Polemarco ha scritto: ↑mercoledì 5 agosto 2020, 21:02 Habitus mi garba: non è soltanto “abitudine” ma “propensione naturale” . Mi piace.
Una penna in celluloide e’ come un cavallo nevrile.
Anche nevrile mi garba.
Fufluns sei un tentatore: ti ho seguito negli stilofori e mi accingo a farlo per i calamai.
Ma ora mi punge vaghezza di provare le più diverse carte da scrittura.
Ars scribendi ?
Anche a me piace nevrile...
No so se hai avuto occasione di frequentare i forum specializzati in orologi. Lo chiedo perché spesso, quelli come noialtri, finiscono per metterci il naso. Gli orologi sono magici. Hanno qualcosa di meno magico di una penna stilografica, perché non creano nulla, ma di più magico per la perizia della meccanica perfetta, per la storia, per quella sensazione di uscire come per incanto dalle mani di gnomi che li fabbricano nelle viscere delle montagne, pezzo su pezzo, rilucenti come pietre preziose, esatti come il tempo...
Ma ai forum degli orologi manca questo, di cui parli tu. Il gusto per la parola esatta, per la citazione opportuna, il rimando, lo sfondo con una pittura o un arazzo...
Non é un caso che ci siano invece qui, dove ci ritroviamo tra gente che si riconosce nel suo amore per strumenti che servono per scrivere. A differenza di un orologio, la penna é un mezzo. Per che cosa, dipende da ognuno. Ma la penna, per la sua natura stessa, serve per qualche cosa, per rovistare nel passato della scrittura e per scrivere qualcosa di nuovo. La penna é uno strumento di ricerca.
Ars scribendi instrumentum est inquisitionis