Le penne tristi

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maxpop 55
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Messaggio da maxpop 55 »

jebstuart ha scritto: sabato 2 settembre 2017, 23:07 ....... .........
.............................
...................................
.............

Solo balzanerie nostalgiche di un anziano signore. :)
Allora siamo in 2
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Messaggio da jebstuart »

alessio ha scritto: lunedì 4 settembre 2017, 0:13 Forse in città, ma non nel mio paese, infatti mio padre nacque nel '63 ma ha usato il pennino per almeno due o tre anni di elementari.

Questo vuol dire fino al '70 o '71...
Sarebbe interessante capire cosa abbia condizionato questa persistenza "a macchia di leopardo" del calamaio nelle varie regioni. Escluderei motivi economici, pensando di più a posizioni tradizionaliste di un Direttore didattico piuttosto di un altro.
Al di là della nostalgia per le BIC, devo dire però che sarei stato contento se anche nella mia scuola l'avessero pensata cosí.
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Messaggio da maxpop 55 »

jebstuart ha scritto: domenica 3 settembre 2017, 15:57 ..........................
.......................................

Quanto alla 61, l'ho comprata ieri sera... :mrgreen:
Benissimo :clap: :clap:
In quanto alle auto ricordo la 600 verde acqua di papà mi pare fosse targata NA 10...., veramente era 750, se ricordate alla 600 le prese d'aria si fermavano a metà della targa, la 750 aveva la alette che arrivavano a 3/4.
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Messaggio da jebstuart »

maxpop 55 ha scritto: lunedì 4 settembre 2017, 7:59 Allora siamo in 2

Balzani o anziani? :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Messaggio da maxpop 55 »

Anziani ed un po matti ...................................... per le lasagne, la sfogliatella, gli struffoli e la pastiera
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Messaggio da jebstuart »

maxpop 55 ha scritto: lunedì 4 settembre 2017, 8:09 ... se ricordate alla 600 le prese d'aria si fermavano a metà della targa, la 750 aveva la alette che arrivavano a 3/4.

Le 600 riscaldavano il motore in una maniera indegna. Affrontare qualche chilometro in salita necessitava di una tanica d'acqua supplementare, come una cingoletta dell'Afrikakorps.
I nostri padri e nonni erano degli eroi. Oggi prima di un viaggio io vado in concessionaria perchè la sonda della temperatura esterna non è tarata... :mrgreen:


PS.Gli struffoli .... :o
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Messaggio da efreddi »

Ho iniziato le elementari nel '74. I banchi avevano tutti ancora il buco per il calamaio, in alcuni banchi erano ancora li' sporchi di inchiostro e inamovibili, si narravano storie incredibili di bambini che avevano provato ad usarli come bicchieri anche per assaggiare l'inchiostro.

Si scriveva con le Bic medie, quelle col corpo trasparente. Quelle punta fine col corpo giallo non erano molto amate perche' non erano trasparenti. La trasparenza del corpo era molto comoda nel caso in cui, durante la ricreazione, il corpo veniva usato in modo improprio come cerebottana per lanciare palline di carta masticata (appiccicose) o l'avena selvatica che cresceva in cortile (aerodinamica e appuntita): si poteva sempre controllare la posizione del colpo in canna. Usando anche il refil si poteva fare il cannoncino con la buccia d'arancia, che nei mesi invernali era una merenda abituale.
Alcuni facevano nefandezze orribili: se si aspirava dal posteriore del refil l'inchiostro risaliva dando l'impressione di riempirsi di nuovo (ma in realta' la penna moriva molto presto), oppure alcuni mettevano dentro le mine delle matite meccaniche (quelle fini) dicendo che la qualita' dell'inchiostro migliorava (inspiegabilmente la mina spariva), altri ancora per riattivarne l'inchiostro mettevano la penna sulla stufa a cherosene che scaldava l'aula (con ovvi rischi).
Il tappino sul fondo del corpo era in plastica morbida, all'occorrenza diventava un chewing gum passabile per le crisi d'astinenza piu' gravi.

Verso la fine degli anni '70 sono arrivate le Bic a quattro colori, un vero spreco perche' si buttavano non appena il blu o il nero erano finiti, mentre gli altri colori erano ancora pieni. Era una penna speciale perche' smontando il corpo e guardandoci dentro c'era una specie di effetto caleidoscopico, l'interno del corpo era molto liscio e sagomato a prisma. Alcuni cercavano ovviamente di usarne il sitema a scatto per catapultare micropalline di carta, ma i risultati lasciavano molto a desiderare.

Insomma, la fantasia non ci mancava.
Elia
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Messaggio da maxpop 55 »

Ricordate la Bic nero di china?
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Messaggio da Giorgio1955 »

maxpop 55 ha scritto: lunedì 4 settembre 2017, 10:51 Ricordate la Bic nero di china?
E anche punta fine...
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Messaggio da maxpop 55 »

Che ne dite di chiudere?
Vi rendete conto quanti anni sono passati, già siamo vecchi poi con questi ricordi ci sentiamo ancora di più vecchi. :evil: :x :cry:
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Messaggio da Giorgio1955 »

Parole sante! ARGOMENTO CHIUSO
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Messaggio da grafomane »

jebstuart ha scritto: lunedì 4 settembre 2017, 8:08
alessio ha scritto: lunedì 4 settembre 2017, 0:13 Forse in città, ma non nel mio paese, infatti mio padre nacque nel '63 ma ha usato il pennino per almeno due o tre anni di elementari.

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Credo che sia una materia sulla quale i programmi scolastici non abbiano mai prescritto nulla. All'epoca poi ogni classe aveva una e una sola maestra (o maestro) e quindi ogni insegnante si regolava come pensava fosse meglio, senza aver neppure troppo bisogno di confrontarsi coi colleghi. O forse i direttori delle singole scuole davano indicazioni agli insegnanti, ma ognuno a capocchia sua, immagino.
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maxpop 55 ha scritto: lunedì 4 settembre 2017, 10:51 Ricordate la Bic nero di china?

Le punta fine erano nero di china, se non sbaglio...
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Messaggio da maxpop 55 »

SI, punta fine nero di china. :thumbup:
Ho vinto qualche cosa?
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efreddi ha scritto: lunedì 4 settembre 2017, 10:11 La trasparenza del corpo era molto comoda nel caso in cui, durante la ricreazione, il corpo veniva usato in modo improprio come cerebottana...
Questa cosa della carta imbevuta di saliva era un bel po' schifosa... ma noi spoortavamo stoicamente l'impatto dei proiettili grondanti :D :mrgreen:
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