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Gargaros
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Messaggio da Gargaros »

Monet63 ha scritto: martedì 26 marzo 2019, 13:46Per 4 euro circa si compra ancora una Platinum Preppy che scrive sempre, dalla costruzione economica ma impeccabile, trasformabile in eye-dropper, con pennino fine. Con 3 euro si può avere una Schneider Voyage. Esistono altre penne vere ugualmente economiche.
Ma infatti ho specificato "se si vuole andare di cinesata".

Comunque non sono d'accordo con quel "penne vere" (come se quelle cinesi non fossero)...
Sai che mi sfugge del tutto il senso di un atteggiamento del genere? Compro - ad esempio - cinque penne, spendendo 20 euro, sperando di imbroccare quella che scriva. Se la trovo avrò una penna cinese, di costruzione mediocre, pagata 20 euro; facevo prima a comprare una Schneider-Online-Kaweco-Pilot-Platinum-FaberCastell-etcetera su quella fascia di prezzo, ottenendo una penna economica ma sicuramente funzionante e di ottima qualità.
:wave:
Ho avuto un'esperienza non proprio memorabile con una Schneider.

La Plasir, poi, aveva un pennino 03 che si impallava dopo un giorno che non la usavo. Ho risolto trapiantandole un pennino 02 che veniva da una Preppy, che pure se non uso per giorni parte sicuro alla prima botta.

Poi sento di continuo che compratori esosi si sono trovati tra le mani penne non proprio funzionanti...

Cosa sto dicendo? Che il fatto che siano occidentali o giapponesi e costino tre volte di più non significa che troverai un prodotto affidabile al 100%.

Possiamo dire solo che statisticamente i cinesi stanno messi peggio. Fatto compensato dal fatto che i loro prezzi sono un fottio inferiori rispetto ai "nostri".
Normie ha scritto: martedì 26 marzo 2019, 14:42non ho capito nulla ma la questione sembra interessante, puoi postare una foto?
Purtroppo non posso fare foto.

Vedo di fare qualche disegno, se ci riesco.

PS
Ecco qua:

Immagine

Il gruppo scrittura visto dall'alto. Nota il condotto che si arresta presso la filettatura a vite.

Nella parte inferiore il condotto effettivamente sbuca fuori, ma la plastica su cui è agganciato il pennino non ha solchi per far sì che l'inchiostro coli fino alla punta.

Quindi, penna che, semplicemente, non può scrivere.
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Monet63
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Messaggio da Monet63 »

Gargaros ha scritto: martedì 26 marzo 2019, 17:46 Comunque non sono d'accordo con quel "penne vere" (come se quelle cinesi non fossero)...
---OMISSIS---
Nella parte inferiore il condotto effettivamente sbuca fuori, ma la plastica su cui è agganciato il pennino non ha solchi per far sì che l'inchiostro coli fino alla punta.
Quindi, penna che, semplicemente, non può scrivere.
Ovviamente rispetto il tuo disaccordo. Tuttavia, dando per scontata l'esattezza della tua diagnosi, per me una penna che non scrive perché manca il canale di alimentazione sul conduttore non è una penna vera.
:wave:
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Messaggio da Monet63 »

Gargaros ha scritto: martedì 26 marzo 2019, 17:46 Comunque non sono d'accordo con quel "penne vere" (come se quelle cinesi non fossero)...
---OMISSIS---
Nella parte inferiore il condotto effettivamente sbuca fuori, ma la plastica su cui è agganciato il pennino non ha solchi per far sì che l'inchiostro coli fino alla punta.
Quindi, penna che, semplicemente, non può scrivere.
Ovviamente rispetto il tuo disaccordo. Tuttavia, dando per scontata l'esattezza della tua diagnosi, per me una penna che non scrive perché manca il canale di alimentazione sul conduttore non è una penna vera, come - ad esempio - una bicicletta alla quale manca la catena collegata ai pedali non è una bicicletta vera; a prescindere dalla nazionalità del costruttore
:wave:
Ultima modifica di Monet63 il martedì 26 marzo 2019, 19:09, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Normie »

non si può smontare il gruppo scrittura? cioè boh mi sembra strano che, per quanto le penne cinesi non sempre siao di qualcità eccelse, sia tantissimo un errore così grossolano
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Messaggio da zoniale »

Tornando al problema, faccio riferimento al disegno.
La parte filettata normalmente (nella mia esperienza) non è parte dell'alimentatore, bensì è un collarino che tiene stretto il pennino all'alimentatore. Se nella tua è un pezzo unico con l'alimentatore, cosa trattiene il pennino in posizione?
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Messaggio da Monet63 »

zoniale ha scritto: martedì 26 marzo 2019, 19:26cosa trattiene il pennino in posizione?
Michele, credo che il pennino si innesti a slitta.
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Messaggio da Gargaros »

zoniale ha scritto: martedì 26 marzo 2019, 19:26 Tornando al problema, faccio riferimento al disegno.
La parte filettata normalmente (nella mia esperienza) non è parte dell'alimentatore, bensì è un collarino che tiene stretto il pennino all'alimentatore. Se nella tua è un pezzo unico con l'alimentatore, cosa trattiene il pennino in posizione?
Confermo Monet, il pennino si inserisce tipo quelli Lamy.

Comunque, che ci crediate o no, qualche minuto fa mi sono messo a pasticciare e l''ho acconciata e ora scrive (e non è neanche male) :mrgreen:

Come ho fatto? beh, visto che di cinesata si tratta, non sono andato tanto per il sottile: ho rimosso il pennino e ho creato sulla plastica la parte di solco mancante. Come? Usando la punta di un ago arroventato! Presumo che con attrezzi migliori il risultato sarebbe stato anche migliore, ma non posso lamentarmi.

Il mio dubbio comunque ha avuto conferma: questa penna non poteva scrivere perché l'inchiostro non aveva sbocco sul pennino.

Ora mi chiedo solo se non sia un prodotto difettoso di suo, o se è proprio l'edizione ad avere un problema endemico... L'autore del topic però dice che ci scrive, e quindi...
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Gargaros ha scritto: martedì 26 marzo 2019, 20:24 Ora mi chiedo solo se non sia un prodotto difettoso di suo, o se è proprio l'edizione ad avere un problema endemico... L'autore del topic però dice che ci scrive, e quindi...
I cinesi, come molti altri fabbricanti che producono penne economiche in grandi quantità, usano sostanzialmente sempre i soliti gruppi scrittura, in parlicolare gli alimentatori. Più che a un'edizione difettosa, sarei più propenso a pensare a un lotto di alimentatori stampati male, che possono esser stati montati anche su altri modelli.
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