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Storia dei prezzi delle stilografiche

Note storiche sulle penne stilografiche e sui loro produttori. Aneddoti e curiosità.
valhalla
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Messaggio da valhalla »

Proseguendo da:
valhalla ha scritto: mercoledì 8 luglio 2020, 9:00 pensando a questi dubbi stavo notando che sulla wiki non mi pare che ci sia una pagina dedicata all'evoluzione dei prezzi delle stilografiche (in Italia, almeno?) nelle varie decadi, ma le scansioni che passano da questo thread / presenti sulla wiki potrebbero dare abbondanti dati per riempirla, e credo che potrebbe tornare utile per aiutare ad interpretare casi come questo, oltre che interessante in generale.
Ho creato la pagina https://www.fountainpen.it/Prezzi_stori ... _in_Italia con una bozza di quello che avevo in mente: avete commenti? suggerimenti per migliorare l'impostazione?

Poi posso andare avanti a riempirla un po' (anche se mi servirà una mano ad esempio per associare correttamente le penne alle fascie alta / media / scolastica ecc.)
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Ottorino
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Messaggio da Ottorino »

Non ti saprei dire dove, ma nel forum ci sono alcuni argomenti con la rivalutazione ai prezzi attuali
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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schnier
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Messaggio da schnier »

Qui ci fu un thread nato dalla discussione sui listini della Aurora. https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=16&t=19369
valhalla
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Messaggio da valhalla »

Eviterei di riportare tutti i prezzi rivalutati, che a seconda di come li si rivaluta (inflazione, costo della vita / di un paniere di beni, confronto con gli stipendi medi / costo di un panino del mc donalds https://en.wikipedia.org/wiki/Big_Mac_Index ) danno valori diversi e bisognerebbe mettercene troppi, ma ho aggiunto al paragrafo iniziale di contesto il range prezzo min - prezzo max rivalutato con la tabella trovata nel thread citato, che mi pare effettivamente utile.
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ASTROLUX
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Messaggio da ASTROLUX »

Molto interessante questo argomento . Spero che la pagina venga presto popolata con tutte le decadi e tanti "listini"

Ritengo interessante, rapportare il prezzo con il salario dei lavoratori. Questo per capire se il prodotto era un lusso per pochi o un oggetto di utilizzo più o meno comune.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
Lao Tsu
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Messaggio da Phormula »

Paper Mate Chrome Executive - Nel 1982, pagata 25500 Lire in una cartoleria di paese.
Schneider Base - Nel 2000, pagata 9 marchi e 99 in un supermercato tedesco
Waterman Graduate - Nel 2000 pagata 20000 lire in una cartoleria di paese
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Messaggio da maylota »

Pelikan Happy Pen. 7.99euro al supermercato due ore fa.
(PS: Scrive una meraviglia)
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Messaggio da shinken »

Auretta Aurora prezzo listino 1500 lire credo 1967 o 1968 anno da verificare comunque ne ho avute più di una prima del 1970
categoria scolastica ovviamente
Luigi, tabaccaio in Genova.
Quarantadue è la risposta!
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Messaggio da Hiver77 »

ASTROLUX ha scritto: mercoledì 8 luglio 2020, 21:08 Molto interessante questo argomento . Spero che la pagina venga presto popolata con tutte le decadi e tanti "listini"
Concordo :)
ASTROLUX ha scritto: mercoledì 8 luglio 2020, 21:08 Ritengo interessante, rapportare il prezzo con il salario dei lavoratori. Questo per capire se il prodotto era un lusso per pochi o un oggetto di utilizzo più o meno comune.
Anche secondo me è l'approccio migliore, perché permette di attribuire un "valore" rispetto al costo della vita dell'epoca.
Al di là del fatto che oggi le produzioni industriali di serie hanno abbattuto i costi di certi prodotti (le scolastiche come le Preppy a 4€ sono un esempio), è anche vero che decenni fa persino una penna scolastica era comunque una "cosa seria" - che magari no ci si poteva permettere di perdere, rompere o danneggiare - il cui valore quindi poteva essere comunque "alto", rispetto allo stipendio di un manovale.
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Messaggio da LucaC »

Omas Lucens ogiva prezzo di lire 7.500 riportato sulla sua scatoletta, presumo anni 40/50.
kircher
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Messaggio da kircher »

Non sarebbe meglio fare uno spreadsheet con i dati modificabile dagli utenti (ma con una versione master salvata periodicamente nelle mani di qualcuno)? Ovviamente i prezzi riportati dovrebbero essere quelli nominali della fonte. I calcoli del costo reale ciascuno può farli come vuole.
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schnier
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Messaggio da schnier »

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Nikargenta 4800 lire, 88 con cappuccio placcato 6800 lire (a pensare che oggi la Nikargenta è addirittura la più ricercata tra le 88), 88 con cappuccio in oro msssiccio 22000 lire. Stipendio operaio nel 1950: 25/30000 lire mensili. Pensione: circa 4500 lire.
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Messaggio da Polemarco »

Io non penso che il raffronto tra il prezzo di una Aurora del 1950 e lo stipendio del 1950 di un operaio sia indicativo.
In disparte il fatto che il rapporto tra il prezzo di una Aurora Big 88 mod. 801 (l'equivalente di una 88 con cappuccio dorato) e lo stipendio attuale di un operaio è peggiorato (passando da poco più di un quarto di allora a circa un terzo di adesso), bisogna necessariamente tener conto della destinazione naturale del prodotto in quel momento storico che vedeva circa il 13% di analfabeti e una distribuzione del reddito sbilanciata.
Insomma il riferimento stipendiale dovrebbe essere dato da quelli che rappresentavano almeno il ceto medio della popolazione.
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Messaggio da maylota »

Hiver77 ha scritto: giovedì 9 luglio 2020, 8:39
ASTROLUX ha scritto: mercoledì 8 luglio 2020, 21:08 Ritengo interessante, rapportare il prezzo con il salario dei lavoratori. Questo per capire se il prodotto era un lusso per pochi o un oggetto di utilizzo più o meno comune.
Anche secondo me è l'approccio migliore, perché permette di attribuire un "valore" rispetto al costo della vita dell'epoca.
Al di là del fatto che oggi le produzioni industriali di serie hanno abbattuto i costi di certi prodotti (le scolastiche come le Preppy a 4€ sono un esempio), è anche vero che decenni fa persino una penna scolastica era comunque una "cosa seria" - che magari no ci si poteva permettere di perdere, rompere o danneggiare - il cui valore quindi poteva essere comunque "alto", rispetto allo stipendio di un manovale.
L'unico rischio dell'approccio "stipendio" è di paragonare patate con cipolle: un conto è una famiglia del 1950 con 3 figli dove lavora solo il marito (come era comune ai tempi), un conto uno stipendio di 1200euro oggi, con anche la moglie che lavora e magari un figlio solo.
Venceremos.
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Messaggio da schnier »

Polemarco ha scritto: giovedì 9 luglio 2020, 12:31 Io non penso che il raffronto tra il prezzo di una Aurora del 1950 e lo stipendio del 1950 di un operaio sia indicativo.
In disparte il fatto che il rapporto tra il prezzo di una Aurora Big 88 mod. 801 (l'equivalente di una 88 con cappuccio dorato) e lo stipendio attuale di un operaio è peggiorato (passando da poco più di un quarto di allora a circa un terzo di adesso), bisogna necessariamente tener conto della destinazione naturale del prodotto in quel momento storico che vedeva circa il 13% di analfabeti e una distribuzione del reddito sbilanciata.
Insomma il riferimento stipendiale dovrebbe essere dato da quelli che rappresentavano almeno il ceto medio della popolazione.
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Già il fatto che vuoi spostare il target significa che il dato dello stipendio dei ceti più bassi ci aiuta a trarre delle conclusioni sull'accessibilità delle stilogragiche. Praticamente erano già un prodotto di lusso quando le penne a sfera non avevano ancora trionfato del tutto sul mercato. Anzi forse erano più inaccessibili di oggi. Ecco perchè è importante rilevare quel dato. Inoltre è molto più facile consultare fonti che parlino dello stipendio di un lavoratore manovale o di altro mestiere poco stipendiato, più difficile andare a pescare gli stipendi dei manager o i redditi di commercianti e imprenditori.
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