Mostra Scambio - Pen Show di Firenze
18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29

Mostra di Milano

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piccardi
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Mostra di Milano

Messaggio da piccardi »

Sabato prossimo, il 18 di Ottobre, si terrà a Milano un'altra delle Mostre-Scambio organizzate dalla ACPS (Associazione Collezionisti Penne Stilografiche). La data era già passata sul forum, ma la rimando; la mostra si terrà presso:

Jolly Hotel President
Largo Augusto
Milano
Tel. 02 77461

L'ingresso riservato ai soci ACPS dalle ore 10 alle ore 13, e libero dalle ore 13 alle ore 17 (l'associazione costa 15 euro, e vale un anno, quindi non serve per chi è già stato a Firenze).

Io non ci sarò, ma se qualche membro del forum potrà partecipare sarebbe graditissimo un resoconto sull'evento.

Simone
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Re: Mostra di Milano

Messaggio da Arizona »

Ciao Simone.
E per associarsi?

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Re: Mostra di Milano

Messaggio da piccardi »

Arizona ha scritto:Ciao Simone.
E per associarsi?

Adriano
Sono 15 euro annui, da pagare in loco; presumo che ci sia qualcuno a riscuotere, ma non saprei dirti.

Simone
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Re: Mostra di Milano

Messaggio da piccardi »

C'è nessuno del forum che è stato alla mostra e ci può raccontare come è andata?

Io purtroppo ero bloccato a Firenze, e non sono potuto andare,ma mi farebbe piacere sapere come è andata a finire e se c'era qualcosa di interessante.

Ciao
Simone
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Re: Mostra di Milano

Messaggio da fabbale09 »

Ciao Simone.

Io ero a Milano.
Al di là di un mio puro giudizio soggettivo che presuppone i pen show fatti in una certa maniera, credo di non essere smentito se affermo che la quello di Milano era appena sufficiente.
Sempre i soliti "dealers" (o collezionisti... questo è il dilemma), sempre le solite penne ma più che altro sempre i soliti prezzi, in qualche caso assurdi, di penne che sono anni che si vedono sui tavoli.

Ora, la mia cultura "markettara" mi impone un pensiero da trasferire ai "dealers" (o collezionisti.... questo è sempre il dilemma):
- MA SE UNA PENNA SONO DUE ANNI CHE NON VENDO AD UN DETERMINATO PREZZO, ma perchè continuo??? Non la voglio vendere??? Allora che si metta un cartellino NON IN VENDITA
- L'HO PAGATA CARA E QUINDI CHI LA VUOLE DEVE RIPAGARMI ALMENO TANTO??? Perchè trasferire i propri errori su altri
- PERCHE' SI CONTINUA A VENDERE PENNE NON FUNZIONANTI??? Perchè poi così si arrichiscono i riparatori che per un saccheto ti chiedono un patrimonio quando è un'operazione da due minuti ed un sacchetto costa 1,5 - 2,00€???
Potrei continuare con mille domande, ma come si dice, non sputare sul piatto dove bene si mangia tutti perchè bene o male, anche io continuo a comprare penne ai pen show.

Mi piacerebbe solo che i PEN SHOW fossero degni di questo nome sennò diventano semplici mercatini ed ecco che allora si dà l'alibi a mezzi di vendita alternativi come internet.
Ma vogliamo mettere la soddisfazione di prendere in mano una penna, toccarla, annusare la celluloide mischiata al sapore di vecchio ink, parlare con il collezionista del modello e magari sapere da dove viene la penna.....
Mi piacerebbe che ci fosse in visione qualche raro pezzo che i "dealers" dicono di avere, ecco che allora capirei che sono anche collezionisti!!!!!

Insomma scusami (e scusate lo sfogo) ma secondo me, i pen show così fatti non rientrano nelle mie logiche; continuerò comunque ad andarci e a frequentarli per rimanere "attaccato" a questo mondo.
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Re: Mostra di Milano

Messaggio da piccardi »

fabbale09 ha scritto: Insomma scusami (e scusate lo sfogo) ma secondo me, i pen show così fatti non rientrano nelle mie logiche; continuerò comunque ad andarci e a frequentarli per rimanere "attaccato" a questo mondo.
Non c'è proprio niente da scusarsi, anzi grazie per il resoconto.

E vorrei aggiungere che mi fa davvero piacere notare che non sono il solo ad avere una insoddisfazione di fondo riguardo il modo con cui vengono realizzati questi pen show.

Devo dire che condivido al 100% le tue considerazioni, e trovo che certi prezzi, specie per penne comuni, anche se di grande interesse storico e tecnico, siano assurdi (non si possono chiedere 100 euro per una Parker 51 qualunque ...).

L'impressione che ho avuto io, e che mi porto dietro da un bel po', è che questi pen show servano per lo più a scambiarsi penne fra espositori e che ci si porti dietro un po' di mercanzia solo per fare scena. Capisco che la vendita del pezzo raro faccia più gola perché si realizza di più ed alla svelta, ma questo significa anche restare sempre fra i soliti 4 gatti.

Secondo me alcuni modelli storici potrebbero benissimo fare concorrenza, se venduti a prezzi ragionevoli (e funzionanti) ai modelli nuovi, ma questo mercato, che potrebbe coinvolgere nuove persone, sembra del tutto ignorato dagli espositori... perlomeno, questa è l'impressione che continuo ad avere.

Mi piacerebbe che il prossimo pen show di Firenze venisse organizzato in maniera un po' diversa, come si è tentato di fare due anni fa, con una mostra, e magari qualche evento in forma di seminario. Ma è davvero difficile farlo, specie quando quelli che dovrebbero essere i più interessati all'argomento, gli espositori, sembrano tutto sommato indifferenti...

Ciao
Simone
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Re: Mostra di Milano

Messaggio da fabbale09 »

Simone,

DEALERS OR COLLECTOR....
THIS IS THE QUESTION !!!!

Nel primo caso chiamiamoli MERCATO SCAMBIO DI VINTAGE FOUNTAIN PENS (tanto per darci un pò di internazionalità).
Nel secondo caso rendiamo i Pen Show degni di questo motivo; per fare "lo show" devo arricchire la giornata o le giornate magari di seminari su tecniche di riparazione, su incontri aventi come oggetto una marca, un modello, una mostra o anche soltanto l'esposizione di pezzi che ognuno ha nella propria collezione.
Invitiamo anche collezionisti o venditori di materiali che hanno a che fare con il mondo della penna: carta e inchiostri fra tutti ma libri, espositori, prodotti per riparazione etc.
Troviamo luoghi consoni all'evento: BEN ILLUMINATI, ACCESSIBILI A TUTTI (bene a Bologna vicino alla stazione - male a Milano in centro...).
Inventiamoci del merchandising come fonte di finanziamento e non chiediamo soldi alla cassa, mi sembra più una tassa che il pagamento di un servizio che l'A.I.C.P.S. dovrebbe fornire.
E via e via con molte altre idee chi più ne ha e più ne metta.

E chiaro che per tutto questo ci vuole organizzazione e money che però non ritengo impensabile perseguire come obiettivo.
Magari bisognerebbe ricreare una struttura come era una volta l'Accademia della Stilografica che in primis aveva una valenza divulgativa della materia e poi organizzava pen show per far incontrare i vari collezionisti.
Per esempio, non l'ho mai visto, ma mi dicono che il Pen Show a trieste è organizzato molto bene e tiene in considerazione un pò queste cose.

A Firenze è vero che alle volte si è cercato di fare un qualche cosa di diverso (e meno male che c'è Vittorio & C.) e a Roma (almeno io) ho visto un pò di venditori che non conoscevo, ma a Milano..... La lombardia, la patria dell'efficenza e del commercio per me ha perso un'occasione.

Comunque the show must go on e via al prossimo di Bologna!!!!!
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roberto v
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Re: Mostra di Milano

Messaggio da roberto v »

Aggiungo le mie impressioni sul Pen Show di Milano:

Non posso che dirmi daccordo con quanto esposto da Fabio e da Simone.

Personalmente ho trovato questo evento il più deludente da anni a questa parte. E' incontestabile il fatto che la maggior parte degli espositori continui a portare le stesse penne pen show dopo pen show. Ovviamente, dopo la prima e la seconda e la terza scrematura, sono rimaste solo le penne "problematiche" (con rotture e/o difetti) e/o a prezzi esosi.

Ora, se è vero che come collezionista sono disposto a pagare di più per un oggetto che ho in mano e che come tale posso valutare bene prima dell'acquisto e non incorro nel pericolo di smarrimenti postali, mi sembra anche che io nel prezzo maggiorato debba comprare anche la professionalità del venditore. Quindi mi aspetterei che mi si dica: questa penna costa x, ha il seguente problema (se ce l'ha), oppure avere la garanzia che essa sia a posto.

Purtroppo, raramente è così. Le penne sono sì in mostra, ma bisogna avere occhi buoni, buona conoscenza del modello e tanta calma per valutare appieno ogni proposta, specie se sono in ballo cifre consistenti.

Di una Aurora Etiopia vista a Roma ad un prezzo consistente ma non impossibile, il venditore dice: la penna è a posto ma ha una strana "sbiancatura" sul cappuccio. Siccome qualche riparazione la faccio anche io, vado a vedere con la lente e la "sbiancatura" altro non è una crepa lunga quanto tutto il cappuccio incollata con l'Attak, le cui tracce ovviamente restano visibili....

Ecco, di professionalità ne vedo davvero poca da parte di questi venditori. E un'altra cosa: se ai pen show sono sempre gli stessi espositori con le stesse penne, e il pubblico è sempre lo stesso, è evidente che affari se ne fanno pochini.... Delle due l'una: o i venditori propongono penne nuove, o converrà loro cambiare le locations e le formule d'accesso per far accedere persone nuove ai pen shows.
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Re: Mostra di Milano

Messaggio da Arizona »

Fabio e Roberto...avete fatto qualche "scatto", per caso? O non ne valeva la pena?

Adriano
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Re: Mostra di Milano

Messaggio da roberto v »

Nessuno scatto, per amor di Patria....
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Re: Mostra di Milano

Messaggio da piccardi »

fabbale09 ha scritto:Simone,

DEALERS OR COLLECTOR....
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Nel primo caso chiamiamoli MERCATO SCAMBIO DI VINTAGE FOUNTAIN PENS (tanto per darci un pò di internazionalità).
Nel secondo caso rendiamo i Pen Show degni di questo motivo; per fare "lo show" devo arricchire la giornata o le giornate magari di seminari su tecniche di riparazione, su incontri aventi come oggetto una marca, un modello, una mostra o anche soltanto l'esposizione di pezzi che ognuno ha nella propria collezione.
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Su questo, ed in particolare sugli eventi, sfondi una porta aperta, il problema è che per organizzarli comunque bisogna darsi un po' da fare, e le persone disposte a farlo son poche.
Io da parte mia per la prossima mostra di firenze mi posso dare disponibile e pensare anche a fare qualche incontro introduttivo sulla storia della stilografica, tanto la roba l'ho scritta sul Wiki e a ridirla a voce non dovrei avere problemi, ma sulle riparazioni ad esempio non sono in grado.

L'idea dell'esposizione già l'avevamo usata (le penne della mostra di firenze dell'anno scorso erano di Vittorio, per la gran parte, con qualche piccolo contributo mio) solo che in due (io e Vittorio) si fa poco, anche se Vittorio ha degli esemplari da museo.
fabbale09 ha scritto: Inventiamoci del merchandising come fonte di finanziamento e non chiediamo soldi alla cassa, mi sembra più una tassa che il pagamento di un servizio che l'A.I.C.P.S. dovrebbe fornire.
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Qui purtroppo vai a scontrarti con due problemi, il primo è che il merchandising va saputo fare, io non saprei da che parte partire e a quel che vedo anche nell'ACPS non c'e` nessuno capace di farlo... Il secondo è la burocrazia italiana, per cui se non vuoi escludere dalla mostra chi non è di professione rivenditore (cioè tutti gli attuali espositori) non puoi parlare di vendita, ma di mostra scambio fra associati, perché per la vendita devi avere partita IVA, registrazione alla camera di commercio, ecc. Perlomeno questo è il risultato (a quanto mi han detto) della consulenza di un esperto, e onde evitare che una ispezione della finanza o dei vigili finisca con seri problemi si richiede che chi entra sia socio ACPS.

Dopo di che io di roba fiscale/ammistrativa/burocratica ci capisco un sottozero quindi non saprei proprio se possono esistere alternative, se la cosa ha senso, ecc.

Detto questo far pagare 15 euro di quota annuale è uno sproposito, che non corrisponde minimamente al valore di quel che si offre. La scusa era che vale per tutti gli eventi dell'anno, ma visto che ben pochi partecipano a tutti mi pare una vessazione per gli altri.

Se si riorganizza la mostra di Firenze in maniera seria alla santissima annunziata io sarò assolutamente categorico a non azzardarsi a chiedere, se proprio e` necessario, più di 5 euro, e comunque ad offrire qualcosa in cambio. Però io pur essendo stato uno degli organizzatori della scorsa, rispetto alla ACPS sono un banalissimo socio come chiunque abbia pagato la quota, e non so cosa si possa riuscire ad ottenere. In particolare mi sa che senza una sponsorizzazione dell'evento come quella della Visconti avuta la volta scorsa si finisca per combinare ben poco...

Ciao
Simone
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Re: Mostra di Milano

Messaggio da fabbale09 »

La mia digitale si è rifiutata....
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Re: Mostra di Milano

Messaggio da fabbale09 »

Simone,
concordo su quanto scrivi in relazione all'organizzazione di eventi.

Purtroppo il mio lavoro mi concede poco tempo libero, però se posso dare un contributo ben venga.
L'area della "comunicazione" è un pò il mio ambito lavorativo e conosco un pò di persone nella categoria dei servizi che forse, facendo pesare "il mio lavoro" potrebbe anche darci una mano.

es.
Vogliamo stampare un opuscolo? Lavoro con una delle più grosse aziende italiane e quindi potrei tirare fino all'estremo sul prezzo, forte della quota mercato della mia Azienda
Vogliamo un progetto grafico per creare una locandina? idem
Vogliamo fare un gadget? Una penna, una agenda una borsa, un portablocco con un logo?? Conosco molte aziende.
Vogliamo uscire su di un quotidiano annunciando l'evento??? Lavoro da anni con IL TIRRENO e NAZIONE e qualche cosa si pùò spuntare.Potrei anche vedere a livello giornalistico di avere qualche spazio nella cronaca di Firenze, ma qui la cosa è più complessa perchè chi vende la pubblicità niente ha a che fare con l'Editore (balla colossale!!!!).
Abbiamo la Rete a disposizione per divulgare l'evento e qui mi sembra che sia il tuo campo; motori di ricerca, you-tube etc.etc.

E' chiaro che se avessimo qualche sponsor che contribuisse!!!! Sono però convinto che a queste Aziende se offri qualche cosa in cambio, a fronte di un progetto serio sono disponibili.
E' chiaro che se chiediamo soldi per fare una locandina, nessuna Azienda lo considera un investimento ma un contributo a fondo perduto. Se diamo un qualche cosa in cambio che permetta al loro marchio di essere visibile e duraturo nel tempo secondo me qualce cosa si può fare.Una locandina dura una giornata; un portapenne da due posti con logo una vita!!!

Per il resto poi anche io di riparazione ne so meno che mai, però se qualche d'uno ritiene di poter fare uno stage ben venga.Importante però è la comunicazione dell'evento per richiamare collezionisti e non.
Insomma se vogliamo provare a cambiare io ci sono.
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Re: Mostra di Milano

Messaggio da roberto v »

Per quanto riguarda la/le riparazioni da poter effettuare al Pen Show, bisognerebbe anche chiedersi che cosa vogliamo fare: cioè se offrire la possibilità di riparazioni "al volo" per i presenti, ovvero una sorta di "stage" di riparazione per le persone interessate.

In ambedue i casi, ho paura che si pesterebbero diversi piedi, visto che ai pen Shows sono presenti spesso riparatori "professionisti" che non si peritano di chiedere 20/30€ per la sostituzione di un gommino....

E poi chi lo dovrebbe fare? Chi si espone? Io faccio diverse riparazioni, principalmente sulle mie penne e su quelle di qualche amico, ma da lì a tenere addirittura uno stage ce ne passa.... e lo stesso dicasi per le riparazioni. Oltretutto bisognerebbe portarsi dietro l'attrezzatura, avere a disposizione spazio, corrente, illuminazione..... Per lo stage, inoltre, bisognerebbe procurarsi un po' di penne ( e attrezzi )su cui lavorare e/o far lavorare chi intende frequentarlo e quindi o si trova uno sponsor o bisognerebbe che i partecipanti contribuissero. Non che non si possa fare, solo che ci vuole accordo tra gli espositori e un po' di organizzazione.
Roberto
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Re: Mostra di Milano

Messaggio da piccardi »

roberto v ha scritto:Per quanto riguarda la/le riparazioni da poter effettuare al Pen Show, bisognerebbe anche chiedersi che cosa vogliamo fare: cioè se offrire la possibilità di riparazioni "al volo" per i presenti, ovvero una sorta di "stage" di riparazione per le persone interessate.

In ambedue i casi, ho paura che si pesterebbero diversi piedi, visto che ai pen Shows sono presenti spesso riparatori "professionisti" che non si peritano di chiedere 20/30€ per la sostituzione di un gommino....

E poi chi lo dovrebbe fare? Chi si espone? Io faccio diverse riparazioni, principalmente sulle mie penne e su quelle di qualche amico, ma da lì a tenere addirittura uno stage ce ne passa.... e lo stesso dicasi per le riparazioni. Oltretutto bisognerebbe portarsi dietro l'attrezzatura, avere a disposizione spazio, corrente, illuminazione..... Per lo stage, inoltre, bisognerebbe procurarsi un po' di penne ( e attrezzi )su cui lavorare e/o far lavorare chi intende frequentarlo e quindi o si trova uno sponsor o bisognerebbe che i partecipanti contribuissero. Non che non si possa fare, solo che ci vuole accordo tra gli espositori e un po' di organizzazione.
L'anno scorso in fase di organizzazione della mostra di Firenze Tom si era proposto di far qualcosa, poi però, anche per la complicazione nell'organizzare le cose, comprese appunto quelle ad organizzare uno spazio adeguato, non se ne fece di nulla. Ma si potrebbe comunque sentire se lui se la sente ancora. E magari proporre invece che uno stage o qualcosa di più strutturato, una cosa del tipo: alla tal ora il restauratore XXX eseguirà in pubblico alcune riparazioni.

Però in effetti quella delle riparazioni è probabilmente l'attività più complicata da organizzare, visto che ci sono anche i motivi a latere che citavi (anche se un "professionista" potrebbe farlo per farsi pubblicità).

Per questo personalmente mi accontenterei anche di una semplice serie di mini-conferenze su temi specifici, come la storia delle marche principali, il classico sui sistemi di caricamento, o sui materiali. Cose cioè dove alla fine basta avere qualcuno che si prepara un po' parla per 5 minuti e poi resta a disposizione delle domande dal pubblico e per organizzarle basta un tavolo e qualche sedia (ed al più videoproiettore e schermo).

Ciao
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