Consigli penna con pennino flessibile

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giulsina
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Consigli penna con pennino flessibile

Messaggio da giulsina »

Ciao a tutti amici :wave:
da un po' di tempo vorrei procurarmi una penna stilografica con un pennino flessibile che fosse anche abbordabile come prezzo. Al momento sto tenendo in considerazione la Noodler's Ahab, ma prima di acquistarla mi piacerebbe sapere se aveste altre penne da consigliarmi, diciamo entro i 50/60 euro.
Sarebbe carino se la penna in questione si trovasse anche demonstrator ma è solo una preferenza e non un vincolo :lol:
Grazie a tutti :D
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Pettirosso
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Consigli penna con pennino flessibile

Messaggio da Pettirosso »

Se vuoi avere un pennino realmente flessibile ti conviene cercare fra le vintage (Waterman, ma non solo), facendoti eventualmente opportunamente guidare nell'acquisto (per evitare brutte sorprese sempre possibili).
Ho la Ahab: certo, se premi con una certa forza una variazione di tratto la ottieni, ed i rebbi poi ritornano bene nella posizione originale: ma molto sovente l'alimentatore non riesce a stare dietro al maggior flusso d'inchiostro richiesto, e si crea l'"effetto binario". Occorrerebbe mettersi a lavorare sull'alimentatore, sulla posizione del pennino, ecc. (non a caso è definita una penna per smanettoni).
Anche Conklin fa qualcosa, ma non ti so dire di più.
Analoghi i pennini flex di un produttore americano rivoluzionario (qui non ti posso mettere il link, ma penso che dal nome tu lo abbia individuato): troveresti anche delle demonstrator entro il tuo budget, il venditore è molto cortese e corretto, ma... Per mia esperienza i pennini sono a livello dei Noodler's. Non ho provato gli ultraflex in oro che ha lanciato da un paio di mesi, ma costanto uno sproposito.
Insomma: secondo me oggi puoi trovare dei pennini molleggiati, non dei veri flessibili (salvo andare su penne da parecchie centinaia di €).
Vediamo se qualcun altro ha idee migliori sulla produzione attuale.
Giuseppe.
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hobbit
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Messaggio da hobbit »

Mesi fa avevo fatto delle ricerche.
Quello che avevo concluso è che le Noodler's non mi sembra che diano quella soddisfazione che si spera, rischiano di non dar soddisfazione né come pennino flessibile, né come rigido.
L'unica via praticabile per budget risicati, sembra essere il vintage, ma bisogna essere esperti, fortunati e prepararsi a spendere oltre il limite fissato.
Alla fine io ci ho rinunciato, mi sono messo l'anima in pace e ho cercato di trovare delle penne con i normali pennini rigidi, ma che facciano bene il loro lavoro e che continuino a farlo anche dopo qualche ora che scrivo. Quest'ultima cosa non è scontata, perché oltre al pennino c'è l'alimentatore che in molti casi dopo un po' che scrivo comincia a non star dietro e mi è capitato a metà del lavoro di dover cambiare penna.
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StrumScritt
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Messaggio da StrumScritt »

hobbit ha scritto: mercoledì 26 giugno 2019, 13:46 Mesi fa avevo fatto delle ricerche.
Quello che avevo concluso è che le Noodler's non mi sembra che diano quella soddisfazione che si spera, rischiano di non dar soddisfazione né come pennino flessibile, né come rigido.
L'unica via praticabile per budget risicati, sembra essere il vintage, ma bisogna essere esperti, fortunati e prepararsi a spendere oltre il limite fissato.
Alla fine io ci ho rinunciato, mi sono messo l'anima in pace e ho cercato di trovare delle penne con i normali pennini rigidi, ma che facciano bene il loro lavoro e che continuino a farlo anche dopo qualche ora che scrivo. Quest'ultima cosa non è scontata, perché oltre al pennino c'è l'alimentatore che in molti casi dopo un po' che scrivo comincia a non star dietro e mi è capitato a metà del lavoro di dover cambiare penna.
Sottoscrivo ogni singola parola.
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Messaggio da giulsina »

Pettirosso ha scritto: mercoledì 26 giugno 2019, 13:23 Se vuoi avere un pennino realmente flessibile ti conviene cercare fra le vintage (Waterman, ma non solo), facendoti eventualmente opportunamente guidare nell'acquisto (per evitare brutte sorprese sempre possibili).
Non sarebbe una idea malvagia; avresti dei modelli da consigliarmi o dei criteri? Anche una eventuale guida qui sul sito o su altri che possa consultare autonomamente
Pettirosso ha scritto: mercoledì 26 giugno 2019, 13:23 Ho la Ahab: certo, se premi con una certa forza una variazione di tratto la ottieni, ed i rebbi poi ritornano bene nella posizione originale: ma molto sovente l'alimentatore non riesce a stare dietro al maggior flusso d'inchiostro richiesto, e si crea l'"effetto binario". Occorrerebbe mettersi a lavorare sull'alimentatore, sulla posizione del pennino, ecc. (non a caso è definita una penna per smanettoni).
per l'effetto binario, è solo una mia ipotesi, non potrebbe magari bastare una conversione in eyedropper? magari la maggiore pressione esercitata dal volume di inchiostro potrebbe aiutare... (la conversione in eyedropper era anche il motivo di preferenza di una demonstrator)
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giulsina
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Messaggio da giulsina »

hobbit ha scritto: mercoledì 26 giugno 2019, 13:46 L'unica via praticabile per budget risicati, sembra essere il vintage, ma bisogna essere esperti, fortunati e prepararsi a spendere oltre il limite fissato.
mmm purtroppo io ho fatto il mio ingresso nel mondo delle stilografiche pochissimi mesi fa e non ho proprio dimestichezza con le vintage, a mala pena sto riuscendo a capirci qualche cosa delle moderne :shifty:
hobbit ha scritto: mercoledì 26 giugno 2019, 13:46 ho cercato di trovare delle penne con i normali pennini rigidi, ma che facciano bene il loro lavoro e che continuino a farlo anche dopo qualche ora che scrivo. Quest'ultima cosa non è scontata, perché oltre al pennino c'è l'alimentatore che in molti casi dopo un po' che scrivo comincia a non star dietro e mi è capitato a metà del lavoro di dover cambiare penna.
in che modo l'alimentatore può dare problemi? :?:
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Messaggio da shinken »

Pettirosso ha scritto: mercoledì 26 giugno 2019, 13:23 ....
Ho la Ahab: certo, se premi con una certa forza una variazione di tratto la ottieni, ed i rebbi poi ritornano bene nella posizione originale: ma molto sovente l'alimentatore non riesce a stare dietro al maggior flusso d'inchiostro richiesto, e si crea l'"effetto binario". Occorrerebbe mettersi a lavorare sull'alimentatore, sulla posizione del pennino, ecc. (non a caso è definita una penna per smanettoni).
...
L' effetto binario ce l'hai con tutti gli inchiostri?
Alcuni diamine ( per tenerci al risparmio) si comportano bene sulle SF , se l' alimentatore regge ovviamente.
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Messaggio da hobbit »

giulsina ha scritto: mercoledì 26 giugno 2019, 14:16 in che modo l'alimentatore può dare problemi? :?:
Ho delle penne che scrivono bene, a volte per qualche minuto, a volte anche per mezz'ora, ma poi inizia a mancare il flusso.
Ad esempio, mi è capitato con una cinese, molto carina, abbastanza scorrevole, ma che dopo qualche minuto il tratto inizia ad affievolirsi, il colore a sbiadire e a perdere di scorrevolezza.
Altro esempio che mi viene in mente, la Moonman M2, penna con cui scrivo bene, bel tratto, flusso ricco, colore saturo, che dopo una mezz'oretta si è vuotato totalmente l'alimentatore e ha smesso letteralmente di scrivere nonostante il serbatoio fosse ancora con il pieno di inchiostro.
Le marche classiche in genere presentano meno problemi perché hanno affinato nel tempo i loro materiali.
L'equilibrio spessore pennino/capacità di erogazione dell'alimentatore è una questione abbastanza delicata. Capiamoci, se il massimo che ci facciamo con le nostre stilo è fare qualche ghirigoro, allora non ci sono problemi, ma se le si usa per sessioni di scrittura prolungate allora vengono fuori delle criticità che a prima vista possono sfuggire. Dipende tutto quello che ci si fa con la penna. Ad esempio a me la stilo, piace tanto, concettualmente ed usarla. E per la mia mentalità mi sento di apprezzare gli strumenti semplici ed affidabili e sto cercando di lasciar perdere prodotti esotici che promettono miracoli, ma poi non riescono nemmeno a fare cose normali.
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Messaggio da Ottorino »

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giulsina ha scritto: mercoledì 26 giugno 2019, 14:14
Non sarebbe una idea malvagia; avresti dei modelli da consigliarmi o dei criteri? Anche una eventuale guida qui sul sito o su altri che possa consultare autonomamente
Dalle poche penne con pennino flessibile che ho avuto modo di cedere ai penshow, l'unico consiglio che ti posso dare è provarle.
Non c'e' guida che tenga: ogni mano sente cose diverse.
Ornella di Stilo e Stile e musicamusica, ad esempio, prima di prenderne una le provano tutte: e in tutte ci sentono delle differenze che io povero amante dei chiodi, appena posso capire.

Quindi no, una guida credo sia impossibile da scrivere. Forse per le moderne.
Per le vecchie ti potrei dire genericamente Waterman, ma non è detto che tu ci trovi sempre un pennino flessibile.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Consigli penna con pennino flessibile

Messaggio da Invernomuto »

Non immaginavo uno scetticismo così diffuso per le Noodler's Ahab, devo ammettere che mi ha sorpreso perché è un po' in contrasto con quello che si legge/vede in rete. Non è una penna di cui generalmente si parla male, odore a parte.
È proprio vero che bisogna rivolgersi a chi le cose le usa nel quotidiano (voi) rispetto a chi magari le prova mezz'oretta per fare la recensione.
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Messaggio da ArabaFenice »

Dipende anche dalle aspettative e dal risultato che si vuole ottenere con certi pennini;ho preso le penne che ha citato pettirosso e non mi hanno soddisfatto,poi ho preso una Reform Calligraph con pennino 1.1 e con questa ci faccio delle sedute di scrittura lente,con tratti stretti e larghi,senza far fatica in rilassamento,anche la scelta dell'inchiostro aiuta
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Messaggio da piccardi »

Invernomuto ha scritto: mercoledì 26 giugno 2019, 18:45 Non immaginavo uno scetticismo così diffuso per le Noodler's Ahab, devo ammettere che mi ha sorpreso perché è un po' in contrasto con quello che si legge/vede in rete
Il problema è che essere flessibile per chi ha usato un flessibile "vero" ha un significato parecchio diverso rispetto a quello che gli danno i produttori della Ahab. Diciamo la differenza fra applicare una pressione di meno di 100gr e quella di applicarne 250...

Simone
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Messaggio da schnier »

Ciao, ti conviene cercare su ebay con la parola chiave flex nib tra le vintage, nel forum ci sono diverse discussioni su quali sono le vintage che hanno una buona/ottima flessibilità, prima di comprarla però assicurati che abbiano il sacchetto funzionante, altrimenti evita se non sai cambiarlo o non conosci chi sappia far queste cose. A volte gli stessi seller fanno anche un servizio di riparazione, ovviamente vogliono un compenso ulteriore rispetto al costo della penna, io trovai una waterman 502 con flex nib da un venditore inglese. Buona fortuna! :thumbup:
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Messaggio da maicol69 »

… diciamo che la Ahab, grazie alla elasticità del suo pennino - che è cosa ben diversa da flessibilità - dà comunque quella sensazione
personalmente, mi ci trovo molto bene e la prediligo, ad esempio, a quei pennini molto rigidi e fissi che ormai dilagano anche nelle penne più rinomate
l'acquisto inoltre è senz'altro abbordabile
può quindi essere utilizzato come test, perchè non è poi detto che il pennnino "veramente" flessibile incontri subito il tuo feeling

io, comunque, la consiglio
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Messaggio da kircher »

Fra tutte le penne nuove che ho provato, il pennino più flessibile che mi sia capitato è quello della FP revolution. La penna è così così ma il pennino non è male e non costa tanto - spedizione a parte.
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