Mostra Scambio - Pen Show di Firenze
18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Recensioni, impressioni sull'uso, discussioni, sul più straordinario strumento di scrittura!
cirovallone
Snorkel
Snorkel
Messaggi: 200
Iscritto il: martedì 2 febbraio 2016, 10:20

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Messaggio da cirovallone »

Da profano la butto lì: non c'è anche una sorta di romantica enfatizzazione del materiale dovuto al fatto che è una resina vegetale ( celluloide) rispetto alle resine plastiche derivate dal petrolio come la gran parte delle penne moderne , e per questo sono percepite come un prodotto commerciale e di "bassa qualità "?
Sanciok
Snorkel
Snorkel
Messaggi: 119
Iscritto il: domenica 16 ottobre 2016, 12:17
La mia penna preferita: Aurora Hastil
Il mio inchiostro preferito: R&K Salix
Misura preferita del pennino: Fine
Località: Venezia
Gender:

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Messaggio da Sanciok »

zoniale ha scritto: mercoledì 1 luglio 2020, 15:07 Lavorare l'acetato di cellulosa in modo da dargli tutti quegli effetti richiede molta manualità e capacità artigianali pari a quelle necessarie con la celluloide propriamente detta. Quindi hai un materiale migliore e di costo comparabile alla celluloide. Non c'è una frode, non è ottone venduto per oro.


Si. Come detto, per ottenere quegli effetti occorre avere occhio e mano da artigiano. E' davvero come produrre una pasta sfoglia, con pieghe, calandrature, inclusioni ecc. ecc.
Trovo molto interessante questo filmato relativo alla attuale produzione della Mazzucchelli
https://www.mazzucchelli1849.it/pages/ode-to-havana
Sandro
Avatar utente
ASTROLUX
Siringa Rovesciata
Siringa Rovesciata
Messaggi: 3568
Iscritto il: sabato 21 aprile 2018, 12:18
La mia penna preferita: La prossima
Il mio inchiostro preferito: Il prossimo
Località: Napoli
Gender:

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Messaggio da ASTROLUX »

Montegrappa propone il modello extra 1930 come celluloide, visto che la penna non è certo regalata, non si espongono così a rivalse dei clienti per la descrizione "birichina"? :o
Sempre per citare Lindauer, questa propone il modello "F7.3 Patronenfüllfederhalter, original Zelluloid ", come celluloide originale (il che confermerebbe che le altre siano meno originali), proveniente da vecchio stock, tuttavia non si raggiungono prezzi respingenti come nel caso delle Montegrappa.
Due le possibilità:
-La celluloide per quanto costosa non è oro fino.
-Lindauer tira sole a tutto spiano.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
Lao Tsu
Avatar utente
Ottorino
Tecnico - Moderatore
Tecnico - Moderatore
Messaggi: 11149
Iscritto il: lunedì 24 novembre 2008, 9:21
La mia penna preferita: Doric donatami da Fab66
Il mio inchiostro preferito: colorato brillante o neronero
Misura preferita del pennino: Stub
FountainPen.it 500 Forum n.: 096
Fp.it ℵ: 022
Fp.it 霊気: 022
Località: Firenze
Gender:

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Messaggio da Ottorino »

cirovallone ha scritto: mercoledì 1 luglio 2020, 16:35 Da profano la butto lì: non c'è anche una sorta di romantica enfatizzazione del materiale dovuto al fatto che è una resina vegetale ( celluloide) rispetto alle resine plastiche derivate dal petrolio come la gran parte delle penne moderne , e per questo sono percepite come un prodotto commerciale e di "bassa qualità "?
Acetilcellulosa o cellulosa nitrato, hanno lo stesso "scheletro vegetale", ma di "naturale" non hanno nulla.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
cirovallone
Snorkel
Snorkel
Messaggi: 200
Iscritto il: martedì 2 febbraio 2016, 10:20

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Messaggio da cirovallone »

Ottorino ha scritto: mercoledì 1 luglio 2020, 19:39
cirovallone ha scritto: mercoledì 1 luglio 2020, 16:35 Da profano la butto lì: non c'è anche una sorta di romantica enfatizzazione del materiale dovuto al fatto che è una resina vegetale ( celluloide) rispetto alle resine plastiche derivate dal petrolio come la gran parte delle penne moderne , e per questo sono percepite come un prodotto commerciale e di "bassa qualità "?
Acetilcellulosa o cellulosa nitrato, hanno lo stesso "scheletro vegetale", ma di "naturale" non hanno nulla.
Certo, infatti parlavo di "percezione "Nell'immaginario collettivo .
Avatar utente
zoniale
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1911
Iscritto il: domenica 16 ottobre 2016, 13:48
La mia penna preferita: Tutte, troppe, anni '40 - '60
Misura preferita del pennino: Medio
Località: Varese (circa)
Gender:

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Messaggio da zoniale »

Ottorino ha scritto: mercoledì 1 luglio 2020, 19:39
cirovallone ha scritto: mercoledì 1 luglio 2020, 16:35 Da profano la butto lì: non c'è anche una sorta di romantica enfatizzazione del materiale dovuto al fatto che è una resina vegetale ( celluloide) rispetto alle resine plastiche derivate dal petrolio come la gran parte delle penne moderne , e per questo sono percepite come un prodotto commerciale e di "bassa qualità "?
Acetilcellulosa o cellulosa nitrato, hanno lo stesso "scheletro vegetale", ma di "naturale" non hanno nulla.
Possiamo in realtà affermare che il petrolio sia più "naturale" di una pianta di cotone. Se la seconda è stata selezionata (e probabilmente bioingegnerizzata) nel corso dei millenni, il primo è lì nel sottosuolo. Basta scavare un po'. Cosa c'è di più naturale?
Michele
Avatar utente
Automedonte
Siringa Rovesciata
Siringa Rovesciata
Messaggi: 3478
Iscritto il: martedì 25 febbraio 2020, 16:33
La mia penna preferita: Aurora 88 big
Misura preferita del pennino: Fine
Località: Milano
Gender:

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Messaggio da Automedonte »

Acuta osservazione se venisse usato al naturale e non dopo innumerevoli processi chimici :D
Cesare Augusto
Avatar utente
zoniale
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1911
Iscritto il: domenica 16 ottobre 2016, 13:48
La mia penna preferita: Tutte, troppe, anni '40 - '60
Misura preferita del pennino: Medio
Località: Varese (circa)
Gender:

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Messaggio da zoniale »

Automedonte ha scritto: mercoledì 1 luglio 2020, 21:38 Acuta osservazione se venisse usato al naturale e non dopo innumerevoli processi chimici :D
Infatti il cotone te lo metti addosso così, a batuffoli.
Michele
Avatar utente
Automedonte
Siringa Rovesciata
Siringa Rovesciata
Messaggi: 3478
Iscritto il: martedì 25 febbraio 2020, 16:33
La mia penna preferita: Aurora 88 big
Misura preferita del pennino: Fine
Località: Milano
Gender:

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Messaggio da Automedonte »

Ovviamente no però, a parte le manipolazioni precedenti della pianta cui accennavi sopra, il cotone può anche essere trattato in maniera naturale.

Poi concordo pienamente che la celluloide sia naturale per modo di dire :thumbup:
Cesare Augusto
Avatar utente
maylota
Stantuffo
Stantuffo
Messaggi: 2509
Iscritto il: venerdì 28 febbraio 2020, 12:01
La mia penna preferita: Quelle che scrivono bene
Il mio inchiostro preferito: Waterman Florida Blue
Misura preferita del pennino: Medio
Località: 45°28′01″N 09°11′24″E
Gender:

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Messaggio da maylota »

zoniale ha scritto: mercoledì 1 luglio 2020, 21:25
Possiamo in realtà affermare che il petrolio sia più "naturale" di una pianta di cotone. Se la seconda è stata selezionata (e probabilmente bioingegnerizzata) nel corso dei millenni, il primo è lì nel sottosuolo. Basta scavare un po'. Cosa c'è di più naturale?
Condivido al 100% l'approccio filosofico.
Però è anche vero che la celluloide è completamente biodegradabile (anche troppo), mentre le penne in resina delle nostre collezioni saranno probabilmente ancora intatte nel 24 secolo (come i vecchi sacchetti del supermercato) quando saremo colonizzati dai Borg o da qualche altra specie aliena.
Venceremos.
Avatar utente
zoniale
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1911
Iscritto il: domenica 16 ottobre 2016, 13:48
La mia penna preferita: Tutte, troppe, anni '40 - '60
Misura preferita del pennino: Medio
Località: Varese (circa)
Gender:

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Messaggio da zoniale »

Automedonte ha scritto: mercoledì 1 luglio 2020, 22:07 trattato in maniera naturale.
Ossimoro!
Michele
Avatar utente
lucacecchi
Levetta
Levetta
Messaggi: 578
Iscritto il: lunedì 14 ottobre 2019, 1:23
La mia penna preferita: Visconti Homo Sapiens
Misura preferita del pennino: Medio
Gender:

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Messaggio da lucacecchi »

Scusa Michele... perchè non sbavi difronte alla "celluloide" Arco?!?
Secondo me l'effetto vintage ha il suo peso ma al momento la celluloide mi sembra molto più piacevole al tatto rispetto ai vari prodotti nuovi. Qualcuno fin troppo. Le Omas in "cotone" sono talmente "vellutate" da aver paura di danneggiarle.
Così come la bellezza delle versioni screziate che evidentemente hanno problemi di rotture e viraggio di colore... ma se ne trovi una sana sai che è un highlander... un'emozione unica!
Luca
Avatar utente
zoniale
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1911
Iscritto il: domenica 16 ottobre 2016, 13:48
La mia penna preferita: Tutte, troppe, anni '40 - '60
Misura preferita del pennino: Medio
Località: Varese (circa)
Gender:

Le penne in celluloide non esistono più. Da decenni.

Messaggio da zoniale »

lucacecchi ha scritto: giovedì 2 luglio 2020, 16:09 Scusa Michele... perchè non sbavi difronte alla "celluloide" Arco?!?
Diciamo piuttosto che non mi pongo il problema di sbavare: le considero fuori budget e, in ogni caso, preferisco interessarmi alle penne di grande produzione.
Per capirci: ho sedici Parker 51 nelle più svariate forme e colori e nemmeno una Omas.
Michele
Rispondi

Torna a “Penne Stilografiche”