Continuo con le mie riflessioni sulla calligrafia: che cosa fa, a che cosa serve.
Per questa riflessione in particolare ho usato la carta giallina.
La penna é una OMAS Gentlemen, quella al plurale, con le tre "e", circa 1967. Io l'ho scovata casualmente, nuova, qualche anno fa. É una penna per calligrafia straordinaria, con un pennino extra-fine OMAS Extra (non Lucens), con sfiato a cuoricino (non a "casetta"), super-flessibile, morbido ed elastico. E' una penna in celluloide, per cui ha la sua delicatezza, ma non potró mai raccomandarla a sufficienza. Si tratta, forse, della mia penna migliore per la calligrafia con pennino appuntito. Qui l'ho usata con l'inchiostro Perle Noire di Herbin, una tinta piuttosto fluida.
Vi allego anche la versione in inglese dello stesso "pensamento". Questo l'ho scritto con la Montblanc 149 Calligraphy e il suo pennino extra-fine Flexible, inchiostrata con Montblanc Permanent Black, l'inchiostro di elezione per questa penna. Ma la cosa da notare é la carta. Si tratta della stessa Hahnemühle, peró nel colore grigio scuro, che ho trovato bellissimo da usare. Purtroppo il blocco contiene solamente due fogli di questo colore... La fotografai non é venuta scura. Potete notarlo nelle penne e nel portapenne: é proprio la carta ad essere scura!