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18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29

consiglio su acquisto Omas NOS

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sussak
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Messaggio da sussak »

Girando per la Lombardia ho trovato un negozio che vende alcune penne "new old stock" fra le quali una Omas Extra ogiva di circa il 1990, nuova con imballo e confezione, naturalmente al prezzo dell'ultimo listino della casa. Andrebbe benissimo per sostituire la mia, identica, guasta e che nessuno in zona è stato disposto a riparare.
Più che il prezzo, di per sè non indifferente, mi ha momentaneamente trattenuto una considerazione, in base alla quale chiedo cortese consiglio.
Non è che possa verificarsi il malaugurato caso che la penna, per quanto nuova, dopo circa 30 anni di giacenza in negozio, possa avere la famigerata guarnizione fra pistone e serbatoio deteriorata e perda come una fontana, considerando anche che dubito fortemente che il venditore in tal caso mi offra delle garanzie, dato il "old stock" e l'irreperibilità dei ricambi ?
Certo, mi direte, provala, ma in negozio non accetteranno mai che, per provare un oggetto, pretenda di riempire completamente il serbatoio, consentendo al massimo di intingere il pennino per vedere il tipo di scrittura.
Cosa debbo fare, fidarmi sulla parola ? Comprare o meno ? Sono parecchi soldi da spendere.
Grazie
Umberto
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LucaC
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Messaggio da LucaC »

Puoi chiedere di caricarla e scaricarla un po' di volte con acqua. Se dopo averlo fatto ripetutamente non la vedi trafilare dal fondello dovrebbe essere a posto e un po' di acqua non ha mai fatto male.
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maxpop 55
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Messaggio da maxpop 55 »

sussak ha scritto: venerdì 31 maggio 2019, 11:01 Girando per la Lombardia ho trovato un negozio che vende alcune penne "new old stock" fra le quali una Omas Extra ogiva di circa il 1990, nuova con imballo e confezione, naturalmente al prezzo dell'ultimo listino della casa. Andrebbe benissimo per sostituire la mia, identica, guasta e che nessuno in zona è stato disposto a riparare.
Più che il prezzo, di per sè non indifferente, mi ha momentaneamente trattenuto una considerazione, in base alla quale chiedo cortese consiglio.
Non è che possa verificarsi il malaugurato caso che la penna, per quanto nuova, dopo circa 30 anni di giacenza in negozio, possa avere la famigerata guarnizione fra pistone e serbatoio deteriorata e perda come una fontana, considerando anche che dubito fortemente che il venditore in tal caso mi offra delle garanzie, dato il "old stock" e l'irreperibilità dei ricambi ?
Certo, mi direte, provala, ma in negozio non accetteranno mai che, per provare un oggetto, pretenda di riempire completamente il serbatoio, consentendo al massimo di intingere il pennino per vedere il tipo di scrittura.
Cosa debbo fare, fidarmi sulla parola ? Comprare o meno ? Sono parecchi soldi da spendere.
Grazie
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Ti rinnovo il mio invito, se mi mandi la tua Omas provo a riparartela, chiaramente gratis.
Se vuoi contattami tramite PM.
Anche se "old stock" la penna potrebbe avere lo stesso difetto ed anche altri.
Chiaramente gratis.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Messaggio da LucaC »

Questo è un invito da accettare al volo! :thumbup:
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sussak
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Messaggio da sussak »

Sono d'accordo, mando un PM. :thumbup:
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Messaggio da rolex hunter »

A parte quello che deciderai di fare con la TUA Omas, parlando del prezzo delle "NOS" del negozio, il mio annuario del 1998 (edizioni "Tourbillon") dice le le Omas "arte italiana Ogiva" erano di due misure e (conseguentemente) due prezzi:

Misura "grande", 147mm chiusa, 400.000 lire
Misura "media", 141mm chiusa, 250.000 lire


Sono questi i prezzi che ti hanno chiesto ???

(scommetto di no......)
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sussak
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Messaggio da sussak »

E' la misura grande ed ha chiesto €. 440 (a suo dire già scontato del 20%).
Comunque ho già spedito a Portici la mia vecchia per il tentativo di riparazione.
Come esposto sopra, ho una "legittima suspicione" ad acquistare un "nuovo" con una giacenza di magazzino di 30 anni.
Mi sono reso conto che le Omas sono alquanto critiche e piuttosto deformabili.
Umberto

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Messaggio da maxpop 55 »

sussak ha scritto: venerdì 31 maggio 2019, 15:27 E' la misura grande ed ha chiesto €. 440 (a suo dire già scontato del 20%).
Comunque ho già spedito a Portici la mia vecchia per il tentativo di riparazione.
Come esposto sopra, ho una "legittima suspicione" ad acquistare un "nuovo" con una giacenza di magazzino di 30 anni.
Mi sono reso conto che le Omas sono alquanto critiche e piuttosto deformabili.
Solo le Omas in resina vegetale, soffrono di possibili deformazioni.
Sono sicuramente indenni quelle in celluloide anni 50 e quelle in resina plastica.
Ad esempio ne soffriva la 555/556/557 sia S che F e la produzione Arte Italiana, mentre le più economice tipo Studio, 620 con pennino placcato o tipo la 557 Artaxan sempre con pennino placcato, ecc ... ne erano esenti.
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Messaggio da francoiacc »

maxpop 55 ha scritto: venerdì 31 maggio 2019, 16:08
sussak ha scritto: venerdì 31 maggio 2019, 15:27 E' la misura grande ed ha chiesto €. 440 (a suo dire già scontato del 20%).
Comunque ho già spedito a Portici la mia vecchia per il tentativo di riparazione.
Come esposto sopra, ho una "legittima suspicione" ad acquistare un "nuovo" con una giacenza di magazzino di 30 anni.
Mi sono reso conto che le Omas sono alquanto critiche e piuttosto deformabili.
Solo le Omas in resina vegetale, soffrono di possibili deformazioni.
Sono sicuramente indenni quelle in celluloide anni 50 e quelle in resina plastica.
Ad esempio ne soffriva la 555/556/557 sia S che F e la produzione Arte Italiana, mentre le più economice tipo Studio, 620 con pennino placcato o tipo la 557 Artaxan sempre con pennino placcato, ecc ... ne erano esenti.
Massimo, le 620 non erano esenti purtroppo, io ne ho una a cui il cappuccio si è ristretto, per la precisione una 630 ovvero la 620 demonstrator. :(
"E' sempre meglio vivere di rimorsi che di rimpianti"
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Messaggio da maxpop 55 »

francoiacc ha scritto: venerdì 31 maggio 2019, 16:20
maxpop 55 ha scritto: venerdì 31 maggio 2019, 16:08

Solo le Omas in resina vegetale, soffrono di possibili deformazioni.
Sono sicuramente indenni quelle in celluloide anni 50 e quelle in resina plastica.
Ad esempio ne soffriva la 555/556/557 sia S che F e la produzione Arte Italiana, mentre le più economice tipo Studio, 620 con pennino placcato o tipo la 557 Artaxan sempre con pennino placcato, ecc ... ne erano esenti.
Massimo, le 620 non erano esenti purtroppo, io ne ho una a cui il cappuccio si è ristretto, per la precisione una 630 ovvero la 620 demonstrator. :(
Strano, non ho mai visto quei modelli deformati, difatti ho una 555 S con cappuccio della serie 6xx a cui ho montato la clip della 555 S
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Messaggio da sussak »

maxpop 55 ha scritto: venerdì 31 maggio 2019, 16:24
francoiacc ha scritto: venerdì 31 maggio 2019, 16:20

Massimo, le 620 non erano esenti purtroppo, io ne ho una a cui il cappuccio si è ristretto, per la precisione una 630 ovvero la 620 demonstrator. :(
Strano, non ho mai visto quei modelli deformati, difatti ho una 555 S con cappuccio della serie 6xx a cui ho montato la clip della 555 S
Ti ho già spedito la raccomandata 1, arriverà lunedì.
Il mio discorso sulle possibili deformazioni ha anche un fondamento; quando avevo ripreso in mano la Omas inviata, avevo notato che avvitando il cappuccio non andava fino in fondo alla filettatura sul fusto, come credo facciano tutte le stilo di questo tipo, ma si fermava un paio di giri prima; il fenomeno ai tempi non l'avevo mai notato. Naturalmente non ho mai forzato nulla, ma è come se il cappuccio con il tempo si fosse ristretto.
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Messaggio da fockerwulf »

Ho due demonstrator una bordeaux e un nera (Omas 620), il cui cappuccio si è ristretto, ho riscontrato problemi di stabilità della resina vegetale soprattutto nelle 555/S, 556/S, e 557/S, sia con pennino placcato, che in oro 585, mentre la serie F, di cui posseggo diversi esemplari sembra essere esente da tale problematica, nonostante il materiale con cui sono assemblate sia identico, ciò mi porta a considerare che l'instabilità sia anche dovuta alla forma della penna, e naturalmente anche alle condizioni in cui viene preservata. Mentre per la produzione anni 50/60, sia Minerva che Omas, sono prive di ogni difetto derivante dal materiale con cui sono costruite.
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Messaggio da maxpop 55 »

sussak ha scritto: venerdì 31 maggio 2019, 16:40
maxpop 55 ha scritto: venerdì 31 maggio 2019, 16:24

Strano, non ho mai visto quei modelli deformati, difatti ho una 555 S con cappuccio della serie 6xx a cui ho montato la clip della 555 S
Ti ho già spedito la raccomandata 1, arriverà lunedì.
Il mio discorso sulle possibili deformazioni ha anche un fondamento; quando avevo ripreso in mano la Omas inviata, avevo notato che avvitando il cappuccio non andava fino in fondo alla filettatura sul fusto, come credo facciano tutte le stilo di questo tipo, ma si fermava un paio di giri prima; il fenomeno ai tempi non l'avevo mai notato. Naturalmente non ho mai forzato nulla, ma è come se il cappuccio con il tempo si fosse ristretto.
Perfetto, appena arriva ti faccio sapere.
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Messaggio da maxpop 55 »

fockerwulf ha scritto: venerdì 31 maggio 2019, 16:56 Ho due demonstrator una bordeaux e un nera (Omas 620), il cui cappuccio si è ristretto, ho riscontrato problemi di stabilità della resina vegetale soprattutto nelle 555/S, 556/S, e 557/S, sia con pennino placcato, che in oro 585, mentre la serie F, di cui posseggo diversi esemplari sembra essere esente da tale problematica, nonostante il materiale con cui sono assemblate sia identico, ciò mi porta a considerare che l'instabilità sia anche dovuta alla forma della penna, e naturalmente anche alle condizioni in cui viene preservata. Mentre per la produzione anni 50/60, sia Minerva che Omas, sono prive di ogni difetto derivante dal materiale con cui sono costruite.
Strano anche le 5xx F soffrono di questo problema, ne ho una io col cappuccio deformato Alfredo una col fusto deformato, arrivato a questo punto devo dire che dipende solo dalla fortuna per i modelli con resina vegetale.
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sussak ha scritto: venerdì 31 maggio 2019, 15:27 E' la misura grande ed ha chiesto €. 440 (a suo dire già scontato del 20%).
Comunque ho già spedito a Portici la mia vecchia per il tentativo di riparazione.
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Accidenti la conversione lira -euro ha seguito le leggi di mercato piuttosto che il cambio legale. :lol:

Ti dico che presi NOS una Optima, da un privato, quindi senza garanzia. Dopo poco tempo (e poco utilizzo), mi si spezzò l'asse del pistone di carica.
Aurora mi a sostituito tutto il corpo penna, non in garanzia ma ad un prezzo politico, in quanto l'auroloide era soggetto a rotture.
...ma se Aurora non fosse stata ancora in attività? :o
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
Lao Tsu
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