Santini Libra... mi pare di sognare.

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Messaggio da ASTROLUX »

francoiacc ha scritto: giovedì 23 maggio 2019, 14:18 Finalmente! Molto bella, e personalmente mi piace perchè è grande.
Il sistema a frizione di fine corsa sul caricamento a pistone lo usava già Delta sulle dolcevita e derivate :thumbup:
Rimettiti presto così ci dici come va. :wave:
Quindi è un converter affogato nel fusto?
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Messaggio da maxpop 55 »

rolex hunter ha scritto: giovedì 23 maggio 2019, 13:59 Ok, la penna è arrivata, ieri sera;
..................................
..................
Il caricamento è a pistone (caricamento ruotando la manopola in senso orario), con una interessante particolarità: quando il pistone arriva al massimo dell'elevazione (nella fase dell'aspirazione), NON si blocca, ma inizia a ruotare a vuoto, con un percettibile ticchettio; questo, probabilmente, diminuisce lo stress della vite di carica, per gli utenti più distratti; ovviamente se i suddetti utenti hanno letto il foglietto esplicativo che accompagna la penna.
Tutto sommato, è un sistema di sicurezza interessante (ed elimina anche il dubbio amletico "sto aspirando o espellendo"???); spero che questo non vada a discapito della robustezza, ma al momento non è possibile saperlo.
Bella, senza dubbio.
Il fatto della frizione a fine carica interviene la frizione mi fa dubitare che sia un vero e proprio sistema di carica a pistone, potrebbe esserci un converter affogato nella resina del fusto.
Il miglior modo per sapere quale sistema di carica è presente nel fusto senza toccare niente è vedere quanto inchiostro carica vuotando il contenurto di un converter in una tazzina e fare un confronto.
Anche se quella con un "vero" pistone la differenza di quantità salta subito agli occhi.
Certo la cosa non è fondamentale, ma mi fa rabbia quando dicono a "pistone"ed in effetti non lo è.
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Messaggio da ASTROLUX »

maxpop 55 ha scritto: giovedì 23 maggio 2019, 19:19
rolex hunter ha scritto: giovedì 23 maggio 2019, 13:59 Ok, la penna è arrivata, ieri sera;
..................................
..................
Il caricamento è a pistone (caricamento ruotando la manopola in senso orario), con una interessante particolarità: quando il pistone arriva al massimo dell'elevazione (nella fase dell'aspirazione), NON si blocca, ma inizia a ruotare a vuoto, con un percettibile ticchettio; questo, probabilmente, diminuisce lo stress della vite di carica, per gli utenti più distratti; ovviamente se i suddetti utenti hanno letto il foglietto esplicativo che accompagna la penna.
Tutto sommato, è un sistema di sicurezza interessante (ed elimina anche il dubbio amletico "sto aspirando o espellendo"???); spero che questo non vada a discapito della robustezza, ma al momento non è possibile saperlo.

Certo la cosa non è fondamentale, ma mi fa rabbia quando dicono a "pistone"ed in effetti non lo è.
Infatti.
Personalmente non è la caratteristica principale che ricerco, ma mi da fastidio che venga travisato il termine tecnico.
Mi interessa molto invece il tratto F fessibile che ha preso Giorgio, sono intrigato dal confronto con le altre penne, sia in termini di scorrevolezza che di variazione di spessore del tratto.
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Messaggio da francoiacc »

rolex hunter ha scritto: giovedì 23 maggio 2019, 14:28 Non è il pennino che è piccolo;

è la penna che è troppo grossa :mrgreen:

Babba bia come dono ravreddado...
Ecco appunto, magari per una penna grossa ci vuole un pennino grosso, tipo un nr. 8 ? La penna mi piace, solo quel pennino mi lascia perplessi, anche se poi l'importante è che scriva
ASTROLUX ha scritto: giovedì 23 maggio 2019, 20:17
maxpop 55 ha scritto: giovedì 23 maggio 2019, 19:19
Certo la cosa non è fondamentale, ma mi fa rabbia quando dicono a "pistone"ed in effetti non lo è.
Infatti.
Personalmente non è la caratteristica principale che ricerco, ma mi da fastidio che venga travisato il termine tecnico.
Mi interessa molto invece il tratto F fessibile che ha preso Giorgio, sono intrigato dal confronto con le altre penne, sia in termini di scorrevolezza che di variazione di spessore del tratto.
Si ci potrebbe stare il fatto che sia una captive converter, ed il fatto che abbia la frizione lo preserva da rotture. In effetti da fastidio, se così fosse, che ti spacciano una captive converter per una penna a pistone, ma la maggiore limitazione è nella ridotta quantità di inchiostro, il vantaggio è che non andando l'inchiostro a contatto con il materiale del fusto non ci sono rischi che si macchi. :wave:
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Messaggio da rolex hunter »

Dal mio letto di dolore (certo, me la sto "tirando" un po' :mrgreen: )

maxpop 55 ha scritto: giovedì 23 maggio 2019, 19:19
Il fatto della frizione a fine carica interviene la frizione mi fa dubitare che sia un vero e proprio sistema di carica a pistone, potrebbe esserci un converter affogato nella resina del fusto.
Il miglior modo per sapere quale sistema di carica è presente nel fusto senza toccare niente è vedere quanto inchiostro carica vuotando il contenuto di un converter in una tazzina e fare un confronto.
Anche se quella con un "vero" pistone la differenza di quantità salta subito agli occhi.
Certo la cosa non è fondamentale, ma mi fa rabbia quando dicono a "pistone"ed in effetti non lo è.
francoiacc ha scritto: giovedì 23 maggio 2019, 20:53
Si ci potrebbe stare il fatto che sia una captive converter, ed il fatto che abbia la frizione lo preserva da rotture. In effetti da fastidio, se così fosse, che ti spacciano una captive converter per una penna a pistone, ma la maggiore limitazione è nella ridotta quantità di inchiostro, il vantaggio è che non andando l'inchiostro a contatto con il materiale del fusto non ci sono rischi che si macchi. :wave:
Bene, nel mio (momentaneo) piccolo posso almeno contribuire con alcune informazioni:

Ho "fatto il pieno" alla Santini e ad alcune altre penne a pistone giusto per avere termini di paragone; ho cercato, con "manovre" che non mi curerei di fare se stessi caricando inchiostro, di ottenere il massimo della capacità; i risultati sono i seguenti:

Santini Libra (aspetta che mi senta meglio e ti faccio cose....) - 1.0 ml.
Pelikan m 800 (west germany, vecchiotta ma ancora pimpante) - 1.2 ml
Dollar 717 - - 1.2 ml
Montblanc 149 - 1.6 ml

YMMV

In confronto alla Santini, la Peli-800 sembra uno sfilatino, e l'umile Dollar 717 neanche si vede.....

comunque, vedendo come è costruita, se anche è una "captive converter" (e vista la capienza, ci può anche stare), il suddetto converter è annegato bene bene; la manopola di caricamento non è un semplice tappo che copre la testa del converter, come ho visto in altre esecuzioni, ma fa corpo unico con il fusto della penna; di contro, però, a differenza di MB e Peli, la manopola non si "allontana" dal fusto, una volta ruotata in posizione di "inizio caricamento".

Ha senso quello che dico ?? :oops:
Giorgio

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Messaggio da rolex hunter »

ASTROLUX ha scritto: giovedì 23 maggio 2019, 20:17
Mi interessa molto invece il tratto F fessibile che ha preso Giorgio, sono intrigato dal confronto con le altre penne, sia in termini di scorrevolezza che di variazione di spessore del tratto.
il pennino "speriamoFlex" è l'unica ragione per cui l'ho comprata; porta pazienza :thumbup:

:wave:
Giorgio

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Messaggio da Ottorino »

rolex hunter ha scritto: venerdì 24 maggio 2019, 12:47 differenza di MB e Peli, la manopola non si "allontana" dal fusto, una volta ruotata in posizione di "inizio caricamento".

Ha senso quello che dico ?? :oops:
Sembra lo stesso sistema della Sheaffer's Intrigue
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Messaggio da ASTROLUX »

rolex hunter ha scritto: venerdì 24 maggio 2019, 12:50
ASTROLUX ha scritto: giovedì 23 maggio 2019, 20:17
Mi interessa molto invece il tratto F fessibile che ha preso Giorgio, sono intrigato dal confronto con le altre penne, sia in termini di scorrevolezza che di variazione di spessore del tratto.
il pennino "speriamoFlex" è l'unica ragione per cui l'ho comprata; porta pazienza :thumbup:

:wave:
Ok apettiamo che tu risorga dalle ceneri, come Araba Fenice. :lol:
Per il caricamento potresti chiedere lumi a Santini, via email...appena ti rimetti. ;)
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Messaggio da maxpop 55 »

rolex hunter ha scritto: venerdì 24 maggio 2019, 12:50
ASTROLUX ha scritto: giovedì 23 maggio 2019, 20:17
Mi interessa molto invece il tratto F fessibile che ha preso Giorgio, sono intrigato dal confronto con le altre penne, sia in termini di scorrevolezza che di variazione di spessore del tratto.
il pennino "speriamoFlex" è l'unica ragione per cui l'ho comprata; porta pazienza :thumbup:

:wave:
Il tipo di caricamento è solo una curiosità non è un parametro fondamentale, mentre lo è capire come scrive,
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Messaggio da maxpop 55 »

rolex hunter ha scritto: giovedì 23 maggio 2019, 13:59 .................
......... è arrivata l'influenza che mi ha messo del tutto fuori gioco, .........
...............
...........................
Giorgio, come va, spero che quest'influenza non ti abbia messo troppo fuori gioco.
Aspettiamo di rivedere il "Giorgio Sprint" che tutti conosciamo. :thumbup:
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Messaggio da rolex hunter »

Bene, ora va un po' meglio, riesco persino a respirare, qui e là, e posso cominciare a fare una valutazione di questa penna; dell'aspetto fisico ormai è evidente la tendenza all'esagerazione: troppo grossa, troppo grande, troppo lunga.
Per fortuna non si può dire "troppo pesante"; anzi, devo dire che questa Libra è sorprendentemente leggera, per le sue dimensioni: non stanca la mano (anche se il massimo che ci ho scritto, di seguito, sono state due pagine), non si sbilancia tra le dita, per assurdo è possibile scrivere con il cappuccio postato e il bilanciamento non cambia in maniera drammatica, l'aumento del peso sulla parte finale è "relativamente" trascurabile
Relativamente: io me ne accorgo, ma non mi disturba a tal punto da infastidirmi; probabilmente coloro i quali sono abituati a penne dal corpo metallico (lo sento dire, qui e là: "preferisco penne di un certo peso") non percepirebbero neanche lo spostamento del punto di bilanciamento.

Certo, questo è per quanto riguarda la sensazione "tattile"; alla vista, la Libra con in cappuccio postato diventa una specie di bastone, anche piuttosto grosso, e del tutto risibile; sembra di avere tra le dita un cero votivo (almeno, nel colore avorio l'effetto è questo).

anche la sensazione all'impugnatura è "troppo"; semplicemente troppo grossa; ancora si può tenere tra le dita, ma se non si hanno manone da orco potreste trovarvi a rimpiangere una Parker 51.
Con tutto questo sovradimensionamento, fa un po' sorridere il pennino, che è invece alquanto sottodimensionato; niente di drammatico, intendiamoci, ma se anche l'occhio vuole la sua parte, un pennino del n° 8, come opinava Francesco qualche giorno fa, non ci sarebbe stato male.
Forse è un problema di produzione.

OK, abbiamo visto come è fatta, vi ho detto come sta nella (mia) mano; adesso..... come scrive ????
La risposta che mi viene immediata è "poteva andare peggio".

OK, calma e gesso
Più sotto trovate una paginetta in cui ho scritto in due modi: prima prendendomi il tempo di flettere il pennino, fare le curve, mettere la capacità di flessione un po' alla frusta (e quanto avrei desiderato avere a sostegno Daniela o Fufluns, o comunque uno qualsiasi del gruppo calligrafi, anche scelto a caso); nella seconda parte, ho scritto più velocemente, come se stessi prendendo appunti durante un seminario....
Ingranditelo al massimo (click destro e apritelo in un'altra finestra) così vedrete i dettagli.

Premessa: la penna NON è stata in alcun modo preparata, niente "prelavaggio" della sezione (stiamo parlando di una penna di costo non indifferente, sarebbe legittimo aspettarsi di poterla inchiostrare e partire), èd è stata rifornita con pelikan 4001 Royal Blue. carta da fotocopie Fabriano Copy 1 (non eccelsa ma accettabile).
nel tempo provvederò a fare altri test, dopo il rodaggio della prima carica il pennino e il diffusore verranno lavati, e forse nella comparativa proveremo altri inchiostri, ma prima vanno risolti alcuni problemi di fondo.

Non è che scriva male, anzi, come sensazione di "flessibilità" è veramente buono, per essere un pennino moderno: flette abbastanza senza dover premere troppo con le dita (non è un Waterman degli anni 20, ma è buono); il guaio è l'alimentazione (quindi, probabilmente, il problema è l'alimentatore): l'alimentatore è piccolino (adatto al pennino, se vogliamo), in plastica; all'osservazione visiva non presenta bave o risulte di fusione (no, non l'ho smontato e non intendo farlo, per adesso), però sin da subito sembra fare fatica a rifornire di inchiostro il pennino; il problema è più rilevante in modalità "calligrafia" che non in modo "scrittura veloce", ma in ogni caso i salti di lettera ci sono (li potete vedere, cerchiati in rosso), ed inoltre, (non evidenziate ma ci sono) ci sono, in maniera casuale, "rifiuti" di partenza; tenendo conto che le righe non erano poi così lunghe, e che dalla fine di una ci passava più di un secondo all'inizio dell riga successiva, secondo me c'è un problema; quasi certamente risolvibile con un po' di "tuning", o sostituendo l'inchiostro con uno diversamente fluido ma comunque... il problema c'è.

inoltre c'è questa sensazione di "grattosità" (passatemi il termine); il pennino "non" gratta, nonostante i due rebbi NON siano perfettamente allineati (notato DOPO il test di scrittura, visto che avevo deciso di provare la penna "just out of the box"), ma scrive piuttosto "asciutto" e sembra comunque impuntarsi nella carta; la sensazione ricorda quella dei pennini il cui iridio si sia consumato con l'uso.
Non è questo il caso, ovviamente l'iridio è ben presente.

OK guardate l'immagine della prova di scrittura, e poi ne parleremo ancora (voglio allineare bene il pennino prima di riutilizzarlo)

Santini.jpg
nell'ultima riga, a sinistra, la settima e l'ottava barretta discendente sono.... interamente a binario, quasi non si vedono ma c'erano; il più clamoroso dei rifiuti in questa pagina

Tirando le somme della sensazione d'uso di questo pennino (che vorrei tanto fosse montato su una penna più piccola, per favore Santini....), ci sono luci ed ombre; il piacere di sentire il pennino flettersi, aprirsi e ritornare chiuso, c'è tutta; il "feedback" è sensibile e positivo; i problemi di alimentazione.... ci sono pure quelli, ma in quanto tali sono superabili, in un modo o in un altro; preferisco un pennino così a cui "customizzare" l'alimentatore, rispetto, che so, ad un Noodler, con un bellissimo alimentatore persino graduabile, ma con il pennino flessibile come un chiodo

(NB: le Noodler sono magnifiche penne, soprattutto per il loro prezzo; io ne ho 5 e sto per prendere la Safety; però i loro pennini NON sono flessibili, checchè ne dica Allan Tischler)
Giorgio

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Messaggio da francoiacc »

Purtroppo prendere una penna e aspettarsi che scriva out of the box, è un lusso che prescinde dal costo della penna! Ricordo poche penne che non mi hanno deluso inchiostrate così come partorite dalla casa madre,e questo indipendentemente dal costo.
Credo che darle una lavata, anche abbastanza blanda, con la canonica soluzione acqua e detersivo per piatti, sia purtroppo una necessità per tante penne, e la cosa a dire il vero mi lascia perplesso pensando a tutte le stilografiche che vanno in mano ad utenti meno smaliziati!
Comunque tra i mali da te menzionati il peggiore è il disallineamento dei rebbi :(. Penso che come appassionati dovremmo prendere la buona abitudine di informare la casa madre dei problemi riscontrati anche quando siamo noi stessi a sistemarci questi piccoli problemi... che poi tanto piccoli non sono!
Attendiamo una prova dopo aver lavato e risistemato il pennino.
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Messaggio da maxpop 55 »

Grazie Giorgio ho letto attentamente la tua prova, che dirti hai riportato tutto quello che c'era da sapere.
Per le dimensioni non credo sia un problema a molti di noi piacciono le Big pen.
Per i salti credo ci sia bisogno di un po di rodaggio o se l'hai caricata oggi aspettare almeno 24 ore che l'alimentatore sia ben impregnato.
Se l'alimentatore è del tipo senza punti di incastro ed è come una volta completamente circolare si potrebbe mettere uno in ebanite, allora si che sarebbe perfetto.
Per le dimensioni del pennino c'è poco da fare o dire, è così e non si può fare nulla.
Non ti lamentare per le dimensioni della penna in foto c'è una Montegrappa a confronto con la MontBlanc 146
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DSCF4305.JPG
DSCF4306.JPG
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Messaggio da ASTROLUX »

Una recensione molto ben fatta. Grazie Giorgio.
Diciamo che la Santini pare deludere su più punti:
1-Le dimensioni eccessive, particolare che nelle foto della casa non si riesce ad evincere.
2-La scorrevolezza
3-Il Flusso

Sono stato sul punto di ordinarla subito (rossa), e l'unica cosa che mi ha frenato sono state le prime foto di Giorgio, che ne mosttravano le dimensioni. Decisamente grande anche per me, e sono il tipo che ama penne del tipo Pelikan M800.
Ma ero ancora un po' titubante..."quasi quasi la prendo lo stesso" pensavo, poi mi è capitata un'Aurora 88 Big a calmare gli ardori.
La prova di scrittura,non proprio brillante, è stata una doccia fredda; eppure i test effettuati su altre Santini, qui nel forum, erano molto positivi. :o
Giorgio hai provato a sentire il produttore ? Magari hai pescato una penna "sfortunata" ? :roll:
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Messaggio da rolex hunter »

maxpop 55 ha scritto: martedì 28 maggio 2019, 16:46
Per i salti credo ci sia bisogno di un po di rodaggio o se l'hai caricata oggi aspettare almeno 24 ore che l'alimentatore sia ben impregnato.
Se l'alimentatore è del tipo senza punti di incastro ed è come una volta completamente circolare si potrebbe mettere uno in ebanite, allora si che sarebbe perfetto.
L'inchiostro è stato caricato sabato, e ho scribacchiato qualcosa domenica e lunedì per cominciare a far "muovere" l'inchiostro.

Credo anche io che finirò per piazzarci un alimentatore in ebanite; comunque il programma di operazioni è : allineamento del pennino, lavaggio detergente, (qualche macro da postare qui), nuova prova con 2-3 tipi di carta.

Poi smontaggio del gruppo scrittura per analisi approfondita dell'alimentazione e poi si vedrà.

Proverò a parlare con Santini, più che altro per informarmi sulla costruzione del gruppo scrittura, ma sinceramente, a parte il disallineamento del pennino (che può succedere, diciamolo), non ho molto da rimproverargli; hanno fatto scelte progettuali magari poco condivisibili, ma hanno messo in vendita, alla fine dei giochi, un prodotto niente male, anche se visibilmente ha problemi di gioventù.

Voglio rimarcare che il pennino mi è piaciuto, la flessibilità c'è e si sente, e questa era la ragione per cui l'ho acquistato; chissà come scrive il flex "M"... .

Per citare Luke Skywalker "c'è del buono in lui, l'ho percepito".
Giorgio

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