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La migliore penna

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merloplano
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Messaggio da merloplano »

Musicus ha scritto: domenica 30 agosto 2020, 19:59 [snip]
E poi sarebbe comunque la penna "preferita", mentre Stefano ci chiedeva della penna "migliore"... :D
[snip]
Giorgio
no! :shock: grazie per il link, leggero' piu' tardi con interesse :D

come per altri, per me migliore e preferita coincidono, e di fatto e' la penna che alla fine dell'anno ho usato piu' spesso. dipende da carta (non sempre buona e non sempre e' possibile scegliere), da inchiostro (quelli si al 100% controllabile), da quanto e dove devo scrivere, dal clima, dal lavoro che faccio

se "migliore" in senso razionale potrebbe differire da "preferita", l'uso sul campo non mente, e non ha bisogno di argomentazioni cervellotiche per giustificare i prezzi elevati di penne che poi restano nel cassetto. in estate (leggera e buon grip) e scrivendo soprattutto in un ufficio (snap cap!) alternativo (sarebbe strano avere una penna nera), nell'impossibilita' di lasciare eyedropper sul tavolo (norme covid), mi trovo molto bene con la lamy abc (al momento con syrah e italic 1.1)
- er cavaliere nero
muristenes
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Messaggio da muristenes »

Musicus ha scritto: sabato 29 agosto 2020, 22:45 La livrea è rara e preziosa, animalier come piaceva al Déco.
Il caricamento è decisamente quanto convintamente rétro: una variante del lever filler, per uno slow-ink che diventa l'oasi d'un piccolo rito quotidiano...
La fattura è ottima, ma non eccellente per tutta la metalleria (clip un po' ottonata, e così la lascio), e denuncia una nobiltà decaduta che mi commuove.
Il periodo di produzione è la metà degli anni Trenta: la Marca è molto quotata tra gli intenditori, pressoché sconosciuta presso gli altri. Il modello, beh, il nome del modello nemmeno la maggior parte dei collezionisti americani lo conosce, perché tutti leggono gli stessi articoli ma pochissimi consultano i cataloghi e le pubblicità: quindi il nome io lo so, e loro no
Immagine
:think:
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