Ti ringrazio! Il fatto che abbiano stesse caratteristiche rende eventuale scelta più semplice. Alla fine mi piacciono entrambe, l'unico dubbio era sul gruppo scrittura. Hai la demonstrator o la nera Kurogane? Ho visto i nuovi colori della Lecoule e danno un aspetto ancora più importante alla penna.Gargaros ha scritto: ↑lunedì 27 aprile 2020, 16:32 Profit e Lecoule dovrebbero condividere praticamente tutto, persino le misure. Solo le forme sono diverse, e i colori, ovvio. Sta a te decidere in base ai gusti.
Personalmente trovo la Lecoule più bella della Profit. Almeno in foto. Al momento ho solo la Profit (Kurogane), ma credo prenderò a breve anche l'altra... sono troppo carine, irresistibile non possederne una! E poi se Sailor è sinonimo di qualità, non dovrebbe deludermi lato pratica. La Profit scrive benissimo, anche se all'inizio graffiava un tantinello...
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Comunque di base capisco e condivido i tuoi dubbi: una Lecoule o Profit da circa 30€ mi farà sentire la differenza da una Kakuno 12€? Costa il doppio, sarà soddisfacente il doppio?Andre77 ha scritto: ↑lunedì 27 aprile 2020, 17:17 Ti ringrazio! Il fatto che abbiano stesse caratteristiche rende eventuale scelta più semplice. Alla fine mi piacciono entrambe, l'unico dubbio era sul gruppo scrittura. Hai la demonstrator o la nera Kurogane? Ho visto i nuovi colori della Lecoule e danno un aspetto ancora più importante alla penna.
Io nel dubbio, avendo poche penne, ho deciso di evitare per ora questi acquisti facili (30€ posso spenderli senza sentirmi in colpa, se superiamo gli 80€ devo iniziare a pensarci un attimo) che forse continueranno lasciarmi un senso di insoddisfazione, per puntare a qualcosa di qualitativamente migliore; quindi potresti pensare di cercare qualcosa di seconda mano. Questo almeno è quello che ho deciso di fare io ^_^
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Direi che hai pienamente centrato il bersaglio! Stessi tuoi pensieri.. ultimamente sto seguendo con assiduità nel mondo seconda mano, ma vuoi certi prezzi/prezzacci, vuoi per pochissima esperienza, rimango abbastanza fermo nel fare qualche puntata azzardata. Questo forum mi ha tolto parecchi dubbi anche su alcune penne individuale come papabili. Eh sì, sono un po' sospeso tra scegliere di sperimentare subito o attendere, con pazienza (quella non manca..) e prendere qualcosa di un po' più importante. Magari aiutato da un pizzico di fortuna. Grazie davvero!Miata ha scritto: ↑lunedì 27 aprile 2020, 17:42Comunque di base capisco e condivido i tuoi dubbi: una Lecoule o Profit da circa 30€ mi farà sentire la differenza da una Kakuno 12€? Costa il doppio, sarà soddisfacente il doppio?Andre77 ha scritto: ↑lunedì 27 aprile 2020, 17:17 Ti ringrazio! Il fatto che abbiano stesse caratteristiche rende eventuale scelta più semplice. Alla fine mi piacciono entrambe, l'unico dubbio era sul gruppo scrittura. Hai la demonstrator o la nera Kurogane? Ho visto i nuovi colori della Lecoule e danno un aspetto ancora più importante alla penna.
Io nel dubbio, avendo poche penne, ho deciso di evitare per ora questi acquisti facili (30€ posso spenderli senza sentirmi in colpa, se superiamo gli 80€ devo iniziare a pensarci un attimo) che forse continueranno lasciarmi un senso di insoddisfazione, per puntare a qualcosa di qualitativamente migliore; quindi potresti pensare di cercare qualcosa di seconda mano. Questo almeno è quello che ho deciso di fare io ^_^
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Allora mi prendo la libertà di darti un altro consiglio: affidati al mercatino di questo forum. Sai per certo che le penne saranno nelle condizioni descritte, che i prezzi sono mediamente quelli giusti (intendo dire che nessuno specula come con le aste), e i venditori sono sicuramente affidabili. Personalmente ho fatto due acquisti di recente, di penne che altrimenti non avrei mai comprato altrove, trattandosi tra l'altro di due vintage.Andre77 ha scritto: ↑lunedì 27 aprile 2020, 18:04 Direi che hai pienamente centrato il bersaglio! Stessi tuoi pensieri.. ultimamente sto seguendo con assiduità nel mondo seconda mano, ma vuoi certi prezzi/prezzacci, vuoi per pochissima esperienza, rimango abbastanza fermo nel fare qualche puntata azzardata. Questo forum mi ha tolto parecchi dubbi anche su alcune penne individuale come papabili. Eh sì, sono un po' sospeso tra scegliere di sperimentare subito o attendere, con pazienza (quella non manca..) e prendere qualcosa di un po' più importante. Magari aiutato da un pizzico di fortuna. Grazie davvero!
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Consiglio ben accettato. Appena avrò la possibilità, giustamente, di accedere lo terrò sicuramente d'occhio. Anche perché qui mi posso sentire a pieno nella classica botte di ferro. Grazie mille!
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Ho preso la Kurogane "tuttanegra" (con convertitore + cartuccia inclusi).Andre77 ha scritto: ↑lunedì 27 aprile 2020, 17:17 Ti ringrazio! Il fatto che abbiano stesse caratteristiche rende eventuale scelta più semplice. Alla fine mi piacciono entrambe, l'unico dubbio era sul gruppo scrittura. Hai la demonstrator o la nera Kurogane? Ho visto i nuovi colori della Lecoule e danno un aspetto ancora più importante alla penna.
Sulle misure, ecco qualche informazione precisa (recuperate nel negozio Stilo & Stile):
Sailor Profit:
Lunghezza totale: 134 mm
Lunghezza cappuccio: 64 mm
Lunghezza corpo: 115 mm
Peso complessivo: 16 gr
Circonferenza copro: 12 mm
Sailor Lecoule:
Lunghezza totale: 123 mm
Lunghezza cappuccio: 60 mm
Lunghezza corpo: 109 mm
Peso complessivo: 16 gr
Circonferenza copro: 12 mm
La Lecoule risulta leggermente più corta. Per il resto peso e diametro sono uguali. Il gruppo scrittura dovrebbe essere simile, in fondo rientrano nella stessa fascia (un po' come per Platinum non cambia tra Preppy, Prefounte e Plasir; ma si potrebbe dire lo stesso anche per altre marche, vedi Online, Schneider, Parker ecc.). Ma preferisco usare il condizionale visto che mi manca la Lecoule, come dicevo.
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A me il dubbio mi viene quando sento sui pennini d'oro... Cioè, intendiamoci, la pallina sempre pallina è, che sia di "iridio" o d'oro... Se l'oro ha una liscezza maggiore, e non lo metto in dubbio, deve essere in misure così minime che solo mediante strumenti sarebbe possibile notarlo, non coi sensi umani.
Ma anche ammesso che chi ne sa di più ed è più analizzatore di me riesca a percepire questa differenza, davvero è di una misura così notevole da fare la differenza?
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Grazie per le info! Io non ho mani particolarmente grandi, quindi le misure sarebbero perfette. Immagino comunque sia una penna, la Kurogane, che scriva molto bene.
Sulla differenza oro/acciaio ho molti dubbi anche io. L'unica esperienza è la lettura di questo forum. Mai avuto occasione di provare pennini nobili.
Ultimamente tra italiane e giapponesi è una bella.lotta. Hanno fascino entrambe.
Sulla differenza oro/acciaio ho molti dubbi anche io. L'unica esperienza è la lettura di questo forum. Mai avuto occasione di provare pennini nobili.
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La sfera alla punta del pennino è sempre in iridio o altro materiale sempre estremamente duro, si mette perchèGargaros ha scritto: ↑lunedì 27 aprile 2020, 19:19A me il dubbio mi viene quando sento sui pennini d'oro... Cioè, intendiamoci, la pallina sempre pallina è, che sia di "iridio" o d'oro... Se l'oro ha una liscezza maggiore, e non lo metto in dubbio, deve essere in misure così minime che solo mediante strumenti sarebbe possibile notarlo, non coi sensi umani.
Ma anche ammesso che chi ne sa di più ed è più analizzatore di me riesca a percepire questa differenza, davvero è di una misura così notevole da fare la differenza?
l'oro si consumerebbe subito.
Non esistono pennini con pallina in oro, a meno che non siano pennini con l'iridio consumato o che è saltato via e si è lisciato la punta del pennino per poterlo usare.
I pennini in oro non vengono intaccati dalla corrosione mentre quelli in acciaio si.
Difatti si trovano facilmente pennini perfetti del primo '900 mentre quelli in acciaio o altro metallo sono rarissimi, anche degli anni 50.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Grazie Max per le precisazioni. Sapevo, minima esperienza da lettore, dell'iridio utilizzato si tutti i pennini. Più che altro era l'ennesimo (eterno?) dubbio sulla sostanziale differenza tra oro e acciaio ben conscio che nessun pennino è uguale e non sempre un oro vince a mani basse sull'acciaio. Senza parlare poi di flessibilità, durezza e varie caratteristiche che compongono gli innumerevoli prodotti di ogni tempo. Insomma, il mondo, anche quello delle stilografiche, è bello perché vario. Grazie davvero!maxpop 55 ha scritto: ↑lunedì 27 aprile 2020, 19:48
La sfera alla punta del pennino è sempre in iridio o altro materiale sempre estremamente duro, si mette perchè
l'oro si consumerebbe subito.
Non esistono pennini con pallina in oro, a meno che non siano pennini con l'iridio consumato o che è saltato via e si è lisciato la punta del pennino per poterlo usare.
I pennini in oro non vengono intaccati dalla corrosione mentre quelli in acciaio si.
Difatti si trovano facilmente pennini perfetti del primo '900 mentre quelli in acciaio o altro metallo sono rarissimi, anche degli anni 50.
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Oro o acciaio non fa differenza. Ci sono delle penne con pennino in acciaio che scrivono benissimo (Platinum, Pilot) e penne con pennino in oro 18k che non scrivono (Visconti). All'aumentare del prezzo è giusto attendersi un aumento della qualità anche se troppo spesso non è così. Esiste un limite oltre il quale l'aumento del prezzo non è neanche lontanamente giustificato dal risibile incremento della qualità (Montblanc). Si può dire che il rapporto qualità-prezzo ha un andamento logaritmico e che nella fascia 100-250€ si trova il miglior compromesso tra spesa e qualità.
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Marchi come Mont Blanc non mi hanno lontanamente interessato. Non so perché ma sono penne che proprio mi attirano zero. Interessante la tua ultima frase. Mi piacerebbe sapere, lo dico seriamente, la tua idea di giusto compromesso. Spunti in più su cui meditare.Lamy ha scritto: ↑lunedì 27 aprile 2020, 21:04 Oro o acciaio non fa differenza. Ci sono delle penne con pennino in acciaio che scrivono benissimo (Platinum, Pilot) e penne con pennino in oro 18k che non scrivono (Visconti). All'aumentare del prezzo è giusto attendersi un aumento della qualità anche se troppo spesso non è così. Esiste un limite oltre il quale l'aumento del prezzo non è neanche lontanamente giustificato dal risibile incremento della qualità (Montblanc). Si può dire che il rapporto qualità-prezzo ha un andamento logaritmico e che nella fascia 100-250€ si trova il miglior compromesso tra spesa e qualità.
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Sì, so che l'oro è "fragile", si potrebbe tagliare persino con un coltello... Però avevo qualche dubbio che hai fugato. Mi confermi quindi che chi parla di proprietà migliori per i pennini d'oro lo fa per sensazioni soggettive.maxpop 55 ha scritto: ↑lunedì 27 aprile 2020, 19:48 La sfera alla punta del pennino è sempre in iridio o altro materiale sempre estremamente duro, si mette perchè
l'oro si consumerebbe subito.
Non esistono pennini con pallina in oro, a meno che non siano pennini con l'iridio consumato o che è saltato via e si è lisciato la punta del pennino per poterlo usare.
I pennini in oro non vengono intaccati dalla corrosione mentre quelli in acciaio si.
Difatti si trovano facilmente pennini perfetti del primo '900 mentre quelli in acciaio o altro metallo sono rarissimi, anche degli anni 50.
Credo che per i flex però una differenza reale dovrebbe esserci, proprio perché l'oro è più flessibile dell'acciaio. Ma solitamente chi parla di oro come migliore si riferisce alla scorrevolezza, non alla variazione di tratto...
Boh!
Secondo me anche di meno, e di molto. Non consideri il valore aggiunto dal marchio... Molti prodotti costano tanto appunto per il marchio.
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Sicuramente il marchio cosiddetto prestigioso, concorre al prezzo finale, tante volte sproporzionato. E, da quello che ho capito, non è detto che un pennino costoso equivalga, in termini di qualità e scorrevolezza, ad uno più povero. Erano sottintese le virgolette.
Non ho una bella grafia, anzi, e non saprei utilizzare al meglio un pennino flessibile, però mi piacerebbe tanto poterne provare uno per capirne il funzionamento e le variazioni del tratto. Sostanzialmente cerco un pennino valido, su penna valida, capace di fluidità di scrittura, tratto fine e uniformità nel tracciare il segno su carta.
Non ho una bella grafia, anzi, e non saprei utilizzare al meglio un pennino flessibile, però mi piacerebbe tanto poterne provare uno per capirne il funzionamento e le variazioni del tratto. Sostanzialmente cerco un pennino valido, su penna valida, capace di fluidità di scrittura, tratto fine e uniformità nel tracciare il segno su carta.
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A giorni mi arrivera una lecoule ed una platinum 3776, ho già la kakuno, se vuoi ti potro dire la mia tra le due, magari a confronto con twsbi eco lamy e kaweko, sullo stesso bidget