De Agostini

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lucacecchi
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Messaggio da lucacecchi »

Hiroshi ha scritto: lunedì 24 agosto 2020, 23:46
Quella mia di Sallustio e Tacito era una battuta, in realtà se proprio ne mettessero una latina dovrebbero mettere la penna di Giulio Cesare, che durante le sue campagne usava inchiostri Ferro..... Gallici! :lol:

(scusate... :oops: )
Bellissima battuta!

Io vi chiedo solo una cosa: conoscete qualcuno che dopo aver comprato queste collezioni sia diventato un vero appassionato?
Io no, ho solo l'esperienza diretta di un amico che aveva provato l'ebbrezza della stilo con un paio di numeri di una vecchia collezione ma queste macchiavano i fogli o non partivano mai all'inizio ed aveva capito che le stilografiche non facevano per lui.
Spero che siano prodotti validi altrimenti perdiamo appassionati! E spero che qualcuno mi risponda che è partito da una delle tante collezioni ed è finito a scrivere qua sul forum.

Poi aggiungo, ma qui mi ripeto, chi scrive questi fascicoli? Si sono rivolti per caso a qualcuno dei nostri esperti del forum?
Di informazioni sulle stilografiche se ne trovano su internet ormai a mani basse (se volete vi indico un forum molto ma molto valido!).
Se dovessi fare un progetto editoriale coinvolgerei i nostri esperti e mi piacerebbe tanto vedere una bella monografia o un bel libro che ormai non si trovano più!

Comunque ho notato che il piano editoriale è presente con tutte le uscite ma solo di alcuni modelli ci sono le anticipazioni fotografiche.

Saluti,
Luca
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Messaggio da Polemarco »

A ridosso di settembre le case editrici
“specializzate” mettono in campo le iniziative più strane: autovetture, carri armati, santini, rosari e ... penne. Normalmente il costo di un modello comprato “tuttofatto” è sensibilmente inferiore. E i fascicoli di accompagnamento lasciano molto a desiderare. Chi compra è di solito un dilettante. Non so quale aiuto possano dare.
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analogico
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Messaggio da analogico »

Secondo me in un forum come questo , la cui funzione è anche quella di coltivare e possibilmente accrescere la passione per la scrittura e perpetuare e diffondere l’uso della penna stilografica e la conoscenza della tradizione che ad essa è legata, è fondamentale diffondere le informazioni correttamente.
Immagino che le persone che leggono il forum senza esservi iscritte sono tantissime, moltissime saranno le persone poco esperte che magari cercano notizie sull’argomento stilografiche, e chissà magari qualcuno , sulla spinta del battage pubblicitario attuale, cerca informazioni proprio sull’argomento di cui si sta discettando.
Onde evitare che qualcuno giunga alla conclusione che “se le comprano quelli del forum delle stilografiche" , ……..è bene dire le cose come stanno.
Si tratta di penne che non hanno alcun valore collezionistico, quasi certamente di produzione cinese, (scrivo quasi solo perchè non ho un riscontro oggettivo) che mai si rivaluteranno nel tempo, il cui effettivo valore di mercato è bassissimo e la cui considerazione presso gli appassionati e gli estimatori delle stilografiche è prossima allo zero.
E’ corretto aggiungere che tutto ciò non toglie che possano scrivere in maniera soddisfacente.

Per tutto il resto fascicoli, brochure, raccoglitori ecc. ecc. non esprimo considerazioni in quanto non ne ho conoscenza diretta.
Assodato ciò ciascuno si regoli come vuole.
Antonio

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valhalla
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Messaggio da valhalla »

lucacecchi ha scritto: martedì 25 agosto 2020, 13:36 Io vi chiedo solo una cosa: conoscete qualcuno che dopo aver comprato queste collezioni sia diventato un vero appassionato?
conosco una persona che sistematicamente compra il primo numero di queste collezioni per scriverci, perché in molti casi si è trovato decisamente bene, e il prezzo è abbastanza basso da correre il rischio sóla.

Conta come appassionato? di sicuro non è un collezionista, però è una persona che da anni scrive solo con stilografiche (spesso cinesi), anche se ha iniziato ben prima della prima collezione comprata.
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mistermike
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Messaggio da mistermike »

Siccome sono io ad aver creato il topic mi sento in dovere di dire che si è andato un po' fuori tema, almeno secondo la mia considerazione. Trovo pedanti certe dissertazioni da grandi e consumati esperti. Il focus della questione era: in edicola è uscita una collezione di stilografiche. Punto. Cinesi, con tutta probabilità. Punto. La prima uscita non costa quasi niente e ti danno anche una confezione di cartucce Pelikan. Punto. Visto. Comprato. Postata la penna con la dichiarazione che non è un granché anche se scrive benino. Ottima, però, come penna da battaglia e senza avere la preoccupazione che si possa rompere o che la si possa perdere o che possano fregartela (se capita, chissenefrega, l'hai pagata meno di un cecio). L'intento era quello di condividere l'ebbrezza quasi infantile di un acquisto. Qual è il problema, dunque? Che qualche neofita possa comprare questi oggetti e allontanarsi in maniera definitiva dal mondo stilografico? E dove avete letto nel post che queste penne dovrebbero o potrebbero servire a invogliare gli inesperti? Mai lanciato un messaggio simile. Quanta pesantezza, a volte. :?
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Messaggio da sciumbasci »

lucacecchi ha scritto: martedì 25 agosto 2020, 13:36 Io vi chiedo solo una cosa: conoscete qualcuno che dopo aver comprato queste collezioni sia diventato un vero appassionato?
18 anni fa ho acquistato la mia prima stilografica proprio con le uscite in edicola DeAgostini. All'epoca non c'erano le collezioni dedicate, erano solo penne che volevano ricordare più o meno determinati periodi storici. Ricordo che la mia era rosso marmorizzata, con il logo di una penna d'oca stampato sul pennino, e che accettava solo cartucce corte.
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analogico
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Messaggio da analogico »

mistermike ha scritto: martedì 25 agosto 2020, 16:34 Siccome sono io ad aver creato il topic mi sento in dovere di dire che si è andato un po' fuori tema, almeno secondo la mia considerazione. Trovo pedanti certe dissertazioni da grandi e consumati esperti. Il focus della questione era: in edicola è uscita una collezione di stilografiche. Punto. Cinesi, con tutta probabilità. Punto. La prima uscita non costa quasi niente e ti danno anche una confezione di cartucce Pelikan. Punto. Visto. Comprato. Postata la penna con la dichiarazione che non è un granché anche se scrive benino. Ottima, però, come penna da battaglia e senza avere la preoccupazione che si possa rompere o che la si possa perdere o che possano fregartela (se capita, chissenefrega, l'hai pagata meno di un cecio). L'intento era quello di condividere l'ebbrezza quasi infantile di un acquisto. Qual è il problema, dunque? Che qualche neofita possa comprare questi oggetti e allontanarsi in maniera definitiva dal mondo stilografico? E dove avete letto nel post che queste penne dovrebbero o potrebbero servire a invogliare gli inesperti? Mai lanciato un messaggio simile. Quanta pesantezza, a volte. :?
Non siamo affatto andati fuori tema, si sta parlando di ciò che hai indicato nel titolo della discussione.
Del resto se hai deciso di pubblicare il tuo argomento è perchè lo hai voluto sottoporre alla considerazione di tutti, ebbene tra tutti c'è chi condivide la tua ebbrezza , chi la condivide in parte, chi non la condivide, mi rendo conto che sarebbe più gratificante ricevere unanime approvazione, ma nella realtà non accade, mai , si chiama diversità di vedute.
L'unica cosa certa è che chi non ha condiviso la tua ebbrezza non ha usato epiteti nè etichette poco gradevoli come invece non hai evitato di fare tu facendo ricorso ad oltranzismi moralismi pesantezze e pedanterie.
Io capisco che la tendenza di moda di questi tempi, è "accetto tutte le opinioni purchè siano uguali alle mie" , ma la chiave qui è leggere e rispondere alle opinioni a cui si ritene di voler rispondere e passare oltre se le opinioni non interessano, senza scadere nel malanimo e nella maleducazione, soprattutto quando non c'è ombra di malanimo e maleducazione in nessuno degli altri interventi.
Grazie.
Antonio

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Messaggio da Monet63 »

lucacecchi ha scritto: martedì 25 agosto 2020, 13:36 Io vi chiedo solo una cosa: conoscete qualcuno che dopo aver comprato queste collezioni sia diventato un vero appassionato?
No, al contrario. Un amico, quando abitavo a Parma, si era fatto un'idea profondamente sbagliata delle stilografiche, e aveva dirottato le sue attenzioni sulle roller gel. Poi, un giorno, uscì il discorso mentre mangiavamo una pizza all'aperto in Via Farini, e gli feci provare una normale Pelikan M200. Il giorno dopo gli regalai una Lamy Safari. Dopo una settimana aveva già due Delta. Questa la mia unica esperienza (indiretta peraltro) sulla questione.
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In quanto al valore che io assegno alle uscite nel loro complesso: trovo che, pur con tutta la buona volontà e fantasia, sia difficilissimo creare un'intera opera enciclopedica su questo genere di penne cinesi, a meno che all'interno dei fascicoli non si parli soprattutto di aspetti tecnici realmente interessanti relativi a penne storiche, un po' come succede col nostro Wiki (ma allora, perché forzare allegando a ogni fascicolo qualcosa di diverso?). Mi piace l'aspetto storico, ovvero il fatto che i vari fascicoli parlino di determinati personaggi, ma anche lì dipende da come verrà fatto. Mi piace e mi interessa moltissimo la sezione pubblicitaria d'epoca, ma non è sufficiente per farmi acquistare i fascicoli.
mistermike ha scritto: martedì 25 agosto 2020, 16:34 Trovo pedanti certe dissertazioni da grandi e consumati esperti. Il focus della questione era: in edicola è uscita una collezione di stilografiche. Punto. Cinesi, con tutta probabilità. Punto. La prima uscita non costa quasi niente e ti danno anche una confezione di cartucce Pelikan. Punto. Visto. Comprato. Postata la penna con la dichiarazione che non è un granché anche se scrive benino. Ottima, però, come penna da battaglia e senza avere la preoccupazione che si possa rompere o che la si possa perdere o che possano fregartela (se capita, chissenefrega, l'hai pagata meno di un cecio). L'intento era quello di condividere l'ebbrezza quasi infantile di un acquisto. Qual è il problema, dunque? Che qualche neofita possa comprare questi oggetti e allontanarsi in maniera definitiva dal mondo stilografico? E dove avete letto nel post che queste penne dovrebbero o potrebbero servire a invogliare gli inesperti? Mai lanciato un messaggio simile. Quanta pesantezza, a volte. :?
Il problema, che certamente non hai considerato, è che se pubblichi un argomento così su un forum di discussione di appassionati di penne stilografiche, il minimo che possa capitare - banalmente - è che se ne discuta; e non è detto che la chiacchierata prenda la piega che tu vorresti.
Trovo molto poco carino, invece, dare del "pesante" a chi interviene nella discussione, ma me ne farò una ragione. Intanto, per non saper né leggere né scrivere, come faccio solitamente in questi casi, mi chiamo fuori.
Buon proseguimento.
L’opera d’arte è sempre una confessione.
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Messaggio da Gargaros »

Siete "pesanti" perché partite prevenuti. Prendete almeno il primo numero, poi parlate con prova alla mano. Magari non vi scosterete dal vostro parere, ma almeno non darete più la sensazione di chi parla solo per partito preso. Cosa sono cinque euro rispetto alle centinaia che buttate mensilmente per penne da alta borghesia? Vi dà così tanto fastidio dare un centesimo ai cinesi (in verità a De Agostini: i cinesi hanno già intascato il malloppo dell'appalto)?

Come si faccia a dire poi che queste cose non hanno valore collezionistico, io non lo capisco. Nel suo piccolo è una collezione da edicola. Fra cinquant'anni potrebbe subire una rivalutazione impensata. Lo sapete che ci sono penne cinesi che con gli anni sono diventati pezzi rari e oggi hanno un certo valore? E venivano smerciate a due centesimi, per altro. Chi di voi ci avrebbe scommeso, a suo tempo?

A De Agostini biasimo solo il prezzo a regime, come avete detto anche voi. Ma non posso sapere quanto sia giustificato... Magari sono stilografiche fatte davvero bene, per gli standard cinesi, e che hanno avuto un controllo qualità degno di questo nome...

E a proposito, cosa diavolo sta succedendo su Aliexpress? Penne che ieri costavano 2 euro oggi le vedo a 10, 15, 20... :think:
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Gargaros ha scritto: martedì 25 agosto 2020, 20:10 E a proposito, cosa diavolo sta succedendo su Aliexpress? Penne che ieri costavano 2 euro oggi le vedo a 10, 15, 20... :think:
De Agostini ha comprato Aliexpress!!! :lol: :lol: :lol:
Scusate ma era un rigore a porta vuota!
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Gargaros ha scritto: martedì 25 agosto 2020, 20:10 Siete "pesanti" perché partite prevenuti. Prendete almeno il primo numero, poi parlate con prova alla mano. Magari non vi scosterete dal vostro parere, ma almeno non darete più la sensazione di chi parla solo per partito preso.
Tu invece che non parli per partito preso, però dai per scontato che nessuno di quelli che non concordano con la tua visione delle cose, abbiano mai comprato una due dieci o mille penne cinesi , o pensi che questa sia la prima volta che in edicola si vendano "collane" di penne stilografiche e quindi nessuno si sia potuto già fare un'idea.
Gargaros ha scritto: martedì 25 agosto 2020, 20:10 Cosa sono cinque euro rispetto alle centinaia che buttate mensilmente per penne da alta borghesia
Ecco, dopo questa frase, e dopo certa terminologia, non si può che concordare con Monet63 ed abbandonare l'area, lasciandovi in pasto i resti della discussione.
Antonio

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Messaggio da piccardi »

A me la penna vista nelle foto non piace, perché mai dovrei comprarla per dire che non mi piace e non mi interessa? Non mi piace e non mi interessa quindi non la compro.

Ovviamente non avendola provata non pretendo di giudicarne la qualità, ma non mi riesce per nulla difficile credere che scriva meglio di penne che costano anche 10 volte tanto (ne ho incrociate diverse di blasonate che facevan pena). E penso anche che comprarla, se ti piace, possa essere un buon affare visto il costo davvero limitato.

Ma sul fatto che la "collezione" sia una sòla ho pochi dubbi, le prime uscite servono appunto per gettare l'amo, e la tecnica commerciale è arcinota. E mi pare che questo sia un giudizio confermato anche da chi pure la prima uscita l'ha comprata (e dichiara di non voler andare oltre la seconda).

Piuttosto mi farebbe piacerebbe sapere di cosa parlano i famosi fascicoli, del personaggio o delle penne?

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Messaggio da lucaparte »

piccardi ha scritto: martedì 25 agosto 2020, 22:14
Piuttosto mi farebbe piacerebbe sapere di cosa parlano i famosi fascicoli, del personaggio o delle penne?

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Messaggio da francoiacc »

Mah, io non spenderei 5€ per questa penna come non ne spenderei 790€ per una 149, ma sono capace di spendere comunque qualche centinaio di euro in un mese per qualcosa che mi dia piacere e soddisfazione, che poi sia alta borghesia o meno poco me ne importa, sono soldi miei e ne faccio ciò che voglio al pari di chi spende 5€ per una penna della De Agostini. Non la comprerei non perché mi reputo uno snob ma perché mi sembra una spesa inutile, come prendere 5€ e buttarli nella spazzatura. Con la stessa cifra magari potrei trovare qualcosa di carino in un mercatino, altrimenti meglio una bella pizza a Portafoglio a via dei Tribunali. Occhio però, non dico questo perché è una schifezza di penna, ma perché non la reputo una penna utile ai miei scopi, ma ciò non toglie che qualcun altro possa esserne soddisfatto, buon per lui. Siamo in una pubblica piazza, se dico una mia opinione su una penna, posso e devo aspettarmi qualche opinione contraria.
Scusate ma io incoraggerei ad abbassarsi i toni e andare poco sul personale, del resto siamo in una piazza a parlare di stilografiche non di status sociali.

Ora vediamo di elaborare un po’ il perché reputo questa spesa inutile. Personalmente non vedo alcuna utilità nell’avere una penna solo perché scrive, per me una penna deve avere altro oltre allo scrivere possibilmente bene, deve piacermi e deve dirmi qualcosa, vuoi per la storia che ci sta dietro, vuoi per la qualità dei materiali, del design, dello stile e, perché no, per la sua esclusività.
Al lavoro ci vado con le mie penne, nessuno se le ruba e se mi cade e si rompe me ne faccio una ragione, succede anche a casa. Poi per situazioni più a rischio uso qualche bella penna presa al mercatino per una 10-20€. Oltretutto da quando ho preso questa specie di malattia ho smesso completamente di usare biro, roller, pennarelli e simili, in giro ci vado solo con una stilografica. Spero di non aver urtato la suscettibilità di nessuno, ci tenevo solo a dire la mia.
"E' sempre meglio vivere di rimorsi che di rimpianti"
Francesco
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Messaggio da AinNithael »

Su 65 nomi solo 3 tre di donne. Pfui!
Enrica
"Non essere mai codardo o crudele. Cerca di essere sempre gentile, ma non smettere mai di essere buono." Doctor Who
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