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18 Maggio 2024 - Ippodromo del Visarno, piazzale delle Cascine 29

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Monet63
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Messaggio da Monet63 »

Al3xI98O ha scritto: lunedì 22 febbraio 2021, 8:05 Sono un informatico: per me un database è una buona idea sempre e comunque :) Si auto spiega da solo.
Il problema, secondo me, è proprio quello: tu dai una spiegazione di utilità del database che è autoreferenziale, e non applicabile a tutto.
Un esempio.
Io faccio il pittore; esiste un database accuratissimo, da sempre, sulle sostanze coloranti. E' utile perché ognuna di esse è ben catalogabile, e anche se ci sono alcune variabili non catalogabili (esempio, le terre naturali), il database funziona. Qualcuno pensò di fare una cosa simile con le mescolanze, e la fece anche: risultò una cosa del tutto inutile, cervellotica e fine a sé stessa, perché non poteva avere una reale applicazione semplice. Per quanto riguarda le penne stilografiche, succede che il "lavoro" che tu vorresti eliminare è anche il divertimento di molti (me per primo); senza contare che - sempre tornando all'esempio di prima - se è vero che oggettivamente un rosso di cadmio è coprente, e se cerco un rosso coprente quella è la scelta giusta e incontestabile, per una penna funziona diversamente, come chiarito benissimo dall'amico Phormula. Se poi ci metti l'impegno necessario perché la montagna partorisca un topolino, secondo me si capisce bene perché una cosa del genere non riscuota interesse.
Ho un amico informatico (della prima ora, eravamo entrambi ragazzi) che attualmente si occupa di domotica; egli pensa che una telecamera nel frigorifero sia una buiona idea, perché permette - quando sei al supermercato - di connetterti con lo smartphone al frigorifero stesso, accendere la luce e vedere cosa ti manca, comprando il necessario. Io continuo a pensare che la cosa migliore sia scriverlo su un biglietto e metterselo in tasca.
:wave:
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Messaggio da Phormula »

Io ebbi una lezione da questo punto di vista.

Un anziano ingegnere che conoscevo mi raccontò come in una azienda in cui avevano lavorato da giovane d'estate avessero un problema di condensa da dei tubi appesi al soffitto, condensa che sgocciolava sul pavimento. Era appena stato assunto e gli chiesero di risolvere il problema. Dopo qualche settimana presentò il progetto che prevedeva lo spostamento dei tubi all'esterno e modifiche all'impianto per ridurre il fenomeno della condensa. Un investimento da alcuni milioni di lire, che allora erano tanti soldi. Al che il titolare lo accompagnò nel reparto e gli fece vedere quello che aveva fatto il responsabile della manutenzione, un signore anziano con la licenza elementare. Installare una lamiera piegata a V sotto i tubi con un tubo verticale alla fine, che incanalava la condensa nello scarico a pavimento, con una spesa di poche decine di migliaia di lire del tempo. Mi raccontò che questa lezione gli era rimasta impressa per tutta la vita, non complicare se puoi semplificare.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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Messaggio da Al3xI98O »

maylota ha scritto: lunedì 22 febbraio 2021, 9:39 I libri forse sono un buon esempio: se cerchi un testo specifico ma non sai quale, dubito che andrai a frugare in un database o in un catalogo generale di libri organizzato per parole chiave, ma partirai da articoli scientifici, papers ed altri libri relativi alla tematica che ti interessa e andrai a spulciare la bibliografia?
Io, se cerco libri (o film) che parlano di viaggi nel tempo vado in un db e cerco il tag "viaggi nel tempo" ;)

Phormula ha scritto: lunedì 22 febbraio 2021, 11:09 Solo per tener traccia dell'evoluzione dei colori della Lamy Safari ci vuole un giorno intero...
Per non parlare delle serie speciali, alcune case ne sfornano di continuo.
Ecco qui mi sa che ci stiamo intendendo male.
A me non interessa un DB con tutte le penne del mondo ma un database che faccia trovare una penna (il modello, poi le 1000 varianti non interessano) in base a quel che cerco.
Es: sto facendo una collezione e mi mancano penne con la caratteristica XYA. Quali penne la hanno?
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Messaggio da Al3xI98O »

Monet63 ha scritto: lunedì 22 febbraio 2021, 12:28 Per quanto riguarda le penne stilografiche, succede che il "lavoro" che tu vorresti eliminare è anche il divertimento di molti (me per primo); senza contare che - sempre tornando all'esempio di prima - se è vero che oggettivamente un rosso di cadmio è coprente, e se cerco un rosso coprente quella è la scelta giusta e incontestabile, per una penna funziona diversamente,

Penso sempre di più che non abbiate capito cosa intendevo.
Io non voglio un DB delle penne ma una ricerca per ALCUNE caratteristiche: se voglio una penna con pennino in oro 23,75K ;), il risultato sarà indiscutibile... poi tra le penne risultanti potrò andare a provarle, cercare video, chiedere info...

Se poi dici che questo è un divertimento e preferisci averlo manuale... ben, però non è inutile: è un'automazione di una cosa che preferisci fare a meno ;)
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Messaggio da Phormula »

Io invece quando cerco una penna stilografica nuova, faccio quattro chiacchere:

- con il personale dei negozi fisici che frequento
- online, con i titolari dei negozi online da cui mi servo
- con gli amici qui sul forum (apro una discussione o mi inserisco in una esistente)

Ecco, io preferisco continuare a fare quattro chiacchiere, anche perchè molte volte sono partito con un'idea e l'ho cambiata strada facendo perchè mi è stato suggerito qualcosa di più adatto alle mie esigenze del momento. Anche perchè raramente, se non quasi mai ho comprato una penna per una caratteristica specifica.

In ogni caso, se qualcuno ha voglia di sviluppare uno strumento del genere e mantenerlo, è il benvenuto.
Il fatto che qualcosa non mi serva non vuol dire che non possa servire ad altri.
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Messaggio da Monet63 »

Al3xI98O ha scritto: lunedì 22 febbraio 2021, 12:57 Penso sempre di più che non abbiate capito cosa intendevo.
Io non voglio un DB delle penne ma una ricerca per ALCUNE caratteristiche: se voglio una penna con pennino in oro 23,75K ;), il risultato sarà indiscutibile... poi tra le penne risultanti potrò andare a provarle, cercare video, chiedere info...

Se poi dici che questo è un divertimento e preferisci averlo manuale... ben, però non è inutile: è un'automazione di una cosa che preferisci fare a meno ;)
Secondo me, invece, è precisamente quello: inutile.
Però, come dicevo, è un'opinione mia, sulla base di come agisco io: pensa che - tranne determinati casi - preferisco andare per negozi, anche facendo qualche chilometro e spendendo qualcosa di più, piuttosto che comprare on-line (specialmente con le penne), quindi probabilmente non faccio testo. Sarò felice di ammettere di essermi sbagliato nel momento stesso in cui la cosa si concretizzerà, perché ci saranno appassionati esperti che la troveranno utile al punto da spenderci il proprio tempo.
:wave:
-------------------
Edit: non avevo letto il messaggio di Phormula, che condivido in pieno. Il mio approccio è identico al suo, e non sento il bisogno di un'automazione persino per la scelta di una penna.
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Messaggio da maylota »

Al3xI98O ha scritto: lunedì 22 febbraio 2021, 12:52
maylota ha scritto: lunedì 22 febbraio 2021, 9:39 I libri forse sono un buon esempio: se cerchi un testo specifico ma non sai quale, dubito che andrai a frugare in un database o in un catalogo generale di libri organizzato per parole chiave, ma partirai da articoli scientifici, papers ed altri libri relativi alla tematica che ti interessa e andrai a spulciare la bibliografia?
Io, se cerco libri (o film) che parlano di viaggi nel tempo vado in un db e cerco il tag "viaggi nel tempo" ;)
Ok, e se vuoi essere sicuro di avere tutte le scelte (e non solo quelle taggate o presenti nella testa di chi ha creato il database), cerchi "viaggi nel tempo" su un motore di ricerca. Allo stesso modo con cui potresti cercare "caricamento a levetta, pennino oro, anni 80" del tuo esempio iniziale?

Poi se vuoi trovare il primo libro mai scritto in cui si parla di "viaggi nel tempo", vai più in profondità (credo sia un libro del 700 che descrive gli anni 80 del XX secolo come dominati dai Gesuiti - chissà cosa si era fumato l'autore :lol: )

Non voglio sminuire la tua idea, ma non la trovo del tutto in linea con come si sta organizzando la conoscenza universale nell'era di internet?
Venceremos.
Bons

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Messaggio da Bons »

Parafrasando il Grande Bardo:
"There are more fountain pens in heaven and earth, Alex,
Than are cataloged of in your database."

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Messaggio da Al3xI98O »

Ne prendo atto, non concordo, ma ne prendo atto.
E, ovviamente, non è cosa che posso far da solo :)
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Messaggio da sussak »

Phormula ha scritto: lunedì 22 febbraio 2021, 12:40 Io ebbi una lezione da questo punto di vista.

Un anziano ingegnere che conoscevo mi raccontò come in una azienda in cui avevano lavorato da giovane d'estate avessero un problema di condensa da dei tubi appesi al soffitto, condensa che sgocciolava sul pavimento. Era appena stato assunto e gli chiesero di risolvere il problema. Dopo qualche settimana presentò il progetto che prevedeva lo spostamento dei tubi all'esterno e modifiche all'impianto per ridurre il fenomeno della condensa. Un investimento da alcuni milioni di lire, che allora erano tanti soldi. Al che il titolare lo accompagnò nel reparto e gli fece vedere quello che aveva fatto il responsabile della manutenzione, un signore anziano con la licenza elementare. Installare una lamiera piegata a V sotto i tubi con un tubo verticale alla fine, che incanalava la condensa nello scarico a pavimento, con una spesa di poche decine di migliaia di lire del tempo. Mi raccontò che questa lezione gli era rimasta impressa per tutta la vita, non complicare se puoi semplificare.
Non per divagare, ma di quanti anni fa si parla ?
Non esistevano le coppelle isolanti o la lana di roccia ?
Buona serata.
Umberto

Se la democrazia declina è perché la lasciamo declinare. Benedetto Croce
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Messaggio da Phormula »

sussak ha scritto: martedì 23 febbraio 2021, 19:45
Phormula ha scritto: lunedì 22 febbraio 2021, 12:40 Io ebbi una lezione da questo punto di vista.

Un anziano ingegnere che conoscevo mi raccontò come in una azienda in cui avevano lavorato da giovane d'estate avessero un problema di condensa da dei tubi appesi al soffitto, condensa che sgocciolava sul pavimento. Era appena stato assunto e gli chiesero di risolvere il problema. Dopo qualche settimana presentò il progetto che prevedeva lo spostamento dei tubi all'esterno e modifiche all'impianto per ridurre il fenomeno della condensa. Un investimento da alcuni milioni di lire, che allora erano tanti soldi. Al che il titolare lo accompagnò nel reparto e gli fece vedere quello che aveva fatto il responsabile della manutenzione, un signore anziano con la licenza elementare. Installare una lamiera piegata a V sotto i tubi con un tubo verticale alla fine, che incanalava la condensa nello scarico a pavimento, con una spesa di poche decine di migliaia di lire del tempo. Mi raccontò che questa lezione gli era rimasta impressa per tutta la vita, non complicare se puoi semplificare.
Non per divagare, ma di quanti anni fa si parla ?
Non esistevano le coppelle isolanti o la lana di roccia ?
Buona serata.
Fine anni '60. In più, non so per quale ragione, i tubi non si potevano rivestire con un isolante.
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Messaggio da ooti »

Ciao a tutti, cerco di esprimere anche il mio pensiero, come al solito prendendola alla larga, partendo da lontano.

inizio parte quasi inutile: evitabile
Premetto che l'utilizzo di Data Base mi ha sempre interessato, fin da quando, a una delle prime edizioni della fiera dell'elettronica del centro fiere di Novegro non acquistai Reflex, un Data Base Management della SoftWareHouse Borland, da poco scomparsa/assorbita/inglobata.

Era un programma che girava sotto Dos (all'epoca MsDos 6.22 accoppiato con Windows 3.11 era lo stato dell'arte), ed imparai ad utilizzare tutte le sue funzioni. Lo utilizzai principalmente, ma non solo, per catalogare i miei libri.
Mi ci volle un po' di tempo per stabilire quali erano i parametri che mi sarebbe interessato inserire, ogni tanto aggiungevo qualche campo o ne modificavo qualche altro. Una volta inseriti un certo quantitativo di libri, iniziai ad approfittare delle potenzialità del mezzo.

Mi consentiva, ad esempio, di evitare l'acquisto di doppioni di libri. Quando cominci ad avere un bel po' di libri sugli scaffali e un po' di anni sulle spalle, la memoria può cominciare a perdere colpi. Potevo portarmi appresso la stampa del contenuto della libreria organizzata per titolo per evitare i doppioni, che era la cosa che mi interessava di più. Però potevo anche indagare su quanti testi possedevo di un dato autore, ordinare i romanzi secondo la collana di appartenenza, oppure per Editrice ecc.
fine parte evitabile


Ero arrivato a comporre un dBase con un discreto numero di campi, dato che ogni tanto scoprivo qualche caratteristica utile che andava aggiunta. La gestione del dB era diventata quasi un lavoro, e dovevo soddisfare solo le mie esigenze.

Ora mi immagino un dBase sulle penne che debba soddisfare il maggior numero di persone possibile, ottima iniziativa di per se (trovando chi lo alimenti con costanza), che poi se non interessa, non si è obbligati all'utilizzo, ma intanto c'è. Però mi domando, quante informazioni deve contenere per soddisfare le aspettative di chi volesse servirsene?

Si potrebbe partire stilando una ponderata ma monumentale lista di caratteristiche, arrivare a inserire 1000...2000...3000 penne……..poi arriva uno che vuole poter identificare una caratteristica non catalogata, che si fa?
(A me interessa rintracciare le penne col buco nel cappuccio, a te quelle con due ghiere qua, a lui con tre la…..ecc.)
La si inserisce, certo, ma le penne già inserite senza tale caratteristica? Se non le aggiorni il dBase perde autorevolezza, ma tale aggiornamento può rivelarsi operazione un tantino impegnativa (tempi, reperimento dati, dati certi, voglia di farlo.....).

Alla Luce di quanto ho scritto, penso che l'iniziativa, qualora fosse anche intrapresa non porterebbe a risultati interessanti. ciao, sandro

.
se vuoi catturare il coniglio......devi fare il verso della carota (bidello Chicco, una cinquantina e passa di anni fa)
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Phormula ha scritto: lunedì 22 febbraio 2021, 12:40 Io ebbi una lezione da questo punto di vista.

Un anziano ingegnere che [...], non complicare se puoi semplificare.
Interessante storia. Però dimostra solo come un workaround, nel breve, semplifica la vita... nel medio lungo periodo, è tutto da dimostrare ;)
Nel mio lavoro evito i workaround come la peste, al massimo devono essere temporanei (es: domani c'è il rilascio e oggi ci becchiamo un bug grosso): per ora il tempo mi ha sempre dato ragione :)

Ah, anche "semplificare" non è necessariamente un bene se il progetto deve essere duraturo, scalabile e manutenibile.
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Messaggio da Phormula »

Dipende sempre da che lavoro fai.
Quando lavoravo per una azienda che realizzava grandi impianti customizzati, i workaround in cantiere erano all'ordine del giorno.
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Phormula ha scritto: martedì 23 febbraio 2021, 22:41 Dipende sempre da che lavoro fai.
Sicuramente... Io cerco di andare sempre sul "bello" non nel senso estetico (che nessuno vedrà mai) ma nel senso specifico del mettere giù il progetto in maniera ordinata per oggi e per il futuro (cerco perché a volte a distanza di anni mi chiedo se fossi ubriaco!).

Vero che nel mio campo è più facile lavorare bene ma, di contro, anche lavorare male tanto "se funziona va bene" (il mio settore è la programmazione).
Phormula ha scritto: martedì 23 febbraio 2021, 22:41 Quando lavoravo per una azienda che realizzava grandi impianti customizzati, i workaround in cantiere erano all'ordine del giorno.
Già: ne vedo di ogni colore in ogni tipo di cantiere piccolo o grande: mi viene male subito, dopo anni quando ci devi mettere le mani maledici chi li aveva "creati" :lol:
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