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Le persone non sanno più leggere un testo

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schnier
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Messaggio da schnier »

codibugnolo ha scritto: martedì 12 maggio 2020, 8:23 Abbiamo un bel dire che in ogni tempo si sono verificate innovazioni tecnologiche e che ci sono sempre state difficoltà nel digerirle, il problema è la mancanza totale di consapevolezza che a tutto c'è un limite e, per quanto abbiamo dimostrato di essere fra le creature più adattabili del pianeta, a quel limite della nostra fisiologia ci stiamo avvicinando. Non leggiamo un testo integralmente perché i ritmi imposti dalle nuove tecnologie sono sempre più veloci; ciò che mi sembra stia succedendo è che stiamo perdendo la capacità di fermarci e di riflettere, anche quando, come nel rispondere ad una mail, ci sarebbe tutto il tempo di farlo.
Quando c'è stata la capacità di fermarci e di riflettere?
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piccardi
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Messaggio da piccardi »

schnier ha scritto: martedì 12 maggio 2020, 10:55 Quando c'è stata la capacità di fermarci e di riflettere?
Da quando esistono le persone.

Simone
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Messaggio da codibugnolo »

piccardi ha scritto: martedì 12 maggio 2020, 11:02
schnier ha scritto: martedì 12 maggio 2020, 10:55 Quando c'è stata la capacità di fermarci e di riflettere?
Da quando esistono le persone.

Simone
grazie
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Messaggio da schnier »

piccardi ha scritto: martedì 12 maggio 2020, 11:02
Da quando esistono le persone.

Simone
Oggi non esistono più le persone? Prima erano tutti laureati e intellettuali, poi sono arrivati i social e sono diventati tutti i ignoranti?
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Messaggio da codibugnolo »

schnier ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 19:40 È il ragionamento autonomo, la capacità di critica che mancano. Per scrivere bene devi saper analizzare come un testo verrà percepito, per leggere bene devi saper interpretare le intenzioni del suo autore. E non è facile nel mondo veloce e "smart" (che in teoria sarebbe sinonimo di "intelligente") nel quale viviamo.

Poi dipende di cosa parliamo nello specifico. È chiaro che non abbiamo il tempo per soffermarci su tutto ciò che capita a tiro, specialmente se riguarda fatti burocratici, aziendali et similia. Capita di essere più superficiali su qualcosa.
Mi sembra che questo l'hai scritto tu, o no? Io non ho mai avuto simpatia per i miti new age, anzi li ho sempre visti con una certa ironia, ma credo che la tecnologia corra più velocemente di quanto noi fisiologicamente riusciamo umanamente a fare, o meglio, ci adattiamo, ma inevitabilmente perdiamo dei pezzi. Spesso poi questa corsa ha una direzione di cui qualche volta mi sfugge il senso, ma questo probabilmente è una questione tutta mia. L'impressione (sempre ovviamente tutta mia) è che stiamo acquisendo alcune cose di cui potremmo anche fare a meno, ma ne stiamo perdendo altre. Per me queste ultime sono ancora importanti
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Messaggio da Ottorino »

schnier ha scritto: martedì 12 maggio 2020, 11:31
piccardi ha scritto: martedì 12 maggio 2020, 11:02
Da quando esistono le persone.

Simone
Oggi non esistono più le persone? Prima erano tutti laureati e intellettuali, poi sono arrivati i social e sono diventati tutti i ignoranti?

Mia madre quinta elementare, ignorante di sicuro, secondo il parametro culturale che usi.
E come lei molti della sua generazione.
Era il tempo che scorreva (sembrava scorrere ?) piu' lento e quindi pensavano piu' ponderatamente.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Messaggio da piccardi »

schnier ha scritto: martedì 12 maggio 2020, 11:31 Oggi non esistono più le persone? Prima erano tutti laureati e intellettuali, poi sono arrivati i social e sono diventati tutti i ignoranti?
Secondo te?

Simone
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Messaggio da schnier »

Per la gran parte della storia dell'Uomo la maggior parte della popolazione e non solo quella con meno mezzi economici, non ha saputo leggere e scrivere, ci si affidava alla conoscenza dettata dalle tradizioni popolari o per trasmissioni orale di una conoscenza o di una filosofia nei casi migliori. Saper leggere e scrivere per le masse è un qualcosa che riguarda l'ultimo secolo, poco più, poco meno. Se davvero c'è un deterioramento della riflessione non è rintracciabile nella quantità di lettura, perché l'Italia non è mai stato un paese di lettori anche nell'era dell'alfabetizzazione di massa.

Sarà forse vero per quanto riguarda la classe dirigente e gli intellettuali, che sicuramente oggi sono di una qualità scadente come preparazione e come originalità di idee, ma per la gente "comune" trattasi solo di un troppo facile accesso al mezzo di comunicazione che non fa altro che fotografare meglio quello che probabilmente era vero anche prima dell'avvento di internet (più che di internet dello smartphone, direi). La gente non ha mai saputo leggere e scrivere bene, per lo più va/andava a scuola imparando a memoria ciò che viene preteso che si impari e la cosa finisce lì una volta che si accede al mondo del lavoro o si apre un'attività propria. Certamente può essere una delusione scoprire che lo sviluppo della tecnologia non porti a maggiore cultura e conoscenza, ma me ne farei una ragione, a meno di grandi sconvolgimenti politici è questa la realtà e non credo solo in Italia. Probabilmente a sparire non è tanto la capacità di leggere un testo, sempre stata scarsa in media, ma una certa saggezza popolare che permetteva alle generazioni passate di sopravvivere all'analfabetismo.
codibugnolo ha scritto: martedì 12 maggio 2020, 11:43 Mi sembra che questo l'hai scritto tu, o no? [...]L'impressione (sempre ovviamente tutta mia) è che stiamo acquisendo alcune cose di cui potremmo anche fare a meno, ma ne stiamo perdendo altre. Per me queste ultime sono ancora importanti
Non sono in contraddizione con quanto sto sostenendo adesso. Un certo tipo di tecnologia, almeno come l'hanno sviluppata e ce l'hanno presentata oggi, dà illusione di vivere in un mondo diverso, dove tutto può essere a disposizione di tutti... E questo può fare e fa danni. Ma è completamente diverso dai luoghi comuni generazionali espressi in questo ed altri thread dello stesso tenore. Quanto al ragionamento in generale forse oggi siamo in una società meno razionale seppur priva di ideologie particolari, ma, ripeto, ricercherei i motivi in altri fattori e cause.
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Messaggio da Godowsky1930 »

Vale la pena di ricordare un dialogo all'interno del romanzo Una storia semplice di leonardo Sciascia. Un Procuratore della Repubblica interroga un professore di scuola di cui era stato allievo riguardo a un delitto. Ad un certo punto il Procuratore chiede al Professore ( interpretato nel film omonimo da Gian Maria Volonté ) perché in quell'ultimo compito in classe gli aveva dato 5/6, quando normalmente prendeva 3. Il Professore risponde :" Perché aveva copiato bene quella volta soltanto , perché , vede, l'italiano non è l'italiano ,ma il "ragionare" e se lei di italiano ne avesse capito ancora di meno, sarebbe salito ancora più in alto".Il Procuratore della Repubblica non gradì e a quel punto iniziò un interrogatorio serrato... Umberto
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Messaggio da nacanco »

schnier ha scritto: martedì 12 maggio 2020, 12:49 Per la gran parte
( . . . )
passate di sopravvivere all'analfabetismo.
codibugnolo ha scritto: martedì 12 maggio 2020, 11:43 Mi sembra che questo l'hai scritto tu, o no? [...]L'impressione (sempre ovviamente tutta mia) è che stiamo acquisendo alcune cose di cui potremmo anche fare a meno, ma ne stiamo perdendo altre. Per me queste ultime sono ancora importanti
Non sono in contraddizione
( . . . )
ricercherei i motivi in altri fattori e cause.
Ho letto una volta, ho letto un'altra, ci ho capito poco, molto poco, e non rileggerò una terza.
Probabilmente faccio parte anch'io della quota che non capisce quello che legge, ma di sicuro cercherò di non perdere più tempo su questo thread.
Buon pomeriggio.
Michele
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Messaggio da subottini »

piccardi ha scritto: martedì 12 maggio 2020, 11:53
schnier ha scritto: martedì 12 maggio 2020, 11:31 Oggi non esistono più le persone? Prima erano tutti laureati e intellettuali, poi sono arrivati i social e sono diventati tutti i ignoranti?
Secondo te?

Simone
Concordo sul fatto che anche prima dei telefonini e di internet non tutti erano laureati e intellettuali, certamente. Non è dunque che oggi siano diventati tutti ignoranti. Io penso che siano diventati ( molti) più pigri e meno concentrati, e molto, molto più distratti. Ecco perché così tanti ( in Italia ma anche all'estero, io riscontro gli stessi problemi quando ho a che fare con stranieri via email) , se gli si pongono due domande, rispondono solo alla prima e ti obbligano a ripetere: non è perché non leggono Dickens o Tolstoj, è perché - anche - hanno perduto l'abitudine a leggere i testi su carta: non libri da intellettuali, anche solo un quotidiano sportivo o un fumetto. L'abitudine a leggere di continuo su schermo, dall'alto in basso, come su un rullo verticale, senza la spaziatura anche mentale delle pagine di carta ( sms, email, eccetera) fa sì che le parole e le righe non vengano più assimilate correttamente. Inoltre aggiungiamoci la fretta, ed ecco il risultato. Io non lo vedo un problema culturale: è un fatto legato alla concentrazione.
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Messaggio da schnier »

nacanco ha scritto: martedì 12 maggio 2020, 14:16

Ho letto una volta, ho letto un'altra, ci ho capito poco, molto poco, e non rileggerò una terza.
Probabilmente faccio parte anch'io della quota che non capisce quello che legge, ma di sicuro cercherò di non perdere più tempo su questo thread.
Buon pomeriggio.
Michele

Come faremo senza di te Michele...
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Messaggio da zoniale »

Scusate tutti quanti se intervengo con un certo ritardo in questa interessantissima discussione. Dopo tante variegate opinioni, penso sia venuto il momento di esprimere il mio ponderato punto di vista.

Esiste una spiegazione inconfutabile per la perdita di concentrazione e l'incapacità di arrivare oltre la seconda riga di testo. La dobbiamo agli approfonditi studi di Carlo Torrighelli. Chi ha vissuto a Milano tra gli anni '70 e gli anni '80 certamente sa di chi parlo.

E' in questo filone di ricerca molto accreditata, che si inseriscono anche i recenti studi catastrofisti, aventi per oggetto l'implementazione delle reti telefoniche 5G.
Michele
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Messaggio da sussak »

Orpo ! il povero Torrighelli l'ho osservato per anni in corso Vittorio Emanuele, senza saper chi fosse; mi pareva un buon uomo un poco tocco.
Ora ha anche una pagina su wikipedia ...
Umberto

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Messaggio da maylota »

zoniale ha scritto: martedì 12 maggio 2020, 15:39 Chi ha vissuto a Milano tra gli anni '70 e gli anni '80 certamente sa di chi parlo.

Però la voce di wikipedia è leggermente inesatta, il cavallo di battaglia preciso era "Il Clero ti uccide con l'onda" :D
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