La Pilot non vende più oltreoceano?
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L'anno scorso presi la Capless...giusto in tempo.
PS
Adesso a quanto ammontano le spese di imoprtazione di una penna dal Giappone ?
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Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
Lao Tsu
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Allora appena in tempo, ho una Falcon in arrivo
Anche se, ripeto, e' una cosa protezionistica che capisco poco... pure se fosse collegata ai casini internazionali dovuti a Trump (come ho sentito dire) non vedo cosa c'entri visto che stiamo parlando di vendite dal Giappone. Non ho seguito piu' la storia pero', si sa e' una cosa che riguarda il commercio internazionale o e' un qualche regolamento aziendale della Pilot? In qual caso e' una specie di zappa sui piedi
Anche se, ripeto, e' una cosa protezionistica che capisco poco... pure se fosse collegata ai casini internazionali dovuti a Trump (come ho sentito dire) non vedo cosa c'entri visto che stiamo parlando di vendite dal Giappone. Non ho seguito piu' la storia pero', si sa e' una cosa che riguarda il commercio internazionale o e' un qualche regolamento aziendale della Pilot? In qual caso e' una specie di zappa sui piedi
“Ankh-Morpork had dallied with many forms of government and had ended up with that form of democracy known as One Man, One Vote. The Patrician was the Man; he had the Vote.”
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Trump non c'entra.
È una mossa per tutelare i distributori nazionali, che evidentemente si sono lamentati e hanno minacciato di rinunciare al mandato.
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E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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E' la politica di distribuzione che fa acqua...le discrepanze di prezzo sono sostanziali, ovvio che si crei mercato parallelo.
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Succede, quando il distributore non è la casa madre stessa, ma una società terza (come credo sia in Italia).
In questo caso nel prezzo di vendita deve entrare il guadagno per l'azienda che produce la penna e quello per l'azienda che la importa, la distribuisce e assicura la garanzia.
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Se è così il problema è per tutta l'Europa, i prezzi nei paesi UE non sono diversi.Phormula ha scritto: ↑martedì 24 settembre 2019, 14:03Succede, quando il distributore non è la casa madre stessa, ma una società terza (come credo sia in Italia).
In questo caso nel prezzo di vendita deve entrare il guadagno per l'azienda che produce la penna e quello per l'azienda che la importa, la distribuisce e assicura la garanzia.
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E' probabile che in alcuni paesi europei ci sia una società terza, mentre in altri sia una filiale della casa (Pilot produce in Francia), ma che quest'ultima abbia deciso di mantenere prezzi allineati a quelli dei distributori terzi, peer evitare di danneggiare il loro mercato e creare concorrenza sleale tra chi compra online e chi compra nei negozi. In Unione Europea esiste la libera circolazione delle merci e quindi vietare vendite all'interno dell'Unione Europea (ad esempio vietando ad un negoziante italiano di approvigionarsi in Francia anzichè dal distributotre italiano) sarebbe illegale.
Nel caso del Giappone a comprare non erano solo i privati cittadini (che comprano una penna per volta) ma anche molti negozi e rivenditori online, che importando direttamente merce acquistata da grossisti giapponesi spuntavano prezzi migliori che non acquistando dai distributori nazionali.
Nel caso del Giappone a comprare non erano solo i privati cittadini (che comprano una penna per volta) ma anche molti negozi e rivenditori online, che importando direttamente merce acquistata da grossisti giapponesi spuntavano prezzi migliori che non acquistando dai distributori nazionali.
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Non so per le penne, ma per alcune merci i prezzi in Europa possono essere sensibilmente diversi nei vari stati, anche a parità di distributore.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
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Anche le penne. Guardate il sito tedesco della Schneider e poi guardate quello italiano. C'è da piangere (ancora di più per il fatto che non è possibile acquistare dal primo).
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Il mercato tedesco delle penne stilografiche scolastiche è estremamente competitivo, tant'è che Schneider ha semplificato la "Base" a metà degli anni 2000, eliminando la finestrella trasparente, ma mantenendo il costo sotto la soglia psicologica dei 10 Euro (sul mercato tedesco).
La stilografica è ancora obbligatoria in molte scuole primarie, mentre da noi impazzano le biro cancellabili, e non sono pochi gli studenti che continuano ad usarla anche alle superiori ed all'università. Questo crea un mercato significativo, senza il quale probabilmente avremmo detto addio alle stilografiche scolastiche da tempo.
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Non ho letto tutto il thread ma mi è capitato che alcuni venditori giapponesi non vendessero penne fuori dal Giappone (vale anche per le penne riservate al pubblico giapponese). In questi casi si può utilizzare un "ponte", una sorta di casella postale giapponese. Ci sono dei siti che offrono il servizio. Io ho utilizzato il "coniglio bianco". Se servono dati ulteriori e posso postarli in questa sezione lo faccio volentieri altrimenti contattatemi pure in PM. Ciao
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Esatto, intendevo proprio quello. Per dire: c'è un distributore tedesco di materiali per belle arti, con vari portali nazionali (inglese, tedesco, francese, italiano, etc), che rende impossibile acquistare - ad esempio - sul suo sito francese (riservato ai soli francesi), dove ci sono determinati materiali di fabbricazione olandese a prezzo inferiore anche del 40%, rispetto a quello italiano. Ovviamente nessun problema quando, trovandomi a Parigi, sono andato direttamente in uno dei suoi negozi.
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Interessante. A quali penne ti riferisci ?Annibale ha scritto: ↑mercoledì 25 settembre 2019, 11:58 Non ho letto tutto il thread ma mi è capitato che alcuni venditori giapponesi non vendessero penne fuori dal Giappone (vale anche per le penne riservate al pubblico giapponese). In questi casi si può utilizzare un "ponte", una sorta di casella postale giapponese. Ci sono dei siti che offrono il servizio. Io ho utilizzato il "coniglio bianco". Se servono dati ulteriori e posso postarli in questa sezione lo faccio volentieri altrimenti contattatemi pure in PM. Ciao
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Ad esempio, ci sono siti giapponesi, tipo Wancher e Pensachi, che hanno edizioni speciali delle Sailor riservate al solo mercato giapponese e non vendibili in altri paesi. In questi casi uso il sito indicato sopra. Non so se posso postare l'url preciso nella sezione, altrimenti, se vuoi, lo mando via PM.ASTROLUX ha scritto: ↑mercoledì 25 settembre 2019, 16:52Interessante. A quali penne ti riferisci ?Annibale ha scritto: ↑mercoledì 25 settembre 2019, 11:58 Non ho letto tutto il thread ma mi è capitato che alcuni venditori giapponesi non vendessero penne fuori dal Giappone (vale anche per le penne riservate al pubblico giapponese). In questi casi si può utilizzare un "ponte", una sorta di casella postale giapponese. Ci sono dei siti che offrono il servizio. Io ho utilizzato il "coniglio bianco". Se servono dati ulteriori e posso postarli in questa sezione lo faccio volentieri altrimenti contattatemi pure in PM. Ciao
Provati più volte e molto affidabili.
Credo che lo stesso lo si possa fare per tutte le penne che i vari rivenditori non vogliono o non possono spedire direttamente dal Giappone.