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Fumetti, che passione!

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Hiver77
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Messaggio da Hiver77 »

calli1958 ha scritto: martedì 9 giugno 2020, 14:44 Quindi un buon conoscitore del software adatto può "spacciarsi" per disegnatore?
Non credo, sai?
Io ho preso una tavoletta grafica per lavoro (prof di Mate che deve fare Didattica a Distanza) e comunque confermo che è come scrivere su un foglio (più o meno, feedback a parte, ma la mia è una tavoletta da poche decine di euro).
Quanto a far fare tutto al software, anche questo non credo sia possibile, mancherebbe comunque "la mano" dell'artista, che rende uniche le opere che fa - banalmente, ripensando anche solo ai Topolini della mia infanzia, si distinguevano facilmente un illustratore da un altro, in base alla forma dei personaggi e anche degli oggetti e degli sfondi.
Un "assemblaggio" che dipenda unicamente da un programma grafico, senza intervento "manuale" (anche attraverso la tavoletta grafica) non restituirebbe nessuna personalizzazione e forse risulterebbe un po' piatto.
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tomcar
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Messaggio da tomcar »

calli1958 ha scritto: martedì 9 giugno 2020, 14:44
tomcar ha scritto: martedì 9 giugno 2020, 14:35

Non puoi.
Te lo può dire solo l'autore.
Credimi, ho visto coi miei occhi lavorare fumettisti in entrambe i modi, per lo stesso fumetto per giunta, magari facendo una pagina in digitale e una su carta.
Quindi un buon conoscitore del software adatto può "spacciarsi" per disegnatore?
Assolutamente no, se non sai disegnare non sai disegnare nemmeno se hai i programmi giusti.
vedila un po' come avere la penna giusta, la carta giusta, la scrivania perfetta, la luce giusta... Ecco quello è il software.
Sono strumenti. Ma tutto il resto non c'entra nulla.
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calli1958
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Messaggio da calli1958 »

Hiver77 ha scritto: martedì 9 giugno 2020, 15:07
tomcar ha scritto: martedì 9 giugno 2020, 15:14
Meno male...stava assalendomi lo sconforto!!!!!! :crazy:
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Miata
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Messaggio da Miata »

Caro Tomcar, approfitto del topic e della tua disponibilità per provare chiarire un dubbio che ho da tempo, e che riguarda i manga. Forse non è il tuo campo diretto, ma immagino potresti essere informato in merito.

La domanda è sorta quando ho letto "L'olmo e altri racconti" di Jirō Taniguchi della Planet manga, da leggere all'occidentale.

Ho notato che un personaggio usava la mano sinistra per scrivere, e ho pensato che fosse mancino. Ma quando anche un altro personaggio di un'altra storia al momento di usare una penna, utilizzava la sinistra, mi è venuto un dubbio: ma nel tradurre il fumetto e adattarlo alla lettura occidentale, le tavole del fumetto vengono "specchiate" per correggere l'ordine? E se così fosse, gli eventuali cartelli stradali o le altre scritte presenti sul disegno, vengono a loro volta ri-adattate perché altrimenti apparirebbero al contrario? Mi sembra un lavoro titanico, ma non so darmi altra spiegazione.

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Messaggio da schnier »

Calli che ti hanno fatto i manga?
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Messaggio da calli1958 »

schnier ha scritto: martedì 9 giugno 2020, 17:02 Calli che ti hanno fatto i manga?
Non ho assolutamente nulla contro i Manga, semplicemente è un tipo di disegno che non digerisco....tra l'altro mi pare che quelli che io chiamo Manga siano in effetti almeno di due tipi, o con due denominazioni, o... non so. Comunque anche altri generi sono, per me, indigesti, come i supereroi Marvel e simili: Sarà una questione di età, di ataviche abitudini o di "devianti" gusti personali. Diciamo che sono cresciuto con Tex, Kriminal, Diabolik, Storie del West, ecc. Ma anche in quel filone "classico" certi non mi soddisfacevano (per esempio Zagor, Satanik nonostante i disegnatori potessero essere gli stessi). Successivamente, mi piaceva più quello che trovavo in Eureka rispetto a Linus, Poi tante altri che al momento non ricordo e che nel tempo ho prestato, regalato, disperso... :x
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Messaggio da tomcar »

Miata ha scritto: martedì 9 giugno 2020, 16:51 Caro Tomcar, approfitto del topic e della tua disponibilità per provare chiarire un dubbio che ho da tempo, e che riguarda i manga. Forse non è il tuo campo diretto, ma immagino potresti essere informato in merito.

La domanda è sorta quando ho letto "L'olmo e altri racconti" di Jirō Taniguchi della Planet manga, da leggere all'occidentale.

Ho notato che un personaggio usava la mano sinistra per scrivere, e ho pensato che fosse mancino. Ma quando anche un altro personaggio di un'altra storia al momento di usare una penna, utilizzava la sinistra, mi è venuto un dubbio: ma nel tradurre il fumetto e adattarlo alla lettura occidentale, le tavole del fumetto vengono "specchiate" per correggere l'ordine? E se così fosse, gli eventuali cartelli stradali o le altre scritte presenti sul disegno, vengono a loro volta ri-adattate perché altrimenti apparirebbero al contrario? Mi sembra un lavoro titanico, ma non so darmi altra spiegazione.


fumetto.jpg

Ah. questo è un tema veramente interessante e complesso.
Le opere di Taniguchi sono un discorso a parte perché quando ci è stato chiesto di produrre la serie di volumi distribuiti in compagnie con il Corriere della Sera (se non ricordo male) abbiamo dovuto raccogliere materiali anche da altre case editrice che detenevano la licenza di alcuni volumi, tipo Lizard e Coconino. Alcuni di questi libri erano già stati capovolti per produrre un volume leggibile all'occidentale e non abbiamo potuto fare altro che adeguarci.
Altri titoli comunque vengono pubblicati in questo modo, ma sono rarissime eccezioni, tipo Berserk Collection che va avanti da anni, quindi non è pensabile cambiare da un certo punto in poi e credo sia successo in passato anche con Cestus ambientato nell'antica Roma.

Capirai che sta cosa è complicatissima e fa scaturire enormi problemi. In Cestus per esempio, c'erano i tombini nelle strade dove c'era impresso il marchio SPQR che ovviamente non abbiamo potuto che lasciare specchiato, altrimenti avremmo dovuto ritoccare la tavola.
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Messaggio da Giotto »

calli1958 ha scritto: martedì 9 giugno 2020, 14:32 posso distinguere un'opera manuale da un'opera digital-assistita?
Se fatta con un buon hardware (esempio: tavoletta grafica) e con un buon software (esempio: programma di eleborazione di immagini digitali), concordo con Tomcar, è molto difficile: è comunque necessaria una certa manualità per ottenere un ottimo risultato.

calli1958 ha scritto: martedì 9 giugno 2020, 14:32 lasciamo perdere anche tutto il genere Manga e similari (mi innervosisce già solo vederli quei disegni, a prescindere che siano o meno artistici).
Sono confuso: i manga sono fumetti, perchè non li considereresti arte? A meno che tu non stia facendo riferimento alla versione pornografica, gli hentai manga: lì, forse, potrei capire il tuo "fastidio".
Ultima modifica di Giotto il martedì 9 giugno 2020, 22:07, modificato 2 volte in totale.
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Messaggio da Giotto »

Tomcar, almeno teoricamente, sarebbe possibile modificare l'impaginazione (penso ad una tavola con quattro riquadri), invece di specchiare l'immagine?
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Messaggio da AinNithael »

Ehm... sebbene creda di capire cosa intendevi, io non accosterei "banalmente" ai disegni di "Topolino". Come hai scritto, Hiver77, erano e sono riconoscibilissimi e alcuni avevano (e hanno, es. Silvia Ziche) un tratto strepitosamente espressivo nonostante "la gabbia" dei personaggi.
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Messaggio da calli1958 »

Giotto ha scritto: martedì 9 giugno 2020, 21:58
calli1958 ha scritto: martedì 9 giugno 2020, 14:32 lasciamo perdere anche tutto il genere Manga e similari (mi innervosisce già solo vederli quei disegni, a prescindere che siano o meno artistici).
Sono confuso: i manga sono fumetti, perchè non li considereresti arte? A meno che tu non stia facendo riferimento alla versione pornografica, gli hentai manga: lì, forse, potrei capire il tuo "fastidio".
Non dico affatto che non sia arte...molto più semplicemente è un'arte che non mi piace. Non è che tutto ciò che è definito arte debba per forza piacere, non credi?
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Messaggio da Giotto »

calli1958 ha scritto: martedì 9 giugno 2020, 23:14 Non è che tutto ciò che è definito arte debba per forza piacere, non credi?
Su questo, sono d'accordo con te.
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Messaggio da tomcar »

Giotto ha scritto: martedì 9 giugno 2020, 22:02 Tomcar, almeno teoricamente, sarebbe possibile modificare l'impaginazione (penso ad una tavola con quattro riquadri), invece di specchiare l'immagine?
Tecnicamente è fattibile solo dove le singole vignette sono ben definite e separate tipo un classico Tex o un Topolino. Quando le vignette sono sovrapposte o l’impaginazione è particolare allora no. Ma è un lavoro immane. Inoltre modificheresti la scansione della narrazione quindi interverresti sul lavoro dell’autore che ha voluto quella precisa sequenza. È una cosa che non si può assolutamente fare.
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Messaggio da Miata »

calli1958 ha scritto: martedì 9 giugno 2020, 23:14 Non dico affatto che non sia arte...molto più semplicemente è un'arte che non mi piace. Non è che tutto ciò che è definito arte debba per forza piacere, non credi?
Una premessa: non prendere il mio intervento come un tentativo di farti dire "ok, forse mi potrebbero piacere anche i manga" perché non è questa la mia intenzione, anzi!

Mi premeva però specificare a chi non li conosce, una distinzione tra i vari fumetti giapponesi, al solo scopo di informativo (distinzione che mi pare di capire tu conosca già)

Il termine manga (immagini divertenti), identifica i fumetti giapponesi da cui derivano anche molti dei cartoni animati (anime). Non ci addentriamo nei vari sottogeneri perché sono fin troppi.
Ma esistono anche i gekika (immagini drammatiche) che sono fumetti per adulti, e con questa definizione si intende fumetti le cui tematiche abbracciano problemi sociali, o storie violente e drammatiche, e che negli anni '60 erano quasi uno strumento di protesta politica.

Allego tre tavole per rendere l'idea di quanto possano essere differenti i vari fumetti giapponesi.
Esasperando il paragone, dico che anche Cocco Bill è italiano ma non somiglia ad un Dylan Dog.

Dragon Ball - Akira Toriyama
Dragon Ball - Akira Toriyama
Qui la resa della dinamicità ha un ruolo chiave (non che la compessità della trama sia da meno).

L'uomo che cammina - Jiro Taniguchi
L'uomo che cammina - Jiro Taniguchi
Notare la cura dei dettagli degli sfondi e delle ambientazioni. In questa opera in particolare, sono quasi assenti i dialoghi.

L'uomo senza talento - Yoshiharu Tsuge
L'uomo senza talento - Yoshiharu Tsuge
Gekika. Per essere questo tipo di magaka* non serviva nemmeno particolare bravura o tecnica, era il contenuto quello che contava.

° mangaka (ovvero disegnatore di fumetti), ma ormai l'errore di battitura è stato "quotato"; chiedo scusa
Ultima modifica di Miata il mercoledì 10 giugno 2020, 8:37, modificato 4 volte in totale.
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AinNithael ha scritto: martedì 9 giugno 2020, 22:40 Ehm... sebbene creda di capire cosa intendevi, io non accosterei "banalmente" ai disegni di "Topolino". Come hai scritto, Hiver77, erano e sono riconoscibilissimi e alcuni avevano (e hanno, es. Silvia Ziche) un tratto strepitosamente espressivo nonostante "la gabbia" dei personaggi.
Concordo. Topolino annovera autori e disegnatori di altissimo livello. Sia americani che italiani. In particolare gli Italiani sono quanto di meglio si può trovare nel mondo del fumetto. Alcuni sono dei mostri sacri. Tant’è che pure in USA spesso leggono storie prodotte in Italia.
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