Sheaffer No Nonsense Old Timer

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lucawm
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Sheaffer No Nonsense Old Timer

Messaggio da lucawm »

Stamattina in una negoziocartoleria della mia città ho acquistato questa simpatica Sheaffer No Nonsense. E' la prima di marca Sheaffer che posseggo, ho letto ovunque ottime recensioni su questi pennini ed incuriosito ho voluto provare.
Il modello è precisamente una No Nonsense Old Timer, prodotte per ricordare le penne anni 20/30 di ebanite cesellata. Questa è con finiture dorate e in plastica...nera lavorata con il motivo chiamato "Flamme": incisioni a spirale dal fondo del fusto fino al cappuccio; 6 o 7 sono stati i pattern prodotti in tutto.
L'ho acquistata con pennino F dal momento che non mi piace scrivere molto grosso. Il flusso è estremamente controllato, tendente allo scarso ed il pennino ""ora"" - ci tengo a precisare - è scorrevole e affidabile.
Il primo impatto non è stato positivo per nulla, la penna infatti doveva essere stata provata in negozio direi decenni addietro :oops: e quindi ho dovuto rimuovere e lavare ciò che restava di una cartuccia di inchiostro marrone completamente secca.
Dopo due lavaggi in acqua e una goccia di sapone ho caricato a siringa la cartuccia che avevo trovato all'interno della penno con un po' di Aurora nero e ho dato una prova: il pennino gratta terribilmente. Con pazienza, dita e lentino riesco a dare un assetto decente alle punte e riprovo: ora la penna non gratta, ma salta.
Guardo meglio con la lente e noto un'impressionante quantità di baby bottom (possibile sui pennini Sheaffer?) che cerco di rimuover con qualche passata di micromesh. Sono andato cauto, non l'ho rimosso del tutto ma il tratto non salta più.
Devo dire, speravo in un'esperienza migliore e sono stato un po' sfortunato. Ora la penna funziona e me la tengo così anche perchè esteticamente è molto bella.
Pacchetto cartucce, penna e cartuccia secca
Pacchetto cartucce, penna e cartuccia secca
Mi è stato dato anche questo pacchetto di cartucce, ovviamente piene solo per 1/4, forse anche meno.
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Monet63
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Messaggio da Monet63 »

lucawm ha scritto: giovedì 31 ottobre 2019, 20:33 Guardo meglio con la lente e noto un'impressionante quantità di baby bottom (possibile sui pennini Sheaffer?) che cerco di rimuover con qualche passata di micromesh.
Non riesco a capire perché usare il micromesh, anziché le dita, per rimuovere un baby bottom.
:wave:
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Messaggio da lucawm »

Monet63 ha scritto: giovedì 31 ottobre 2019, 21:17
lucawm ha scritto: giovedì 31 ottobre 2019, 20:33 Guardo meglio con la lente e noto un'impressionante quantità di baby bottom (possibile sui pennini Sheaffer?) che cerco di rimuover con qualche passata di micromesh.
Non riesco a capire perché usare il micromesh, anziché le dita, per rimuovere un baby bottom.
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Come si può fare con le dita? Uso la micromesh per avvicinare il punto di contatto del pennino alla superficie della carta, asportando una minima quantità di materiale.
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Messaggio da Monet63 »

Sul nostro wiki è indicato molto bene come risolvere il problema, dacci un'occhiata. L'uso del micromesh, per quanto leggero, dovrebbe essere riservato come ultima ratio, anche perché nel caso del baby bottom semplicemente non risolve nulla, il problema resta.
https://www.fountainpen.it/Analisi_ed_a ... el_pennino
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Messaggio da francoiacc »

Ma nell'articolo citato non ho trovato nulla su come rimuovere i baby bottom. Anche io quando mi sono trovato davanti a questo problema ho usato un po' di micromesh, sarei genuinamente curioso di imparare come fare senza. :think:
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Messaggio da aferrarini »

Purtroppo per il baby bottom non c'è niente da fare se non andare di micromesh. Per baby bottom si intende quando gli spigoletti interni delle pallina di iridio sono state levigate troppo e quindi l'inchiostro non arriva a toccare la carta. L'effetto è chiaramente esacerbato su carte molto liscie. Chiaramente l'unico modo per curare questo difetto è asportare del materiale da sotto la pallina di iridio in modo da riportare l'inchiostro "a livello carta" o quasi. L'ho fatto su diverse penne con successo e soprattutto senza fare danni, l'importante è andare con calma. Generalmente parto da un pad da 4000 e poi passo su 6000, 8000 e 12000. Faccio un paio di 8 su ogni pad senza premere e poi riprovo la penna e la controllo con un lentino. E' importante non strafare per non appiattire troppo una superficie. Sul 12000 passo proprio appena appena per evitare di rendere troppo liscia la superficie e ritrovarmi di nuovo con problemi di false partenze, soprattutto su carte molto liscie, tipo la Clairefontaine che uso di solito.
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Messaggio da francoiacc »

Io invece di fare degli 8 sui pad passo con moto circolatorio i pad sull'iridio con molta cautela e molto leggermente in modo da evitare quanto più possibile di rimuovere più irido del necessario e soprattutto di appiattire la punta. Anche io parto da 4000 a salire, una volta rimosso il problema passo le grane più sottili ma evito la 12000 in quanto preferisco avere un po' di feedback.
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Messaggio da lucawm »

francoiacc ha scritto: venerdì 1 novembre 2019, 10:32 Io invece di fare degli 8 sui pad passo con moto circolatorio i pad sull'iridio con molta cautela e molto leggermente in modo da evitare quanto più possibile di rimuovere più irido del necessario e soprattutto di appiattire la punta. Anche io parto da 4000 a salire, una volta rimosso il problema passo le grane più sottili ma evito la 12000 in quanto preferisco avere un po' di feedback.
Ho fatto lo stesso anche io. Con gli 8 si leviga troppo la punta con il rischio di rimettere il baby bottom sul pennino. Sono partito dalla 6000 e l'ho reso molto scorrevole con la 12000; lo spessore del tratto non ne ha risentito minimamente, è rimasto il tratto fine che era dichiarato.
Così la Sheaffer ha ripreso a scrivere in maniera più che soddisfacente.


Se si appiattisce troppo si corre il rischio che il pennino sia tagliente sui bordi, e si sente.
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Messaggio da Monet63 »

aferrarini ha scritto: venerdì 1 novembre 2019, 10:19 Purtroppo per il baby bottom non c'è niente da fare se non andare di micromesh. Per baby bottom si intende quando gli spigoletti interni delle pallina di iridio sono state levigate troppo e quindi l'inchiostro non arriva a toccare la carta. L'effetto è chiaramente esacerbato su carte molto liscie. Chiaramente l'unico modo per curare questo difetto è asportare del materiale da sotto la pallina di iridio in modo da riportare l'inchiostro "a livello carta" o quasi.
Io sono sempre stato straconvinto che per baby-bottom si intendesse una cosa diversa, è cioè una configurazione "a V rovesciata", da cui la logica del "il micromesh non serve".
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Ringrazio tutti per avermi fatto imparare una cosa per me nuova.
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Messaggio da Ottorino »

Infatti non capivo perché dicevi che non serviva.

Comunque prima di levigare con qualsiasi cosa, è bene assestare il pennino al meglio e trattenersi dalla soluzione micromesh. Talvolta basta cambiare inchiostro ma qui già l'aurora nero non funzionava. Magari era preferibile aspettare e insistere con le manipolazioni, ad esempio stringendo la fessura.

Il movimento a 8 è quello corretto (opinione basata sulla levigatura di altri materiali) perché permette un'asportazione più omogenea. Bisogna tenere conto che la penna deve poter scrivere non solo con la propria impugnatura, ma anche con altre. La levigatura a cerchio invita a ottenere una superficie piatta. Che può risolvere, ma non è detto che vada bene per altre inclinazioni/impugnature.

Prima di levigare, è bene prima provare se la penna "salta" ("lascia", mi piace di più perché usato dalla signora Patrizia di noto negozio fiorentino) su tutte le inclinazioni. Spesso succede solo ad un certo angolo e - se tutta la geometria è a posto - è solamente li che si deve levigare a 8 e dondolando/ruotando leggermente la penna per non imporre troppo la propria impugnatura e appiattire la pallina
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Ottorino ha scritto: venerdì 1 novembre 2019, 15:29 Infatti non capivo perché dicevi che non serviva.
Perché ignorante, nel senso che ignoravo. :mrgreen:
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