiama Rapido-Eze e si trova su amazon, stando a quello che si dice su FPN funziona nello smuovere macchie di china e mi pare di aver capito essere abbastanza sicuro sulle penne.
“Ankh-Morpork had dallied with many forms of government and had ended up with that form of democracy known as One Man, One Vote. The Patrician was the Man; he had the Vote.”
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Anche aceto di alcool (o aceto bianco) è una soluzione di acqua e acido acetico, funziona per tantissime cose, anche per lucidare l'argenteria, ammorbidire il bucato, scrostare pentole, sciogliere il calcare, si trova nei supermercati e costa poco, è deodorante, disinfettante, detergente.sciumbasci ha scritto: ↑lunedì 27 gennaio 2020, 10:17 Prova con una blanda soluzione di acqua e aceto. Io vado a occhio, i più "stechiometrici" indicano una soluzione al 10%. Lasciala in ammollo un paio di notti. Con i residui ferrogallici funziona