Sul web non c'è traccia di una caterva di cose, specie se non riguardano marche iperfamose. La Osmia è una di quelle marche che pur essendo molto significative nella produzione tedesca, non ha molte informazioni disponibili, e le cronologie sono piuttosto confuse per mancanza di dati attendibili.
Grazie Simone, il sospetto che potrebbe essere antecedente la guerra, è dato dall'estremità blocca clip del cappuccio per via della forma molto alta, cosa molto normale nelle penne di quegli anni. E' una mia idea anche perchè tutte le Osmia e Castel che ho visto costruite nel dopo guerra il cappellotto è molto più basso.piccardi ha scritto: ↑martedì 27 ottobre 2020, 9:44Sul web non c'è traccia di una caterva di cose, specie se non riguardano marche iperfamose. La Osmia è una di quelle marche che pur essendo molto significative nella produzione tedesca, non ha molte informazioni disponibili, e le cronologie sono piuttosto confuse per mancanza di dati attendibili.
La Faber-Castell acquisì la Osmia nel 1935, l'introduzione della stampigliatura con il suo nome risulta nel dopoguerra, ma non c'è certezza che sia stata fatta solo nel dopoguerra.
Simone
Si parla del dopoguerra perché la scalata alla Osmia iniziò nel 1935, e pare sia finita solo nel 1951. Ma probabilmente un punto di svolta è stato nel 1938 quando Herman Bohler, uno dei due fratelli che l'avevano fondata, lasciò l'azienda per fondare la Bohler. Dire esattamente cosa e quando è appunto molto difficile, servirebbero un minimo di dati, ma non no ho trovati (e non conoscendo il tedesco ho pure difficoltà a cercarli...).Linos ha scritto: ↑martedì 27 ottobre 2020, 10:03 Grazie Simone, il sospetto che potrebbe essere antecedente la guerra, è dato dall'estremità blocca clip del cappuccio per via della forma molto alta, cosa molto normale nelle penne di quegli anni. E' una mia idea anche perchè tutte le Osmia e Castel che ho visto costruite nel dopo guerra il cappellotto è molto più basso.
