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Periodo in Giappone: cosa comprereste con un budget di 200€?

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stanzarichi
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Periodo in Giappone: cosa comprereste con un budget di 200€?

Messaggio da stanzarichi »

Ripesco questo topic per segnalare che sto usando la penna regolarmente al lavoro, caricata con Sailor Kiwa Giro e la trovo impeccabile. Il pennino è una gioia, il converter tiene una quantità di inchiostro idonea per garantire una durata discreta alla carica (almeno per le mie esigenze). Assolutamente promossa. Confesso che se non fosse che amo le penne di grandi dimensioni (149 e simili), questa potrebbe tranquillamente finire tra le mie preferite fosse di dimensioni più cospicue. Probabilmente un segno che devo comprare la Sailor KOP prima o poi :lol:
Riccardo
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MatteoM
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Messaggio da MatteoM »

Confermo tutto! Anche io sono pienamente soddisfatto della mia 1911 large con pennino H-M.
Senza dubbio il miglior gruppo scrittura nel mio (modesto) arsenale.
Non ho potuto comprarla direttamente in Giappone ma da un sito inglese offrivano uno sconto interessante...morale della favola 230 euro dai 300 di listino ;)
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schnier
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Messaggio da schnier »

Ma quando si fanno certi acquisti al rientro passano senza sovrattassa?
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stanzarichi
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Messaggio da stanzarichi »

schnier ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 16:02 Ma quando si fanno certi acquisti al rientro passano senza sovrattassa?
Tutto ciò che viene dichiarato al passaggio in dogana viene, se non erro, sottoposto a iva o comunque tassazione italiana.

Chiedo perdono se non aggiungo oltre per non scadere in discorsi legati a legalità/illegalità/opportunità.
Riccardo
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schnier
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Messaggio da schnier »

A quel punto la convenienza non c'è più nel comprare all'estero.
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Automedonte
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Messaggio da Automedonte »

schnier ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 16:02 Ma quando si fanno certi acquisti al rientro passano senza sovrattassa?
Stanzarichi non ha pagato tasse perché, come detto da Lui, era un acquisto tax free evidentemente in aeroporto e quindi passa la dogana senza pagare nulla perchè sono porto franco.

Viceversa se la compri in un negozio normale in teoria dovresti dichiararla in dogana e pagare le relative tasse oltre l'iva.

Ovviamente per una penna il discorso è relativo perchè basta che la metti in tasca carica di inchiostro e diventa difficile stabilire se è un nuovo acquisto o una penna usata che avevi già prima.
Certo che se controllano la valigia e ci trovano dentro scatola, scontrino e garanzia non hai scampo :D
Cesare Augusto
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Periodo in Giappone: cosa comprereste con un budget di 200€?

Messaggio da Scriptor »

stanzarichi ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 20:14
schnier ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 16:02 Ma quando si fanno certi acquisti al rientro passano senza sovrattassa?
Tutto ciò che viene dichiarato al passaggio in dogana viene, se non erro, sottoposto a iva o comunque tassazione italiana.

Chiedo perdono se non aggiungo oltre per non scadere in discorsi legati a legalità/illegalità/opportunità.
È esattamente così.

Aggiungo che in Giappone l'IVA locale (10%) non si rimborsa in aeroporto al momentro del rientro, agli sportelli "Duty free": viene invece rimborsata in contanti, direttamente a un apposito sportello del negozio o del centro commerciale, non appena effettuato l'acquisto, mostrando il passaporto estero.
La cifra minima per il rimborso IVA è di norma 5000 Yen (circa 45 EUR).
Un'altra cosa: solitamente i prezzi esposti sono ovunque senza IVA, per cui in cassa ci si deve aspettare un rincaro del 10% del prezzo esposto.
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stanzarichi
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Messaggio da stanzarichi »

schnier ha scritto: martedì 28 aprile 2020, 21:33 A quel punto la convenienza non c'è più nel comprare all'estero.
In realtà no, perché anche con il 22% di iva mi sarebbe costata meno che in Italia (non c’è il ricarico di chi importa e di chi vende).
Riccardo
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codibugnolo
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Messaggio da codibugnolo »

Mi autodenuncio, a gennaio 2019 ho acquistato da un commerciante giapponese via amazzonia, la stessa Sailor 1911 large pennino f 21k, stesso colore per 138 €, spese comprese, a casa mia, non era compreso il converter che ho acquistato a parte per 8 €. Per 5/6 € anche una scatolina di cartucce kiwa guru. Un colpo di fortuna ogni tanto alza il morale...
Non posso che condividere il giudizio positivo di stanzarichi, non avrà un'estetica originalissima, però è una fuoriclasse quando scende in pista e scrive
kircher
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Messaggio da kircher »

Ma esiste una franchigia sugli acquisti personali al di sotto di una certa soglia! Al di sotto dei 430€ non è necessario fare dichiarazione doganale.
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Messaggio da valhalla »

kircher ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 15:42 Ma esiste una franchigia sugli acquisti personali al di sotto di una certa soglia! Al di sotto dei 430€ non è necessario fare dichiarazione doganale.
che io sappia la soglia sono 22 euro; poi c'è una seconda soglia che non ricordo sotto la quale si paga solo l'iva, senza dazi.

Però ogni tanto ci son cose che passano senza essere controllate, e non credo che sia banale in quei casi andare in dogana a dire “mi hanno consegnato cose, ma io vorrei pagarci le giuste tasse”.
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kircher
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Messaggio da kircher »

La franchigia per chi viaggia e rientra nella UE portando con sé oggetti acquistati extraUE (e stati associati) è diversa da quella dei pacchi postali. Altrimenti le dogane sarebbero invase di gente che si è comprata due magliette e un cappellino negli Usa.
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Messaggio da schnier »

kircher ha scritto: mercoledì 29 aprile 2020, 21:33 La franchigia per chi viaggia e rientra nella UE portando con sé oggetti acquistati extraUE (e stati associati) è diversa da quella dei pacchi postali. Altrimenti le dogane sarebbero invase di gente che si è comprata due magliette e un cappellino negli Usa.
Ecco, era questo il senso della mia domanda. Come funziona insomma quando compri all'estero un oggetto di lusso come una penna?
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Messaggio da Scriptor »

L'IVA è una cosa, il dazio è un'altra cosa. Le franchigie sono sul dazio.
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Messaggio da maylota »

Scriptor ha scritto: giovedì 30 aprile 2020, 11:13 L'IVA è una cosa, il dazio è un'altra cosa. Le franchigie sono sul dazio.
Però sul portale dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli dicono questo:

Quesito – Beni al seguito:
Vorrei sapere, per un viaggiatore che rientra da un paese extra UE con dei beni al seguito, quale è l'importo in franchigia di cui può fruire senza pagare alcun dazio.

Risposta: La vigente normativa comunitaria e la relativa regolamentazione nazionale (articolo 41 del Regolamento CE 1186/2009, Direttiva IVA n. 74/2007 del Consiglio, Decreto 6 marzo 2009 n. 32 e le Circolari n. 2/D del 03/02/2010, n. 14/D dell'11/06/2009 e n.43/D del 28/11/2008 – reperibili sul sito web di questa Agenzia, www.adm.gov.it , nella sezione "Atti amministrativi generali - Circolari - Anni 2010, 2009 e 2008") prevede l'esenzione dai dazi doganali, dall'IVA e dalle accise per le merci che i viaggiatori, provenienti da Paesi terzi, portano con sé nel proprio bagaglio personale, a condizione che si tratti di importazioni di natura non commerciale e che il valore delle stesse merci non superi complessivamente € 300,00 per viaggiatore. Detto importo è aumentato a € 430,00 nel caso di viaggiatori aerei e viaggiatori via mare (per viaggiatori aerei e viaggiatori via mare si intendono tutti i passeggeri che effettuano viaggi aerei o marittimi, fatta eccezione per l'aviazione privata da diporto o la navigazione privata da diporto).
Per i viaggiatori di età inferiore ai 15 anni, le soglie monetarie sopraindicate sono ridotte a € 150,00 per viaggiatore, indipendentemente dal mezzo di trasporto utilizzato.
Ai fini del calcolo delle soglie monetarie sopraindicate, si precisa che il valore delle singole merci non può essere frazionato.
P Per i prodotti del tabacco, per l'alcol e le bevande alcoliche, sono invece previsti dei limiti quantitativi che potranno essere rilevati sul citato sito web di questa Agenzia, nella sezione Dogane => Il Cittadino => Carta doganale del viaggiatore.
Si precisa che se il valore del bene supera i limiti di franchigia il viaggiatore è tenuto al pagamento dei diritti doganali afferenti l'intero valore dello stesso.
https://www.adm.gov.it/portale/-/faq-dogane-accise
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