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Questa penna non fa per me!

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analogico
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Messaggio da analogico »

ASTROLUX ha scritto: venerdì 9 agosto 2019, 20:03 .......... Tuttavia una disamina che si discosti dal mero discorso economico ci rivela i pregi di un oggetto, la cui qualità è indiscutibile.
Il pennino scrive con un tratto sottile, direi un EF (standard europeo), senza incertezze anche dopo giorni di inutilizzo.
Perdonami, ma se la qualità indiscutibile me la riduci ad un pennino che scrive con un tratto sottile, un EF (standard europeo), senza incertezze anche dopo giorni di inutilizzo, vuol dire che fa appena appena il suo dovere, visto quello che costa, essendo del resto in buona ed abbondante compagnia anche di penne che costano molto meno del suo solo astuccio e fanno pari pari la stessa cosa.
Se parliamo di materiali (plastica, al di la di come la si voglia pomposamente chiamare) finiture e tutto il resto, io concludo, ed è una convinzione personale , che se la stessa penna non portasse il nome che porta, a quel prezzo, se la filerebbero in ben pochi.
Aggiungo, a scanso di equivoci, che non ci vedo nulla di male nel farsi coinvolgere dal prestigio di un marchio, io stesso, pur sforzandomi, non riesco ad esserne del tutto immune in altri campi, ciascuno si gratifica come meglio crede, e spende il proprio denaro come meglio crede.
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Messaggio da Polemarco »

Polemarco ha scritto: sabato 10 agosto 2019, 9:22
rolex hunter ha scritto: venerdì 9 agosto 2019, 23:34

Non volermene, ma concordo con Cosimo (Astrolux); se il submariner non è sobrio e classico, proprio non saprei come altro definirlo.

OK, magari anche un Calatrava solo tempo, con lunetta "clous de paris".....
Non offenderti ma tu lo vedi un uomo in smoking con un orologio subacqueo d’acciaio con cinturino metallico a cingoli?
Ovviamente è un'iperbole: io non ho uno smoking.
La domanda era: tu indosseresti un Rolex con un abito scuro in una cerimonia ufficiale ?
Considera pure che ho pure io una 149 da circa trenta anni e che mi piace molto. Ho anche una 100 anni con il diamantino.
L'unico preoccupazione che mi spinge a non usare la 149 fuori da casa è che il cappuccio calzato non è saldo e vorrei evitare che mi cada e finisca sotto i piedi.
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Messaggio da francoiacc »

analogico ha scritto: sabato 10 agosto 2019, 13:44
ASTROLUX ha scritto: venerdì 9 agosto 2019, 20:03 .......... Tuttavia una disamina che si discosti dal mero discorso economico ci rivela i pregi di un oggetto, la cui qualità è indiscutibile.
Il pennino scrive con un tratto sottile, direi un EF (standard europeo), senza incertezze anche dopo giorni di inutilizzo.
Perdonami, ma se la qualità indiscutibile me la riduci ad un pennino che scrive con un tratto sottile, un EF (standard europeo), senza incertezze anche dopo giorni di inutilizzo, vuol dire che fa appena appena il suo dovere, visto quello che costa, essendo del resto in buona ed abbondante compagnia anche di penne che costano molto meno del suo solo astuccio e fanno pari pari la stessa cosa.
Se parliamo di materiali (plastica, al di la di come la si voglia pomposamente chiamare) finiture e tutto il resto, io concludo, ed è una convinzione personale , che se la stessa penna non portasse il nome che porta, a quel prezzo, se la filerebbero in ben pochi.
Aggiungo, a scanso di equivoci, che non ci vedo nulla di male nel farsi coinvolgere dal prestigio di un marchio, io stesso, pur sforzandomi, non riesco ad esserne del tutto immune in altri campi, ciascuno si gratifica come meglio crede, e spende il proprio denaro come meglio crede.
E' risaputo che la qualità di come scrive una penna, oltre una certa soglia di prezzo, non aumenta più di tanto, oltre si va nel lusso. Con una ventina di euro hai solo l'imbarazzo della scelta, e allora ? E' ovvio che se uno si compra una 149 si compra una penna che da sempre è l'icona della penna a sigaro, una penna con un pennino semplicemente meraviglioso solo a guardarlo, una penna che se pure la compri e non la usi è quel che è: una Montbanc 149. Ci stà chi non la comprerebbe mai perchè ritiene che non siano soldi ben spesi, e piuttosto spende gli stessi soldi per comprarne 100 di penne, ma se analizziamo bene la cosa direi: ma servono 100 penne per scrivere bene ? No! C'è chi li spenderebbe per una bella vintage, ma scriverebbe meglio di una buona EF da venti euro ? Non credo. Sai come si dice ? Dove c'è gusto non c'è perdenza, e del resto lo hai scritto tu stesso: ciascuno si gratifica come meglio crede, e spende il denaro come meglio crede.
Siamo nel campo dell'inutilità più sfrenata, è collezionismo (o accumulo) di penne stilografiche, quindi secondo me andare a criticare o sminuire le scelte già fatte da qualcuno, semmai instillando pure quel tarlo "cavolo forse ha ragione ho gettato al vento i miei soldi", non solo è inutile ma poco delicato. Ovviamente ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni, la cosa migliore però sarebbe sempre farlo con una certa sensibilità. :wave:
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Messaggio da ASTROLUX »

Acquisto spesso penne cinesi da pochi euro...tanto per non perdere la coscienza che qualche grammo di plastica, non può davvero costare centinaia di euro.
Tuttavia nell'ambito degli articoli di lusso, le valutazioni qualitative, fatte aldilà dello charme del marchio, vanno fatte.
Spendere un botto di soldi per una penna che non scrive bene, che non carica bene l' inchiostro, o che si rompe al solo guardarla, non mi pare intelligente.
Il lusso è lusso...ma dietro una certa qualità costruttiva, a sostegno della fama deve esserci.
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Messaggio da analogico »

francoiacc ha scritto: sabato 10 agosto 2019, 14:43
E' risaputo che la qualità di come scrive una penna, oltre una certa soglia di prezzo, non aumenta più di tanto, oltre si va nel lusso.
Perfetto, il lusso però non è il marchio.
io di lusso nella 149, perdonami ma non ne vedo, non i materiali, non la lavorazione artigianale, niente di particolare, è una buona , magari ottima penna, come altre, ma venduta ad un prezzo maggiorato rispetto ad altre della stessa categoria, in quanto percepita dalla massa come oggetto di LUSSO.
Penso che si possa esprimere questo concetto personale , ma abbastanza condiviso, senza urtare l'animo delicato di nessuno, di sicuro non quello di chi ha aperto il post, il quale mi pare abbia risposto senza particolari risentimenti, magari avendo capito il senso del mio post precedente, che non voleva criticare un bel niente.
francoiacc ha scritto: sabato 10 agosto 2019, 14:43
Dove c'è gusto non c'è perdenza, e del resto lo hai scritto tu stesso: ciascuno si gratifica come meglio crede, e spende il denaro come meglio crede.
Ecco, appunto, dato che come hai giustamente notato l'ho scritto io stesso, e prima di te, non capisco perchè ti sia sentito in dovere di venire fuori con questa morale a buon mercato.
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Messaggio da francoiacc »

A volte il semplice marchio è già lusso, e questo è il caso di Montblanc.

Non credo di fare morale a buon mercato, è un'osservazione che reputavo doverosa e non a difesa di chi ha aperto il thread che magari ha le spalle larghe. Le opinioni sono espressione del proprio pensiero, ma laddove non è indispensabile si può fare un passo indietro e usare un minimo di sensibilità. Comunque viviamo in un mondo libero e ognuno è libero di dire la sua come e quando vuole. :wave:
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Messaggio da HoodedNib »

analogico ha scritto: sabato 10 agosto 2019, 17:12
francoiacc ha scritto: sabato 10 agosto 2019, 14:43
E' risaputo che la qualità di come scrive una penna, oltre una certa soglia di prezzo, non aumenta più di tanto, oltre si va nel lusso.
Perfetto, il lusso però non è il marchio.
io di lusso nella 149, perdonami ma non ne vedo, non i materiali, non la lavorazione artigianale, niente di particolare, è una buona , magari ottima penna, come altre, ma venduta ad un prezzo maggiorato rispetto ad altre della stessa categoria, in quanto percepita dalla massa come oggetto di LUSSO.
Vero tutto eh e condivisibile, vorrei solo fare un appunto, spesso e volentieri il lusso e' il marchio, marchio che incide sempre nel lusso poco o tanto che sia, qui il fatto di chiamarsi Montblanc pesa molto. Come e' stato gia' raccontato da altri in altri thread se ho due penne uguali di forma e fattura, quindi a sigaro, nere, con pennini fatti cosi e cosa' le reazioni generali (quindi non di tutti eh) cambiano un bel po' se' c'e' la stellina bianca sul cappuccio o meno a penna praticamente identica. E' anche quello lusso. Anche questo non e' una critica (non saprei a cosa) ma sono i miei due centesimi nella discussione
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francoiacc ha scritto: sabato 10 agosto 2019, 17:21 A volte il semplice marchio è già lusso, e questo è il caso di Montblanc.
Perfetto, è esattamente ciò che volevo dire.

E' palese quindi che la cifra spesa per comprare un oggetto di questo tipo non corrisponde nella sua interezza al valore dell'oggetto stesso , ma una parte più o meno cospicua di questa cifra, costituisce il prezzo da pagare per il piacere NIENTE AFFATTO DEPRECABILE, di possedere un oggetto considerato di lusso, riconoscibile dalla sua griffe.

Credo sia un concetto finanche banale, sicuramente non offensivo per nessuno.
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Messaggio da francoiacc »

Attenzione a non mettermi in bocca termini che non ho mai detto, non ho mai ritenuto l'intervento offensivo, semplicemente che mancasse di sensibilità, ma oggigiorno è una cosa alquanto comune.

Gli oggetti di lusso non costano quasi mai quanto valgono altrimenti che lusso è. :wave:
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Messaggio da ASTROLUX »

Polemarco ha scritto: sabato 10 agosto 2019, 13:53
Polemarco ha scritto: sabato 10 agosto 2019, 9:22

Non offenderti ma tu lo vedi un uomo in smoking con un orologio subacqueo d’acciaio con cinturino metallico a cingoli?
Ovviamente è un'iperbole: io non ho uno smoking.
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Polemarco
Il parallelo non è ovviamente sul piano estetico, mi riferivo alla "iconicità" dei due oggetti, il Sub di Rolex, non ha mai subito stravolgimenti che ne abbiano mutato il canone estetico, così anche la MB149.
Relativamente ai prezzi: Per questi oggetti c'è grande richiesta di mercato, che a sua volta traina i listini...ma sono le leggi della domanda e dell'offerta, non vedo scandalo in questo. :roll:
Per entrambi si dirà che la concorrenza offre di meglio e a minor prezzo...vero! Chi ritiene ciò prioritario, acquisti dunque dalla concorrenza. Il mondo (delle stilografiche e degli orologi) è bello perchè è vario.
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