Come ve la state cavando, un anno dopo?

Per fare due chiacchiere insieme su argomenti vari
mcanta
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Come ve la state cavando, un anno dopo?

Messaggio da mcanta »

Ciao a tutti,
è ormai passato più di un anno da quando ci siamo scontrati con il COVID-19 e con le sue conseguenze sociali, economiche, sanitarie.

Come vi va?
Ho l'impressione che il sistema Italia si sia quasi "abituato" con la situazione attuale, scotomizzando le aree più in difficoltà, i settori in crisi, le persone schiacciate da questa "nuova normalità", come ad alcuni piace definire la situazione attuale.

Eppure non riesco a rassegnarmi: non è normale, e non vedo trasformazioni guidate, meccanismi di resilienza strutturali, ri-modulazioni delle relazioni tra le parti....
Non so: forse è solo colpa della mia piccola finestra sul mondo...

per questo chiedo :-)
Non si scoprono nuove terre senza essere disposti a perdere di vista la costa per un lungo periodo.
(André Gide)

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Monet63
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Messaggio da Monet63 »

Finora, a livello di salute l'ho schivato, e ne sono felice perché sono cardiopatico.
Provvedimenti di governo a parte, ciò è dovuto al mio modo di vivere. In sostanza io lavoro in casa e ho sempre avuto una vita molto ritirata, lockdown o non lockdown, perché tendo a evitare distrazioni che possono influire negativamente sul lavoro; per dire, uso pochissimo il telefono (e solo con determinate persone, altrimenti evito) non posseggo uno smartphone (mia figlia mi prende in giro da una vita), e se sono sul web significa che sono al pc. Questo mio atteggiamento mi ha preservato da molti problemi, e sotto certi aspetti mi ha fatto notare pochissimo la differenza.
In ogni caso, dopo un anno, sento una certa pressione, perché persino un orso come me soffre alcune mancanze, tra cui - per esempio - la necessità di andare in negozio a comprare un inchiostro di tanto in tanto, e cose di quel genere.
Ciò che più mi manca, in assoluto, è mia figlia; viviamo in due città diverse, nel 2020 siamo riusciti a vederci a inizio autunno perché è venuta lei, e per il 2021 non si sa niente. Vorrei tanto andare a trovarla, a volte vado in totale depressione pensando che potrebbe aver bisogno di me e io non ci sono, ma non posso fare niente, se non aspettare. Certo, ci sentiamo, ma sentirle dire con un determinato tono di voce cose del tipo "papino mi manchi da morire", o sentirla piangere al telefono per certi problemi, mi uccide. Niente, speriamo passi, ormai dovremmo esserci.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
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sussak
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Messaggio da sussak »

Mia moglie, gravemente cardiopatica, ed io al momento l'abbiamo scampata, ma nel mio stabile ci sono già stati cinque casi di famiglie in quarantena, oltre a quella del custode; ad un km un forte focolaio di variante inglese, finita anche sul Corriere della Sera.
Si vive uscendo di casa il meno possibile, qualunque sia il colore in transito, si lavora con il pc e l'home banking, al super si fa la spesa alle 7,30 per incontrare il minor numero di utenti possibile, i mezzi pubblici sono stati presi per l'ultima volta il 2 marzo 2020, in casa non viene più nessuno, nemmeno i parenti, figli o nipoti, che all'occorrenza incontriamo in giardino. Grande scorta di libri da leggere, abbonamento a Netflix, ed il tempo che non passa mai, un giorno uguale ad un altro, e prendendolo come una benedizione.
Ho una piccola casa in collina, sull'Appennino Piacentino; l'anno scorso mi è costato una faticaccia di 40 giorni in luglio ed agosto ripulire tutto il giardino dall'erba cresciuta sino all'altezza di un metro, la trasemina del prato, poi è arrivato il momento di andarsene. Tornati due giorni a febbraio per un sopralluogo, prima che venissero bloccati i passaggi ai ponti, abbiamo trovato tutto il nostro terreno devastato dalle tane di una famiglia di tassi (in aggiunta ai branchi di lupi che ormai scorazzano per le colline anche di giorno) e quattro squarci nella rete di cinta fatti da un cinghiale, che evidentemente passa i 100 kg. Amo tanto gli animali, ma qualche volta penso "... perchè sempre da me ?"
Qualche volta sento un senso di scoramento per non riuscire ad intravvedere una fine a questa situazione, alla libertà che mi manca, non ai lussi, ma anche solo ad una pizza ed un boccale di Pilsner, una sera a Porta Nuova ed un film all'Anteo. Sono passato ieri in corso Como per andare in banca; una desolazione. Sembrava il 15 di agosto. NON NE POSSO PIU' !
Umberto

Se la democrazia declina è perché la lasciamo declinare. Benedetto Croce
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Messaggio da Silemar »

Nuova, molto probabile, zona rossa. Sono disperata. Da quando siamo tutti e quattro in casa per il Covid e il mio Marco ha finito le superiori, l’autismo si è trasformato in un’idra velenosa. Arginiamo un problema e ne sorge un altro. L’unica cosa che ci solleva sono le 6 ore di sport a settimana che lo fanno uscire di casa e che ora non potranno più essere. In quelle ore possiamo parlare tra noi perché, altrimenti, non ci è consentito farlo, pena le sue mani graffiate, le sue botte in testa. L’autolesionismo è un mostro mai sazio, mai in quiete. Mia figlia questa mattina mi ha detto con un sorriso: “Ce la faremo vedrai”. Ma, come dice sussak, non ce la faccio più. Le mani di Marco, belle, lunghe, affusolate, non guariscono. Troppi graffi sui graffi. Gli taglio le unghie ogni tre giorni, con un peso indicibile sul cuore. Ma non basta. Forse troverò poi un senso a tanto soffrire, forse un fiore nascerà su questa melma. Scusatemi per lo sfogo. Non cerco consolazione, spero solo per voi che usciate vincitori dal confronto. Allora ciò che ho scritto sarà servito. Vi abbraccio tutti.
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Messaggio da Polemarco »

Volevo scrivere anche io, ma dopo aver letto Silemar e del suo dolore, è bene che mi taccia e chieda scusa per non aver considerato prima (nella mia testa) queste ipotesi.
Con empatia.
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Messaggio da sussak »

Polemarco ha scritto: venerdì 12 marzo 2021, 10:06 Volevo scrivere anche io, ma dopo aver letto Silemar e del suo dolore, è bene che mi taccia e chieda scusa per non aver considerato prima (nella mia testa) queste ipotesi.
Con empatia.
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Hai perfettamente ragione, e condivido anch'io.
Sono estremamente dispiaciuto.
Umberto

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Messaggio da Silemar »

Polemarco ha scritto: venerdì 12 marzo 2021, 10:06 Volevo scrivere anche io, ma dopo aver letto Silemar e del suo dolore, è bene che mi taccia e chieda scusa per non aver considerato prima (nella mia testa) queste ipotesi.
Con empatia.
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sussak ha scritto: venerdì 12 marzo 2021, 11:13
Polemarco ha scritto: venerdì 12 marzo 2021, 10:06 Volevo scrivere anche io, ma dopo aver letto Silemar e del suo dolore, è bene che mi taccia e chieda scusa per non aver considerato prima (nella mia testa) queste ipotesi.
Con empatia.
Polemarco
Hai perfettamente ragione, e condivido anch'io.
Sono estremamente dispiaciuto.
Io vi ringrazio di cuore ma vi prego anche di scrivere ciò che sentite. Questo forum mi aiuta molto e il leggervi è cosa preziosa per me. Vi prego, scrivete sempre. Per me è stupendo leggervi.
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Messaggio da Lilli »

A distanza di un anno, rifletto sul fatto che mancano gli affetti e quella normalità che fino a qualche tempo fa era data per scontata, come ad esempio prendere all'improvviso la macchina e "correre" in un paesino vicino per trascorrere del tempo con il fidanzato, 🥰oppure organizzare un'uscita all'ultimo minuto con gli amici...
Ora anche un semplice abbraccio, che era un qualcosa di certo, sembra non esserlo più. 😢
Le distanze anche se realmente non ci sono, o sono piccole, sembrano enormi e fa tristezza pensare a tutto questo.
Mancano gli abbracci, i baci, le strette di mano, lo stare insieme, quel fare assembramento e confusione tipico, soprattutto di noi italiani. 😊
La voglia di "riprenderci" la nostra vita è tanta e spero che questo accada presto. 🤞🏻
Torneremo a stare insieme e ad abbracciarci forte e questo periodo sarà solo un bruttissimo ricordo.
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Messaggio da A Casirati »

Leggo le vostre esperienze e mi commuovo, constatando, anche solo in base ai vostri scritti, il vostro dolore e la vostra forza.
Mi sento un egoista e un superficiale se ripenso alle mie lamentele occasionali, legate alla situazione che stiamo vivendo. Perché sono tra i fortunatissimi, che devono fare solo i conti con la mancanza d'uscite varie e con qualche complicazione organizzativa.
Ma vorrei poter fare qualcosa per aiutare chi soffre di più.
Forse, posso cominciare dicendovi che, anche se non ci conosciamo di persona, vorrei che sentiste la mia vicinanza ed il mio affetto. Naturalmente, si tratta solo di sentimenti, che possono poco dal punto di vista pratico, ma sono sinceri e prego che possano aiutare in qualche modo...
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Messaggio da Monet63 »

Silemar ha scritto: venerdì 12 marzo 2021, 11:55 Io vi ringrazio di cuore ma vi prego anche di scrivere ciò che sentite. Questo forum mi aiuta molto e il leggervi è cosa preziosa per me. Vi prego, scrivete sempre. Per me è stupendo leggervi.
Non posso neanche lontanamente immaginare quanto ti sia difficile tutto, e quindi preferisco tacere. Ma col cuore spero il meglio per te e per chi ami.
Qui, da qualche giorno, siamo nuovamente in zona rossa, perché la provincia di Frosinone ha avuto qualche problema. Nonostante Cassino sia tra le zone più sicure, hanno ritenuto inserirla lo stesso, per via della vicinanza con focolai importanti. Il nostro sindaco, persona bravissima e molto capace, inizialmente pensava di chiedere l'uscita, ma poi ci ha ripensato (secondo me facendo bene), per mantenere il rischio il più basso possibile.
Le persone più fragili che mi sono intorno hanno già ricevuto il vaccino (Pfizer), compresa mia suocera (in attesa della seconda somministrazione) che ha un'animo e un'energia impressionanti. Mio suocero, invece, lo perdemmo durante la prima ondata.
Mia figlia, che vive a Taranto, fa il capo reparto in un grande store di abbigliamento, e quindi sono sempre un po' preoccupato per via dei continui contatti con la gente; solo un poco in realtà, perché è precisissima e inflessibile sulle regole, per sé e per gli altri.
Io continuo a essere ottimista, e a sperare che le vaccinazioni subiscano una velocizzazione. Perdere tempo ora è un atto criminale.
A Casirati ha scritto: venerdì 12 marzo 2021, 13:30 Forse, posso cominciare dicendovi che, anche se non ci conosciamo di persona, vorrei che sentiste la mia vicinanza ed il mio affetto. Naturalmente, si tratta solo di sentimenti, che possono poco dal punto di vista pratico, ma sono sinceri e prego che possano aiutare in qualche modo...
Caro amico, i sentimenti possono molto, anche dal punto di vista pratico. Grazie di cuore.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
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Messaggio da Automedonte »

Faccio fatica a scrivere qualcosa perchè mi rendo conto di essere un privilegiato, quando leggo la situazione di persone come Silemar mi si stringe il cuore (non smettere mai di sfogarti con noi se la cosa Ti aiuta Ti leggeremo sembra con grande affetto :thumbup: ) anche perchè mi rendo conto che tanti sono , magari per motivi diversi, in situazioni simili. Pensare a genitori che sono rimasti senza lavoro e non hanno i soldi per dar da mangiare ai propri figli, chi ha case lillipuzziane e ci vive dentro i 4 o 5 persone, imprenditori che sono costretti a tener chiuso ma devono pagare affitti, bollette e rate di leasing, genitori che devono lavorare e non possono farlo da casa ma non sanno come gestire i figli perchè le scuole sono chiuse.
Al confronto io sono fortunato, viviamo in due in un ampio appartamento con balconi, vengo tutti i giorni al lavoro perchè in studio sono nel mio ufficio da solo, mi sposto in scooter e non ho contatti, i clienti riesco a gestirli con telefono, email e simili. Sono figlio unico, non ho più i genitori e non ho figli, di affetti ne ho uno solo, mia moglie che mi riempe la vita e mi impegna non poco :D ma vive con me e quindi posso godermela.
Certo mi manca non poter uscire a mangiare una pizza e non vedere gli amici ma sono cose che si possono sopportare anche se ormai incominciano ad infastidire anche me. Comunque è nulla rispetto a chi ha situazioni gravi e non vede vie di uscita, penso venga la voglia di sbattere la testa contro un muro anche solo per stordirsi e non pensarci più. Sono mesi che ci illudono dicendo che arrivano i vaccini e poi si scopre che non ci sono per tutti in tempi ragionevolmente brevi e quindi la vita non può tornare ad un andamento normale, adesso pare che possano creare anche qualche problema di salute tanto che alcuni li hanno sospesi ed allora si cade nello sconforto.
Il virus mi sta girando intorno, l'hanno avuto i miei suoceri, le sorelle di mia moglie ed ovviamente mariti e figli, l'ha avuto il mio socio in studio e tutta la sua famiglia ma vista la vita isolata che conduciamo e le attenzioni che cerchiamo di porre in essere per ora io e mia moglie l'abbiamo evitato. Adesso paradossalmente le persone che mi sono più vicine, avendolo già fatto, difficilmente dovrebbero essere pericolose per i contagi.
Quindi aspetto perchè come diceva De Filippo "Addà passà a nuttata" mi rendo conto però che c'è chi non può aspettare, spesso penso a certe situazioni, mi viene il magone e soffro per Loro non potendo fare nulla. Coraggio teniamo duro!
Cesare Augusto
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Messaggio da Phrancesco »

Silemar ha scritto: venerdì 12 marzo 2021, 9:12 Nuova, molto probabile, zona rossa. Sono disperata. Da quando siamo tutti e quattro in casa per il Covid e il mio Marco ha finito le superiori, l’autismo si è trasformato in un’idra velenosa. Arginiamo un problema e ne sorge un altro. L’unica cosa che ci solleva sono le 6 ore di sport a settimana che lo fanno uscire di casa e che ora non potranno più essere. In quelle ore possiamo parlare tra noi perché, altrimenti, non ci è consentito farlo, pena le sue mani graffiate, le sue botte in testa. L’autolesionismo è un mostro mai sazio, mai in quiete. Mia figlia questa mattina mi ha detto con un sorriso: “Ce la faremo vedrai”. Ma, come dice sussak, non ce la faccio più. Le mani di Marco, belle, lunghe, affusolate, non guariscono. Troppi graffi sui graffi. Gli taglio le unghie ogni tre giorni, con un peso indicibile sul cuore. Ma non basta. Forse troverò poi un senso a tanto soffrire, forse un fiore nascerà su questa melma. Scusatemi per lo sfogo. Non cerco consolazione, spero solo per voi che usciate vincitori dal confronto. Allora ciò che ho scritto sarà servito. Vi abbraccio tutti.
Silemar, non ci conosciamo ma la storia che hai raccontato mi ha davvero toccato e fatto stringere il cuore.
Il fatto che tu la racconti lo considero un buon segno, hai ancora riserve psicologiche per guardare e inquadrare la situazione dall'esterno.
Ti abbraccio e ti sono vicino.
Francesco
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Messaggio da Silemar »

Grazie di cuore a tutti. Leggervi è salutare per me. Qui trovo tanti bei sentimenti e questo mi è di enorme aiuto. Oggi ho lasciato andare quel mio piccolo io piagnucolone che trattengo sempre. Sapevo che lo avreste trattato con rispetto. Grazie ancora.
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Messaggio da mcanta »

Non è bello leggere il dolore, non lo è mai.
Ma a volte aiuta. Sia scriverne che leggerne, e sapere di essere letti.

Come per tutti, la situazione ha impatto su più livelli, per me.
Tanti lutti e micro-lutti, che in un altro momento sarebbe stato possibile affrontare e lasciarsi alle spalle, ora riecheggiano nei corridoi vuoti.
Il lavoro è diventato una continua preoccupazione, a lottare con i clienti ed il fisco. Progetti sempre più piccoli, richieste sempre meno sensate, sempre meno tempo per pensare.
Gli stipendi li stiamo pagando, e lo faremo sempre. Ma si riduce la capacità di crescita, come il bosco in inverno.

Queste cose le accuso: ritorna la gastrite, l'ipertensione si fa sentire, la capacità di concentrazione scema...

Ogni tanto ci provo, a dare un contributo, a raccogliere le energie di fornitori e partner per creare una piccola rete resiliente. Ma incontro solo risposte di chi si rannicchia, di chi si siede ed aspetta che la tempesta sia passata.


Ma poi vengo qui, e mi diletto di inchiostri, carta ed altre amenità. Mi domando se l'Orange Burst è un bel colore, e se val la pena provare un pennino flessibile. E leggo le vostre storie. E capisco che, in ogni caso, non siamo soli.
Mi sembra tanto, oggi.
Ultima modifica di mcanta il venerdì 12 marzo 2021, 15:19, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Polemarco »

Io devo fare ammenda.
Martedì mi hanno somministrato Moderna (non ho avuto problemi ad eccezione di una dolenzia al braccio).
Ho appena compiuto 63 anni ma vengo considerato "essenziale" e "fragile".
Sono andato al centro (è un ex manicomio), ho risposto alle richieste anamnestiche e ho mostrato al medico i miei certificati (infarto, angioplastica, by pass etc.).
Non mi sono qualificato e non ho chiesto un vaccino al posto di un altro, ma la dottoressa non deve aver resistito al mio fascino capitolino, ai miei occhi celesti, al mio linguaggio forbito, alla mia cravatta gialla, alla mia giacca blu e, soprattutto, al mio timbro di voce baritonale (voglio sperare così: non voglio essere "fragile" ) e ha detto all'infermiere: "al Signore diamo Moderna".
Ieri hanno somministrato Astra Zeneca a mia figlia (che di anni ne ha 31), anche lei considerata "essenziale".
Nessuno di noi ha brigato.
Oggi ha una leggera sindrome influenzale senza febbre, ha confrontato il lotto indicato nel certificato vaccinale con quello bloccato in alcune Regioni: grazie a Dio non corrisponde.
Io sono uno statalista non sovranista (non voglio fare polemiche, solo per chiarire).
Dovevano organizzare meglio il tutto e stabilire con più accuratezza ed equità i criteri di priorità.
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