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Grazie ad un paio di regali, ed alla bella recensione di Rosso Corsa (http://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=72&t=11551), ho deciso di mettere mano alle mie Parker 45. Fortuna vuole che ne possieda quattro, tutte di tipo diverso: una Custom con pennino d’oro, una Classic con pennino d’acciaio, e due Flighter in acciaio spazzolato, delle quali una prima serie con fondello in materiale plastico e pennino d’oro, mentre l’altra è equipaggiata con pennino d’acciaio.
Vi propongo qualche immagine e qualche dato, oltre alle mie impressioni di scrittura, che scaturiscono dall’uso che sto facendo, ormai da qualche settimana, della Custom e della Classic.
Comincio dalle dimensioni:
 Lunghezza: 137 mm
 Lunghezza aperta: 127 mm
 Lunghezza del cappuccio: 62 mm
 Lunghezza aperta con il cappuccio calzato: 144 mm
 Diametro massimo del cappuccio: 11,5 mm
 Diametro massimo del corpo: 11,5 mm
 Peso: 16 gr (Flighter: 17 gr)
 Peso del cappuccio: 8 gr (Flighter: 7 gr) Si tratta, naturalmente, di stilografiche molto moderne, almeno per me, che amo particolarmente quelle degli anni Trenta e le “eyedroppers”. Ma debbo riconoscere che la 45 è un modello piacevole esteticamente e molto funzionale, dotato anche di buone caratteristiche di scrittura. Questa non presenta alcun difetto, è caratterizzata da flusso sempre ben bilanciato, mai magro, e l’autonomia è ottima, grazie alle cartucce proprietarie Parker lunghe, con una piccola riserva d’emergenza. La scorrevolezza del pennino d’oro è migliore, almeno, negli esemplari che possiedo, di quella del pennino d’acciaio, che tuttavia rimane piacevole nell’uso, oltre che molto preciso.
Il bilanciamento è perfetto anche con il cappuccio calzato. La leggerezza della penna garantisce il minimo di stanchezza per la mano anche dopo lunghe sessioni di scrittura. L’impugnatura è convessa, ma non scomoda e la lunghezza della sezione permette d’assecondare tutti i gusti. Molto interessante e comodo l’alloggiamento a vite del gruppo, comodo e semplice da smontare e caratterizzato da un alimentatore molto sottile ma altrettanto efficiente. Piccolissimo il pennino, ma sempre all’altezza di un ottimo rendimento. Le parti in plastica mi pervennero opacizzate in buona parte ma una lucidatura con carta abrasiva finissima e con le paste lucidanti in normale commercio hanno portato facilmente ad una lucentezza circa la quale non avrei scommesso a priori.
Giudizio del tutto positivo, dunque, del resto già decretato dal mercato mondiale lungo i decenni nel corso dei quali questa bella stilografica fu offerta.

Grazie della bella recensione, la 45 è stata la mia prima stilografica e ai tempi dell'università mi scriveva per 8-10 ore al giorno di tempo effettivo senza affaticarmi troppo.

... chissà dove sarà la mia

Da fortunato possessore di una 45, confermo le impressioni, è davvero un piacevole scriverci. La mia è degli anni 70, corpo nero, cappuccio acciaio e pennino oro 14 carati, il tutto made in England. Non mi aspettavo una così bella esperienza di scrittura da questa penna, ne sono molto soddisfatto. D'altronde, un motivo doveva esserci se ha venduto così tanto e per così tanti anni.

Anch'io ne ho una spazzolata acciaio che uso con gusto e porto abbinata ad una biro Parker acciaio in astuccio nero. Grazie per la bella recensione

Complimenti Alberto,

una bella recensione, come sempre e delle versioni di 45 molto particolari. Condivido anche io la tua esperienza, ne ho usate un paio che ho nelle mie rotazioni e sono penne eccellenti, e non perdono mai un colpo.

Simone

Ci ho fatto tutto il liceo e mi sono trovato benissimo: scrivevamo talmente tanto che ho consumato la punta del pennino, che era un M in acciaio!
Ciao. Gionni

Integro la presentazione con alcune immagini di due altre Parker 45: una Classic blu CT del 1984 ed una Flighter CT del 1979, con il suo converter.
Come vedete, la Flighter, in questa variante, perse il fondello separato, che era necessario per l'ancoraggio del cannello interno in plastica, rimosso e sostituito con una filettatura in ottone, fissata direttamente al corpo in acciaio. Questa accoglieva, naturalmente, la sezione.

Mi sono imbattuto nella Parker 45 grazie alla gentilezza d’un amico, che tempo fa me ne regalò tre, usate e di tipo diverso. Mi piacquero molto la semplicità di manutenzione e la qualità di scrittura, così approfondii un po’ l’argomento. Ne scaturì un interesse specifico, che mi portò ad acquisirne altre, nel tentativo d’allargare la mia modesta collezione.

L’ultima arrivata è la 45 Insignia prima maniera, prodotta fra il 1965 ed il 1969, che vedete in queste fotografie. M’è giunta in buone condizioni e devo dire che si tratta d’un valente strumento di scrittura. Il corpo ed il cappuccio sono laminati in oro a 12 carati, mentre il pennino F è d’oro a 14 carati. La posizione dei rebbi, leggermente divaricati, lo trasforma in un M, donando però una qualità di scrittura comunque molto piacevole. Bello il tocco del pannello rettangolare liscio sul fusto, per eventuali incisioni. Quantunque spesso snobbata dai collezionisti, questa stilografica è molto importante storicamente, sia perché introdusse la doppia configurazione di caricamento converter – cartuccia, poi divenuta uno standard mondiale, sia perché fu prodotta, lungo un arco temporale di ben 47 anni, in più di 75 milioni d’esemplari (https://parkerpens.net/parker45.html#:~ ... r%20Parker).
Più del triplo della celeberrima Parker 51 (https://parkerpens.net/parker51.html#:~ ... 30%20years!), considerata da molti, evidentemente a torto, la stilografica di maggior successo di tutti i tempi. Aggiungo una considerazione del tutto personale: è mia opinione che, sin dalla sua introduzione, la Parker 45 abbia relegato nell’angolo dell’obsolescenza estetica ogni altra stilografica, passata e futura, e che l’eleganza della versione che vi presento oggi, scevra d’ogni ricercatezza o dandismo, non tema confronti.
Almeno ai miei occhi, si tratta d’aspetti che rendono questa penna davvero affascinante. Data la grande quantità d’esemplari ancora disponibile, il mercato dell’usato propone molte 45 in buone condizioni a prezzi abbordabili, facilitandone la raccolta. Non sono rarissimi i casi di penne assolutamente nuove, complete di scatola, istruzioni e garanzia. Si trovano anche abbastanza facilmente pennini, alimentatori e sezioni di ricambio. Particolarmente utili queste ultime, se si desidera un esemplare perfetto, perché nei decenni il loro materiale plastico tende a perdere la perfetta forma semi-ogivale, adagiandosi parzialmente, anche a causa della pressione esercitata dall’impugnatura, sulla guaina dell’alimentatore.

Oggi vi presento un'altra versione della celeberrima Parker 45: lo stiloforo.
Lungo 171 mm contro i 127 mm della sorella normale, ne condivide sezione e gruppo e naturalmente può accoglierne convenientemente il cappuccio.
Pesa 16 grammi ed offre un'estremità posteriore conica, in luogo di quella svasata della versione normale. Particolarmente apprezzabile il fatto che la sezione non abbia subito alcuna deformazione, neppure minima.
L'ho utilizzato per qualche tempo e l'ho trovato molto piacevole.

Bellissima penna la 45 sulla quale condivido interamente le tue considerazioni Alberto
Grazie anche delle tue interessantissime descrizioni e valutazioni.
Mannaggia…. Mi sa che mi hai fatto scattare la voglia della collezione… ci sta tutto, la bellezza intramontabile della penna, la grande varietà dei modelli, la reperibilità relativamente semplice ed il prezzo abbordabile… ahiahi..

Io ho avuto la fortuna di averla trovata l'anno scorso in un cassetto della scrivania del mio povero papà. Non scriveva almeno dal 1984, cioè dal pensionamento di mio padre, ma senza pulire nulla è bastato caricarla che ha cominciato a scrivere come una freccia!!!

Tribbo ha scritto: ↑domenica 5 settembre 2021, 17:09 Bellissima penna la 45 sulla quale condivido interamente le tue considerazioni Alberto
Grazie anche delle tue interessantissime descrizioni e valutazioni.
Mannaggia…. Mi sa che mi hai fatto scattare la voglia della collezione… ci sta tutto, la bellezza intramontabile della penna, la grande varietà dei modelli, la reperibilità relativamente semplice ed il prezzo abbordabile… ahiahi..

Temo d'essere rimasto vittima di quella malattia prima di te...

PierPan ha scritto: ↑domenica 5 settembre 2021, 17:59 Io ho avuto la fortuna di averla trovata l'anno scorso in un cassetto della scrivania del mio povero papà. Non scriveva almeno dal 1984, cioè dal pensionamento di mio padre, ma senza pulire nulla è bastato caricarla che ha cominciato a scrivere come una freccia!!!

Non me ne stupisco: quantunque poco valutata, la 45 è senza dubbio una delle migliori stilografiche mai prodotte.
Complimenti per il bellissimo e commovente ritrovamento!

Grazie! In effetti pur avendo diverse penne di valore a questa sono particolarmente legato per il ricordo che mi evoca.

Fra le stilografiche in utilizzo costante non può mancare la Parker 45 Custom. Affidabilità, praticità e bellezza, oltre all'estrema rilevanza storica, le garantiscono sempre un posto privilegiato.