dieci lire, ovvero "vecchiotempismo"
- orsobruno
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dieci lire, ovvero "vecchiotempismo"
DIECI LIRE
Mi è capitata tra le mani una moneta da 10 lire del 1951, il primo anno in cui fu coniata; la sua produzione fu interrotta nel 2001 dopo cinquant’anni. Oggi ne ha 68 di anni, 812 mesi e più o meno 24820 giorni…
Osservandola, riflettevo su quante mani l'hanno toccata: mani povere, più ricche, mani di vecchi, di giovani, di persone di ogni tipo. E pensavo: chissà in quanti borsellini sarà entrata e da quanti uscita, quanti chilometri avrà fatto in giro per l'Italia nei vari portamonete. Quanti viaggi in ascensore nelle gettoniere (le ricordate?), quanti dentini avrà rimborsato tramite il topolino, quanti ambi a tombola avrà premiato, quante cose avrà comprato… Guardando le tabelle, oggi avrebbe il potere di acquisto di 330 lire, circa 17 centesimi. Ma qual era il costo della vita nel '51?
Un maestro elementare percepiva sulle 25 mila lire al mese, il pane costava 116 lire al chilo, la carne 990; il latte 70 lire al litro e il vino 75; giornale e tram 20 lire e la benzina 116, ma la macchina ce l'avevano in pochi.
Un litro d'olio veniva venduto a ben 522 lire ma le uova a 5 l’una, in questa mia Roma di dopoguerra con un milione e seicentocinquantamila abitanti.
Ora questo dischetto di "italma" (Italiano Alluminio Magnesio, la lega metallica di cui è fatto) sta tranquillo sulla mia scrivania con il suo (e mio) carico di ricordi.
Mi è capitata tra le mani una moneta da 10 lire del 1951, il primo anno in cui fu coniata; la sua produzione fu interrotta nel 2001 dopo cinquant’anni. Oggi ne ha 68 di anni, 812 mesi e più o meno 24820 giorni…
Osservandola, riflettevo su quante mani l'hanno toccata: mani povere, più ricche, mani di vecchi, di giovani, di persone di ogni tipo. E pensavo: chissà in quanti borsellini sarà entrata e da quanti uscita, quanti chilometri avrà fatto in giro per l'Italia nei vari portamonete. Quanti viaggi in ascensore nelle gettoniere (le ricordate?), quanti dentini avrà rimborsato tramite il topolino, quanti ambi a tombola avrà premiato, quante cose avrà comprato… Guardando le tabelle, oggi avrebbe il potere di acquisto di 330 lire, circa 17 centesimi. Ma qual era il costo della vita nel '51?
Un maestro elementare percepiva sulle 25 mila lire al mese, il pane costava 116 lire al chilo, la carne 990; il latte 70 lire al litro e il vino 75; giornale e tram 20 lire e la benzina 116, ma la macchina ce l'avevano in pochi.
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Bellissime riflessioni Bruno.
Nonostante sia "solo" dell'82, e nella mia infanzia il taglio più piccolo di reale uso fossero le 50 lire, ricordo bene queste 10 lire, perché a casa dei nonni si arrivava proprio con un ascensore a gettoni che funzionava a 10 lire.
Grazie a loro ho scoperto cosa fosse quella specie di ferro da stiro sul verso, cosa significasse l'agricoltura 100 anni fa, la tradizione rurale.
Belle le monete di una volta.
Nonostante sia "solo" dell'82, e nella mia infanzia il taglio più piccolo di reale uso fossero le 50 lire, ricordo bene queste 10 lire, perché a casa dei nonni si arrivava proprio con un ascensore a gettoni che funzionava a 10 lire.
Grazie a loro ho scoperto cosa fosse quella specie di ferro da stiro sul verso, cosa significasse l'agricoltura 100 anni fa, la tradizione rurale.
Belle le monete di una volta.
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Grazie di cuore, oggi avevo bisogno precisamente di qualcosa del genere.
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Hai ragione. Indubbiamente belle, ma con sopra raffigurate immagini incomprensibili per noi ragazzini dell'epoca, come l'aratro che anche io come te credevo fosse un ferro da stiro, e il timone su una faccia delle cinque lire (ci ho messo anni a capire cosa fosse!) e un pesce sull'altra faccia, che poi era un delfino...G P M P ha scritto: ↑lunedì 1 aprile 2019, 17:16 Bellissime riflessioni Bruno.
Nonostante sia "solo" dell'82, e nella mia infanzia il taglio più piccolo di reale uso fossero le 50 lire, ricordo bene queste 10 lire, perché a casa dei nonni si arrivava proprio con un ascensore a gettoni che funzionava a 10 lire.
Grazie a loro ho scoperto cosa fosse quella specie di ferro da stiro sul verso, cosa significasse l'agricoltura 100 anni fa, la tradizione rurale.
Belle le monete di una volta.
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Ciao Orso bruno, grazie di aver rinverdito i miei ricordi, io arrivo a quando il Chicchirichi' costava 5 lire (wafer sotto ,interno panna e ricoperto di cioccolato fondente), il ghiacciolo 10 lire (quello che se succhiavi veniva via tutto il colore) e l'autobus/filobus che prima delle 8.00 costava 20 lire ...................... intanto nei primi televisori, trasmettevano il gatto Felix (quelli a a valvole che quando li accendevi dovevi aspettare alcuni minuti che si riscaldava per poter vedere qualcosa e quando lo spegnevi l'immagine si restringeva fino a diventare un punto che pian piano spariva)
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
- orsobruno
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Hai ragione! Io, bambino, ero convinto che in quel puntino continuassero a vedersi le immagini sempre più microscopiche!maxpop 55 ha scritto: ↑lunedì 1 aprile 2019, 17:51 Ciao Orso bruno, grazie di aver rinverdito i miei ricordi, io arrivo a quando il Chicchirichi' costava 5 lire (wafer sotto ,interno panna e ricoperto di cioccolato fondente), il ghiacciolo 10 lire (quello che se succhiavi veniva via tutto il colore) e l'autobus/filobus che prima delle 8.00 costava 20 lire ...................... intanto nei primi televisori, trasmettevano il gatto Felix (quelli a a valvole che quando li accendevi dovevi aspettare alcuni minuti che si riscaldava per poter vedere qualcosa e quando lo spegnevi l'immagine si restringeva fino a diventare un punto che pian piano spariva)
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Che storia delicata e soave! Grazie per aver condiviso questi ricordi con chi non ha vissuto questi momenti o ne ha un ricordo solo parziale/sfocato.
Ricordo le dieci lire perché delle zie di papà le usavano proprio per giocare a tombola!
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Ti ringrazio. E' bello condividere con voi le mie riflessioni...
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Che nostalgia dei bei tempi andati!
Grazie mille
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Che bei ricordi Max, la televisione a valvole con il suo carrello e il suo trasformatore: la tensione della corrente infatti cambiò i primi anni '60 da 110 a 220 volt e il rituale per accenderla si dovevano riscaldare le valvole, i vicini che venivano a guardare Sanremo; io ricordo che con le 10 lire compravo 10 pesciolini di liquirizia a 1 lira l'uno oppure un pezzo di surrogato di cioccolato alla nocciola a forma di formaggino. Era un altro mondo ed eravamo più buoni e forse migliori.maxpop 55 ha scritto: ↑lunedì 1 aprile 2019, 17:51 Ciao Orso bruno, grazie di aver rinverdito i miei ricordi, io arrivo a quando il Chicchirichi' costava 5 lire (wafer sotto ,interno panna e ricoperto di cioccolato fondente), il ghiacciolo 10 lire (quello che se succhiavi veniva via tutto il colore) e l'autobus/filobus che prima delle 8.00 costava 20 lire ...................... intanto nei primi televisori, trasmettevano il gatto Felix (quelli a a valvole che quando li accendevi dovevi aspettare alcuni minuti che si riscaldava per poter vedere qualcosa e quando lo spegnevi l'immagine si restringeva fino a diventare un punto che pian piano spariva)
Giorgio
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Che poi le 10 lire possono essere utilizzate anche oggi...... possono fare le veci degli euro per i carrelli dei supermercati
Fabrizio
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Verissimo, è quanto fa oggi mia moglie.
Io ricordo quando le 10 lire erano di carta, un biglietto piccolo e marroncino, con la faccia del re.
Erano la nostra paga quotidiana, quando portavamo una carrello di rottami di ferro allo stracciaio, dopo aver girovagato a frugare fra le macerie di porta Vittoria a Milano. Erano subito spese dal lattaio per la farina di castagne. Tempi di una miseria nera.