L'impegno comincia nello scaricare la mia 149 Calligraphy dall’inchiostro Black Permanent, lavarla ben bene, e caricarla di Blu, per dare un senso estetico allo scritto. Blue Permanent, facendo finta finta che sia color indaco.
Poi, un foglio più grande, perché ci sia spazio per qualche ghirigoro. Carta bella e difficile, perfetta per i segni sottili, ostinata per i larghi, dove obbliga i pennini a disegnare frequenti binari: assorbe, prosciuga, dissecca, la Ingres dì Hahnemühle. Sull’angolo superiore, a destra, si può osservare in filigrana il galletto simbolo della cartiera tedesca. Mi servirebbe la Ingres bianca, ma l’ho finita: servirà anche crema. Traccio le righe: siccome ho spazio, questa volta alla distanza giusta.
Per non ripetere esattamente lo stesso scritto, e per poterlo condividere con amici di penna che parlano altre lingue, ne faccio una versione in inglese. E adotto una grafia americana, la spenceriana. Ecco qua...
La Super Wide C/M è un’altra presenza costante sulla mia scrivania, e siccome le sue linee mi piacciono moltissimo, le ho lasciato mettere il naso nella fotografia. Inoltre, forse non tutti sanno che la Montblanc Meisterstück 149 e la Hasselblad Super Wide sono nate a pochi anni di distanza, la prima nel 1952 e la seconda nel 1954: due oggetti che in oltre sessant’anni sono stati appena modificati e fanno ancora alla perfezione il loro lavoro!