Recensione Pelikan M150

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domenico98
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Recensione Pelikan M150

Messaggio da domenico98 »

Pelikan M150

Salve a tutti carissimi del forum!!!
Oggi finalmente mi voglio imbattere nella mia prima recensione! Da un po' di tempo ero indeciso su quale penna avrebbe avuto l'onore di essere recensita, ma ragionandoci un po' mi è parso sempre più ovvio che questo privilegio sarebbe spettato alla penna che davvero mi ha fatto avvicinare al mondo delle stilo e di conseguenza a questo forum. Una penna tanto semplice quanto meravigliosa, elegante e raffinata, ma versatile e maneggevole. Insomma, come prima penna è un'ottimo inizio ma andando avanti con il tempo sembrerà migliorare, anzi migliora (senza il sembra)! Sto parlando della celebre Pelikan M150, una penna economica ma di classe. Lasciando perdere noiose nozioni storico-affettive, parto dicendo che che come penna quotidiana è forse la migliore che abbia mai provato. Superando secondo me la Lamy Safari/Al Star, questa piccolina vola nella mano come una piuma: leggera al punto giusto, né troppo lunga né troppo corta (con il cappuccio calzato in posizione di scrittura) e una scorrevolezza a dir poco strabiliante. Il pennino in acciaio dorato accarezza il foglio di carta come un'elegante pattinatrice che volteggia sul ghiaccio. Lasciando perdere ciò che provo mentre scrivo con essa, andiamo a dare qualche dettaglio tecnico di questa piccina:


DIMENSIONI
20160919_174606.jpg
Chiusa: 12.0 cm
Aperta senza cappuccio: 11.6 cm
Posizione di scrittura: 14.5 cm
Cappuccio: 5.3 cm
Escursione max fondello di caricamento: 0.2 cm
Diametro corpo: 1,1 cm
Diametro fondello di caricamento: 1.0 cm
Diametro cappuccio: 1.2 cm

Dimensioni non estreme ma nemmeno da mini-pen. Come dicevo, lunghezza giusta sia per una mano fine e delicata che per una grossa e corposa come la mia. Comoda in ufficio, a scuola e in vacanza! Per il tempo libero, per lettere e raccomandate o solo per firmare scartoffie! La nascondi dappertutto e la usi dappertutto!!! Nel taschino di una camicia qualche volta "scompare" dietro di esso, ma con la sua inconfondibile clip il problema è risolto!!

CORPO E CAPPUCCIO
20160919_175201.jpg
Il corpo, di un lucido ed elegante nero, è di resina plastica estremamente resistente e lucente, come le sue rifiniture dorate presenti sul fondello di caricamento, sul cappuccio e sulla clip. Io alla fine di ogni messaggio che pubblico sul forum mi firmo come Domenico, ma dovete sapere che esso è il terzo dei miei nomi di battesimo. Ecco perchè sul cappuccio della mia penna è inciso il nome Lorenzo, ovvero il mio primo nome di battesimo. Ho fatto incidere il mio nome per motivi di sicurezza, dato che alle medie mi ribuvano sempre le penne senza poi poterle reclamare perchè non potevo dimostrarne la mia appartenenza, e visto che in classe c'era solo un Lorenzo, il sottoscritto, ho risolto il problema :mrgreen:
La clip a forma di pellicano è il mio dettaglio preferito: molto originale e fantasioso e anche se a primo acchito può sembrare eccessivo sulla penna è davvero fine! Il logo della maison sulla parte finale del cappuccio e ripreso poi sul pennino è uno dei più bei loghi di sempre secondo me! Papà pellicano e il suo piccolo (una volta tanti, poi due ed infine uno :eh: )

CARICAMENTO
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E siamo giunti a forse il vero motivo del mio acquisto: il caricamento a stantuffo :o!!! Qunado ero piccolo mi giravano sotto gli occhi tante stilografiche a cartuccia, che ovviamente detestavo per la loro mancanza di personalità, un semplice click e via andare! Ovviamente per mia madre e per le persone che sapevo usare la stilografica sostenevano e appoggiavano l'immensa comodità delle cartuccie; ma per me che stavo ore a lucidare e a osservare le poche stilo di mia mamma, usare la cartuccia era quasi oltraggioso! Mancava il rituale, che poi avrei imparato così bene, di caricamento e di pulizia di una penna che potei sperimentare per la prima volta proprio colla M150! Sentire il gorgoglio delle bollicine d'aria espulse e poi udire il rumore del risucchio di inchiostro diventarono suoni quotidiani per i miei timpani!
A parte ciò, per gli appassionati il caricamento a stantuffo può essere un must: c'è chi poi preferisce le cartuccie piuttosto che la levetta piuttosto qualsiasi altro sistema. Ovviamente non dico che le cartucce sono da buttare via, sono senz'altro comode... ma mancano un pochino di originalità. Detto questo i rischi di differenze di pressione sono all'ordine del mese, o sguardi indiscreti seguite da dita appiccicose di compagni curiosi e inesperti possono essere cause di non trascurabili disagi (in particolare la seconda :evil:), ma comunque il caricamneto a stantuffo vi darà tante gioie e tanti vantiggi, primo tra tutti una maggior capienza di inchiostro. Per caricarla basta svitare il fondello che si bloccherà automaticamente a fine corsa del pistone, visibile dalla finestrella larga circa 6 mm per controllare il livello di inchiostro color verde bottiglia (mi fa impazzire!!!)
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PENNINO
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Anche qui direi un altro traguardo raggiunto con voti più che ottimi! Morbidezza, robustezza e flessibilità sono tre caratteristiche che ho riscontrato in modo netto su questo pennino. Seppur non di metalli preziosi quale l'oro, la sua doratura invece gli si avvicina molto! Io di solito preferisco un tratto medio piuttosto grosso, senza esagerare, ma stranamente su questa penna la gradazione F del mio pennino si è rivelata più spessa di altri F di altre marche, rendendolo il tratto perfetto: né troppo spesso da innondare il foglio né troppo fine da fungere da aratro. Ottima sensazione sul foglio, ben bilanciato insieme al cappuccio ed ergonomia eccellente. All'inizio qualche perdita piccola piccola all'altezza della sezione dipengeva le mie dita ma ora sembra non più persistere!! Altro fattore importante è la semplice intercambiabilità dei pennini, i quali sono dotati di filettatura per inserimento a vite (più ermetico e sicuro) piuttosto del più comune inserimento diretto (più faticoso e delicato da estrarre). Ecco a voi qualche prova di scrittura con un meraviglioso Parker Quink e ovviamente la M150! (perdonate la calligrafia non spettacolare)
20160919_185806.jpg
CONCLUSIONI E CONSIDERAZIONI

Che dire... dopo ancora dieci anni mi stupisce ancora, ogni giorno di più! Oltre ad essere la prima penna che io abbia mai acquistato da solo con il frutto delle mie paghette, è stata sempre accanto a me. Sempre pronta a scrivere senza perdere un colpo. E' forse l'unica penna che non ha mai avuto false partenze; ovviamente qualche tratto bianco lo lascia specialmente dopo le mille parole scritte in mezzo minuto degli appunti di scuola e scarabocchi di prova. Nella mia seppur giovane vita ho provato molte penne, non un numero esagerato (ci sono persone sul forum che scrivono con le stilo da chissa quanto tempo, e perciò di penne ne hanno viste e provate), ma comunque un buon numero. Non dico che la Pelikan M150 sia la migliore in assoluto, mentirei se lo dicessi, ma tra tutte le penne che ho avuto questa e sicuramente la più significativa. Giunto purtroppo alla fine di questa recensione, mi sembra d'obbligo consigliarvi di provarla ed eventualmente comprarla (a proprio rischio e pericolo :mrgreen:), ma cosa ancor più importante vi auguro di trovare la penna che si addica a voi non in quanto collezionisti ma in quanto scrittori e "sfruttatori" di penne! Bisogna sfinirle le stilografiche finché con l'ultima lacrima di implorazione non vi pregano di essere caricate, perchè non vogliono altro che questo: essere usate, gustate, sfinite e di nuovo caricate!
Spero che questa mia recensione vi sia stata d'aiuto per eventuali dubbi in proposito, o vi sia piaciuta come lettura confortevole ove poter confrontare eventuali analogie con la vostra M150 (se ne possedete una) o per invogliarvi a testarla. Chiunque abbia precisazioni, commenti o semplici informazioni aggiuntive, non si faccia problemi: ogli intervento costruttivo è il benvenuto!
Con ciò vi auguro una buona serata e spero di poter recensire le altre mie "principesse" che non aspettano altro!
Vi lascio con l'ultima foto della mia Pelikan! Alla prossima!!!
20160919_190841[1].jpg

Domenico
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Messaggio da Contax1961 »

:thumbup: io sono un pochino di parte quando si parla di Pelikan, ma bella recensione, io ho una 140 che uso praticamente dal 1967, anche se non in modo assiduo, e va ancora alla grande. Sono penne fatte per durare e non deludere mai.
Riccardo
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Messaggio da paki »

Anche io sono di parte quando si parla di Pelikan... :D
Ho una M150 antecedente alla caduta del muro, è meravigliosa! Il pennino è scorrevole, l'F è molto abbondante ed è visibilmente più spesso del fine della M205 (moderna), a me piace ma non dovrebbero chiamarlo Fine...
Complimenti per la recensione, anche se tutto ciò che hai scritto può scatenare l'ennesima guerra di religione... meglio metterci una pietra sopra...
(io amo lo stantuffo ma sono cartucciofilo convinto, anche se uso/preferisco il converter).
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domenico98
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Messaggio da domenico98 »

Sì hai ragione! Forse ho affermato le mie opinioni in modo troppo personale, in fin dei conti il caricamento è solo una parte del mondo stilografico. Ciò che ci accomuna è la passione per lo scrivere con la stilografica, a prescindere dal suo caricamento

Domenico
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Messaggio da ebrownolf »

Ciao Domenico, bella recensione :thumbup:. L'ho letta con grande interesse visto che ho questa penna da circa 4 anni ma è da un po' che non la uso, per questo ho deciso di leggere la tua recensione al fine di riprenderla e "rispolverarla" un po' :).
Comunque confermo quanto DETTO da te: si tratta di una penna davvero eccezionale, elegante, resistente, ma anche penna da battaglia per l'utilizzo di tutti i giorni. Sto quasi pensando di prendere un nuovo gruppo di scrittura in gradazione EF.
Emanuele
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Messaggio da angritti »

Da amante delle Pelikan non posso che concordare in toto con la tua recensione, possiedo anch'io una M150, in verde nero e con pennino EF, non la uso spesso, ma anche dopo lunghi periodi di inattività riparte immediatamente senza problemi.
Per quanto riguarda le penne a cartuccia, da bravo "Pelikanista" ne possiedo alcune ed ovvio alla monotonia dei colori ricaricando le cartucce con altri inchiostri, in fondo basta una siringa!
Ottima recensione comunque grazie a te domani userò la M150.
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Messaggio da musicamusica »

La pelikan M150 secondo me è un imbattibile strumento per prendere appunti, con un leggerezza del fusto che la rende anche molto piacevole oltre che funzionale. A volte capitano dei pennini F che lasciano un segno uguale all'M ma glielo perdoniamo....Meno a suo agio con gli EF ( sempre a mio avviso ) a meno di non averli "rodati" pesantemente.
VincenzoDG
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Recensione Pelikan M150

Messaggio da VincenzoDG »

Concordo con te che si tratta di una penna dall’elevato rapporto qualità / costo.

Anzi tenuto presente il costo dell’usato, spesso non superiore ai trenta euro, direi che ha un rapporto qualità / costo eccezionale.

Io ne ho collezionato diverse nel tempo e le uso tutte, ovviamente a rotazione, nel quotidiano.

Solo una rettifica: la tua mi pare una M151 in quanto ha la veretta dorata alla base del codolo (ossia la manopolina azionante il pistone).
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Messaggio da Stilo80 »

Ottima recensione, mi sono piaciuti soprattutto:

"Il pennino in acciaio dorato accarezza il foglio di carta come un'elegante pattinatrice che volteggia sul ghiaccio"

E:

"Bisogna sfinirle le stilografiche finché con l'ultima lacrima di implorazione non vi pregano di essere caricate, perchè non vogliono altro che questo: essere usate, gustate, sfinite e di nuovo caricate!
Spero che questa mia"

Sono frasi che trasudano passione per la scrittura.
Se poi aggiungiamo che è la prima stilografica acquistata con le tue paghette è davvero la stilografica che merita. Un posto d'onore. Complimenti.

:clap: :clap: :clap:
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Messaggio da francoiacc »

Ho posseduto questa penna, e devo dire che funziona bene, ha un ottimo rapporto qualità prezzo e una ottima capacità di inchiostro date le dimensioni. Io però non avendo avuto un legame affettivo, non l'ho apprezzata in quanto la trovo troppo piccola. Le ho preferito la M200, che trovo essere quel pelino più grande che la rende più confortevole. Per il resto è praticamente assimilabile alla M150, in termini di scorrevolezza, praticità e funzionalità. :wave:
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Messaggio da maxpop 55 »

domenico98 ha scritto: lunedì 19 settembre 2016, 19:45 Pelikan M150

Salve a tutti carissimi del forum!!!
.........................
............... Una penna tanto semplice quanto meravigliosa, elegante e raffinata, ma versatile e maneggevole. Insomma, come prima penna è un'ottimo inizio ma andando avanti con il tempo sembrerà migliorare, anzi migliora (senza il sembra)! Sto parlando della celebre Pelikan M150,........
....................
Domenico
Ottima recensione, pero' non credo sia la M150 ma la M151 avendo una veretta tra fondello e fusto non presente sulla M150.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Messaggio da domenico98 »

Ringrazio tutti per i gentili commenti e per le precisazioni, quando ho fatto questa recensione (quasi tre anni fa) ero ancora un po' inesperto e probabilmente a causa della mia inesperienza ho confuso il modello M150 con l'effettivo modello della penna in questione M151. Questa penna è ancora tra le mie preferite, e dopo anni di grande fedeltà ho deciso di donare a lei un pennino flessibile in oro 14k di una 140, un pennino incredibile! Purtroppo ultimamente è un po' trascurata dal sottoscritto, cioè non riesco ad utilizzarla quanto vorrei; il motivo di ciò si può riassumere sia nella crescita smisurata delle mie mani (diventate un po' grandi per una penna minuta come la M151) sia nella quantità di penne che stanno passando tra queste mie mani (ora sto testando il mio ultimo acquisto, una stupenda M800 dalle dimensioni più adeguate per le mie mani). Detto ciò, non c'è volta che guardo la mia M151 senza ricordare con dolcezza e tenerezza tutti i momenti importanti trascorsi con lei. Il primo momento in cui l'ho vista nella vetrina dello storico negozio milanese, il commovente discorso che feci il giorno stesso a mia madre per poter ottenere il suo nullaosta per l'acquisto, il magico momento della prima ricarica con una penna a stantuffo (gesto che sarebbe diventato poi così routinario), le prime macchie di inchiostro sulle mani (che per chi mi conosce di persona sono diventatole ora parte del mio abbigliamento quotidiano), sono ricordi che solo quella penna può portare con sé. Il tutto è nato perché volevo una penna con il mio nome inciso, ero andato in negozio con una penna regalatami al compleanno (una Waterman Expert seconda generazione), all'epoca il negozio non permetteva di eseguire incisioni su penne non acquistate in sede, e uscendo dal negozio un po' sconsolato vidi la M151, e il resto è storia. Non avrei mai immaginato di poter arrivare a scrivere con una M800, ora come ora la mia penna preferita: perfetta nelle dimensioni, perfetta nella qualità, perfetta nel pennino, perfetta in tutto per me. Ma per quanti carati possa avere il pennino, per quante cifre possa avere il cartellino del prezzo di vendita, per quante persone possano considerarla di pregio, nessuna penna potrà mai comunicarmi ciò che la mia M151 può, nessuna somma potrà mai acquistare le emozioni che la mia M151 mi suscita tutte le volte, nessuna edizione limitata potrà mai farmi sussultare quanto la mia M151 ha fatto con me. Questo perché è per me una penna senza prezzo e senza tempo, è la mia penna e lo rimarrà per sempre. Queste ovviamente sono considerazioni estremamente personali e soggettive, non adatte ad una recensione, atta a comunicare oggettività e generalità, ma lo scopo del mio messaggio vuole essere il seguente: la propria penna non è fatta solo di materiali più o meno preziosi, è fatta soprattutto di ricordi, che sono sempre preziosi e sempre lo rimarranno. Come dice più che giustamente il caro Max nella sua firma: "Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo".

Lorenzo Domenico
Ultima modifica di domenico98 il domenica 28 luglio 2019, 15:21, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da maxpop 55 »

Hai ragione, ci sono alcune penne che per un qualcosa che ti comunicano diventano "le tue penne" indipendentemente dal loro costo. :thumbup:
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Messaggio da raimondosdc »

Interessante recensione Domenico.
La M150 è stata la penna dell'università, degli appunti. La caratteristica fisica, il pennino F scorrevole (ma dal flusso leggermente abbondante) la rendeva sempre pronta.
E poi sono penne che ti ritrovi sempre ecco.
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Messaggio da balthazar »

Era esposta nella vetrina di un vecchio negozio di mobili per ufficio, tanti (davvero tanti) anni fa. Quel negozio non aveva attrattive per le mie "passioni" ma si trovava vicino ad una cartoleria dove acquistavo penne e soprattutto inchiostri. Comunque mi colpì per la sua livrea nera e seria, per le sue dimensioni. Non l'ho acquistata subito ma il desiderio di farlo si è impossessato di me pian piano. Non avevano neanche la scatola ma l'ho presa lo stesso. Era (ed è) una 150 con la scritta W. Germany sull'anello del cappuccio ed il vecchio logo. Pennino EF che quando scrive lo fa davvero bene (si, lo ammetto, non sono mai riuscito ad avere la scrittura pronta con questa penna, tanto che qualche giorno fa mi sono deciso a prenderne uno nuovo che scrive benissimo). Comunque una penna che non ha mai smesso di piacermi.
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