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Collezionare Stilografiche - Voi come lo fate?

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francoiacc
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Collezionare Stilografiche - Voi come lo fate?

Messaggio da francoiacc »

cizio ha scritto: lunedì 9 marzo 2020, 15:03
lucawm ha scritto: lunedì 9 marzo 2020, 14:38

È semplicemente la definizione delle parole, ľaccumulo non ha di per se accezione negativa, mentre collezione è un raggruppamento di una particolare categoria appartenenti a stretti criteri di selezione. Detto questo ľuna non è migliore o peggiore delľaltra; ciascuno può portare avanti sia una collezione che una "raccolta"
ho sentito di questa distinzione tra collezionare e accumulare la prima volta da sbrbrown, non mi trovo d'accordo. Tra l'altro nel suo esempio si partiva da come si è giustificata un assicurazione nel non rimborsare un furto, introducendo la distinzione opinabile tra utilizzatore, collezionista e accumulatore.

Se guardo su Treccani o Garzanti non c'è nulla che suggerisca che la collezione debba essere monomarca, ristretta o generalizzata.
Io non ho mai sentito dire "vieni a casa che ti mostro la mia accumulazione di francobolli".
Collezionare e accumulare sono in Italiano due cose molto diverse. Da dove viene questa definizione di accumulo invece che di collezione?
Premesso che non so cosa dice Sbrebrown (di lui al momento conosco bene il suo bell'inchiostro prodotto da Akkerman), occasionalmente vedo qualche sua recensione ma non sono a conoscenza di questo suo intervento. Tuttavia non volevo dare assolutamente un accezione negativa al termine di accumulatore. Anche io sono fiero di mostrare agli amici la mia "collezione di penne stilografiche" ma mi rendo conto di usare il termine in una accezione non propriamente sua, almeno nel mio caso perché non ambisco a mettere insieme tutte le penne stilografiche.
Ovviamente categorizzare in maniera stretta non è mai una cosa saggia, tuttavia secondo me collezionare significa ambire a mettere insieme un gruppo di oggetti usando dei criteri che la definiscono e che può essere completata, criteri del tipo una collezione dei diversi modelli Pelikan anche se non necessariamente nelle diverse varianti di colori, o le penne che hanno una rilevanza storica nella storia degli strumenti di scrittura per le novità introdotte. In tal caso parto sapendo che per completare la collezione devo avere x,y,z poi e le cerco al fine di completare la mia collezione (e poi magari scopro che ci sono anche a, b e c :D).
Personalmente quando cerco penne non le compro con la finalità di completare una forma di collezione, vedo qualcosa che mi piace o cerco un modello che mi interessa e lo compro. Detto questo nel mio accumulo ho messo insieme diverse OMAS, ecco questa è quanto di più vicino ad una collezione ho, poiché mi sono interessato ai vari modelli, poi ho fatto una cernita sapendo che non potevo ambire ad avere tutte le OMAS prodotte e che parecchie erano penne ignobili così mi sono indirizzato più verso un certo periodo storico, quindi sto cercando di mettere insieme quante più penne in celluloide prodotte prima che iniziassero a produrre penne in resina vegetale. Ecco questo per me significa collezionare. :wave:
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Messaggio da jebstuart »

lucawm ha scritto: lunedì 9 marzo 2020, 15:13 Jebstuart espone al meglio ciò che si voleva intendere, Treccani dice: raccolta ordinata di oggetti.
Questo link fa riferimento all'uso di criteri di selezione.
https://www.google.com/url?sa=t&source= ... h4ZR_IE_Hu.
Poi, accumulare vuol semplicemente significare "mettere insieme in gran quantità", leggo sul vocabolario Zanichelli che ho ora sotto mano.
Grazie. Era esattamente questo.
Propongo però che a questo punto si introduca il seguente concetto:

Tutti quelli che posseggono, acquistano o desiderano più penne di quante siano strettamente necessarie ad esprimere per iscritto il proprio pensiero sono da considerarsi COLLEZIONISTI DI PENNE.
Quelli tra loro che si dedicano ad un solo filone, o a varianti della stessa penna o marca sono COLLEZIONISTI SPECIALIZZATI (in una data marca o modello).

:wave:
Mauro
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Messaggio da schnier »

lucawm ha scritto: lunedì 9 marzo 2020, 15:13 Jebstuart espone al meglio ciò che si voleva intendere, Treccani dice: raccolta ordinata di oggetti.
Questo link fa riferimento all'uso di criteri di selezione.
https://www.google.com/url?sa=t&source= ... h4ZR_IE_Hu.
Poi, accumulare vuol semplicemente significare "mettere insieme in gran quantità", leggo sul vocabolario Zanichelli che ho ora sotto mano.
Se leggi gli esempi solo in uno, quello dei dipinti del trecento, si fa riferimento a una categoria precisa di oggetti all'interno di una stessa specie, negli altri due si parla di francobolli e figurine. A Franco forse piace l'idea estetica e un po' romantica che si cela dietro questa distinzione della quale si fa fautore, ma non esiste nella realtà.
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Messaggio da lucawm »

Anche per le figurine fa un esempio specifico: calciatori italiani. (scherzo... ;) )
Ma a parte questo, sono perfettamente d'accordo e va benissimo puntualizzare come è stato fatto negli interventi successivi, ciò che mi premeva è rimarcare il fatto che ne la parola accumulo, tantomeno raccolta abbiano un significato negativo, semplicemente descrivono un raggruppamento di oggetti (penne) che siano di proprio gradimento, tutto qui. :thumbup:
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Messaggio da Ottorino »

Per tornare al titolo dell'argomento: io colleziono attualmente Sheaffer Nononsense.
Motivo: è una collezione che ho qualche probabilità di terminare.
Una collezione di OMAS arco non me la posso permettere.

Per uscire dall'argomento: non so dove l'ho letta o sentita ma un collezionista è chiunque cerchi di mettere ordine nel caos che mi sembra una definizione azzeccata.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Messaggio da Automedonte »

Il fatto che per collezione si intenda qualcosa di specifico è limitato ci può anche stare, ma accumulo ha veramente una accezione negativa :D

Raccolta già sembra più adatto quando si ha vari oggetti dello stesso genere ma poco omogenei tra loro e lontano dall’essere completi nelle varianti.

Accumulo appare qualcosa di messo lì a caso, come se avessi 40 penne uguali, questo sarebbe un accumulo.

Però se ho una serie di penne di varie marche, non uguali tra loro rappresenta già una raccolta che si avvicina molto ad una collezione.

Non è che si possa definire collezione solo quando è completa o completabile, una collezione di quadri del seicento non sarà mai completa e neanche completabile.
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Messaggio da Ottorino »

Si. Ma qui si parla di collezione di penne. Un limite puoi o non puoi metterlo a seconda del tuo scopo collezionistico. Io preferisco metterlo per avere la soddisfazione di terminare una collezione per eventualmente inaugurarne un'altra.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Messaggio da Marsich »

Ottorino ha scritto: lunedì 9 marzo 2020, 11:54 Per la storia della 52, fruga qui
Grazie molto interessante!!!!
Mi hai dato uno stimolo interessante!
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Messaggio da jebstuart »

Automedonte ha scritto: lunedì 9 marzo 2020, 21:00 Il fatto che per collezione si intenda qualcosa di specifico è limitato ci può anche stare, ma accumulo ha veramente una accezione negativa :D

Raccolta già sembra più adatto quando si ha vari oggetti dello stesso genere ma poco omogenei tra loro e lontano dall’essere completi nelle varianti.

Accumulo appare qualcosa di messo lì a caso, come se avessi 40 penne uguali, questo sarebbe un accumulo.

Però se ho una serie di penne di varie marche, non uguali tra loro rappresenta già una raccolta che si avvicina molto ad una collezione.

Non è che si possa definire collezione solo quando è completa o completabile, una collezione di quadri del seicento non sarà mai completa e neanche completabile.
Mi ispiro alla filatelia, mio primo amore.
Le collezioni di francobolli possono essere:
1. aperte, se sono per così dire una semiretta, con un'origine ma senza una fine (ad esempio i francobolli a tema "quadri", stampati in tutti i tempi in tutti gli stati del Mondo). Estremamente improbabile conoscerli e reperirli tutti;
2. chiuse, se sono un segmento, con origine e fine, riguardando uno Stato preciso ed un intervallo temporale preciso. Possono essere completate, soldi permettendo (ad esempio i francobolli del Regno d'Italia, 1861-1945);
3. ordinarie, se riguardano le emissioni comuni nella loro variante più frequente;
4. specializzate, se riguardano varianti di colore, dentellatura, margini, sovrastampe, e così via. Il più spesso sono aperte, essendo infinite le variabili di stampa, perforatura, ecc.;
5. tematiche, se comprendono francobolli di Stati diversi ed epoche diverse, accomunati appunto dal tema (ad esempio fiori, animali, treni, medicina, sport, aeronautica, ecc.).

Per traslare alle penne, una collezione chiusa è quella che si prefigge di acquisire tutte le PenCo. Una collezione aperta quella di un marchio ancora in attività. Una collezione specializzata quella ad esempio di tutte le varianti di 146. Una collezione tematica quella delle celluloidi arco brown oppure quella delle laminate o delle penne carenate, e così via.

Infine, anch'io penso che "raccolta" suoni meglio di "accumulo", ma sembra più una questione di garbo espressivo che di sostanza.
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Messaggio da Marsich »

Da sempre colleziono/accumulo oggetti, ma non avevo mai pensato a questa distinzione. Davvero interessantissima!
E ringrazio anche del consiglio "soprattutto sul conto in conto in banca".. :roll:

Però credo che collezionista e accumulatore e "raccoglitore di oggetti", siano tutte varianti di una categoria più ampia nel quale devono necessariamente rientravi nell'ambito filatelico piuttosto che delle stilografiche, ovvero l'appassionato.. 8-)
In gergo psicopatologico.. l'accumulatore è colui che ad esempio accumula giornali, riviste, sacchi della spazzatura, rottami e li porta in casa..ma non lo fa per collezionismo e nemmeno per passione, lo fa per una liberarsi da una paura ossessiva.

Invece l'appassionato acquista solo certe tipologie specifiche di oggetti che poi può raccogliere, accumulare o collezionare..
Ottorino ha scritto: lunedì 9 marzo 2020, 17:51 Per tornare al titolo dell'argomento: io colleziono attualmente Sheaffer Nononsense.
Motivo: è una collezione che ho qualche probabilità di terminare.
Una collezione di OMAS arco non me la posso permettere.

Per uscire dall'argomento: non so dove l'ho letta o sentita ma un collezionista è chiunque cerchi di mettere ordine nel caos che mi sembra una definizione azzeccata.
Interessante! Ecco un altro modo di collezionare che non conoscevo! Come hai deciso proprio le Sheaffer?
Acquisti anche altre tipologie di penne? Tipo Lamy?
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Messaggio da Marsich »

jebstuart ha scritto: lunedì 9 marzo 2020, 21:29
Automedonte ha scritto: lunedì 9 marzo 2020, 21:00 Il fatto che per collezione si intenda qualcosa di specifico è limitato ci può anche stare, ma accumulo ha veramente una accezione negativa :D

Raccolta già sembra più adatto quando si ha vari oggetti dello stesso genere ma poco omogenei tra loro e lontano dall’essere completi nelle varianti.

Accumulo appare qualcosa di messo lì a caso, come se avessi 40 penne uguali, questo sarebbe un accumulo.

Però se ho una serie di penne di varie marche, non uguali tra loro rappresenta già una raccolta che si avvicina molto ad una collezione.

Non è che si possa definire collezione solo quando è completa o completabile, una collezione di quadri del seicento non sarà mai completa e neanche completabile.
Mi ispiro alla filatelia, mio primo amore.
Le collezioni di francobolli possono essere:
1. aperte, se sono per così dire una semiretta, con un'origine ma senza una fine (ad esempio i francobolli a tema "quadri", stampati in tutti i tempi in tutti gli stati del Mondo). Estremamente improbabile conoscerli e reperirli tutti;
2. chiuse, se sono un segmento, con origine e fine, riguardando uno Stato preciso ed un intervallo temporale preciso. Possono essere completate, soldi permettendo (ad esempio i francobolli del Regno d'Italia, 1861-1945);
3. ordinarie, se riguardano le emissioni comuni nella loro variante più frequente;
4. specializzate, se riguardano varianti di colore, dentellatura, margini, sovrastampe, e così via. Il più spesso sono aperte, essendo infinite le variabili di stampa, perforatura, ecc.;
5. tematiche, se comprendono francobolli di Stati diversi ed epoche diverse, accomunati appunto dal tema (ad esempio fiori, animali, treni, medicina, sport, aeronautica, ecc.).

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Infine, anch'io penso che "raccolta" suoni meglio di "accumulo", ma sembra più una questione di garbo espressivo che di sostanza.


Caspita! Non pensavo che nella filatelia vi fossero tutte queste distinzioni.., forse per ogni tipologia di collezione vi sono categorie particolari, sebbene non siano sempre specificate, ad esempio quando collezionavo le carte Magic mi ricordo che vi erano le Magic Tipo 1, Tipo2 e Standard
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Messaggio da Ottorino »

Con una nononsense ho preso appunti per tutta l'università. Regalo di mia madre. Il resto è facile. Molti colori molti tipi costi bassissimi quando ho cominciato
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Messaggio da Ango »

Marsich ha scritto: domenica 8 marzo 2020, 23:47 Anch'io sono abbastanza neofita.. Una delle cose che mi ha sorpreso entrando un pochino maggiormente nel modo delle stilografiche è appunto il fatto che la "Faber Castel" produce stilografiche! Credevo producesse "solo" prodotti per disegnare come pennelli, matite e tempere.. :roll:
Come è la Faber Castel Emotion? Sono andato a vedere delle foto sul loro sito.. che sensazione da scriverci?
Vorrei farti anche una terza domanda..Qual'è la storia della Watermans 52?

Ps: pensa che io all'inizio credevo che le dimostrato fossero prodotte solo dalle :D :crazy:
Allora per rispondere alla tua domanda sulla Emotion della Faber Castel ti allego una foto (fatta con cellulare quindi di bassa qualità) ma spero renda l'idea del modello.
Per la scrittura trovo che sia il pennino con la migliore scorrevolezza che abbia mai provato. Il tratto è un M generoso con un buon flusso unico vero difetto di quella penna è il peso decisamente importante e sulle lunghe sessioni tende a stancare la mano.
Ciò nonostante la trovo una penna molto bella e piacevole.
Per quanto riguarda la domanda sulla watermans ti consiglio di leggere il link che ti hanno postato nel quale potrai trovare tutte le informazioni a riguardo.
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Messaggio da cizio »

francoiacc ha scritto: lunedì 9 marzo 2020, 17:09
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Messaggio da francoiacc »

Non essendo uno specialista ho usato un termine che potesse rendere l'idea, accumulo nel senso di mettere insieme, assolutamente senza riferimenti al senso patologico del termine. Raccoglitore di penne stilografiche però mi sa più di attività agronomica :D, vabbè troviamo un compromesso con "acquirente appassionato leggermente compulsivo" :mrgreen: Scherzi a partire, io non mi definisco un collezionista, direi più un profondo amatore di stilografiche, per me il collezionista vero è ben altro, e non mi sentirei in grado di dare consigli su come diventare un collezionista di stilografiche.
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