Wing Sung 233/239

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Messaggio da StePen »

Dovrebbe trattarsi di una made in china prodotta attorno agli anni '90 e che attualmente si trova come N.O.S.

La linea mi piace molto e vorrei avere qualche info su caratteristiche, flusso e tratto del pennino, dalla linea particolarmente affusolata.
:)

http://www.hisnibs.com/wing_sung_239.htm

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Messaggio da Pettirosso »

Se le prendi per scriverci, il mio personale consiglio è di volgere gli occhi altrove.
A quell'epoca la plastica cinese era di una leggerezza impressionante, e la qualità di scrittura neppure lontanamente paragonabile a quella offerta dalle penne cinesi di produzione attuale.
I pennini conici, poi (di chiara imitazione Sheaffer), oltre ad essere rigidissimi, sono anche piuttosto ostici da mettere a punto.
Non ho esperienza su questo specifico modello, ma su altri di quegli anni, purtroppo per me, sì.
Poi, certo, se possiedi la necessaria manualità, smonti, allinei, limi, sostituisci, ed alla fine scrivono: ma ne vale la pena?
Piuttosto, punta ad una Sheaffer originale vintage con pennino conico: certo, costerà di più, ma è un altro mondo.
Ripeto: prendilo come un mio personale suggerimento, nulla di più. :wave:
Giuseppe.
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Messaggio da StePen »

Pettirosso ha scritto: mercoledì 16 settembre 2020, 21:18 Se le prendi per scriverci, il mio personale consiglio è di volgere gli occhi altrove.
A quell'epoca la plastica cinese era di una leggerezza impressionante, e la qualità di scrittura neppure lontanamente paragonabile a quella offerta dalle penne cinesi di produzione attuale.
I pennini conici, poi (di chiara imitazione Sheaffer), oltre ad essere rigidissimi, sono anche piuttosto ostici da mettere a punto.
Non ho esperienza su questo specifico modello, ma su altri di quegli anni, purtroppo per me, sì.
Poi, certo, se possiedi la necessaria manualità, smonti, allinei, limi, sostituisci, ed alla fine scrivono: ma ne vale la pena?
Piuttosto, punta ad una Sheaffer originale vintage con pennino conico: certo, costerà di più, ma è un altro mondo.
Ripeto: prendilo come un mio personale suggerimento, nulla di più. :wave:
lo prendo certamente come tuo personale ma prezioso suggerimento... per cui rivolgerò gli occhi altrove, sebbene la livrea mi avesse particolarmente attratto.

del resto curiosando (anche) tra il vintage si trovano molte cosine interessanti, sebbene solo raramente al prezzo "giusto".

grazie. ;)
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Messaggio da StePen »

Pettirosso ha scritto: mercoledì 16 settembre 2020, 21:18 Se le prendi per scriverci, il mio personale consiglio è di volgere gli occhi altrove.
A quell'epoca la plastica cinese era di una leggerezza impressionante, e la qualità di scrittura neppure lontanamente paragonabile a quella offerta dalle penne cinesi di produzione attuale.
I pennini conici, poi (di chiara imitazione Sheaffer), oltre ad essere rigidissimi, sono anche piuttosto ostici da mettere a punto.
Non ho esperienza su questo specifico modello, ma su altri di quegli anni, purtroppo per me, sì.
Poi, certo, se possiedi la necessaria manualità, smonti, allinei, limi, sostituisci, ed alla fine scrivono: ma ne vale la pena?
Piuttosto, punta ad una Sheaffer originale vintage con pennino conico: certo, costerà di più, ma è un altro mondo.
Ripeto: prendilo come un mio personale suggerimento, nulla di più. :wave:
lo prendo certamente come tuo personale ma prezioso suggerimento... per cui rivolgerò gli occhi altrove, sebbene la livrea mi avesse particolarmente attratto.

del resto curiosando (anche) tra il vintage si trovano molte cosine interessanti, sebbene solo raramente al prezzo "giusto".

grazie. ;)
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Messaggio da merloplano »

StePen ha scritto: martedì 15 settembre 2020, 13:39 La linea mi piace molto e vorrei avere qualche info su caratteristiche, flusso e tratto del pennino, dalla linea particolarmente affusolata.
bordeaux! l'ho regalata ad una bambina (avevo finito le caramelle :mrgreen: ), dopo averla regolata ed usata con soddisfazione (presa su ebay)

e' una penna sottile: all'impugnatura (per me, 35mm dal pennino) e' appena sotto i 10mm; e' leggera (15g, 8g solo corpo) con pennino "indeformabile" ed alimentatore in ebonite (venghino siori, venghino). sono penne con 20-25 anni nei cassetti, hanno micrograffi, la plastica e' resistente e sufficientemente rigida, ma economica e non lucida
233 parts.jpg
il cappuccio presenta appena gioco (<1mm) in senso longitudinale, ma e' saldamente agganciato, davvero uno snap on che funziona. il fusto presenta appena uno scalino (<1mm), il fine corsa del cappuccio
clip a molla, profilo senza invito che non ne consende l'uso su materiali spessi

pennino rigido, nel mio caso gommalaccato (!) sul fusto. ho tolto l'alimentatore (in 2 parti) spingendolo. questo provoca la perfetta regolazione del pennino, si devono poi raddrizzare i rebbi, ma lo spazio tra questi e' perfetto. l'alimentatore supporta anche scritture rapide o schizzi. la parte di alimentatore che pesca inchiostro (il tubicino) in realta' ha sezione ad U. montandolo invertito varia un po' il flusso. tale tubo, se spinto, fuoriesce tipo snorkel, credo che i cinesi abbiano copiato senza capire
233 nib detail.jpg
converter aerometrico, riempe poco con l'armatura. io la sfilo e cospargo il sacchetto di talco, poi massaggio fino a riempire totalmente il sacchetto: 1ml
233 converter.jpg
233 converter 2.jpg
rovesciando a pennino in giu' si vede quanto inchiostro resti tra feed e finestrella
233 feed capacity.jpg
la finestra consente di vedere se ci sia o meno inchiostro, se scuro. non e' liscia e quindi non molto efficace
la penna e' appena sotto i 120mm senza cappuccio (scrivo rigorosamente scalzo), usabile con mani medie
cheapies.jpg
dopo averla regolata, scrive fine, un F europeo, smilzo. flusso controllato, piacevole senza esagerazioni, direi una seconda :mrgreen:
233 width.jpg
queste sono penne con montblanc mystery black, se non diversamente indicato (verdigris e waterman black). non ho capito perche' la carene adesso scriva piu' sottile
mbmb test.jpg
questi diversi inchiostri sulla 233. la prove di lato sono con pennino a 45 e perpendicolare al foglio, sotto il solo peso della penna. va meglio con inchiostri scorrevoli (il majestic)
233 writing test.jpg
l'uso di ferrogallici ha comportato la perdita della doratura in corrispondenza della fessura. non e' visibile ad occhio nudo (non da me almeno)

quindi, una penna leggera e sottile, adatta anche per la carta carbone, ottima per spippolarci ed imparare, in realta' funziona come una penna e non come un giocattolo. da il meglio per fare schizzi/grafici, con inchiostri scuri e scorrevoli (verdigris, majestic, immagino perle noire etc)

T'ABBASTA?? :lol:
- er cavaliere nero
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Messaggio da StePen »

@merloplano resoconto di incredibile accuratezza, completezza e simpatia. grazie. ;)
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Messaggio da merloplano »

esagerato ma grazie. mi alleno per la recensione della maya a favore di Astrolinux, la mia musa Roselinda

ho scritto di getto, ho scordato che dopo 2-3 giorni ferma fatica a prtire, ovvero si perde parte della prima lettera. recupera da sola, ma ovviamente la clip a molla permette all'aria di trafilare. non ricordo ci fosse controcappuccio
- er cavaliere nero
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Messaggio da Pettirosso »

Accidenti, una recensione accuratissima, complimenti! :thumbup:
Tu hai avuto l'abilità e la pazienza di farla a pezzi, io avevo avuto la sventura (parlando della vecchia produzione Wing Sung) di prendere le Lucky 2007 (tutti e 4 i colori), attratto dalla sezione del fusto esagonale (o ottogonale, non ricordo più bene): le ho provate, nessuna scriveva con un minimo di dignità (flusso praticamente inesistente), le ho lavate e riposte in un cassetto, ove sono tuttora (credo), e ho chiuso il capitolo.
Delle nuove, invece (la 626, ad esempio, o anche la 3013 di cui si parla in un altro post), non posso onestamente che dire un gran bene: il salto qualitativo è stato nettissimo.
Giuseppe.
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Messaggio da AinNithael »

merloplano ha scritto: giovedì 17 settembre 2020, 17:56

la finestra consente di vedere se ci sia o meno inchiostro, se scuro. non e' liscia e quindi non molto efficace
la penna e' appena sotto i 120mm senza cappuccio (scrivo rigorosamente scalzo), usabile con mani medie
cheapies.jpg
Noi stilografari siamo strani... ;) :lol: scommetto che qualcuno fra noi scrive rigorosamente in sandali e calzini :lol:


Scusate, non ho resistito :D
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Messaggio da merloplano »

AinNithael ha scritto: giovedì 17 settembre 2020, 22:30
merloplano ha scritto: giovedì 17 settembre 2020, 17:56

la finestra consente di vedere se ci sia o meno inchiostro, se scuro. non e' liscia e quindi non molto efficace
la penna e' appena sotto i 120mm senza cappuccio (scrivo rigorosamente scalzo), usabile con mani medie
cheapies.jpg
Noi stilografari siamo strani... ;) :lol: scommetto che qualcuno fra noi scrive rigorosamente in sandali e calzini


Scusate, non ho resistito :D
..solo con pelikan ed inchiostri akkerman..le tradizioni vanno rispettate

"intendevo senza calzare la penna". in italiano invece di uncapped devo ricorrere a perifrasi. la s privativa porta a scappucciare, e non suona benissimo.. :mrgreen: la in (non conosco il termine, forse negativa? insomma, l'equivalente di un) che da capace fa comporre incapace non si applica ad incappucciata, che nonostante la in significa con cappuccio. dovrebbe essere cappucciata ed invece no. inincappucciata? ma va la.. penna scalza, ed invece di scrivo con la penna scalza, accorcio in scrivo scalzo. ha tutto perfettamente senso :mrgreen: ["SI MA', ORA LE PRENDO LE MEDICINE, STO SCRIVENDO" gridando alla Howard]
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Messaggio da StePen »

merloplano ha scritto: venerdì 18 settembre 2020, 9:50 "intendevo senza calzare la penna". in italiano invece di uncapped devo ricorrere a perifrasi. la s privativa porta a scappucciare, e non suona benissimo.. :mrgreen: la in (non conosco il termine, forse negativa? insomma, l'equivalente di un) che da capace fa comporre incapace non si applica ad incappucciata, che nonostante la in significa con cappuccio. dovrebbe essere cappucciata ed invece no. inincappucciata? ma va la.. penna scalza, ed invece di scrivo con la penna scalza, accorcio in scrivo scalzo. ha tutto perfettamente senso :mrgreen: ["SI MA', ORA LE PRENDO LE MEDICINE, STO SCRIVENDO" gridando alla Howard]
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ci sarebbe pur sempre il più tecnico "scappellata".
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Messaggio da AinNithael »

merloplano ha scritto: venerdì 18 settembre 2020, 9:50
AinNithael ha scritto: giovedì 17 settembre 2020, 22:30

Noi stilografari siamo strani... scommetto che qualcuno fra noi scrive rigorosamente in sandali e calzini


Scusate, non ho resistito
..solo con pelikan ed inchiostri akkerman..le tradizioni vanno rispettate

"intendevo senza calzare la penna". in italiano invece di uncapped devo ricorrere a perifrasi. la s privativa porta a scappucciare, e non suona benissimo.. :mrgreen: la in (non conosco il termine, forse negativa? insomma, l'equivalente di un) che da capace fa comporre incapace non si applica ad incappucciata, che nonostante la in significa con cappuccio. dovrebbe essere cappucciata ed invece no. inincappucciata? ma va la.. penna scalza, ed invece di scrivo con la penna scalza, accorcio in scrivo scalzo. ha tutto perfettamente senso :mrgreen: ["SI MA', ORA LE PRENDO LE MEDICINE, STO SCRIVENDO" gridando alla Howard]
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Messaggio da piccardi »

Io uncapped lo traduco aperta, capped chiusa, e posted calzata.

Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
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Messaggio da merloplano »

piccardi ha scritto: venerdì 18 settembre 2020, 22:33 Io uncapped lo traduco aperta, capped chiusa, e posted calzata.

Simone
ho scritto uncapped ma intendevo unposted, si capisce dal discorso (come opposto di uncapped, scrivere capped sarebbe difficilino). quindi non calzata. ma in inglese non e' necessario specificare il complemento, basta "i write unposted". in italiano no, e quindi "scrivo senza calzare la penna". troppo lungo, quindi "scrivo scalzo" :mrgreen:
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