Piccolo sondaggio: la penna sull'isola deserta.

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scaforchio
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Piccolo sondaggio: la penna sull'isola deserta.

Messaggio da scaforchio »

Vorrei proporVi un piccolo sondaggio che mi è venuto in mente leggendo una recensione su FPGeeks.
Supponiamo che, per qualche oscuro motivo vi trovaste in questa condizione: su un'isola deserta, con moltissima carta e moltissimo inchiostro a disposizione.

Quale penna vorreste avere con voi?

Una sola mi raccomando.

(Non ditemi "dipende dalla qualità della carta e dall'inchiostro che ho a disposizione", vi prego!)
Pietro

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Ottorino
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Piccolo sondaggio: la penna sull'isola deserta.

Messaggio da Ottorino »

Una Nononsense Sheaffer, pennino tronco. (e una siringa per riempire le cartucce o almeno un converter)
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Irishtales
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Messaggio da Irishtales »

...se ci sono pennuti sull'isola, le penne le lascerei tutte a casa. Con la sabbia, sai com'è...
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
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Messaggio da scaforchio »

Irishtales ha scritto:...se ci sono pennuti sull'isola, le penne le lascerei tutte a casa. Con la sabbia, sai com'è...
Non te la puoi scappottare così.. le coste sono tutte rocciose!
Pietro

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Messaggio da Irishtales »

E va bene Pietro, ma giusto perché sei tu!!! :D
Mi porterei la FP 500.
Bella, pesante e affidabile. E con uno stub 1.3 più unico che raro.
Evvai con la cancelleresca!!! ;)
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Piccolo sondaggio: la penna sull'isola deserta.

Messaggio da FryOne »

Ehm... ma sull'isola deserta e disabitata, oltre alla grande quanto inspiegabile disponibilità di carta e inchiostro, c'è almeno un centro di assistenza che si prenda in carico la manutenzione della stilo? Perché altrimenti vado di Bic: passi per le false partenze, ma ritrovarmi in mezzo al nulla con la penna che non scrive e l'isola piena di Clairefontaine e Iroshizuku proprio non lo sopporterei... :mrgreen: (credetemi, so di cosa parlo: ho problemi simili sull'isola d Sicilia... :lol: )
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Piccolo sondaggio: la penna sull'isola deserta.

Messaggio da raffaele90 »

Mi porterei senza dubbio la mia Twsbi Diamond 580 con pennino M. Forse non bellissima e costosa ma affidabile e comodissima da usare.
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Messaggio da scaforchio »

FryOne ha scritto:Ehm... ma sull'isola deserta e disabitata, oltre alla grande quanto inspiegabile disponibilità di carta e inchiostro, c'è almeno un centro di assistenza che si prenda in carico la manutenzione della stilo? Perché altrimenti vado di Bic: passi per le false partenze, ma ritrovarmi in mezzo al nulla con la penna che non scrive e l'isola piena di Clairefontaine e Iroshizuku proprio non lo sopporterei... :mrgreen: (credetemi, so di cosa parlo: ho problemi simili sull'isola d Sicilia... :lol: )
L'isola è deserta proprio perchè non devi avere a disposizione assistenza! Secondo te non c'è una stilo abbastanza affidabile da non aver bisogno di assistenza e che continui a scrivere fino a che non ti ritrovano? Dobbiamo affidarci alle BIC?? :shock:
Pietro

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Piccolo sondaggio: la penna sull'isola deserta.

Messaggio da gabriele696 »

Una penna in celluloide da usare come innesco per bruciare la carta e segnalare la mia posizione :lol: :mrgreen:
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Messaggio da vikingo60 »

Irishtales ha scritto:...se ci sono pennuti sull'isola, le penne le lascerei tutte a casa. Con la sabbia, sai com'è...
Molto spiritosa! :mrgreen: Condivido!
Alessandro
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Messaggio da vikingo60 »

Io mi porterei l'affidabilissima ERO:magari scriverebbe anche con l'acqua di mare!
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Alessandro
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Piccolo sondaggio: la penna sull'isola deserta.

Messaggio da rembrandt54 »

....io la mia adorata Delta Gallery Doué ;)
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Piccolo sondaggio: la penna sull'isola deserta.

Messaggio da Fabio62 »

Io porterei la mia Pelikan 140!
mi segue ovunque, perchè non dovrebbe venire con me su di un'isola deserta?

Fabio62


p.s.
ma inchiostri Herbin ce ne sono???
Altrimenti cambio isola :D !!!
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BBC News, November 13th, 2006: " Fountain pens boost self-esteem ".
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Piccolo sondaggio: la penna sull'isola deserta.

Messaggio da rembrandt54 »

Su un'isola deserta è questa la penna adatta
Aurora Etiopia.jpg
Aurora Etiopia.jpg (6.48 KiB) Visto 2424 volte
La Etiopia è una penna estremamente semplice con caricamento a contagocce e dal punto di vista tecnico risulta essere totalmente arretrata rispetto ai suoi tempi, ma essendo stata realizzata come penna celebrativa della campagna di Abissinia, doveva essere in grado di funzionare nel deserto, le sue caratteristiche tecniche erano dettate non tanto da ragioni funzionali o di innovazione, quanto promozionali, e doveva pertanto essere credibile in quanto tale.

La scelta del caricamento a contagocce e della riserva di inchiostro in pillole del fondello rispondevano pertanto alla necessità di poter scrivere anche in condizioni estreme, in cui non fossero disponibili boccette di inchiostro, come nel deserto africano.
Materiali

L'Etiopia venne realizzata in celluloide, la clip e le finiture erano in metallo dorato, mentre il pennino era realizzato in oro a 14 carati.
Sistema di riempimento

L'Etiopia è dotata di un banale sistema di riempimento a contagocce, assolutamente inconsueto (anche perché totalmente antiquato) per l'epoca, la cui sola caratteristica distintiva, comunque già riscontrata nei classici modelli di trench pen destinati ai militari della prima guerra mondiale prodotte da aziende come la Parker o la Swan, era quella di essere dotata di una riserva di pastiglie di inchiostro poste in un serbatoio accessibile svitando il fondello.
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Messaggio da FryOne »

scaforchio ha scritto:
FryOne ha scritto:Ehm... ma sull'isola deserta e disabitata, oltre alla grande quanto inspiegabile disponibilità di carta e inchiostro, c'è almeno un centro di assistenza che si prenda in carico la manutenzione della stilo? Perché altrimenti vado di Bic: passi per le false partenze, ma ritrovarmi in mezzo al nulla con la penna che non scrive e l'isola piena di Clairefontaine e Iroshizuku proprio non lo sopporterei... :mrgreen: (credetemi, so di cosa parlo: ho problemi simili sull'isola d Sicilia... :lol: )
L'isola è deserta proprio perchè non devi avere a disposizione assistenza! Secondo te non c'è una stilo abbastanza affidabile da non aver bisogno di assistenza e che continui a scrivere fino a che non ti ritrovano? Dobbiamo affidarci alle BIC?? :shock:
Robinson Crusoe sulla sua isola ci passò quasi trent'anni prima che fosse tratto in salvo... io a storcere il pennino della mia prima stilo con una caduta dallo scrittoio ci ho messo manco trenta giorni... vedi tu! :mrgreen:
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