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Breve recensione Montegrappa Fortuna

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rembrandt54

Re: Breve recensione Montegrappa Fortuna

Messaggio da rembrandt54 »

Phormula ha scritto:

@rembrandt54: tristezza nel sentirmi dire che ho speso un sacco di soldi per una penna che non li vale perchè non ha il pistone.
Scusate, la prossima volta compro una Pelikano modello base e non vi disturbo più :D
Scusami tu ; preciso che non voglio fare polemica, ma solamente chiarire un concetto.
Basileus dice : "non vi dovete seccare ma 180 euro per una cartuccia secondo me sono troppi."
NON ha detto che chi ha speso quella cifra per una penna cartuccia /converter "ha speso un sacco di soldi".
Qui entrano in gioco i gusti personali; qualsiasi penna MI dia emozione vale i soldi (MIEI) spesi!!!!!
Quindi va bene che Basileus non la compri e và altrettanto bene che tu l'abbia comprata!!! Liberiamoci da questo "Complesso" di sentirci giudicati per i nostri gusti !!

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klapaucius
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Re: Breve recensione Montegrappa Fortuna

Messaggio da klapaucius »

basileus 85 ha scritto:non vi dovete seccare ma 180 euro per una cartuccia secondo me sono troppi.

per una penna a stantuffo arriverei anche a raddoppiare tranquillamente la cifra
Cioè, fammi capire, la stessa penna a stantuffo la pagheresti tranquillamente 360?
Giuseppe
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Re: Breve recensione Montegrappa Fortuna

Messaggio da bigredman »

Quindi il pennino della fortuna è diverso da quello della Nerouno (come grandezza di tratto intendo) perchè ho appena acquistato una nerouno tratto medio e ho fatto cambiare il pennino con un tratto fine perchè a mio avviso scriveva troppo largo.
Conta di più mostrare ai bambini le piante di un orto che le pagine di un libro. Riempire di stupore la fantasia dei ragazzi con lo spuntare di una foglia d'insalata e il lento appassire di un colore sul pomodoro
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Re: Breve recensione Montegrappa Fortuna

Messaggio da Phormula »

rembrandt54 ha scritto:
Phormula ha scritto:

@rembrandt54: tristezza nel sentirmi dire che ho speso un sacco di soldi per una penna che non li vale perchè non ha il pistone.
Scusate, la prossima volta compro una Pelikano modello base e non vi disturbo più :D
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Basileus dice : "non vi dovete seccare ma 180 euro per una cartuccia secondo me sono troppi."
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Nessuna polemica :D siamo quattro gatti in un mondo di persone per le quali "penna = bic cristal" quando non biro pubblicitaria regalata o raccattata da qualche parte, se ci mettiamo a fare le classifiche tra "stilografici veri" e "finti", non ne usciamo più. Mi mette tristezza il sistematico svalutare le penne che, come nel caso della Montegrappa, è fatta molto bene e ha un pennino valido, hanno il "peccato originale" di funzionare a cartucce/converter. Se è a cartuccia, allora deve costare poco perchè "vale" poco. Fino a prova contraria, la penna scrive con il pennino, non con il sistema di caricamento.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Re: Breve recensione Montegrappa Fortuna

Messaggio da vikingo60 »

bigredman ha scritto:Quindi il pennino della fortuna è diverso da quello della Nerouno (come grandezza di tratto intendo) perchè ho appena acquistato una nerouno tratto medio e ho fatto cambiare il pennino con un tratto fine perchè a mio avviso scriveva troppo largo.
Infatti la misura M delle Nerouno è più ampia della misura M di questa nuova penna.
Alessandro
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Re: Breve recensione Montegrappa Fortuna

Messaggio da basileus 85 »

vedo che il mio intervento ha provocato un vespaio. :)
non era mia intenzione offendere nessuno.
però consentitemi 2 precisazioni:

1 la penna SECONDO ME , per quanto ben rifinita, costa troppo per essere a cartuccia. (e poi la montegrappa non mi fa impazzire)

2 spenderei una cifra doppia solo per un modello a stantuffo che ovviamente mi deve piacere.(non per lo stesso modello con diverso sistema di caricamento)

poi ovviamente se Phormula ha preso la penna e ne è estremamente soddisfatto sono realmente contento per lui :D

io ho solo espresso a mia opinione personale.

cordiali saluti a tutti
Francesco
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Re: Breve recensione Montegrappa Fortuna

Messaggio da basileus 85 »

...inoltre non ho mai detto che la qualità della penna dipenda solo dal caricamento .... secondo me gioca una parte importante come d'altra parte pennino, alimentatore, estetica-materiali, gusto personale....
e poi le emozioni che da una penna sono uniche e diverse per ogni persona :D
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Re: Breve recensione Montegrappa Fortuna

Messaggio da klapaucius »

basileus 85 ha scritto:vedo che il mio intervento ha provocato un vespaio. :)
non era mia intenzione offendere nessuno.
però consentitemi 2 precisazioni:

1 la penna SECONDO ME , per quanto ben rifinita, costa troppo per essere a cartuccia. (e poi la montegrappa non mi fa impazzire)

2 spenderei una cifra doppia solo per un modello a stantuffo che ovviamente mi deve piacere.(non per lo stesso modello con diverso sistema di caricamento)

poi ovviamente se Phormula ha preso la penna e ne è estremamente soddisfatto sono realmente contento per lui :D

io ho solo espresso a mia opinione personale.
Beh le opinioni sono fatte per essere discusse. Io per esempio potrei concordare sullo specifico modello (anche se dalla sola foto non riesco a farmi una precisa idea della penna) ma di sicuro ci sono tante penne a c/c che comprerei a 180 euro. E in effetti almeno una ce l'ho, mentre altre magari sono riuscito a strapparle a un prezzo inferiore a quello che sarebbero costate (piu' di 180 euro). Inutile che rifaccia i soliti esempi... l'ammiraglia della Pilot, la King of Pen interamente in ebanite della Sailor, un paio di modelli Platinum e buona parte della produzione Nakaya sarebbero da prendere al volo, se si trovassero a 180 euro. Ma si potrebbero fare altri esempi, anche restando in Italia (anzi, a proposito di Montegrappa, se qualcuno mi trova una Miya a 180 euro mi faccia sapere... :D)
Giuseppe
rembrandt54

Re: Breve recensione Montegrappa Fortuna

Messaggio da rembrandt54 »

[quote="klapaucius"]
Beh le opinioni sono fatte per essere discusse.
Mi dispiace contraddirti ma :
De gustibus non est disputandum[1][2] - talvolta reso anche con De gustibus non disputandum est oppure De gustibus et coloribus non est disputandum, o anche nella forma abbreviata De gustibus non disputandum - è una locuzione latina molto diffusa di origine non classica. Intende sottolineare come non sia altro che tempo perso discutere sui gusti delle persone, essendo assolutamente tensioni individuali riferibili perciò alla sensibilità propria di ciascun essere. Letteralmente si traduce con "Non si può discutere sui gusti". :lol: :lol:
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Re: Breve recensione Montegrappa Fortuna

Messaggio da Phormula »

Si può anche discutere delle opinioni, pu

Io sono il primo a dire che non comprerei mai una penna a pistone, perchè, per quanto possa essere valida, non saprei che farmene.

O meglio, l'ho fatto, recentemente ho preso una Pelikan 150 che ho preso solo per poter usare un po' delle bocce di inchiostro che mi hanno regalato, e che altrimenti finirebbe in pattumiera perchè inutilizzato e degradato. Sono entrato in negozio e ho chiesto la penna a pistone con pennino medio che costasse meno in assoluto. Mi sono portato a casa la "verde nera" per 50 Euro, nella confezione con la boccetta di inchiostro. E' stato uno sfizio, avrei potuto montare il converter su una penna che già ho ed ottenere lo stesso risultato.

A distanza di un po' di tempo dall'acquisto, la sto usando, ma poco, perchè caricare una penna a pistone per me è scomodo e anche un po' fastidioso, oltre che a rischio di sporcare e rovinare scrivania e vestiario.
Anche quando potrei usarla (a casa) finisco per non farlo, la penna a cartuccia per me è infinitamente più comoda. Magari un domani mi appassionerò alle penne a pistone, ma per il momento non sono sullo schermo del mio radar.

Io rispetto le penne stilografiche in generale, dalle umili penne scolastiche che trovi nei supermercati a 5 Euro fino a quelle da qualche migliaio.
Rispetto tutte le forme di alimentazione, pistone, contagocce, cartuccia, leva, converter ... e chi più ne ha più ne metta, pur avendo le mie esigenze e preferenze.

Se devo dare la mia opinione su una penna, cerco per quanto mi è possibile di separare le mie preferenze personali dall'oggetto in sè. Ci sono un sacco di penne (compresa la penna celebrativa dei 500 iscritti, per la quale a Daniele va il mio inchino di rispetto) che considero dei capolavori, ma che (al momento) non comprerei. Penso che questo sia lo sforzo minimo che viene richiesto ad un appassionato che voglia definirsi tale, saper guardare ad una penna per quel che è in termini di realizzazione, e non per come rientra nelle proprie preferenze personali su un singolo aspetto. Se la Montegrappa Fortuna fosse stata a pistone, non la avrei comprata, ma il mio giudizio su di essa non si sarebbe spostato di un millimetro, è una penna che vale i 180 Euro che mi sono stati chiesti per averne una.
E' per questo che mi è venuta una gran tristezza leggendo il post incriminato.

Non so se mi sono spiegato. Faccio un esempio per farmi capire meglio. Ogni volta che mio padre ha cambiato macchina, uno dei requisiti imprescindibili era che ne baule ci si potessero caricare due damigiane di vino o un paio di sacchi di cemento. Questo perchè le due cose venivano trasportate relativamente spesso. Ora, non ho mai sentito mio padre dire che una Ferrari o una Lamborghini costano troppo, per essere macchine che nel baule non ci stanno nemmeno due damigiane di vino... :D anzi, le considera capolavori del design e della tecnica italiana e crede che il prezzo di vendita sia più che adeguato. Spero di avere reso l'idea.

Con amicizia :P
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Re: Breve recensione Montegrappa Fortuna

Messaggio da Rogozin »

Hai reso perfettamente l'idea, lo sforzo da fare è capire che il mercato si forma e stratifica sulla base delle diverse preferenze; dire che una cosa è meglio di un'altra in assoluto è sbagliato (al limite si può dire che a livello oggettivo una penna a pistone è più meccanicamente complessa, cosa che ne giustifica il prezzo maggiore).
Dipende da cosa si valorizza, tra tradizione e praticità, tra quantità d'inchiostro e portabilità etc...
Alcune delle penne che amo (la Platinum Izumo, la Van Gogh primo modello, la wallstreet regular) sono a cartuccia/converter, così come altre che adoro altrettanto (la 149, la Homo Sapiens, le Pelikan etc) hanno sistemi a stantuffo quando non più complessi.
Nella scelta io guardo la penna nell'insieme, se cioè mi fa innamorare o no. E' una cosa istintuale, emotiva principalmente. Il resto è secondario, o quantomeno non è discriminante rispetto all'acquisto.

Le penne che porto in giro quotidianamente tendenzialmente le preferisco a C/C, porto sempre una scatolina di cartucce nella borsa, ultimamente mi capita di scrivere molto. Tuttavia mi piace anche l'idea del pistone e relativo caricamento come momento di raccoglimento interiore, però necessariamente casalingo.

Tornando alla Fortuna, mi piace, ricordandomi (come suggerisce Alessandro) le linee della 1930 extra (io ho la gemella "extra" e basta, quella del 2000). Mi piace l'aspetto sobrio ma cicciuto. Dei tre modelli preferisco quella con le finiture in oro rosa.
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Re: Breve recensione Montegrappa Fortuna

Messaggio da RaffaeleD »

Il mio pensiero è in linea con quello di Andrea e Giuseppe, come spesso mi capita anche per altri argomenti ;) .
Per me la penna deve innanzitutto scrivere bene e poi deve comunicarmi qualcosa; tutto il resto è un corollario che lo si analizza alla luce del prezzo, dell'utilizzo a cui verrà destinata, ecc.

Comunque, per tornare in topic, la Fortuna mi piace molto. Non ho mai approfondito questa marca, cercherò di rimediare anche se la lista dei desideri è già troppo lunga e fuori budget :P

Saluti
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Re: Breve recensione Montegrappa Fortuna

Messaggio da Andrea C »

A mio avviso la penna è davvero bella esteticamente e la comprerei.
Ma...
Obiettivamente, 170/180 euro sono effettivamente parecchi per una penna italiana a cartuccia.
L'Aurora TU oro rosa, che sembra essere qui copiata dalla Montegrappa, ne costa 90/100.
La domanda è: Montegrappa vale più di Aurora ?
I marchi costano sicuramente, ma Aurora è un signor marchio, non è Bic...
E Montegrappa, comunque (se vogliamo valorizzare il marchio), oggi non è Montblanc...
_______________________________________________________ Andrea
rembrandt54

Re: Breve recensione Montegrappa Fortuna

Messaggio da rembrandt54 »

Andrea C ha scritto:A mio avviso la penna è davvero bella esteticamente e la comprerei.
Ma...
Obiettivamente, 170/180 euro sono effettivamente parecchi per una penna italiana a cartuccia.
L'Aurora TU oro rosa, che sembra essere qui copiata dalla Montegrappa, ne costa 90/100.
La domanda è: Montegrappa vale più di Aurora ?
I marchi costano sicuramente, ma Aurora è un signor marchio, non è Bic...
E Montegrappa, comunque (se vogliamo valorizzare il marchio), oggi non è Montblanc...
Però Montegrappa ha una qualità di produzione e di rifiniture veramente elevata !

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Re: Breve recensione Montegrappa Fortuna

Messaggio da Andrea C »

rembrandt54 ha scritto:
Andrea C ha scritto:A mio avviso la penna è davvero bella esteticamente e la comprerei.
Ma...
Obiettivamente, 170/180 euro sono effettivamente parecchi per una penna italiana a cartuccia.
L'Aurora TU oro rosa, che sembra essere qui copiata dalla Montegrappa, ne costa 90/100.
La domanda è: Montegrappa vale più di Aurora ?
I marchi costano sicuramente, ma Aurora è un signor marchio, non è Bic...
E Montegrappa, comunque (se vogliamo valorizzare il marchio), oggi non è Montblanc...
Però Montegrappa ha una qualità di produzione e di rifiniture veramente elevata !

stefano
Non ne dubito. Ma non credo che Aurora sia da meno. Resta un differenziale di prezzo che effettivamente non è piccolo.
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