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Che musica state ascoltando?

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maxpop 55
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Messaggio da maxpop 55 »

Ora sto ascoltando il mio disco preferito della discografia di Bill Evans
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maxpop 55
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Messaggio da maxpop 55 »

Già ho preparato un paio di LP che mi piacciono e mi intrigano molto, hanno l'uso poco comune del violino nel jazz.
Segnalo un paio di brani, il primo della facciata A "I remember Django" dedicata a Django Reinhardt dall'ottimo chitarrista Barney Kessel e "Et Mantenant".
Nel secondo disco, è da segnalare "Tea for two" nel bellissimo duetto di violini fra Stephane Grappelli e Joe Venuti.
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calli1958
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Messaggio da calli1958 »

Purtroppo ormai da parecchi anni non ho un piatto su cui far girare gli LP (invidio molto chi ha mantenuto questa passione.... :thumbup: ).
Da tempo mi avvalgo di Youtube, anche perché mi è comodo mentre vado di calligrafia.
Neanch'io sono mai stato un patito della conoscenza "capillare", discografia, formazioni, generi, ecc. ecc., molto semplicemente alcune cose mi piacciono altre meno o per niente.
Ultimamente mentre scrivo ascolto musica "classica" o blues. La musica barocca (almeno la chiamano così) la trovo particolarmente adatta alla calligrafia anche se, devo dire, dopo qualche riga di scrittura non sento più niente.
In generale, come preferenza tendo verso la musica acustica, in particolare di chitarra; a questo riguardo fra i musicisti che preferisco ci sono:
Tommy Emmanuel
Joscho Stephan
Richard Smith
Qualcun altro ha gli stessi gusti? Non che me ne preoccupi.... tanto per scambiare qualche impressione :)
Aineias
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Messaggio da Aineias »

Electric Counterpoint Steve Reich (Kronos Quartet / Pat Metheny)

https://www.youtube.com/watch?v=plL2VDAoThU
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TeoJ
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Messaggio da TeoJ »

Matteo
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Messaggio da lingo »

calli1958 ha scritto: lunedì 23 marzo 2020, 15:04 Qualcun altro ha gli stessi gusti? Non che me ne preoccupi.... tanto per scambiare qualche impressione :)
Io ascolto di frequente musica classica, in particolare alcuni compositori del periodo Romantico come Rachmaninov e Tchaikovsky ed altri.
Non disdegno altri generi musicali che vanno dal Rock alla musica italiana, praticamente ascolto di tutto ma i brani devono avere una cosa in comune, devono emozionarmi.
Ciao
Pasquale
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fantabaffo
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Messaggio da fantabaffo »

Il mio ri-ascolto di oggi è un album pubblicato nel 1970 che, con alti e bassi, ha segnato un'epoca ed una stagione musicale: una sorta di evoluzione in chiave elettrica del bebop, nell'accezione forse più riuscita, nonché l'ultimo album jazz della storia a generare volumi di vendita paragonabili agli album di successo del rock e del beat coevi.

Sono sufficienti 4 nomi:
  • Miled Davis
  • Wayne Shorter
  • Chick Corea
  • John McLaughlin
Una nota sull'edizione ascoltata. Trattasi della prima edizione su CD, Columbia Jazz: Columbia per le sue serie Jazz aveva provveduto (tra le prime etichette discografiche) a rimasterizzare in digitale l'intero catalogo, probabilmente per l'età media dello stesso piuttosto avanzata. Non sempre il risultato è stato di livello elevato, ed anche in questo caso la resa in frequenza è senz'altro discutibile soprattutto agli estremi banda, pur avendo conservato un buon "respiro" dell'esecuzione. La più recente versione rimasterizzata perde un po' di naturalezza ma guadagna in estensione in frequenza. Io preferisco comunque la vecchia... ma se la giocano.
Non possiedo l'edizione in vinile, ma per esperienza ritengo che in questo caso sia con ogni probabilità preferibile in maniera molto marcata. :D

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maxpop 55
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Messaggio da maxpop 55 »

A proposito di Mile Davis, credo che questo LP sia il top
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Messaggio da calli1958 »

lingo ha scritto: lunedì 23 marzo 2020, 21:15
calli1958 ha scritto: lunedì 23 marzo 2020, 15:04 Qualcun altro ha gli stessi gusti? Non che me ne preoccupi.... tanto per scambiare qualche impressione :)
Io ascolto di frequente musica classica, in particolare alcuni compositori del periodo Romantico come Rachmaninov e Tchaikovsky ed altri.
Non disdegno altri generi musicali che vanno dal Rock alla musica italiana, praticamente ascolto di tutto ma i brani devono avere una cosa in comune, devono emozionarmi.
Ciao
Pasquale
Ciao Pasquale, neanch'io ho particolari preclusioni per i generi musicali ma preferisco quelli in cui non c'è una gran "confusioni" di suoni, per questo tendo più all'acustica o al blues. Inoltre, naturalmente senza disdegnarne l'ascolto occasionale, non mi prende molto la musica italiana perché preferisco non ascoltare il testo, prediligo di conseguenza i pezzi solo musicali o quelli stranieri (di cui non capisco un accidente, tranne qualche singola parola sparsa :)
Diciamo che in questo modo ascolto la voce come strumento non come testo.
I 3 chitarristi che ho precedentemente citato (ma ci sono molti altri musicisti che mi piacciono ma non ricordo i nomi) mi "emozionano" perché suonano generi diversi, pezzi spesso conosciuti reinterpretandoli a loro modo; per me quindi, che non sono un musicofilo, è più facile apprezzarli perché suonano melodie già più o meno note, con uno strumento (la chitarra) che mi piace ascoltare e con, a parer mio, notevole maestria. Se ti capita, prova ad ascoltarli, poi se ti va mi dici le tue impressioni.
Ciao
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Giorgio1955
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Messaggio da Giorgio1955 »

fantabaffo ha scritto: martedì 24 marzo 2020, 10:37 Il mio ri-ascolto di oggi è un album pubblicato nel 1970 che, con alti e bassi, ha segnato un'epoca ed una stagione musicale: una sorta di evoluzione in chiave elettrica del bebop, nell'accezione forse più riuscita, nonché l'ultimo album jazz della storia a generare volumi di vendita paragonabili agli album di successo del rock e del beat coevi.

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Questo disco doppio è importantissimo. Segna la svolta 'elettrica' di Davis alla fine degli anni '60. In più rappresenta il bozzolo da cui si sarebbero sviluppati Weather Report con Shorter, Return to forever con Cick Corea, Mahavisnu Orchestra con McLaughlin. Qui il vinile rimasterizzato.
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Messaggio da Giorgio1955 »

maxpop 55 ha scritto: martedì 24 marzo 2020, 10:48 A proposito di Mile Davis, credo che questo LP sia il top
Altro disco storico: uno dei primi del jazz modale. Semplicemente uno dei migliori dischi di musica in assoluto!
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Messaggio da Ottorino »

Beh, prima di Bitches Brew, io oso dire che la svolta sia "in a Silent way". Tre dischi che tendo a considerare come uno solo
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Giorgio1955
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Messaggio da Giorgio1955 »

Come darti torto, Ottorino! Oltrettutto qui c'era Zawinul l'altra anima del Bollettino Meteorologico...
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Messaggio da lingo »

calli1958 ha scritto: martedì 24 marzo 2020, 11:24 [Se ti capita, prova ad ascoltarli, poi se ti va mi dici le tue impressioni.
Ciao
Non è il mio genere ma sicuramente avrò modo di ascoltare qualche brano degli artisti che mi hai segnalato, grazie.
A presto
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Messaggio da Darkizz89 »

È un periodo complesso, così come è complesso trovare un criterio nella scelta musicale che mi accompagna nelle lunghe ore di studio, al riparo dalla melodia della bora ruggente.

Mi sono concesso, per il compleanno di JSB, l'ascolto delle due Passioni del genio di Eisenach.
In particolare, per la Passione secondo Giovanni (BWV 245) ho scelto la versione diretta da Harnoncourt ed eseguita dal suo Concentus Musicus: vorrei porre attenzione alla scelta di usare le voci bianche del Toelzer Knabenchor in luogo di contraltisti o voci femminili.

Infatti, penso di aver riprodotto per decine di volte l'aria Von den Stricken meiner Sünden cantata da un quattordicenne Christian Immler - prima che sviluppasse pienamente la propria voce imperiosa di basso. Degna di nota è l'estensione vocale del ragazzo e la potenza del suo registro basso, così come la facilità nell'espressione delle dinamiche: la rapidità e precisione del passaggio da piano a fortissimo negli ultimi, struggenti "von den Stricken" è disarmante!

Quanto alla Passione secondo Matteo (BWV 244)... che diriga chiunque, purché Peter Schreier sia l'Evangelista - senza nulla togliere alla direzione di Richter, certamente distante dai canoni filologici di cui il Concentus di Harnoncourt s'è fatto esponente, ma cionondimeno illuminante!

Per il resto, non mi avventuro nel mix intricato e illeggibile di generi: passo da Mulligan e Baker ai Jethro Tull senza nemmeno rendermene conto, in attesa che la tensione si dissipi, e la bora cessi di bussare alla finestra!
Iacopo

"Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro l'inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire." (M. Yourcenar, Memorie di Adriano)
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