Storia dei prezzi delle stilografiche

Note storiche sulle penne stilografiche e sui loro produttori. Aneddoti e curiosità.
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maylota
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Messaggio da maylota »

schnier ha scritto: giovedì 9 luglio 2020, 13:12
Già il fatto che vuoi spostare il target significa che il dato dello stipendio dei ceti più bassi ci aiuta a trarre delle conclusioni sull'accessibilità delle stilogragiche. Praticamente erano già un prodotto di lusso quando le penne a sfera non avevano ancora trionfato del tutto sul mercato. Anzi forse erano più inaccessibili di oggi.
Non sono però discorsi semplici che è possibile vedere in "bianco e nero"
Negli anni 50 tutti i beni di consumo erano proporzionalmente più cari di oggi, non solo le stilografiche. Era un periodo tra l'altro in cui gli alimentari assorbivano il 50% del reddito medio di una famiglia non ricca.
Dall'altro lato però di beni di consumo in giro ce n'erano meno e quindi se la necessità di "comunicazione" di una famiglia degli anni 50 poteva essere assolta semplicemente da una penna e della carta per scrivere, adesso abbiamo spese per telefono, cellulare, computer, tablet, stampante, linea ecc ecc, e questo complica ancora di più il paragone teorico.
Venceremos.
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Messaggio da Automedonte »

pensa cosa costavano i libri rispetto ad oggi
Cesare Augusto
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Messaggio da Phormula »

Negli anni '50 una penna era un investimento, sldi soloto era un regalo destinato a durare per la vita.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Messaggio da Polemarco »

schnier ha scritto: giovedì 9 luglio 2020, 13:12
Polemarco ha scritto: giovedì 9 luglio 2020, 12:31
Già il fatto che vuoi spostare il target significa che il dato dello stipendio dei ceti più bassi ci aiuta a trarre delle conclusioni sull'accessibilità delle stilogragiche. Praticamente erano già un prodotto di lusso quando le penne a sfera non avevano ancora trionfato del tutto sul mercato. Anzi forse erano più inaccessibili di oggi. Ecco perchè è importante rilevare quel dato. Inoltre è molto più facile consultare fonti che parlino dello stipendio di un lavoratore manovale o di altro mestiere poco stipendiato, più difficile andare a pescare gli stipendi dei manager o i redditi di commercianti e imprenditori.
Premetto che mi sono limitato a dire che il rapporto non è indicativo ma non ho detto che sia inutile: non intendo spostare il target ma individuarlo. Si consideri che non sto contrastando nessuno. Mi spiego meglio: raffrontare il costo di in kg di carne con il reddito di un contadino spiega perché mangiassero poca carne; riesco a immaginare che si privassero di qualcosa, a volte di molto, per acquistare un frustolo di terra; ma non li vedo tesaurizzare per aquistare una penna stilografica. In questo caso, se il prezzo è dato dal rapporto tra domanda è offerta, è la capacità patrimoniale degli offerenti a fornire un parametro significativo. Il
dire che un bene destinato quasi esclusivamente a persone agiate possa rientrare nella categoria dei beni di lusso è condivisibile.
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Messaggio da valhalla »

Polemarco ha scritto: giovedì 9 luglio 2020, 12:31 Io non penso che il raffronto tra il prezzo di una Aurora del 1950 e lo stipendio del 1950 di un operaio sia indicativo.
In disparte il fatto che il rapporto tra il prezzo di una Aurora Big 88 mod. 801 (l'equivalente di una 88 con cappuccio dorato) (...)
un aurora dorata no di certo. però c'è anche l'auretta (ok, quella è più recente), e l'operaio aveva dei figli che andavano a scuola e avevano bisogno di scrivere. Che io sappia lo facevano con i ben più economici pennini (almeno per singolo pezzo…), ma da quello stipendio dovevano uscire degli strumenti di scrittura.

poi nel caso di esempio ho messo anche lo stipendio di un impiegato, che di sicuro invece aveva bisogno di scrivere.
schnier ha scritto: giovedì 9 luglio 2020, 13:12 Ecco perchè è importante rilevare quel dato. Inoltre è molto più facile consultare fonti che parlino dello stipendio di un lavoratore manovale o di altro mestiere poco stipendiato, più difficile andare a pescare gli stipendi dei manager o i redditi di commercianti e imprenditori.
ecco, invece sto litigando con il sito dell'istat perché ho trovato i dati sugli stipendi dei manager della pubblica amministrazione, http://seriestoriche.istat.it/fileadmin ... _10.18.xls , ma non riesco a trovare gli stipendi medi di operai e impiegati, che invece secondo il sito che ho trovato cercando su internet “a casaccio” ( http://lucca1921.blogspot.com/2009/11/i ... -1920.html ) arrivano da istat…

Qualcuno è più bravo di me e riesce a trovarlo, che servirebbe per completare la pagina? (sito istat o fonti affidabili simili, non siti a caso)
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Messaggio da schnier »

valhalla ha scritto: giovedì 9 luglio 2020, 15:53

un aurora dorata no di certo. però c'è anche l'auretta (ok, quella è più recente), e l'operaio aveva dei figli che andavano a scuola e avevano bisogno di scrivere. Che io sappia lo facevano con i ben più economici pennini (almeno per singolo pezzo…), ma da quello stipendio dovevano uscire degli strumenti di scrittura
Forse a scuola utilizzavano i pennini? E in generale so che lo strumento più sbrigativo era la matita.

ecco, invece sto litigando con il sito dell'istat perché ho trovato i dati sugli stipendi dei manager della pubblica amministrazione, http://seriestoriche.istat.it/fileadmin ... _10.18.xls , ma non riesco a trovare gli stipendi medi di operai e impiegati, che invece secondo il sito che ho trovato cercando su internet “a casaccio” ( http://lucca1921.blogspot.com/2009/11/i ... -1920.html ) arrivano da istat…

Qualcuno è più bravo di me e riesce a trovarlo, che servirebbe per completare la pagina? (sito istat o fonti affidabili simili, non siti a caso)
Benissimo, io credo che più dati ci siano meglio è. Le interpretazioni vengono dopo. Comunque su wikipedia si potrebbe trovare qualcosa
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Messaggio da valhalla »

Intanto, sono partita a guardare i cataloghi, che è una categoria più abbordabile che non tutte le pubblicità, e ho fatto la decade 1900 :D

Questo però è strano: https://www.fountainpen.it/File:1908-10 ... sco-02.jpg la prima penna costa solo 0.95 lire? che corrisponderebbero al prezzo di una preppy oggi?
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Messaggio da piccardi »

valhalla ha scritto: giovedì 9 luglio 2020, 16:43 Intanto, sono partita a guardare i cataloghi, che è una categoria più abbordabile che non tutte le pubblicità, e ho fatto la decade 1900 :D
Ti predispongo una pagina con solo le pubblicità italiane, la lista dovrebbe essere più breve...

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Messaggio da piccardi »

piccardi ha scritto: giovedì 9 luglio 2020, 18:20 Ti predispongo una pagina con solo le pubblicità italiane, la lista dovrebbe essere più breve...
Fatto, ho messo il link direttamente nella pagina sulla storia, purtroppo non mi è venuto in mente di mettere nelle proprietà semantiche delle pagine delle scansioni anche la presenza dei prezzi, se no sarebbe stato veloce avere solo quelle che servono davvero allo scopo. Con molta calma vedrò di aggiungercela...

Simone
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Messaggio da ASTROLUX »

maylota ha scritto: giovedì 9 luglio 2020, 12:52 [
L'unico rischio dell'approccio "stipendio" è di paragonare patate con cipolle: un conto è una famiglia del 1950 con 3 figli dove lavora solo il marito (come era comune ai tempi), un conto uno stipendio di 1200euro oggi, con anche la moglie che lavora e magari un figlio solo.
Basta pensare che la famiglia moderna sia monoreddito. Cosa tutt'altro che rara nel meridione.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
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Messaggio da valhalla »

piccardi ha scritto: giovedì 9 luglio 2020, 18:47 Fatto, ho messo il link direttamente nella pagina sulla storia, purtroppo non mi è venuto in mente di mettere nelle proprietà semantiche delle pagine delle scansioni anche la presenza dei prezzi, se no sarebbe stato veloce avere solo quelle che servono davvero allo scopo. Con molta calma vedrò di aggiungercela...
se mi dici cosa devo metterci posso farlo io man mano che le guardo alla ricerca dei dati?
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Messaggio da jebstuart »

Piccola precisazione. Io ho cominciato la scuola nei primissimi anni '60, ed ho ricordi abbastanza nitidi.
All''epoca le monetine da 1 lira esistevano, ma erano rare ed inutilizzate, un po' come quelle da 1 centesimo oggi. Almeno nella vendita al dettaglio, non ricordo alcun prezzo che non fosse arrotondato alle 5 lire.

Tra il '62 ed il '65, il giornale di papà, ad esempio, costava 20 lire. Lo stesso (ma vado a memoria) il caffè. La Liretta 22 (biro orrenda e macchiaiola) 30 lire. Una singola caramella 1-2 lire, ma per quel che dicevo prima venivano vendute a manciate (5 per 5 lire, e così via).
Le minuscole bombette che facevamo esplodere nei cannoncini dei soldatini (ma siamo già al '67-'68) 5 lire l'una (cosicché farne esplodere una decina ci sembrava una cosa da emiri arabi).

L'Aurora 88K che stava nella tasca di mio nonno, così come la biro Waterman a scatto, in relazione al potere d'acquisto dell'epoca della lira dovevano costare più o meno quanto una edizione limitata Montblanc di oggi, impensabile per le mie tasche di scolaretto.
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Messaggio da piccardi »

valhalla ha scritto: venerdì 10 luglio 2020, 12:29 se mi dici cosa devo metterci posso farlo io man mano che le guardo alla ricerca dei dati?
Basta aggiungere al template:

Codice: Seleziona tutto

| Prezzi=yes
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Messaggio da valhalla »

piccardi ha scritto: venerdì 10 luglio 2020, 14:02 Basta aggiungere al template: (...)
grazie, farollo!

Grazie intanto a tutti coloro che hanno segnalato prezzi vari, ma… avreste perfavore qualcosa che si possa caricare sulla wiki come fonte? tipo scontrini/fatture/documentazione dell'epoca? Se tutte le informazioni sono documentate in modo verificabile anche da altri, rimane una fonte più utile anche se qualcuno vuole usarla per fare ricerca ecc.
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Messaggio da kircher »

Niente di più fallace della memoria dei prezzi!
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