Calligrafia (calli1958)

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calli1958
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Messaggio da calli1958 »

Invernomuto ha scritto: martedì 8 ottobre 2019, 11:18 Non sono in grado di fornire suggerimenti, soltanto complimenti e qualche domanda: quanto ci hai messo ad arrivare a quel livello? Come hai iniziato e quali testi / corsi hai seguito?
Ti ringrazio dei complimenti, ma ti assicuro che al "mio livello" può giungere chiunque, veramente chiunque, purché ne abbia passione e un po' di costanza, soprattutto all'inizio. Io ho cominciato circa 5 anni fa, piuttosto casualmente (sono venuto a sapere di un corso di corsivo inglese che stavano organizzando nel mio paese proprio nel periodo in cui avevo cominciato ad ammirare certe scritture in internet). Così mi sono iscritto al primo corso e fortunatamente la metodologia dell'insegnate ha fatto scaturire la passione. Tieni conto che a tutt'oggi non so se quell'insegnante scriva bene o no, o che stili prediliga (mai vista scrivere nulla), ma ha saputo trasmettermi entusiasmo e voglia di imparare e. soprattutto, di provare e riprovare. Per di più (una fortuna per quanto mi riguarda) era un corso non di un weekend, ma ad un incontro settimanale per un paio di mesi, quindi con il tempo di assimilare e provare i vari tratti.
Qualche testo l'ho preso solo successivamente, una volta consolidata una base (perché, come tutti giustamente consigliano, seguire più testi all'inizio crea solo confusione, meglio un'unica fonte anche se non è la migliore).
Manuali ce ne sono tanti come anche trovi facilmente materiale in internet, quindi l'elemento più importante è la passione; se poi riesci a seguire un corso, ancora meglio.
Dopo il primo corso, un anno dopo ne ho fatto un altro (un sabato e domenica) che mi ha confermato che quello che avevo imparato al primo corso funzionava; naturalmente, da quando ho iniziato il primo corso non ho mai smesso di scrivere (e la costanza ha molta importanza).
Quindi se hai interesse... vai! O un corso, o un libro, o internet.... vai! All'inizio bisogna metterci un po' di impegno ma poi ne avrai soddisfazione.
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Messaggio da maicol69 »

:o :o :o
:clap: :clap:
... chiaro, no !?
congratulazioni vivissime, davvero belle, belle, belle
Scriptor

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Messaggio da Scriptor »

Anzitutto, complimenti vivissimi per la tua invidiabile perizia!

Poi, mi permetto, visto che hai chiesto tu di farti le pulci... :D , non mi tornava il penultimo verso dello strambotto del Poliziano, che ovviamente nella tua trascrizione non è un endecasillabo (e neanche un verso più breve). Infatti... manca una parola! Ho controllato, e il verso corretto è: «vedresti questo servo sì fedele», che è appunto un endecasillabo come gli altri :P

Perdona la pignoleria, ma quelli come me attenti alla metrica dei versi, notano subito la "stonatura" ;)
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Messaggio da calli1958 »

Scriptor ha scritto: mercoledì 9 ottobre 2019, 9:28

... manca una parola! Ho controllato, e il verso corretto è: «vedresti questo servo sì fedele», che è appunto un endecasillabo come gli altri :P
Beccato! :oops:
E' un mio dramma personale quello del salto lettera o addirittura, raramente, di parola! :) Soprattutto quando capita nelle ultimissime righe (fatica? calo di attenzione? ...mah!).
Tra l'altro, nel caso specifico, se non l'avessi dimenticata ne avrebbe giovato anche l'estetica (la riga è anomala in lunghezza).
Nelle opere in rima è... sconfortante! hai già scritto le parole successive e non c'è più rimedio (bisogna rifare tutto e, per tempo, voglia o energia, certe volte "soprassiedo"; ovviamente perché si tratta di "prove" e/o "esercizi", non di "lavori definitivi" con una specifica finalità).
Nella prosa, pur rimanendo un errore, si riesce a volte ad "infilare" la parola saltata mantenendo il senso (in particolare quando è necessario mantenere la lunghezza del testo che altrimenti ne risulterebbe irrimediabilmente compromessa :sick: ...con risultati estetici disastrosi.
Mi ha fatto piacere la tua giusta "pignoleria" perché di solito (...non proprio sempre :D ) ciò che si scrive è da guardare ma.... anche da leggere! Grazie.
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Messaggio da Ghiandaia »

Mi è venuta qualche domanda.

Che carta/e, che inchiostri usi?

Parallel pen e/o pennini a intinzione?

Che colori usi per fare sfondi e decorazioni?

L'oro della pagina del vangelo secondo Marco è una tempera metallica o cosa?

Mi piace molto, in particolare, come combini uno sfondo colorato con lettere di un altro colore lasciando un filetto bianco (in "Sacramenta argentariae" o "Trattati morali"). Un filetto così uniforme ti riesce a mano libera o come fai?

Grazie!
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Messaggio da Mequbbal »

Mi aggiungo alla lista ringraziando anche io per cotanta bellezza!
Sottolineo nuovamente la preferenza per la digitalizzazione più che per la fotografia.

;) ;) ;)
Non ti è imposto di completare l'opera ma non sei libero di sottrartene.
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Messaggio da calli1958 »

donangelito ha scritto: giovedì 14 novembre 2019, 18:58
Sottolineo nuovamente la preferenza per la digitalizzazione più che per la fotografia.
Ti ringrazio
Purtroppo la mia stampante/scanner ha solo l'A4; tutto quello che ho malamente fotografato è in formato A3 o maggiore.
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Messaggio da calli1958 »

Ghiandaia ha scritto: giovedì 14 novembre 2019, 14:31 Mi è venuta qualche domanda.

Che carta/e, che inchiostri usi?

Parallel pen e/o pennini a intinzione?

Che colori usi per fare sfondi e decorazioni?

L'oro della pagina del vangelo secondo Marco è una tempera metallica o cosa?

Mi piace molto, in particolare, come combini uno sfondo colorato con lettere di un altro colore lasciando un filetto bianco (in "Sacramenta argentariae" o "Trattati morali"). Un filetto così uniforme ti riesce a mano libera o come fai?

Grazie!
Mi sono sempre detto che dovrei annotarmi cosa uso, così saprei sia le rese di certe combinazioni (per me) sia poter rispondere esaurientemente (per te) ;) Purtroppo non è così!! Cerco però di districarmi per quanto riesco:
Carta: per lo più ho usato Dealer&Rowney e Canson grammature fra i 90 e i 150, formato soprattutto A3 (una carta non molto preziosa insomma: circa 15 € per un blocco da 90-100 fogli)
Inchiostri: vari! Non sono in grado di dirti esattamente quali ma ti elenco quelli che uso di solito e, quindi, probabilmente anche in quei lavori. nero Pelikan 4001 o Kuretake Sumi; quasi nero (ma può sembrare nero) inchiostro al mordente per legno ad acqua (noce e/o mogano: diluiti in acqua in rapporto circa 1:12): tinte varie: possono essere Rohrer & Klingner o De Atramentis, ma se è arancione puro è Kuretake (tipo sumi), seppia puo essere Pelikan o altro; i Rohrer sono spesso mescolati fra loro e così pure i De Atramentis (soprattutto se usati con parallel pen: li "siringo" nella cartuccia).
In qualche caso china (per esempio il giallo di trattati morali)
In definitiva per gli inchiostri dipende da cosa ho a disposizione e da cosa spero di ottenere.
Oro: inchiostro Liquitex (base acrilica), oppure Minsor & Newton, oppure Ecoline, se con effetti perlati sono acquerelli Kuretake.
Pennini: sia parallel che pennini ad intinzione, ma come risultato preferisco questi ultimi hanno lamina più sottile e di conseguenza angoli più netti.
I "filetti" sono a mano libera (non saprei in quale altro modo poterli fare).
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