Turchesi a confronto

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Irishtales
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Turchesi a confronto

Messaggio da Irishtales »

Recensione comparativa fra alcuni inchiostri stilografici turchesi:

Diamine Turquoise
Lamy turchese
Levenger Blue Bahama
Sheaffer Turquoise
Waterman Inspired blue
Pelikan 4001 Turquoise




Diamine Turquoise

Caratteristiche: una fluidità ineccepibile su ogni penna, per questo bel turchese vivido e chiaro, che non passa inosservato su qualsiasi tipo di carta! Sulla carta più porosa e meno compatta, come la carta da fotocopie utilizzata nel test e su vari blocchi uso ufficio su cui lo utilizzo da tempo, la tonalità è più chiara rispetto a quanto accade su carta compatta come il foglio di carta da disegno Fabriano a superficie ruvida.
Carta utilizzata: Rhodia A4 blocco a fogli bianchi da 80 gr\mq; carta da fotocopie Fabriano First Class 80 gr\mq; Fabriano foglio da disegno F4 200gr\mq superficie ruvida
Penne utilizzate: Lamy Studio con stub 1.5 - pennino M - pennino EF
Colore: un bel turchese, che ben rappresenta la tonalità più chiara della pietra cui si ispira; componente verde impercettibile.
Saturazione: Niente di eccezionale, trattandosi di un colore piuttosto chiaro che varia molto di gradazione in funzione del supporto cartaceo utilizzato per scrivere.
Shading: leggero ma graduale. Il colore è monocromo, quindi lo shading non presenta valori tonali differenti, ma la sfumatura (passaggio da una gradazione chiara ad una più scura) è controllata e gradevole a vedersi.
Feathering: spiumaggio leggerissimo solo su carte molto porose e poco compatte
Bleed through: leggero su carta porosa, soprattutto usando penne dal tratto medio e broad e dal flusso abbondante
See-through: leggero su carta porosa e carta da fotocopie in generale
Scorrevolezza: ottima, la lubrificazione di questo inchiostro è perfetta su tutte le penne
Resistenza all'acqua: scarsa, carattersitica comune a tutti i Diamine colorati finora provati!
Asciugatura: dai 5' del tratto EF ai 20' di un tratto M piuttosto umido
False partenze dopo alcuni giorni di inattività della penna: nessuna; un ottimo inchiostro!
Opacizzazione \ velatura del serbatoio o del conveter: un vero campione in questo senso; non aderisce minimamente ad alcuna superficie plastica o vetrosa, lasciando ogni superficie perfettamente pulita
Incrostazioni : nessuna incrostazione; è uno dei migliori inchiostri mai provati, in tal senso
Carta consigliata: carta compatta, di buona qualità. Sulle carte meno compatte tende a produrre un tratto lievemente più largo e un colore slavato.
Penne consigliate: tutte. Si comporta magnificamente con tutti i pennini a patto di utilizzare carta di buona compattezza
Pennini da intinzione: nonostante sia molto liquido, a differenza di altri inchiostri della Casa è compatibil con i pennini da intinzione testati (Brause “Blue Pumpkin” n.361 e Mitchell serie Italics in rame)
Conclusioni: Un inchiostro chiaro, dal bel colore turchese vivido e vivace, adatto alle note e a tutti gli appunti che devono risaltare sulla pagina. Adatto per le annotazioni ma anche per biglietti e lettere informali, a patto di usare penne dal tratto spesso o pennini dal tratto fine ma umido, perchè il colore altrimenti apparirebbe troppo chiaro per essere facilmente leggibile. Si fa apprezzare per la sua versatilità e per il fatto di non velare minimamente alcuna superficie di contatto, risultando in quest'ultima caratteristica uno dei migliori turchesi testati.


Lamy turchese

Caratteristiche:
Carta utilizzata: Rhodia A4 blocco a fogli bianchi da 80 gr\mq; carta da fotocopie Fabriano First Class 80 gr\mq; Fabriano foglio da disegno F4 200gr\mq superficie ruvida
Penne utilizzate: Lamy Studio con stub 1.5 - pennino M - pennino EF
Colore: chiaro e tendente all'azzurro, componente verde davvero minimale; la stretta somiglianza con il turchese Diamine li rende, con alcune penne e carte, difficilmente distinguibili! Rispetto al Diamine però ha il vantaggio di mantenere la stessa intensità cromatica su pressochè tutte le carte, senza sembrare sensibilmente più chiaro o più scuro al variare del supporto cartaceo.
Saturazione: buona, trattandosi di un colore piuttosto chiaro
Shading: buono, apprezzabile soprattutto con tratti corposi
Feathering: non presente
Bleed through: leggero con tratti umidi, su carta porosa da fotocopie e blocchi uso ufficio
See-through: non presente
Scorrevolezza: buona su tutte le penne
Resistenza all'acqua: molto scarsa
Asciugatura: Si passa dai 5' con tratti fini ai 18' con tratti medi e flusso abbondante
False partenze dopo alcuni giorni di inattività della penna: nessuna, un inchiostro affidabile
Opacizzazione \ velatura del serbatoio o del conveter: nessuna
Incrostazioni : nessuna
Carta consigliata: tutte, sembra essere un valido alleato in qualsiasi circostanza!
Penne consigliate: tutte, vista la versatilità dimostrata; in particolare è indicato per stub e pennini a largo tratto che ne esaltano shading e colore
Pennini da intinzione: buona la resa con quelli testati (Brause “Blue Pumpkin” n.361 e Mitchell serie Italics in rame)
Conclusioni: Un bell'inchiostro, consigliato per note a margine e annotazioni personali, biglietti, situazioni informali. Non sembra invece adatto a lunghe sessioni di scrittura, a causa della tonalità chiara e particolarmente vivace.
Da non confondere con il Lamy blue washable, un bell'azzurro con cui a volte viene invece scambiato!


Pelikan 4001 Turquoise

Caratteristiche:
Carta utilizzata: Rhodia A4 blocco a fogli bianchi da 80 gr\mq; carta da fotocopie Fabriano First Class 80 gr\mq; Fabriano foglio da disegno F4 200gr\mq superficie ruvida
Penne utilizzate: Lamy Studio pennino M - pennino EF - Rotring Art Pen con pennino stub 1.5
Colore: bellissimo turchese di tono leggermente più freddo e tendente al blu rispetto agli altri, con minimale componente verde, quasi impercettibile anche in cromatografia.
Saturazione: buona, specie con pennini dal flusso abbondante
Shading: ben visibile con pennini a tratto largo, cosa che lo rende adatto ad essere utilizzato per ottenere un certo effetto chiaroscurale.
Feathering: non presente
Bleed through: minimale, riscontrato solo su carte porose e poco compatte
See-through: non presente
Scorrevolezza: normale, non trattandosi di un inchiostro che fa della fluidità il suo punto di forza
Resistenza all'acqua: buona rispetto alla media degli altri turchesi provati. Non si tratta certo di un inchiostro persistente, ma se si agisce in fretta lo scritto inavvertitamente bagnato risulta ancora leggibile. Dalla cromatografia in effetti si nota ancora la traccia lasciata dalla macchia di inchiostro depositata sulla striscia di carta assorbente prima di procedere all'imbibizione in acqua demineralizzata.
Asciugatura: buona; un tratto fine asciuga in circa 7' e un bel tratto medio e corposo intorno ai 18'.
False partenze dopo alcuni giorni di inattività della penna: nessuna
Opacizzazione \ velatura del serbatoio o del conveter: leggera velatura delle pareti dei converter e delle penne, ma non tale da precludere la visibilità dell'inchiostro residuo nel serbatoio. La lavabilità è comunque buona, non lascia residui difficili di cui liberarsi!
Incrostazioni : nessuna
Carta consigliata: tutte, ad eccezione di quelle davvero molto porose e di scarsa compattezza
Penne consigliate: dà il meglio di sé con pennini dal flusso abbondante, sia fini che broad. Con gli stub è imbattibile anche grazie allo shading graduale ed equilibrato
Pennini da intinzione: si comporta ottimamente con quelli utilizzati (Brause “Blue Pumpkin” n.361 e Mitchell serie Italics in rame)
Ph: 2.7 - un inchiostro tendenzialmente acido
Conclusioni: Adatto a chi ama gli azzurri in generale e vuole cambiare un po'.


Sheaffer Turquoise

Caratteristiche:
Carta utilizzata: Rhodia A4 blocco a fogli bianchi da 80 gr\mq; carta da fotocopie Fabriano First Class 80 gr\mq; Fabriano foglio da disegno F4 200gr\mq superficie ruvida
Penne utilizzate: Lamy Studio con stub 1.5 - pennino M - pennino EF
Colore: una tonalità molto simile al Lamy, solo appena percettibilmente più fredda e tendente al blu. Più chiaro su carte porose, il colore acquista intensità su carte compatte e di buona qualità.
Saturazione: da media a buona, in funzione della carta utilizzata
Shading: molto buono e graduale, davvero un bel colore da utilizzare con pennini broad e stub!
Feathering: non presente
Bleed through: non presente
See-through: non presente
Scorrevolezza: ottima su tutte le penne utilizzate
Resistenza all'acqua: scarsa, appena migliore di Diamine e Lamy
Asciugatura: dai 15' ai 25' dei pennini medi. Piuttosto riluttante!!
False partenze dopo alcuni giorni di inattività della penna: nessuna
Opacizzazione \ velatura del serbatoio o del conveter: nessuna; assieme al Daimine è il meno vocato a questo tipo di problemi, quindi si tratta ancora una volta di un inchiostro sicurissimo da utilizzare con ogni penna.
Incrostazioni : nessuna
Carta consigliata: tutte, non avendo manifestato alcun problema con nessuna carta
Penne consigliate: tutte, maggiomente consigliate quelle a tratto largo che rivelano il bello shading e la tonalità vivace di questo Sheaffer
Pennini da intinzione: un buon comportamento con tutti i pennini, solo il tempo di asciugatura lascia un po' riluttanti a questo utilizzo...(Brause “Blue Pumpkin” n.361 e Mitchell serie Italics in rame)
Conclusioni: pur essendo come Lamy e Diamine troppo chiaro per essere utilizzato a tutta pagina, è ideale nelle situazioni informali e per appunti brevi e note a margine.


Waterman Inspired Blue (ex South Sea Blue)

Caratteristiche:
Carta utilizzata: Rhodia A4 blocco a fogli bianchi da 80 gr\mq; carta da fotocopie Fabriano First Class 80 gr\mq; Fabriano foglio da disegno F4 200gr\mq superficie ruvida
Penne utilizzate: Lamy Studio con stub 1.5 - pennino M - pennino EF
Colore: un bel turchese medio, ottima combinazione fra vividezza e tonalità non troppo chiara e quindi limitante nell'utilizzo. Si comporta in modo piuttosto equilibrato quanto a intensità del colore sui diversi supporti cartacei utilizzati, non variando in maniera sostanziale al variare della carta.
Saturazione: buona
Shading: ombreggiatura media ma graduale e quindi equilibrata; si apprezza però pochissimo con tratti medi e fini
Feathering: leggero, solo su carta porosa
Bleed through: leggero, su carta porosa poco compatta
See-through: impercettibile
Scorrevolezza: buona
Resistenza all'acqua: se si agisce in fretta (30'-50') sul foglio bagnato, la scrittura risulta ancora leggibile; a riprova di quanto riscontrato, si noti che anche nella cromatografia, una leggera persistenza della traccia dell'inchiostro depositato sulla carta prima dell'imbibizione, è in effetti ancora percettibile.
Asciugatura: nella media. Si passa dai 10' con tratto fine ai 15' con tratto medio.
False partenze dopo alcuni giorni di inattività della penna: non riscontrate
Opacizzazione \ velatura del serbatoio o del conveter: non riscontrate
Incrostazioni : non riscontrate
Carta consigliata: buona carta dalla superficie liscia e dalla trama compatta, che ne esalta inensità del colore e shading
Penne consigliate: tratti medi e stub o tratti fini con flusso medio-abbondante
Pennini da intinzione: se la cava egregiamente con i pennini testati (Brause “Blue Pumpkin” n.361 e Mitchell serie Italics in rame)
Conclusioni: Chi ha apprezzato il South Sea Blue Waterman continuerà ad avere lo stesso feeling con questo Inspired Blue, in quanto il prodotto ha subito nell'ottobre 2011 un restiling che ha investito esclusivamente il nome e la grafica del packaging. Il contenuto del flacone e delle cartucce è rimasto lo stesso!
La tonalità e la non eccessiva brillantezza consentono all'inchiostro Waterman di essere preso in considerzione anche per sessioni di scrittura prolungate.


Levenger Blue Bahama

Caratteristiche:
Carta utilizzata: Rhodia A4 blocco a fogli bianchi da 80 gr\mq; carta da fotocopie Fabriano First Class 80 gr\mq; Fabriano foglio da disegno F4 200gr\mq superficie ruvida
Penne utilizzate: Lamy Studio con stub 1.5 - pennino M - pennino EF
Colore: turchese di tono medio, un buon equilibrio fra vivacità cromatica e tonalità, leggermente più scura di Diamine e Lamy su carte di buona compattezza e qualità.
Su carte porose tende a restituire un colore più chiaro, a parità di pennini utilizzati, rispetto all'utilizzo su carte più compatte e di qualità.
Saturazione: buona
Shading: buono, più apprezzabile su pennini dal tratto medio o broad e sugli stub
Feathering: non rilevato
Bleed through: appena percettibile se usato con pennini dal flusso corposo su carte di buona porosità.
See-through: non presente
Scorrevolezza: buona con tutti i pennini testati
Resistenza all'acqua: pur non trattandosi neanche in questo caso di un colore permanente, così come riscontrato per Waterman e Pelikan e in misura un poco inferiore per Sheaffer, se si agisce in qualche decina di secondi sulla pagina inavvertitamente bagnata, lo scritto risulta ancora leggibile.
Asciugatura: circa 10' con tratto fine e 22' con tratto medio e flusso abbondante
False partenze dopo alcuni giorni di inattività della penna: nessuna! Ottimo inchiostro!
Opacizzazione \ velatura del serbatoio o del conveter: nessuna; un inchiostro affidabile.
Incrostazioni : non presenti
Carta consigliata: tutte, è un inchisotro davvero versatile.
Penne consigliate: un inchiostro equilibrato che si può utilizzare su ogni penna. La resa cromatica migliore però si ottiene con penne dal tratto medio, broad o sugli stub che ne accentuano la tonalità e lo shading
Pennini da intinzione: buone prestazioni con i pennini provati (Brause “Blue Pumpkin” n.361 e Mitchell serie Italics in rame)
Conclusioni: dalla cromatografia si evince che la tonalità di questo inchiostro è palesemente tendente all'azzurro e la componente verde è davvero impercettibile. Il colore che ne risulta è vivido e acceso, ma con un tratto medio e flusso abbondante, che restituisce sulla carta un colore corposo e più scuro, si adatta anche a sessioni di scrittura prolungate. Ancora dalla cromatogafia arriva la conferma di quanto rivelato dal test della resistenza all'acqua; la traccia di inchiostro lasciata sulla carta prima di procedere al test, è rimasta visibile dopo l'asciugatura del campione, a testimoniare una seppur contenuta resistenza al dilavamento. Su carte di buona qualità sa esprimere il meglio di sé e diventa quasi un blu chiaro, anche con tratti fini.
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Messaggio da Irishtales »

La prova su carta:
inchiostri turchesi su cartoncino Fabriano FA4 200 gr.mq ruvido - comparazione colori e cromatografie.jpg
inchiostri turchesi su cartoncino Fabriano FA4 200 gr.mq ruvido - comparazione colori e cromatografie.jpg (158.92 KiB) Visto 6566 volte
Diamine - Lamy - Pelikan - carta fotocopie  Fabriano First Class 80 gr-mq.jpg
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Messaggio da Phormula »

Ottimo lavoro Daniela! :)
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Messaggio da gandalff »

Gran bella comparativa. grazie
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Messaggio da Resvis71 »

Che lavoro :o
Bellissima e utilissima comparativa.
Grazie Daniela!
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Messaggio da piccardi »

Complimenti per il bellissimo lavoro, le tue recensioni sono un piacere da leggere e da guardare...

Simone
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viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
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Messaggio da maczadri »

Daniela un lavoro stupendo, complimenti.
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Messaggio da Irishtales »

Grazie a tutti, spero possa essere utile ;)
Devo dire che i colori si somigliano abbastanza, tranne il Diamine che su certe carte è più chiaro, e il Levenger che con certi pennini è quasi un blu.
Pelikan si conferma ottimo, così come Waterman che sembra avere le stesse buone qualità che tanto apprezzavo nelle cartucce turchesi di grande capienza usate per anni sui banchi di scuola. Lo Sheaffer è un'ulteriore conferma della qualità dei prodotti della Casa, di cui da tempo apprezzo Skrip nero, blu e marrone. Lamy ottimo con tutte le penne, ormai lo uso da mesi senza mai un problema o una falsa partenza. Insomma dovessi sceglierne uno solo a discapito degli altri, farei fatica. Molta fatica...
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Messaggio da vito72 »

Irishtales ha scritto:Grazie a tutti, spero possa essere utile ;)
Devo dire che i colori si somigliano abbastanza, tranne il Diamine che su certe carte è più chiaro, e il Levenger che con certi pennini è quasi un blu.
Pelikan si conferma ottimo, così come Waterman che sembra avere le stesse buone qualità che tanto apprezzavo nelle cartucce turchesi di grande capienza usate per anni sui banchi di scuola. Lo Sheaffer è un'ulteriore conferma della qualità dei prodotti della Casa, di cui da tempo apprezzo Skrip nero, blu e marrone. Lamy ottimo con tutte le penne, ormai lo uso da mesi senza mai un problema o una falsa partenza. Insomma dovessi sceglierne uno solo a discapito degli altri, farei fatica. Molta fatica...
Intanto complimenti per la prova eccezionale. Anche io sono in difficoltà abbandonare il 4001 mi dispiace, ma bisogna andare avanti e provare altro per avere la giusta visione delle cose. Concordo con te, su pelikan e waterman, mi sembrano i migliori di tutti, non mi resta che provare waterman. Del pelikan preferisco su tutti la tendenza al chiaroscuro abbastanza pronunciata. Non immaginavo del ph.
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Messaggio da Gustav »

Recensione definitiva.
Complimenti e grazie.
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Messaggio da Phormula »

Concordo sulle difficoltà di scelta, non esiste un inchiostro migliore in assoluto, infatti è il motivo per cui sto usando contemporaneamente più di un blu-nero.
Daniela, come hai fatto a misurare il pH?
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Messaggio da Irishtales »

Ancora grazie a tutti per l'apprezzamento.

Ho trovato il riferimento al Ph del Pelikan qui.
Se solo avessi una strumentazione affidabile lo avrei voluto misurare su tutti i turchesi (e a dire il vero, su tutti gli inchiostri che mi capitano a tiro...)
Ma su questo...sto ancora lavorando! 8-)

Negli States qualche utente ipotizza che Levenger faccia produrre gli inchisotri da Private Reserve, ma anche se così fosse, la formulazione sembra differente, perché differenti sembrano essere i colori. Un altro mistero del meraviglioso turchese americano è il contenitore. Sul sito del produttore c'è scritto che contiene 15 ml, ma sono di più. Sulla scatola è indicato 50 ml, ma sembrano molti di meno. La soluzione (a parte travasare il contenuto in un altro calamaio) è calcolare il volume della bottiglietta, cosa che farò appena avrò un po' di tempo...(lo so, ormai sono irrecuperabile :lol: ).
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Messaggio da lolnarcan »

Ottima comparativa! Anche se perlomeno a me lo sheaffer turchese si è dimostrato un inchiostro pessimo, ho bleedthrough persino su clairefontaine, seppure minimo ma si parla di Clairefontaine.. Dopo una settimana buona di utilizzo c'è voluta la varichina per levarlo dal converter. Forse ho beccato un lotto fallato, ma il mio è terribile.
La penna usata è una duofold inglese semiflex.
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Messaggio da Irishtales »

lolnarcan ha scritto:La penna usata è una duofold inglese semiflex.
Grazie per l'apprezzamento ;)

Che brutto il bleed-through...però temo che il problema, su carte come quella, sia più che altro frutto della flessibilità dei pennini. Te lo dico da "appassionata del genere" nel senso che i flessibili e soprattutto i semiflex sulle stilografiche sono fra i miei favoriti assieme agli stub.
A differenza di questi ultimi però, è la pressione, seppure minimale, a fare la differenza su certe carte, pur ottime. Non utilizzo Clairefontaine, ma di Rhodia posso dire che ha caratteristiche che costituiscono il suo pregio e il suo limite al contempo.
Si tratta di carta ad alta densità, che ha quindi le migliori proprietà per essere utilizzata con le stilografiche (minori problemi di allargamento del tratto, spiumaggio, trapasso etc. rispetto a carte più porose) oltre ad una superficie omogenea, abbastanza liscia.
Il limite però si rivela nello spessore. A parità di peso infatti, 80 gr, le carte compatte sono più sottili di quelle che lo sono di meno. E quando utilizzi un flessibile o peggio, un semiflessibile (che ha bisogno di maggior pressione per produrre un tratto variabile) gli inchiostri piuttosto fluidi possono portare fenomeni di questo tipo. Chiaramente il mio discorso è generico, come ripeto non conosco Clairefontaine ma con Rhodia, a parità di penne utilizzate, lo Sheaffer turchese non mi ha dato alcun problema, ma appunto la pressione esercitata era pressoché nulla, così come con il flessibilissimo pennino da intinzione utilizzato per la prova calligrafica.
Se ti piacciono i turchesi e la carta compatta ma sottile, non posso che sponsorizzare l'ottimo Pelikan, meno fluido (ma sarebbe più appropriato dire meno liquido) degli altri!
Però attenzione all'acidità...2.7 è un valore del Ph che - lo dico da inesperta! - mi sembra piuttosto basso. Tuttavia Vito lo utilizza credo da tempo e non mi sembra abbia avuto problemi con i pennini in acciaio, che sono quelli più a rischio in dette circostanze.
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Messaggio da vito72 »

Da wikipedia mi sembra di capire che 2,7 è un valore di acidità elevata comunque io il pelikan lo uso ininterrottamente da febbraio sulla M 205, e per adesso non ho riscontrato niente di anomalo, solo lo scorrimento della guarnizione del pistone mi sembra sia un poco dura, non so però potrebbe avere un nesso con le caratteristiche di acidità.
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“Vi scrivo una lunga lettera perché non ho tempo di scriverne una breve.” Voltaire
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