Leonardo Momento Zero 2020 e Zero Grande

Consigli, esperienze, raccomandazioni dagli utenti per gli utenti concernenti negozi e rivenditori.
Rispondi
Avatar utente
LucaC
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1893
Iscritto il: venerdì 6 febbraio 2015, 10:38
La mia penna preferita: Montblanc 149 Masterpiece
Il mio inchiostro preferito: Private Reserve Electric Blue
Misura preferita del pennino: Fine
Fp.it Vera: 114
Località: Bergamo
Gender:

Leonardo Momento Zero 2020 e Zero Grande

Messaggio da LucaC »

Buongiorno, cercando di districarmi tra i vari modelli della Leonardo volevo chiedervi, escludendo i metodi differenti di ricarica e le colorazioni, se ci sono differenze sostanziali tra la momento Zero 2020 e La Momento Zero Grande. Come misure la prima è leggermente più piccola ma non esageratamente, a livello di prezzo vedo che c' è una differenza di oltre cento euro...Mi consigliate comunque la più economica o c' è altro che mi sfugge e dovrei tenere in considerazione? Grazie.
Avatar utente
MatteoM
Vacumatic
Vacumatic
Messaggi: 864
Iscritto il: lunedì 17 febbraio 2020, 19:18
La mia penna preferita: 149 14C
Località: Modena
Gender:

Leonardo Momento Zero 2020 e Zero Grande

Messaggio da MatteoM »

Ciao Luca,
Sul sistema di caricamento ti sei già espresso.
Un’altra differenza è il conduttore: in ebanite sulla grande e plastica ABS sulla momento zero “standard”.
La MZ standard non è affatto piccola (simile ad una Pelikan M800 come dimensioni).
La grande è un po’ più lunga e di diametro maggiore, ma non ridicola come certe penne “oversize”.
Il pennino è lo stesso Bock #6.
Tenendole in mano entrambe, a mio avviso, non c’è un abisso tra i due modelli. Io ho scelto la standard e non me ne pento.
Avatar utente
LucaC
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1893
Iscritto il: venerdì 6 febbraio 2015, 10:38
La mia penna preferita: Montblanc 149 Masterpiece
Il mio inchiostro preferito: Private Reserve Electric Blue
Misura preferita del pennino: Fine
Fp.it Vera: 114
Località: Bergamo
Gender:

Leonardo Momento Zero 2020 e Zero Grande

Messaggio da LucaC »

Grazie, mi hai chiarito le idee!
Avatar utente
Automedonte
Siringa Rovesciata
Siringa Rovesciata
Messaggi: 3431
Iscritto il: martedì 25 febbraio 2020, 16:33
La mia penna preferita: Aurora 88 big
Misura preferita del pennino: Fine
Località: Milano
Gender:

Leonardo Momento Zero 2020 e Zero Grande

Messaggio da Automedonte »

quindi, se ho capito bene, a parte la lieve differenza di dimensione il prezzo maggiore è dovuto al sistema di caricamento.
Cesare Augusto
Avatar utente
MatteoM
Vacumatic
Vacumatic
Messaggi: 864
Iscritto il: lunedì 17 febbraio 2020, 19:18
La mia penna preferita: 149 14C
Località: Modena
Gender:

Leonardo Momento Zero 2020 e Zero Grande

Messaggio da MatteoM »

Automedonte ha scritto: giovedì 24 settembre 2020, 12:27 quindi, se ho capito bene, a parte la lieve differenza di dimensione il prezzo maggiore è dovuto al sistema di caricamento.
La versione 2019 della “grande” aveva il così detto “captive converter”, ossia un converter fisso, seppur con un’alta capacità.
Quella 2020 ha un vero e proprio pistone e fortunatamente il prezzo non è aumentato.
Il conduttore in ebanite è fatto a mano, quindi posso capire che costi un po’ di più.
Tuttavia la differenza di prezzo é a mio avviso troppo elevata.
Credo si paghi un premium per avere “il top di gamma”.
Avatar utente
maylota
Stantuffo
Stantuffo
Messaggi: 2461
Iscritto il: venerdì 28 febbraio 2020, 12:01
La mia penna preferita: Quelle che scrivono bene
Il mio inchiostro preferito: Waterman Florida Blue
Misura preferita del pennino: Medio
Località: 45°28′01″N 09°11′24″E
Gender:

Leonardo Momento Zero 2020 e Zero Grande

Messaggio da maylota »

Automedonte ha scritto: giovedì 24 settembre 2020, 12:27 quindi, se ho capito bene, a parte la lieve differenza di dimensione il prezzo maggiore è dovuto al sistema di caricamento.
Un conduttore in ebanite proprietario può cambiare completamente il carattere di un pennino se ben realizzato e testato.
Io purtroppo non ho nessuna delle due penne (per ora) ma tra una penna a converter e gruppo scrittura standard e una a pistone con gruppo scrittura ottimizzato in casa, non avrei dubbi.
Venceremos.
Avatar utente
francoiacc
Contagocce
Contagocce
Messaggi: 5574
Iscritto il: martedì 19 dicembre 2017, 23:29
La mia penna preferita: OMAS Extra Paragon Arco Bronze
Il mio inchiostro preferito: P.W. Akkerman #5 Shocking Blue
Misura preferita del pennino: Stub
Località: Capitale del Regno delle Due Sicilie
Gender:

Leonardo Momento Zero 2020 e Zero Grande

Messaggio da francoiacc »

La Momento Zero 2020 in realtà è la Momento Zero Grande 2020, ossia la versione rivista e aggiornata della Momento Zero Grande. La dimensione della 2020 non è cambiata rispetto alla precedente.
Le differenze sono a livello stilistico e funzionale.
Stilistico: Il cappuccio quando chiuso non forma più uno scalino con il fusto ma forma una linea unica con questo. Il cupolino sul cappuccio è leggermente più conico.
Funzionale: Pistone vero a posto del captive converter.

https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=72&t=22117

Mi sono accorto solo ora che nel titolo ho omesso "Grande", tuttavia nella recensione scrivo Momento Zero Grande 2020. :wave:
"E' sempre meglio vivere di rimorsi che di rimpianti"
Francesco
Immagine
Avatar utente
francoiacc
Contagocce
Contagocce
Messaggi: 5574
Iscritto il: martedì 19 dicembre 2017, 23:29
La mia penna preferita: OMAS Extra Paragon Arco Bronze
Il mio inchiostro preferito: P.W. Akkerman #5 Shocking Blue
Misura preferita del pennino: Stub
Località: Capitale del Regno delle Due Sicilie
Gender:

Leonardo Momento Zero 2020 e Zero Grande

Messaggio da francoiacc »

maylota ha scritto: giovedì 24 settembre 2020, 12:51
Automedonte ha scritto: giovedì 24 settembre 2020, 12:27 quindi, se ho capito bene, a parte la lieve differenza di dimensione il prezzo maggiore è dovuto al sistema di caricamento.
Un conduttore in ebanite proprietario può cambiare completamente il carattere di un pennino se ben realizzato e testato.
Io purtroppo non ho nessuna delle due penne (per ora) ma tra una penna a converter e gruppo scrittura standard e una a pistone con gruppo scrittura ottimizzato in casa, non avrei dubbi.
Se consideriamo che la maggior parte dei problemi dei gruppi scrittura Bock risiede negli alimentatori, l'uso di un buon conduttore proprietario fa una grossa differenza.

Se non vado errato il precedente modello della Momento Zero Grande usava già un conduttore in ebanite.

La Momento Zero standard invece impiega conduttori standard, comunque tutti i gruppi scrittura Bock montati da Leonardo vengono testati prima di essere immessi sul mercato riducendo sensibilmente il numero di penne difettose.
"E' sempre meglio vivere di rimorsi che di rimpianti"
Francesco
Immagine
merloplano
Vacumatic
Vacumatic
Messaggi: 965
Iscritto il: mercoledì 3 gennaio 2018, 15:36
La mia penna preferita: kafka
Il mio inchiostro preferito: eau de nil
Misura preferita del pennino: Medio
Gender:

Leonardo Momento Zero 2020 e Zero Grande

Messaggio da merloplano »

maylota ha scritto: giovedì 24 settembre 2020, 12:51
Automedonte ha scritto: giovedì 24 settembre 2020, 12:27 quindi, se ho capito bene, a parte la lieve differenza di dimensione il prezzo maggiore è dovuto al sistema di caricamento.
Un conduttore in ebanite proprietario può cambiare completamente il carattere di un pennino se ben realizzato e testato.
Io purtroppo non ho nessuna delle due penne (per ora) ma tra una penna a converter e gruppo scrittura standard e una a pistone con gruppo scrittura ottimizzato in casa, non avrei dubbi.
per pennini non flessibili, un alimentatore in ABS e' assolutamente sufficiente, basandomi su una ventina di penne
si veda qui (l'intero sito e' interessante). e' in inglese, avrebbe potuto essere in tedesco :mrgreen:

https://fountainpendesign.wordpress.com ... f-plastic/
- er cavaliere nero
Avatar utente
ASTROLUX
Siringa Rovesciata
Siringa Rovesciata
Messaggi: 3562
Iscritto il: sabato 21 aprile 2018, 12:18
La mia penna preferita: La prossima
Il mio inchiostro preferito: Il prossimo
Località: Napoli
Gender:

Leonardo Momento Zero 2020 e Zero Grande

Messaggio da ASTROLUX »

Potresti valutare una MZ standard dotata di pennino in oro.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
Lao Tsu
Avatar utente
LucaC
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1893
Iscritto il: venerdì 6 febbraio 2015, 10:38
La mia penna preferita: Montblanc 149 Masterpiece
Il mio inchiostro preferito: Private Reserve Electric Blue
Misura preferita del pennino: Fine
Fp.it Vera: 114
Località: Bergamo
Gender:

Leonardo Momento Zero 2020 e Zero Grande

Messaggio da LucaC »

Sinceramente su penne moderne non vedo tanta differenza tra pennino in oro o acciaio, a mio parere quest' ultimi scrivono veramente bene e la differenza di prezzo non la trovo giustificabile. Se poi voglio prendere "la penna importante" allora posso pensare al pennino in oro ma più per sfizio che reale convinzione di avere un miglioramento nella scrittura.
Avatar utente
Monet63
Artista
Artista
Messaggi: 3148
Iscritto il: sabato 5 ottobre 2013, 22:34
La mia penna preferita: Aurora Talentum F
Il mio inchiostro preferito: Campo Marzio Tabacco
Misura preferita del pennino: Fine
Località: Cassino - Sud Europa
Gender:
Contatta:

Leonardo Momento Zero 2020 e Zero Grande

Messaggio da Monet63 »

LucaC ha scritto: sabato 26 settembre 2020, 9:36 Sinceramente su penne moderne non vedo tanta differenza tra pennino in oro o acciaio, a mio parere quest' ultimi scrivono veramente bene e la differenza di prezzo non la trovo giustificabile. Se poi voglio prendere "la penna importante" allora posso pensare al pennino in oro ma più per sfizio che reale convinzione di avere un miglioramento nella scrittura.
Io, per abitudine e forma mentale, se acquisto una penna di un certo livello la doto sempre di un pennino in oro. Ciò premesso, sono assolutamente d'accordo con LucaC: tra oro e acciaio non trovo differenze reali per quanto riguarda la scrittura in sé, e credo che molti pennini di acciaio attuali siano meravigliosi; potrei trovare differenze sulla resistenza alla corrosione se d'abitudine usassi un ferrogallico, ma non ne sono certo.
:wave:
L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
Avatar utente
Polemarco
Stantuffo
Stantuffo
Messaggi: 2018
Iscritto il: giovedì 19 gennaio 2017, 13:37
Gender:

Leonardo Momento Zero 2020 e Zero Grande

Messaggio da Polemarco »

Guardo con vivo interesse la produzione delle Leonardo. Noto però un problema nella assegnazione dei nomi. Leonardo Momento Zero, Leonardo Momento Zero Grande, Leonardo Momento Zero Grande 2020. Se le prime due sono assimilabili (converter e converter “imprigionato”) la terza è a pistone. C’e’ il rischio di confusione. E poi perche’ 2020? Nel 2021 ? Non sarebbe stato meglio un nome diverso, ad esempio Leonardo Momento Zero Plus o qualcosa del genere ? È solo una mia modesta opinione ... . Cordialità
Avatar utente
Monet63
Artista
Artista
Messaggi: 3148
Iscritto il: sabato 5 ottobre 2013, 22:34
La mia penna preferita: Aurora Talentum F
Il mio inchiostro preferito: Campo Marzio Tabacco
Misura preferita del pennino: Fine
Località: Cassino - Sud Europa
Gender:
Contatta:

Leonardo Momento Zero 2020 e Zero Grande

Messaggio da Monet63 »

Polemarco ha scritto: sabato 26 settembre 2020, 15:07 Guardo con vivo interesse la produzione delle Leonardo. Noto però un problema nella assegnazione dei nomi. Leonardo Momento Zero, Leonardo Momento Zero Grande, Leonardo Momento Zero Grande 2020. Se le prime due sono assimilabili (converter e converter “imprigionato”) la terza è a pistone. C’e’ il rischio di confusione. E poi perche’ 2020? Nel 2021 ? Non sarebbe stato meglio un nome diverso, ad esempio Leonardo Momento Zero Plus o qualcosa del genere ? È solo una mia modesta opinione ... . Cordialità
Si, ma personalmente la tua opinione mi trova d'accordo. Il nome "Momento Zero", secondo me, andava benissimo alla nascita dell'azienda, quando - partendo da zero - hanno tirato fuori il primo modello: "Momento Zero", appunto; io avrei addirittura interrotto la produzione dopo uno o due anni, in modo che restasse qualcosa di unico e irripetibile. Continuare a chiamare le penne così, oltre a rischiare una certa confuzione tipica dei numeri associati agli oggetti (un concetto che, per dire, in Fiat capirono molto tempo fa, dando alle auto un nome anziché un numero), fa venire meno il senso di quel nome, che ritengo non più adatto. Poi, noi siamo italiani, e la musicalità della nostra lingua è abbondantemente sfruttata per produzioni estere in ogni campo. Qualcuno ricorderà i nomi italianizzati di molte pellicole fotografiche Fuji e Kodak (Portra, Provia, Reala, Velvia...), e chissà di quanto altro ancora.
:wave:
L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
Rispondi

Torna a “Consigli ed esperienze per gli acquisti”