Stipula Etruria Miele Selvatico: una recensione
Inviato: domenica 18 agosto 2019, 0:52
La famiglia Etruria nella gamma di penne Stipula non ha bisogno di presentazioni. È stata il fiore all'occhiello del marchio, con diversi modelli iconici come Ambra, Alter Ego, Volterra e una serie di edizioni più o meno limitate fortemente ispirate ad essa, per lo più realizzate in celluloidi uniche e splendide.
L'Etruria di cui parlerò in questo argomento è un'introduzione piuttosto recente nella serie "Magnifica" realizzata in resine marmorizzate, che oltre alla nostra vedette, la "Miele Selvatico", comprende anche "Sahara" (color sabbia), "Oronero" (nero venato di oro), "Pirite"(nero marmorizzato, bianco e giallo crema), "Avorio" e "Onice" (nero). Come con molti altri modelli recenti di penne Stipula, le informazioni disponibili su questa serie sono scarse, così come una panoramica generale dell'attività del marchio, che può essere definita in qualche modo irregolare.
Le Etruria Magnifica sono penne a cartuccia/convertitore, dotate di pennino in acciaio. I tipi di pennino disponibili sono Extra-fine, Fine, Medio, Largo, Doppio largo, Italico, Stub e una particolare versione in acciaio chiamata v-Flex. La pena che sto presentando qui ha un pennino stub. L'ho acquistata online presso un noto negozio a Roma.
Il nome Miele Selvatico rende giustizia alla resina, un materiale giallo-ambra, semitrasparente, riempito con inclusioni fatte di macchie e punti di varie dimensioni in marrone, che ricordano davvero il miele selvatico. D'altro lato, sebbene Stipula abbia una celluloide molto famosa intitolata all'ambra, la Miele Selvatico ha un aspetto molto ambrato, che ho confrontato in diverse fotografie con un vero gioiello d'ambra che avevo regalato tempo addietro a mia moglie. In realtà, forse Miele Selvatico è più "ambra" della stessa Etruria Ambra, e conoscoe almeno due recensioni di questa penna in cui il proprietario è convinto di aver acquistato una vera Etruria Ambra.
A differenza delle penne che rappresentano il fiore all'occhiello della linea Etruria, la minuteria metallica di Miele Selvatico non è in argento massiccio, ma in un metallo bianco, in parte opaco e in parte lucido. L'anello principale sul cappuccio è decorato con lo stesso motivo di foglie di quercia della classica Etruria, ottenuto con la tecnica della cera persa. L'anello è relativamente più largo, in quanto ha due piccole labbra esterne, lucide, che sono assenti nell'Etruria originale. Anche la clip è classicamente Etruria, in metallo bianco e completamente opaca.
La penna si presenta in una scatola piuttosto piccola realizzata in una cartone rivestito di tessuto rosso, come il classico materiale per rilegatura di libri, racchiusa da una controscatola rossa. La scatola principale ha il logo Stipula inciso in rilievo dorato sulla parte superiore. All'interno della scatola è presente un semplice cuscinetto in velluto color crema, sotto il quale si trovano un piccolo libretto con le istruzioni della penna e una singola cartuccia. La mia penna includeva un convertitore all'interno del corpo.
La prima cosa che si nota di Miele Selvatico è che è una penna molto grande. Con una lunghezza di 152 mm, è sei millimetri più lunga della mia già grande Montblanc Meisterstück 149 degli anni 2000. È anche 11 mm più lunga rispetto alle mie due Etruria Ambra, sia nella versione con stantuffo che nella versione a cartuccia.
Senza il cappuccio, Miele Selvatico è solo due millimetri più lunga della Ambra e un millimetro più corta della 149, ma quest'ultima ha un pennino d'oro particolarmente lungo e bello. Nel punto più largo, la circonferenza è di 14 mm, solo un millimetro in più sia dell'Ambra che della 149. La sezione è leggermente più lunga nella Miele, ma la sua forma a clessidra è la stessa dell'Ambra e altrettanto piacevole da impugnare.
Il pennino in acciaio è piuttosto rigido (più di quello della mia Lamy Al-stars e molto più della mio Kaweco Sport), con una pronunciata variazione tra i tratti verticali e orizzontali, più simile a un corsivo che a un vero e proprio pennino stub.
Il tratto verticale è largo circa 0,8 mm. Per il mio test, ho usato il mio stub con un inchiostro Marrone #41 di Noodler, ma probabilmente si sarebbe comportato meglio con un inchiostro più lubrificato.
Tutto sommato, ho trovato la penna un'aggiunta interessante al mio arsenale. Mentre preferisco le dimensioni più piccole della classica Etruria (che di per sé non è affatto una penna piccola), nell'uso pratico la differenza è trascurabile (in genere sulle mie penne non calzo il cappuccio) poiché i due corpi hanno una lunghezza quasi identica e le sezioni sono molto simili in circonferenza e forma.
Il materiale è, a mio avviso, davvero bello e molto ambrato, con molta trasparenza e profondità. Il metallo bianco, anche se non così "caldo" come il vero argento, è comunque bello da vedere, e il contrasto tra le finiture opache e quelle lucide gli conferisce un tocco di classe.
Lo stub di acciaio della Miele è un pennino piuttosto calligrafico, secondo me, e immagino che sia un pennino per uno scrittore abbastanza esperto e forse meno adatto per il principiante. Lo avrei preferito un po' più morbido e reattivo, ma posso conviverci ...
Quanto al prezzo della penna, questa valutazione è sicuramente molto soggettiva. Per una penna in plastica, con caricamento cartucce e con un pennino in acciaio, trovo che 159 euro siano un prezzo piuttosto alto. Ma ovviamente uno sa che sta pagando per il pedigree della Etruria e per la qualità delle finiture, il che rende il prezzo più appetibile ...
L'Etruria di cui parlerò in questo argomento è un'introduzione piuttosto recente nella serie "Magnifica" realizzata in resine marmorizzate, che oltre alla nostra vedette, la "Miele Selvatico", comprende anche "Sahara" (color sabbia), "Oronero" (nero venato di oro), "Pirite"(nero marmorizzato, bianco e giallo crema), "Avorio" e "Onice" (nero). Come con molti altri modelli recenti di penne Stipula, le informazioni disponibili su questa serie sono scarse, così come una panoramica generale dell'attività del marchio, che può essere definita in qualche modo irregolare.
Le Etruria Magnifica sono penne a cartuccia/convertitore, dotate di pennino in acciaio. I tipi di pennino disponibili sono Extra-fine, Fine, Medio, Largo, Doppio largo, Italico, Stub e una particolare versione in acciaio chiamata v-Flex. La pena che sto presentando qui ha un pennino stub. L'ho acquistata online presso un noto negozio a Roma.
Il nome Miele Selvatico rende giustizia alla resina, un materiale giallo-ambra, semitrasparente, riempito con inclusioni fatte di macchie e punti di varie dimensioni in marrone, che ricordano davvero il miele selvatico. D'altro lato, sebbene Stipula abbia una celluloide molto famosa intitolata all'ambra, la Miele Selvatico ha un aspetto molto ambrato, che ho confrontato in diverse fotografie con un vero gioiello d'ambra che avevo regalato tempo addietro a mia moglie. In realtà, forse Miele Selvatico è più "ambra" della stessa Etruria Ambra, e conoscoe almeno due recensioni di questa penna in cui il proprietario è convinto di aver acquistato una vera Etruria Ambra.
A differenza delle penne che rappresentano il fiore all'occhiello della linea Etruria, la minuteria metallica di Miele Selvatico non è in argento massiccio, ma in un metallo bianco, in parte opaco e in parte lucido. L'anello principale sul cappuccio è decorato con lo stesso motivo di foglie di quercia della classica Etruria, ottenuto con la tecnica della cera persa. L'anello è relativamente più largo, in quanto ha due piccole labbra esterne, lucide, che sono assenti nell'Etruria originale. Anche la clip è classicamente Etruria, in metallo bianco e completamente opaca.
La penna si presenta in una scatola piuttosto piccola realizzata in una cartone rivestito di tessuto rosso, come il classico materiale per rilegatura di libri, racchiusa da una controscatola rossa. La scatola principale ha il logo Stipula inciso in rilievo dorato sulla parte superiore. All'interno della scatola è presente un semplice cuscinetto in velluto color crema, sotto il quale si trovano un piccolo libretto con le istruzioni della penna e una singola cartuccia. La mia penna includeva un convertitore all'interno del corpo.
La prima cosa che si nota di Miele Selvatico è che è una penna molto grande. Con una lunghezza di 152 mm, è sei millimetri più lunga della mia già grande Montblanc Meisterstück 149 degli anni 2000. È anche 11 mm più lunga rispetto alle mie due Etruria Ambra, sia nella versione con stantuffo che nella versione a cartuccia.
Senza il cappuccio, Miele Selvatico è solo due millimetri più lunga della Ambra e un millimetro più corta della 149, ma quest'ultima ha un pennino d'oro particolarmente lungo e bello. Nel punto più largo, la circonferenza è di 14 mm, solo un millimetro in più sia dell'Ambra che della 149. La sezione è leggermente più lunga nella Miele, ma la sua forma a clessidra è la stessa dell'Ambra e altrettanto piacevole da impugnare.
Il pennino in acciaio è piuttosto rigido (più di quello della mia Lamy Al-stars e molto più della mio Kaweco Sport), con una pronunciata variazione tra i tratti verticali e orizzontali, più simile a un corsivo che a un vero e proprio pennino stub.
Il tratto verticale è largo circa 0,8 mm. Per il mio test, ho usato il mio stub con un inchiostro Marrone #41 di Noodler, ma probabilmente si sarebbe comportato meglio con un inchiostro più lubrificato.
Tutto sommato, ho trovato la penna un'aggiunta interessante al mio arsenale. Mentre preferisco le dimensioni più piccole della classica Etruria (che di per sé non è affatto una penna piccola), nell'uso pratico la differenza è trascurabile (in genere sulle mie penne non calzo il cappuccio) poiché i due corpi hanno una lunghezza quasi identica e le sezioni sono molto simili in circonferenza e forma.
Il materiale è, a mio avviso, davvero bello e molto ambrato, con molta trasparenza e profondità. Il metallo bianco, anche se non così "caldo" come il vero argento, è comunque bello da vedere, e il contrasto tra le finiture opache e quelle lucide gli conferisce un tocco di classe.
Lo stub di acciaio della Miele è un pennino piuttosto calligrafico, secondo me, e immagino che sia un pennino per uno scrittore abbastanza esperto e forse meno adatto per il principiante. Lo avrei preferito un po' più morbido e reattivo, ma posso conviverci ...
Quanto al prezzo della penna, questa valutazione è sicuramente molto soggettiva. Per una penna in plastica, con caricamento cartucce e con un pennino in acciaio, trovo che 159 euro siano un prezzo piuttosto alto. Ma ovviamente uno sa che sta pagando per il pedigree della Etruria e per la qualità delle finiture, il che rende il prezzo più appetibile ...