Come ve la state cavando?

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MatteoM
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Messaggio da MatteoM »

Ghiandaia ha scritto: martedì 7 aprile 2020, 18:23 Io sono un accumulatore seriale di inchiostri, e a mia parziale discolpa sappiate che ho cominciato ad accumulare in tempi non sospetti!!! :lol: :lol: :lol:

*si accovaccia sonnolento sulla sua montagnola di boccette, fucile a pompa in braccio*

Sono curioso di vedere la montagnola... ;)
Dai facci sognare!!

PS: mi ricordi Homer, quando fa la guardia alla sua montagnola di zucchero!! :D

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ASTROLUX
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Messaggio da ASTROLUX »

La "normalità", non ci sarà finchè non ci sarà un vaccino, oppure ( e spero proprio di no) non ci sarà l'immunità di gregge, ottenuta ad un prezzo altissimo in vite umane.
Ma a parte il rimpianto del senso di libertà, che il movimento ci assicura, dovremmo riflettere su un po' di cose, che la "prigionia" ci ha, più o meno "ob torto collo", insegnato:

E' necessario spostarsi al luccicante centro commerciale, nell'illusione di risparmiare qualche euro, speso poi in carburante e usura di auto e nervi...?
Io ho la fortuna di avere tanti piccoli punti vendita sotto casa, ci posso andare a piedi ed ho il piacere di salutare le persone alla cassa, quasi fossero amici, rafforzando quell' economia piccola ed assolutamente importante, che sta sparendo dalle nostre città, rendendole desolate e buie.
E' più importante la quantità di tempo che passiamo con i nostri amici o parenti, magari con una chiacchiera più che altro di cortesia, oppure è più importante un breve ma intenso momento di amiciza, amore o solidarietà?
E' davvero necessario, accompagnare in auto i figli, ad una scuola che dista due isolati, paralizzando il traffico la mattina e rendendo l'aria irrespirabile ?
E' davvero necessario a pasquetta, fare lo scempio di parchi, boschi e spaigge, a cui la cronaca ci ha abituati?
Quante cose sono davvero necessarie e ci mancano ?

La insensata corsa al consumo delle risorse, fino all'esaurimento delle stesse è propria dei virus, cone il Covid-19...ma noi siamo realmente diversi? :oops:
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
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MatteoM
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Messaggio da MatteoM »

ASTROLUX ha scritto: martedì 7 aprile 2020, 19:00 La "normalità", non ci sarà finchè non ci sarà un vaccino, oppure ( e spero proprio di no) non ci sarà l'immunità di gregge, ottenuta ad un prezzo altissimo in vite umane.
Ma a parte il rimpianto del senso di libertà, che il movimento ci assicura, dovremmo riflettere su un po' di cose, che la "prigionia" ci ha, più o meno "ob torto collo", insegnato:

E' necessario spostarsi al luccicante centro commerciale, nell'illusione di risparmiare qualche euro, speso poi in carburante e usura di auto e nervi...?
Io ho la fortuna di avere tanti piccoli punti vendita sotto casa, ci posso andare a piedi ed ho il piacere di salutare le persone alla cassa, quasi fossero amici, rafforzando quell' economia piccola ed assolutamente importante, che sta sparendo dalle nostre città, rendendole desolate e buie.
E' più importante la quantità di tempo che passiamo con i nostri amici o parenti, magari con una chiacchiera più che altro di cortesia, oppure è più importante un breve ma intenso momento di amiciza, amore o solidarietà?
E' davvero necessario, accompagnare in auto i figli, ad una scuola che dista due isolati, paralizzando il traffico la mattina e rendendo l'aria irrespirabile ?
E' davvero necessario a pasquetta, fare lo scempio di parchi, boschi e spaigge, a cui la cronaca ci ha abituati?
Quante cose sono davvero necessarie e ci mancano ?

La insensata corsa al consumo delle risorse, fino all'esaurimento delle stesse è propria dei virus, cone il Covid-19...ma noi siamo realmente diversi? :oops:
Grazie per il bel post. Mi ritrovo nelle tue parole.
Mi fanno venire in mente una definizione di consumismo che Umberto Galimberti cita spesso:
"consumare è portare al nulla tutte le cose il più velocemente possibile".
La civiltà del consumismo è la civiltà del nulla.
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Messaggio da Little »

ASTROLUX ha scritto: martedì 7 aprile 2020, 19:00 E' necessario spostarsi al luccicante centro commerciale, nell'illusione di risparmiare qualche euro, speso poi in carburante e usura di auto e nervi...?
Io ho la fortuna di avere tanti piccoli punti vendita sotto casa, ci posso andare a piedi ed ho il piacere di salutare le persone alla cassa, quasi fossero amici, rafforzando quell' economia piccola ed assolutamente importante, che sta sparendo dalle nostre città, rendendole desolate e buie.
Giusto una cosa su questo punto visto che sono di ritorno dall'unico supermercato raggiungibile senza cambiare comune (si, vivo in un posto isolato).
Oltre a non avere la scelta che ho di solito quando vado al supermercato più grande (che è semplicemente un superstore...non è un centro commerciale) ho dovuto pagare prezzi da rapina. Scontrino alla mano la frutta e la verdura costa il doppio di quanto l'ho sempre pagata. È di migliore qualità? Sto almeno sostenendo l'agricoltura locale?
Beh sempre dalla Spagna venivano i prodotti....almeno in un supermercato grande posso scegliere quale verdura prendere e posso farci caso alla provenienza...oggi o prendevo quello che avevano o restavo senza frutta e verdura fresca. Oltre a questo non avevano nemmeno tutto quello che avevo segnato sulla lista (tra i grandi assenti il latte, ma non era l'unica cosa :wtf: )

Sinceramente in questo negozio non c'ero mai entrato prima di questa situazione di emergenza, non so quindi se si stanno approfittando della situazione o meno. Mi interessa il giusto saperlo perché se si stanno approfittando della situazione non mi vedranno più ma non mi vedranno più nemmeno in caso contrario. L'altro negozio oltre che farmi spendere il giusto mi fa trovare tutto quello che mi serve, mi fa scegliere quale marca voglio comprare e oltretutto sta pure lungo la strada che (prima di tutto questo casino) facevo giornalmente per andare a lavorare :thumbdown:


PS. il discorso che fai astrolux è giusto in linea di principio...volevo solo condividere con voi la mia esperienza quotidiana e riflettere sul fatto che se mi fai pagare i peperoni 5.9€/kg io nel tuo negozio non ci metto più piede con buona pace dell'economia locale.
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Messaggio da AinNithael »

Ghiandaia ha scritto: martedì 7 aprile 2020, 18:23 Io sono un accumulatore seriale di inchiostri, e a mia parziale discolpa sappiate che ho cominciato ad accumulare in tempi non sospetti!!! :lol: :lol: :lol:

*si accovaccia sonnolento sulla sua montagnola di boccette, fucile a pompa in braccio*
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Messaggio da Automedonte »

Discorso difficile e con tante sfaccettature, l’ideale sarebbe avere le due alternative e scegliere :D

Comunque se i piccoli negozi chiudono significa che la gente preferisce i grossi

E se preferisce i grossi ci saranno dei motivi: prezzo, scelta più ampia, avere tutto in unico posto ed altro.

Per chi lavora ed ha poco tempo per far la spesa girando tanti piccoli negozi è un calvario, in uno grande si fa prima e si risparmia.

Anche a me piace a volte andare in negozi particolari e perderci del tempo nel cercare le cose, ma devo essere in ferie :D
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Messaggio da sussak »

Come ve la state cavando? Male.
Male per la preoccupazione di come vedo la situazione e l'avvenire. Non la paura, fisicamente non ne ho molta.
Nella mia vita ho sempre avute delle fobie, per la legge (seguo da 30 anni le vicende di Bruno Contrada), la persecuzione dello Stato che ha la lentezza di una lumaca ma la pesantezza di un elefante e non scorda mai nulla tranne quello che ti deve, e per quello ho sempre fatto l'impossibile pur di non cadere nelle sue maglie, per la mancanza della libertà e la soppressione dei diritti.
Nei miei giri per l'Europa di anni ed anni fa ho potuto constatare quanto possa essere mortale l'oppressione dell'individuo visitando negli anni '80 la DDR, la Grecia dei colonnelli nel 1968, la Jugoslavia di Tito quando regnava l'OZNA, la guerra civile in Irlanda nel 1981.
Qui sto vivendo qualcosa di simile con il governo di uno solo, ordini per insidacabili decreti, restrizioni, sfilacciamento di ogni rapporto, un permesso per uscire di casa; sarà per il mio bene, sarà per la salute comune, lo capisco, altre prospettive sono anche peggio, ma per me, che mi sono sempre considerato un cane sciolto, è dura da sopportare; non credevo che, dopo aver visto da bambino una guerra ed aver mangiato pane e rape per i cinque anni seguenti, mi toccasse ancora, in un'età in cui l'unico desiderio è la tranquillità.
E due domande: quando finirà ? che mondo troverò dopo (a patto di arrivarci) ?
Umberto

Se la democrazia declina è perché la lasciamo declinare. Benedetto Croce
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Messaggio da ASTROLUX »

Little ha scritto: martedì 7 aprile 2020, 20:05


PS. il discorso che fai astrolux è giusto in linea di principio...volevo solo condividere con voi la mia esperienza quotidiana e riflettere sul fatto che se mi fai pagare i peperoni 5.9€/kg io nel tuo negozio non ci metto più piede con buona pace dell'economia locale.

Probabilmente paghi i peperoni 6,9 euro al Kg, perchè non si è mai sviluppato il piccolo commercio in zona... ucciso dal supermarket più grande.

Pensa che molti prodotti, in particolare i detersivi, li pago meno che nell'iper. Inoltre a calmierare i prezzi ci sono ben quattro city market nell'arco di 4 isolati.
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Messaggio da Phormula »

ASTROLUX ha scritto: martedì 7 aprile 2020, 22:13 Probabilmente paghi i peperoni 6,9 euro al Kg, perchè non si è mai sviluppato il piccolo commercio in zona... ucciso dal supermarket più grande.
Sono diversi i rapporti di forza nella filiera. La grande distribuzione organizzata contratta i prezzi e gli spazi (vuoi lo scaffale a prima vista, mi fai più sconto, altrimenti ti metto sull'ultimo in fondo o su un bancale in un angolo), rende l'invenduto e paga dopo mesi. Inoltre ha tutti i prodotti a marchio proprio (private label, in gergo), che in alcune catene sono un terzo delle vendite e negli hard discount ancora di più. Il piccolo negozio deve stare alle condizioni del venditore e se non vende qualcosa se ne deve accollare il costo perchè non può fare il reso. E' semplicemente un confronto impari.

Tuttavia in questo momento storico sono proprio i piccoli negozi a venire incontro alle esigenze delle persone, soprattutto quelle più deboli.

Invece, rispetto ad altri qui, io non sono così ottimista. Questo virus non porterà alla fine della società dei consumi, né cambierà le persone. Io sono convinto, purtroppo, che non appena riapriranno le gabbie, la gente tornerà a comportarsi come prima, tornerà ad affollare i centri commerciali, ad andare in vacanza dall'altro capo del mondo con un volo low cost, ad acquistare i prodotti che costano meno dove costano meno e chissene delle aziende locali e dei piccoli negozi. Il nostro sistema economico è basato sulla crescita (provate ad ascoltare qualsiasi economista). Magari non da subito, per un po' ci sarà la paura del contagio di ritorno, ma, superata quella, non credo che ci sarà una svolta. Torneremo ad essere quelli di prima, nel bene e nel male. E probabilmente, se un virus dovesse fare un salto di specie da qualche altra parte nel mondo, fra non molto ci beccheremo un'altra pandemia.

Io ho visto gente lamentarsi sui social che i piccoli negozi vicino a casa hanno chiuso e che fatica a trovare quello di cui ha bisogno quando quelle stesse persone prima della pandemia davano dei "ladri" ai piccoli negozi perchè avevano i prezzi più alti dei centri commerciali o dei venditori online. E non credo molto a quelli che "ma io no". Esiste da sempre una discrepanza tra quello che le persone dicono di fare e quello che fanno. I comportamenti poco virtuosi sono sempre quelli degli altri. Tanto nessuno ti controlla il carrello del supermercato per vedere se ci sono dentro quei prodotti che sui social dichiari di non far entrare in casa tua, nè ti chiede lo scontrino del piccolo negozio di paese dove sostieni di comprare il maglione che invece hai preso all'outlet a 200 km da casa. Per cui, scusate, non sono ottimista.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Messaggio da Little »

No ragazzi...vuoi non potete inquadrare la situazione visto che sapete solo quello che vi ho scritto.
Se il negozio dove mi sono recato ieri ha un problema è la totale assenza di concorrenza. È il supermercato più grosso nel raggio di 20km.
Tra l'altro parliamo di un supermercato piccolo ma pur sempre facente parte di una catena, anch'essa provvista di prodotti a marchio proprio. Non è l'alimentari di proprietà che ti porta i prodotti locali e te li fa pagare leggermente di più (anche se dubito si arrivi alle cifre che ho visto ieri).
Non stiamo parlando di pagare i peperoni (nel caso specifico) 5.9 invece che 5.5....personalmente i peperoni non li ho mai visti costare più di 4€/kg.
Se considerate che c'era una differenza di prezzo simile a questa su tutti i prodotti del banco frutta e verdura capite benissimo se vi dico che fare la spesa lì mi farebbe costare la spesa mensile almeno una volta e mezzo. Vi basti pensare che nelle ultime due settimane ho speso in quel supermercato quanto spendo normalmente in un mese. Sicuramente con questa situazione ho comprato qualcosa in più del solito ma nemmeno troppo.
Tra l'altro io sono quel tipo di persona che quando compra qualcosa non punta al prodotto che costa meno ma al prodotto che mi convince di più (non che il prezzo non conti....ma se costa poco e non mi convince non compro o compro altro).

In ogni caso non sono particolarmente ottimista nemmeno io. Noi adesso ci focalizziamo sulle nostre piccole libertà che non abbiamo più (ed è giustissimo). Passata questa fase però temo che la salita sarà ancora lunga. Dal punto di vista economico ci aspettano tempi difficili.
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Messaggio da Phormula »

Penso che sia un caso particolare.
Sarebbe interessante capire come si approvvigionano dei prodotti freschi, se direttamente dai mercati generali o tramite intermediari.

Io mi trovo in una situazione diversa, nel comune in cui abito ci sono due piccoli supermercati ma in quelli confinanti ci sono almeno quattro grandi supermercati e una decina di minori, hard discount compresi. Prendendo atto che i supermercati nel territorio comunale non sarebbero sufficienti, il sindaco ha chiarito che si può andare in quelli dei comuni confinanti nei limiti di una persona per nucleo famigliare e possibilmente una volta la settimana.

Nel comune in cui vivono i miei (anziani) c'è un solo piccolo negozio che fa parte di una catena. I miei erano soliti andare al grosso supermercato del comune vicino, ma vista l'emergenza hanno preferito non spostarsi. Mia madre mi ha riferito che si, costa un po' di più, ma non tantissimo e che le hanno detto che se vuole può telefonare con la lista sottomano e ci pensano loro a portarle la spesa a casa o a fargliela trovare pronta nella borsa, così non deve restare nel negozio più del tempo necessario.
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Messaggio da HoodedNib »

Phormula ha scritto: mercoledì 8 aprile 2020, 10:26 Penso che sia un caso particolare.
Sarebbe interessante capire come si approvvigionano dei prodotti freschi, se direttamente dai mercati generali o tramite intermediari.
Mi risulta che ai mercati generali ci vadano principalmente ristoranti e piccoli negozianti mentre le catene passano da grossi intermediari o dalla loro propria logistica che si rifornisce direttamente dai produttori o da consorzi/cooperative di produttori. Questo per questioni di quantita' servite, immagino.
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Messaggio da Phormula »

Dipende. Non c'è una logica.
Il negozio del mio paese viene rifornito da un camion con le insegne della catena tutte le mattine alle 7, lo vedo andando al lavoro.
Quindi presumo che gli acquisti siano centralizzati, era così anche per mio fratello, quando era vicedirettore di un supermercato di una nota catena tedesca. Ogni sera trasmetteva l'ordine per il giorno successivo sulla base del venduto e delle previsioni di vendita.

Invece un piccolo negozio vicino a casa dei miei si approvvigiona di frutta e verdura da un intermediario, che a sua volta oltre a rifornire altri negozi ha un paio di negozi al dettaglio suoi. Dovendoci guadagnare in due e per giunta su un prodotto deperibile, ha prezzi da gioielleria.
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Messaggio da Monet63 »

Phormula ha scritto: mercoledì 8 aprile 2020, 7:18 E non credo molto a quelli che "ma io no". Esiste da sempre una discrepanza tra quello che le persone dicono di fare e quello che fanno.
Fai male a non crederci, perché ce ne sono; non moltissimi, ma ce ne sono.
Io tendo a fare i miei acquisti sfruttando sempre gli esercizi più vicini, allontanandomi solo se ci sono costretto da varie questioni (esempio, un prodotto che non trovo sotto casa), fino ad arrivare - se serve - all'acquisto on-line. Oggi, vivendo in una cittadina piena di piccoli esercizi (solo dai miei balconi posso vedere ben 3 minimarket/alimentari, e ho il fruttivendolo di qualità affianco al cancelletto di casa mia), sono molto agevolato in questo, ma quando ho vissuto a Parma, o a Taranto, o ad Ancona, pur essendomi adattato a ciò che il territorio forniva, ho sempre avuto lo stesso identico comportamento.
Conosco varie persone che hanno lo stesso mio atteggiamento.
:wave:
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Messaggio da jebstuart »

Monet63 ha scritto: mercoledì 8 aprile 2020, 16:02 Conosco varie persone che hanno lo stesso mio atteggiamento.
Cerco di farlo anche io, soprattutto per alimentari, verdure e carni.
Ho un salumaio di fiducia, che è un pizzico (ma non più di tanto) più caro delle grandi distribuzioni, ma è vicinissimo a casa ed è una brava persona. La differenza economica per ogni giorno di spesa è tutto sommato sostenibile.
Idem per il fruttivendolo, il macellaio, e l'omino delle bibite, tutti nel giro di 50-100 metri da casa.
Discorso diverso per il pescivendolo, che ha il negozio proprio sotto casa mia, ma che non pare aver affatto bisogno del mio appoggio, visti i prezzi da boutique e la perenne folla di clienti.

Devo dire infine che - pur riconoscendone la convenienza economica - i centri commerciali, con le loro cassiere perennemente imbronciate, la musica orrenda sparata a palla ed i carrelli sferraglianti riempiti da solerti quanto annoiati mariti, mi deprimono profondamente.
Mauro
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