Consiglio per acquisto Omas

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elpi
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Consiglio per acquisto Omas

Messaggio da elpi »

Avrei deciso di acquistare per la prima volta una penna Omas vintage e, poichè sono praticamente del tutto ignorante su questo marchio, vorrei avere qualche consiglio per evitare di fare un acquisto sbagliato. Ho trovato 4 proposte, questa è la prima
penna-omas361-foto1-nemesigioielli.jpg
penna-omas361-foto2-nemesigioielli.jpg
e questa è la seconda:
Omas Milord 2.JPG
Entrambe classificate dai venditori come Milord ma, come si vede, sono diverse, la prima sembra di produzione precedente e sembra avere il pennino un pò corroso allora chiederei a chi è esperto: considerando che hanno praticamente lo stesso prezzo, quale delle due risulta migliore?
Ho sentito parlare di una produzione (anni 90?) in cui il corpo è soggetto a deformazioni che bloccano lo stantuffo, oppure fragilità del collare porta pennino, queste rientrano in questa produzione?
Non conosco la gradazione dei pennini, su cui dovrò informarmi, eventualmente, a parità di gradazione i due pennini hanno lo stesso tratto o ci sono differenze sostanziali?
La terza proposta (qualche decina di euro in più) è questa:
Omas 556-F Black resin.jpg
La quarta è questa (ancora più costosa):
Omas 556-F Oil blue resin 2.jpg
Anche per queste valgono le domande di prima: produzioni che possono presentare problemi? il tratto di un pennino M quanto è grande? (ad esempio rispetto ai pennini Lamy, che conosco bene)
Grazie a tutti quelli che sapranno darmi dei consigli
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LucaC
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Messaggio da LucaC »

Ciao, se a te piace questa forma per una penna Omas io ti consiglierei di cercare una Omas GentlemEn (non gentleman), pennino extra lucens e penna in celluloide. Con quella avrai molte più soddisfazioni rispetto quelle presentate e una qualità di scrittura superiore oltre ad una penna veramente vintage.
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domenico98
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Messaggio da domenico98 »

Ciao e complimenti per l'ottimo obiettivo! La Omas è uno dei miei marchi in assoluto preferiti (se non addirittura il mio preferito) per le stilografiche: lo stile e la qualità di scrittura sono davvero fenomenali. Come ti ha detto giustamente Luca (che di Omas ne ha tante e di bellissime), il consiglio è quello di optare per una vintage, dove ancora si riconosce la grande attenzione per i dettagli e la indiscutibile qualità costruttiva e di scrittura che hanno permesso a Omas di diventare cio che è (o meglio ciò che era), cioè una delle migliori case produttrici italiane di stilografiche, e che purtroppo negli ultimi modelli si è persa parecchio. Un'ottimale scelta può essere quella che ti ha consigliato appunto Luca, la Omas Gentlemen (con la 'e'): penna in celluloide (e non in quella dispettosa resina di cotone) nera di buone dimensioni, vera grecata (dettaglio classico della casa), corpo sfaccettato, caricamento a stantuffo (molto robusto, performante e di grande qualità, a differenza di quello montato sui modelli più recenti come quelli da te mostrati), pennino in oro 14k "Extralucens" particolarmente flessibile (a parer mio uno dei migliori pennini mai prodotti) e dorature molto durature (perdona il gioco di parole). Ho avuto anche io questa stupenda penna, come qualità costruttiva era spettacolare, purtroppo ho dovuto cederla per via del pennino veramente troppo fine per i miei gusti. Tanto è stato il dispiacere di averla lasciata andare che per compensare (non ancora del tutto ;) ) il vuoto che quella penna mi ha lascito, ho dovuto prendere altre due Omas (una Extra Senior sfaccettata degli anni trenta e una extra Lucens grande sempre nera con pennino medio :mrgreen: ). Chiedendo perdono per l'attimo di nostalgia e di leggero esibizionismo, sostengo anche io il parere di Luca riguardo alla Gentlemen (se desideri una penna di grandi dimensioni) o comunque di una penna Omas veramente vintage, come la serie 55x in celluloide (alcune veramente stupende, si possono trovare anche a prezzi molto buoni). Per quanto riguarda i pennini, purtroppo non ti so rispondere, il medio della mia Extralucens è un medio scorrevolissimo e direi che come tratto è quasi paragonabile ad un medio Lamy, ma si tratta di un pennino vintage, perciò non ti posso dare un riscontro perfetto (avendolo il pennino Lamy medio solamente provato). Sperando di esserti stato d'aiuto, ti faccio i miei auguri per il tuo futuro acquisto, e che possa soddisfarti nel migliore dei modi!

Lorenzo Domenico

P.S.: LucaC, sappi che sono un grandissimo fan delle tue Omas, sono davvero davvero stupende!
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LucaC
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Messaggio da LucaC »

domenico98 ha scritto: lunedì 1 luglio 2019, 17:00
P.S.: LucaC, sappi che sono un grandissimo fan delle tue Omas, sono davvero davvero stupende!
Grazie, troppo gentile! :thumbup:
elpi
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Messaggio da elpi »

Grazie per le vostre risposte che, devo dire, mi lasciano piuttosto sorpreso.
Infatti, leggendo sul forum, mi pareva di avere capito che le penne Omas fossero di grande qualità, forse le migliori nella produzione italiana (superiori anche ad Aurora) invece scopro che, tolta la produzione in celluloide, che, se ho ben capito, è piuttosto limitata nel tempo, le altre penne mostreranno prima o poi problemi vari dovuti alla deformazione.
Quindi voi mi sconsigliate decisamente di prendere penne prodotte dagli anni '70 in avanti?
Tipo le Milord che, sto vedendo, si trovano abbastanza facilmente, in perfette condizioni e a prezzi abbordabili?
O c'è qualche penna, del periodo post '70 (con prezzi non eccessivi) che sia di qualità costruttiva tale da supporre non avere problemi nel tempo?
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Messaggio da gionni »

Posso scriverti della mia esperienza limitata con due OMAS abbastanza recenti degli anni '80: una 555/F e una Milord: sono entrambe in buona salute e funzionano bene. La 555/F ha il pistone leggermente duro, ma comunque scorre, ed ha un bel pennino semiflessibile; non presenta deformazioni. La Milord, comprata usata in un mercatino, ha avuto bisogno della sostituzione del collarino del gruppo di scrittura, che era crepato, ma adesso scrive molto bene e non ha alcuna deformazione.
Ciao. Gionni
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Messaggio da elpi »

Grazie per la risposta.
Ho letto sul forum Fountain Pen Network che le prime Omas degli anni '80 sono più soggette a deformarzioni e rottura del collarino di quanto non siano quelle della fine anni '90, allora mi chiedevo se c'è un modo per identificare il periodo in cui la penna è stata costruita.
Per esempio nelle foto che ho allegato si vedono differenze in penne dello stesso modello (Milord): ci sono quelle con la greca semplice o doppia e quelle con la clip con rotellina e senza.
Questi sono elementi che permetto di stabilire quale è precedente e quale successiva?
Mi pare di avere letto su FPN che la rotellina (originaria dei modelli in celluloide, poi eliminata) è stata reintrodotta nella seconda produzione di Arte Italiana (fine '90), e così dovrebbe essere anche per la doppia greca.
Vi risulta corretto?
Se fosse così allora sarebbe meglio scegliere una penna con doppia greca e rotella nella clip, che ne pensate?
elpi
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Messaggio da elpi »

In attesa di ricevere una risposta ai quesiti precedenti pongo un'altra domanda.
Io non ho mai usato una penna Omas quindi non ho idea di quale si la larghezza effettiva dei pennini, ho trovato in un catalogo Omas del1991 questa immagine:
Gradazione pennini.JPG
Da questa immagine vedo che il pennino M è, di fatto, molto largo (1,00 mm) e mi sembra un pò troppo per una normale scrittura quotidiana, per la quale mi sembrerebbe più adatto un F.
Mi chiedevo se questa immagine è precisa e corrisponde alla realtà.
Per farmi avere un'idea un pò più precisa, chi ha esperienza di pennini Omas, potrebbe dirmi in che rapporto stanno con altri pennini comuni e conosciuti tipo Pelikan, Aurora, Lamy, ecc.
Grazie
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domenico98
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Messaggio da domenico98 »

Ciao Elpi, riguardo ai tuoi quesiti, come hai giustamente fatto notare la produzione moderna di Omas si può dividere in due parti: quella iniziata con l'utilizzo dell'allora nuovo materiale (la resina di cotone) e ancora quella più recente, dove si può riconoscere un leggero cambiamento stilistico. Riguardo alla prima produzione moderna ti posso dire che mi sono capitate un paio di 557 Ogiva messe parecchio male per via delle deformazioni, ma i loro pennini sono eccezionali. Penso (ma non voglio dire boiate) che le due produzioni di possono dividere anche in base all'acquisto da arte della Luois Vitton della Omas stessa, cambiando anche la produzione dei pennini. I pennini della generazione precedente (sempre su penne in resina di cotone) erano molto più simili ai precedenti extra Lucens e li ho sempre visti in oro 14k 585, sulle penne più moderne (quindi penso nella fase Luois Vitton) il disegno è leggermente cambiato e si possono trovare pennini anche in oro 18k 750. Nulla togliendo a quest'ultimi che rimangono sempre ottimi pennini, preferisco tra i due i pennini della produzione antecedente, molto più morbidi e anche leggermente flessibili. Purtroppo per loro sono montati su penne che tendono a rovinarsi: uno dei modi per distinguere queste due produzioni è appunto la clip, che nella prima produzione risulta essere identica a quella montata sulle vecchie 55x/f (la f sta per sfaccettate) e sulle Dama, Milord e Gentlemen in celluloide; quella invece della produzione più recente monta le clip con la ruzzolina, tipica delle penne anni 30/40. Ora che ci penso in effetti non ho mai visto deformazioni sulla produzione più recente della Omas (Luois Vitton), ma potrebbe essere una questione di tempo, purtroppo non posso assicurarti che le penne della produzione più recente siano assolutamente esenti da eventuali deformazioni. Per quanto concerne i pennini cioè che ti posso dire è questo: qualche tempo fa ebbi modo di provare una Ogiva della vecchia produzione (resina di cotone), il pennino era un medio veramente veramente stupendo, morbidissimo, scorrevolissimo e dal flusso molto abbondante (come piace a me), sembrava più in broad confrontato con ad esempio un medio Aurora. Allo stesso modo ho provato il pennino di una Milord (la grandezza del pennino era minore rispetto a quello della Ogiva), anche questo un medio, era della produzione più recente in oro 18k (in questi pennini della produzione più recente i lati della punta della freccia continuano seguendo il bordo del pennino fino alla fine delle ali dello stesso, nella produzione vecchia i lati della freccia terminano molto prima, e solitamente le incisioni su quest'ultimi sono più profonde rispetto a quello più recenti), l'ho trovato estremamente scorrevole, quasi non si sentiva sulla carta lo strisciare del pennino, flusso perfetto, rigido (non permetteva alcuna flessione) e leggermente più fine del medio della Ogiva. Quest'ultimo probabilmente lo paragonerei ad un medio Aurora. Non riesco a fare un paragone con il Pelikan, purtroppo le graduazioni della Pelikan non sono sempre le stesse. Sperando di essere stato chiaro, ti rinnovo gli auguri per il tuo futuro acquisto! Se hai altri dubbi non esitare a chiedere, chiedo perdono per eventuali informazioni errate riguardo a proprietà e acquisizioni varie. Buona ricerca!

Lorenzo Domenico
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Messaggio da Arenaldiel »

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Messaggio da elpi »

Grazie Domenico, ora ho le idee un pò più chiare.
Quindi le più vecchie, quelle con la clip senza con la ruzzolina e col pennino 585, hanno un pennino migliore ma hanno corpi il cui materiale è più soggetto a deformazione.
Perciò delle quattro che ho indicato la 1, la 3 e la 4 sono più recenti della 2.
Invece tra la 3 e la 4 quale è più recente?
La versione con la doppia greca viene prima o dopo della versione con la greca solo sul cappuccio?
Mi pare di avere letto su FPN che la seconda greca è stata introdotta nelle ultime versioni, ti risulta corretto?
Ti faccio queste domande perchè a questo punto avrei deciso di acquistare la più recente in assoluto per avere la probabilità più bassa di avere deformazioni a breve termine.
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