Astura, ma quale?

Note storiche sulle penne stilografiche e sui loro produttori. Aneddoti e curiosità.
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A Casirati
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Astura, ma quale?

Messaggio da A Casirati »

Prima del recupero
Prima del recupero
Buonasera a tutti.
Vi presento il mio ultimo "recupero": una bella stilografica Astura, prodotta dalla S.A.F.I.S. di Torino, immagino negli anni Cinquanta.
Dopo il recupero
Dopo il recupero
La struttura della penna è particolare: probabilmente ispirata esteticamente dall'Aurora 88, è una stilografica classica a pulsante di fondo.
M'ha incuriosito la ghiera filettata in celluloide, decisamente sottile, che s'avvita sul supporto del gruppo alimentatore - pennino al fine di avvitarvi la guaina di carenatura del pennino.
La ghiera filettata per il montaggio della guaina sul sostegno del gruppo
La ghiera filettata per il montaggio della guaina sul sostegno del gruppo
La qualità è ottima, come testimoniano sia lo stato di conservazione della bella celluloide sia gli accoppiamenti perfetti fra le parti.
Il cappuccio si calza davvero bene e non sbilancia la penna in fase di scrittura.
Il sacchetto originale era ancora al suo posto
Il sacchetto originale era ancora al suo posto
Prima del riassemblaggio
Prima del riassemblaggio
SDC18672.JPG
SDC18675.JPG
Purtroppo, il modello della penna non è inciso da nessuna parte, ed il secondo volume di "La storia della stilografica in Italia 1900 - 1950" di Letizia Jacopini non lo identifica, pur presentandone un esemplare a pagina 132. Perciò non posso essere più preciso quanto ad identificazione.
Le analogie estetiche con l'Aurora 88 sono evidenti
Le analogie estetiche con l'Aurora 88 sono evidenti
L'accoppiamento fra le parti è perfetto
L'accoppiamento fra le parti è perfetto
Ecco le misure principali: lunghezza chiusa 131 mm, lunghezza aperta 116 mm, lunghezza aperta con il cappuccio calzato 145 mm, diametro massimo del corpo 12 mm, diametro massimo del cappuccio 12,2 mm.

L'unico neo di questo esemplare è il gruppo pennino - alimentatore: il primo è un Norex in acciaio dorato, il secondo è stato assottigliato per adattarsi alla sezione.
Chissà, forse un giorno troverò i componenti originali...
Il pennino e l'alimentatore non sono originali
Il pennino e l'alimentatore non sono originali
Ultima modifica di A Casirati il giovedì 20 agosto 2020, 23:12, modificato 2 volte in totale.
Alberto Casirati
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Messaggio da Mequbbal »

Che livrea interessante.
Complimenti per il “lavoro di recupero”.
Non ti è imposto di completare l'opera ma non sei libero di sottrartene.
(Rabbi Tarfón)
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Messaggio da sanpei »

Bel colore, fine anni '50 esatto, non è detto che il modello avesse un nome specifico,
probabilmente solo una sigla per comodità di riconoscimento in produzione, ma non era importante all'epoca
bastava venderle le penne :mrgreen:
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Messaggio da Tribbo »

Interessante... si preferiva lavorare artigianalmente assottigliando e perfezionando un alimentatore per accoppiarlo ad un pennino... piuttosto che trovarne uno direttamente compatibile?
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Messaggio da Musicus »

Ciao, Alberto! :thumbup:
A Casirati ha scritto: giovedì 20 agosto 2020, 17:21 ...
La qualità è ottima, come testimoniano sia lo stato di conservazione della bella celluloide
...
La "bella celluloide" in fogli
7. GT. celluloid.jpg
era "in giro" dalla fine degli anni Trenta
2. GT. 4sides.jpg
anche su altri Marchi:
11. GT. inscription.jpg
questa è la mia Gi-Ti, seconda fascia Tibaldi.
1. GT. the pen.jpg
:wave:

Giorgio
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A Casirati
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Messaggio da A Casirati »

Interessante e bel contributo, grazie Giorgio. Quella Tibaldi è uno spettacolo.
Alberto Casirati
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