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Consiglio su pennino fine "ad alta precisione"

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Iridium
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Messaggio da Iridium »

maylota ha scritto: mercoledì 24 febbraio 2021, 20:45 Immagino non sia fattibile per millemila buoni motivi, ma se mi chiedessero una penna bella, ben fatta, con pennino oro, non flessibile, tratto preciso, pennino F che sia fine in modo affidabile e un prezzo che non vada oltre i 100 euro, non avrei dubbi a consigliare una Sheaffer Targa e se ne trovano in ottimo stato senza grandi problemi. :angel:
Anche questa ha un pennino che non scherza per bellezza :thumbup:
Fabio

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Messaggio da Spiller84 »

Con quelle caratteristiche, una Aurora 98 con pennino fine è la prima che mi viene in mente. Pennino in oro, fine e preciso. La Sheaffer Imperial per esempio, già è un pochino più largo il tratto a parità di taglia.
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writingcarson
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Messaggio da writingcarson »

Ancora grazie a tutti per i consigli, le penne che mi avete suggerito anche in ambito vintage (la Sheaffer ma soprattutto la Aurora 98) sono veramente belle.
Data la mia poca esperienza ho ancora qualche riserva ad avventurarmi nell'acquisto di usato, perché in caso di problemi non saprei dove mettere mano per eventuali riparazioni, ma se mai prenderò coraggio valuterò di certo una delle due. :mrgreen:


Iridium ha scritto: mercoledì 24 febbraio 2021, 21:59 Tra le penne con pennini in oro che possiedo quella con il tratto più regolare è sicuramente la Waterman Caréne e poi ha anche un altro pregio, che non so da cosa dipenda, e cioè consente una scrittura estremamente precisa e un eccellente controllo sul movimento del pennino, superiore alle altre penne che possiedo. Inoltre ha una linea particolare e uno dei pennini più belli secondo me. Se vuoi posso postare anche qualche foto. Buona scelta
Se hai qualche foto pronta e non è troppo disturbo volentieri, altrimenti non preoccuparti, farò qualche ricerca in rete!
Il design dei pennini carenati mi intriga ma finora non al punto da considerare di acquistarne uno, magari è la volta buona che ne aggiungo una alla mia lista dei desideri. :lol:
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Messaggio da Iridium »

writingcarson ha scritto: giovedì 25 febbraio 2021, 16:55 Ancora grazie a tutti per i consigli, le penne che mi avete suggerito anche in ambito vintage (la Sheaffer ma soprattutto la Aurora 98) sono veramente belle.
Data la mia poca esperienza ho ancora qualche riserva ad avventurarmi nell'acquisto di usato, perché in caso di problemi non saprei dove mettere mano per eventuali riparazioni, ma se mai prenderò coraggio valuterò di certo una delle due. :mrgreen:


Iridium ha scritto: mercoledì 24 febbraio 2021, 21:59 Tra le penne con pennini in oro che possiedo quella con il tratto più regolare è sicuramente la Waterman Caréne e poi ha anche un altro pregio, che non so da cosa dipenda, e cioè consente una scrittura estremamente precisa e un eccellente controllo sul movimento del pennino, superiore alle altre penne che possiedo. Inoltre ha una linea particolare e uno dei pennini più belli secondo me. Se vuoi posso postare anche qualche foto. Buona scelta
Se hai qualche foto pronta e non è troppo disturbo volentieri, altrimenti non preoccuparti, farò qualche ricerca in rete!
Il design dei pennini carenati mi intriga ma finora non al punto da considerare di acquistarne uno, magari è la volta buona che ne aggiungo una alla mia lista dei desideri. :lol:
Figurati, è un piacere. Comunque quello della Caréne non è un pennino carenato. Viene definito, se non ricordo male, a coda di rondine (correggetemi se sbaglio)
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Ciao, Fabio
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Messaggio da MaPe »

writingcarson ha scritto: mercoledì 24 febbraio 2021, 11:58
Tra le penne che ho individuato come "papabili" per le mie esigenze e i miei gusti ci sono:

-Sailor Pro Gear con pennino EF/F (REALO o meno ancora da valutare vista la capacità abbastanza limitata)
-Pilot Custom 823
-Platinum 3776 Century F (quest'ultima con qualche riserva visto che l'estetica non mi fa impazzire)

Sottolineo ancora una volta che il tratto che cerco deve essere uniforme, netto e preciso. Per intenderci, la scrittura non deve presentare la minima variazione di tratto. (So che vado controcorrente in quanto a gusti, ma la flessibilità -che amo in altri contesti- non si adatta alla mia scrittura di tutti i giorni :lol: )

Se vi va di darmi un parere sulle penne che sto valutando o avete alternative da suggerire sono tutta orecchi :mrgreen:

Alessia
Come ti è già stato detto per le Sailor è meglio orientarsi verso i modelli con pennini in oro 14k, i 21k tendono ad essere leggermente elastici. Aggiungo che valuterei un pennino EF, tra le giapponesi le Sailor sono quelle che hanno il flusso più abbondante.

Pilot 823 ottima penna, ottima capienza, non trovo difetti. Eventualmente ci sarebbe la Pilot 92 a pistone. Anche le Pilot 74, 91, 912, 742, 743 le terrei in considerazione. Evita accuratamente il tratto EF, è uno spillo, preciso, mai una incertezza, ma è veramente sottile.
Se mi posso permettere, so che non è bellissima, ma una Pilot Kakuno con pennino F scrive veramente bene e si porta a casa con poco.

Platinum 3776, ho solo il soft fine, ho avuto modo di poter provare per qualche giorno un F e l'ho molto apprezzato.
Una alternativa potrebbe essere il modello President.

Se mi posso permettere, non è bellissima, ma una valida alternativa alla Pilot 823 potrebbe essere la TWSBI
Vac 700R con pennino EF. Certo non ha il pennino in oro, ma costa meno di un terzo, tratto sottile e preciso, è molto confortevole anche per lunghe sessioni di scrittura, ottima capienza.
Massimo
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Messaggio da FinancialAdvisor »

Ciao Alessia,

ti riporto la mia esperienza con le marche giapponesi per te "papabili":

-una volta ordinai una Platinum 3776 incuriosito dal pennino UEF: una volta ricevuta la resi senza neanche provarla,
la qualità delle plastiche e la lavorazione del pennino non erano neanche lontanamente paragonabili a Sailor ed a Pilot.

-Pilot 74 F: buon pennino, ben costruita ma non ha quel feeling speciale che ho ritrovato nelle Sailor.

-Sailor: i pennini Sailor sono dei bisturi, dei veri strumenti di precisione e le penne sono molto ben costruite.
Posseggo 3 1911 Large 21k (un EF e 2 F), 2 1911 Standard 14k (un F ed un M) ed una 1911 Young (F in acciaio),
quindi trasla le mie riflessioni sulle Pro Gear corrispondenti, se ami maggiormente quel design.
Sono le mie penne preferite per i tratti sottili e controllati, puoi compilarci un modulo senza avere neanche una sbavatura.
Considera che un pennino Sailor M ha un tratto più sottile di un Pelikan F in oro.
Se scrivi molto considera il discorso delle dimensioni di penna e sezione.
Le 1911 Standard sono delle penne piccole: sezione paragonabile e lunghezza inferiore ad una Pelikan M400/200,
per lunghe sessioni di scrittura le trovo scomode.
Per la 1911 Young non ho ritrovato nessuna delle lamentele che si leggono qua e là sui pennini Sailor economici in acciaio:
scrive bene ed é più rigido degli altri in oro; l'impugnatura é però troppo sottile e questo la rende scomoda.
La 1911 Large é praticamente perfetta ed il pennino 21k é una goduria (sia l'EF che l'F).
Non prenderei in considerazione la Realo per due motivi:
uno pratico, data la capacità limitata del serbatoio di inchiostro da te riportata,
ed uno filosofico: associo Sailor al caricamento a cartuccia/converter (anche la King of Pen lo é).
Prendere una Sailor a stantuffo mi sembrerebbe come prendere una Pelikan a cartuccia/converter!

Spero di esserti stato utile e buon acquisto!
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fufluns
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Consiglio su pennino fine "ad alta precisione"

Messaggio da fufluns »

Mi aggiungo alla lunga lista dei consigli per presentarle la scrittura dei miei pennini extra fini, in ordine decrescente di flessibilità.


Seven extra-fine nibs (1) ©FP.jpg

Dall'alto, il pennino flessibile della Montblanc 149 Calligraphy, che evidentemente non fa al caso suo.

Più sotto, un altro pennino extra-fine Montblanc su una 149 di produzione regolare degli anni '90: da quello che intendo, leggermente più elastico di quelli di produzione odierna.

Seguono due pennini extra fini, quasi identici, delle mie OMAS Grand Paragon: sono pennini appena leggerissimamente elastici, di fatto gradevolissimi all'uso, ma forse non ancora "ad alta precisione" come lo intende lei.

Il prossimo é il pennino di una Montegrappa Classica. É quasi rigido, ma osservandone il tratto con attenzione se ne può ancora percepire una variazione minima. É, però, estremamente preciso.

Il penultimo dall'alto é il pennino extra-fine di una Parker Duofold Centennial, della prima generazione (MK I). E' un pennino francamente rigido, e francamente sottile. Sull'alimentatore, deve essere marcato con una lettera "X" dentro un circolino.

Infine, da ultimo ma primo nella sua categoria, il pennino extra-fine di una Montegrappa Extra 1930. Rigidissimo, di precisione chirurgica.


Seven extra-fine nibs (3) ©FP.jpg

Immagino che quelli che possono adattarsi all'uso che desidera lei siano gli ultimi tre. La Montegrappa Classica é una penna non più in produzione, ma quando la si trova si colloca - almeno così mi pare – in quella che lei definisce una fascia di prezzo medio-alta.

La Parker Duofold Centennial MK I é ancora offerta con frequenza in condizione nuova. Con un po' di pazienza se ne possono trovare a un prezzo medio, soprattutto i modelli in acrilico non arancione. Non so se i modelli della Centennial MK II e MK III usino gli stessi identici pennini.

Infine, la Montegrappa Extra 1930 é certamente una penna di fascia alta. Anche di questa ne appaiono di tanto in tanto esemplari a prezzi meno proibitivi, anche nuovi. É un capolavoro di penna.


Seven extra-fine nibs (2) ©FP.jpg
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writingcarson
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Messaggio da writingcarson »

Iridium ha scritto: giovedì 25 febbraio 2021, 17:31 Figurati, è un piacere. Comunque quello della Caréne non è un pennino carenato. Viene definito, se non ricordo male, a coda di rondine (correggetemi se sbaglio)
Grazie sia per le foto che per la precisazione sul pennino, si imparano sempre cose nuove e interessanti da queste parti :D
La Waterman è sicuramente una signora penna, mi piace sia il design che il tratto, hanno entrambi, come giustamente dici tu, un'eleganza tutta loro (non so se un tratto si possa considerare "elegante", ma dà proprio quella sensazione :lol: )

MaPe ha scritto: giovedì 25 febbraio 2021, 18:24 Pilot 823 ottima penna, ottima capienza, non trovo difetti. Eventualmente ci sarebbe la Pilot 92 a pistone. Anche le Pilot 74, 91, 912, 742, 743 le terrei in considerazione. Evita accuratamente il tratto EF, è uno spillo, preciso, mai una incertezza, ma è veramente sottile.
Se mi posso permettere, so che non è bellissima, ma una Pilot Kakuno con pennino F scrive veramente bene e si porta a casa con poco.

Platinum 3776, ho solo il soft fine, ho avuto modo di poter provare per qualche giorno un F e l'ho molto apprezzato.
Una alternativa potrebbe essere il modello President.

Se mi posso permettere, non è bellissima, ma una valida alternativa alla Pilot 823 potrebbe essere la TWSBI
Vac 700R con pennino EF. Certo non ha il pennino in oro, ma costa meno di un terzo, tratto sottile e preciso, è molto confortevole anche per lunghe sessioni di scrittura, ottima capienza.
Tra le Pilot ne ho viste molte interessanti. Il design tra l'una e l'altra, a parte le dimensioni, mi sembra differisca anche poco.
Ho "puntato" la 823 soprattutto per l'interessante sistema di caricamento, ma stavo valutando anche la 742/743 che tra l'altro hanno una varietà di pennini non indifferente. Mi sono informata un po' anche sul pennino Posting della Pilot, ma mi sembra fin troppo sottile per i miei gusti.
Della TWSBI non metto in dubbio né la qualità né la comodità, ma cercavo qualcosa dal design più classico. :)

FinancialAdvisor ha scritto: giovedì 25 febbraio 2021, 22:25
La 1911 Large é praticamente perfetta ed il pennino 21k é una goduria (sia l'EF che l'F).
Non prenderei in considerazione la Realo per due motivi:
uno pratico, data la capacità limitata del serbatoio di inchiostro da te riportata,
ed uno filosofico: associo Sailor al caricamento a cartuccia/converter (anche la King of Pen lo é).
Prendere una Sailor a stantuffo mi sembrerebbe come prendere una Pelikan a cartuccia/converter!

Spero di esserti stato utile e buon acquisto!
Grazie per il dettagliato report, molto utile!
L'estetica della 3776 non fa impazzire neanche me (parlo soltanto di edizioni "normali", tra quelle particolari ce ne sono davvero di bellissime), anche per questo sarei più indirizzata verso Sailor.
Non sapevo anche la KOP fosse a cartuccia! Io mi trovo bene con entrambi i sistemi di caricamento, se la realo avesse avuto una maggiore capienza sarebbe stato un fattore di scelta determinante, ma in questo caso credo appunto che non valga la pena.

fufluns ha scritto: venerdì 26 febbraio 2021, 0:56 La Parker Duofold Centennial MK I é ancora offerta con frequenza in condizione nuova. Con un po' di pazienza se ne possono trovare a un prezzo medio, soprattutto i modelli in acrilico non arancione. Non so se i modelli della Centennial MK II e MK III usino gli stessi identici pennini.

Infine, la Montegrappa Extra 1930 é certamente una penna di fascia alta. Anche di questa ne appaiono di tanto in tanto esemplari a prezzi meno proibitivi, anche nuovi. É un capolavoro di penna.
Tutte le penne in foto hanno dei bellissimi tratti, soprattutto con la sua grafia! :lol:
La MB Calligraphy è tra le mie "penne da sogno", per utilizzi diversi rispetto a quelli per cui cerco una penna dal tratto sottile.
Sicuramente le ultime tre potrebbero fare al caso mio, soprattutto la Extra 1930, peccato sia un po' fuori dal budget che avevo in mente.
È un regalo che vorrei farmi per i miei trent'anni, quindi ci tengo sia qualcosa di "speciale", ma mi sono posta un limite intorno ai 500€. :)
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Messaggio da FinancialAdvisor »

Pur non possedendo la stessa perizia calligrafica e fotografica del forumista Fufluns provo a dare il mio contributo visivo.
Considera che un extrafine tedesco o italiano non avrà mai il flusso controllato di un extrafine giapponese.
Se trovi le penne nere noiose, il maroon Sailor é un rosso/marrone scuro veramente intenso e profondo.
Comprate ai prezzi ai quali si trovano sul più grande sito di commercio online del mondo,
sono tra le penne con il miglior rapporto prezzo/qualità acquistabili.
La carta usata é Quo Vadis, gli inchiostri Sailor.
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FinancialAdvisor ha scritto: venerdì 26 febbraio 2021, 14:20 Pur non possedendo la stessa perizia calligrafica e fotografica del forumista Fufluns provo a dare il mio contributo visivo.
Considera che un extrafine tedesco o italiano non avrà mai il flusso controllato di un extrafine giapponese.
Se trovi le penne nere noiose, il maroon Sailor é un rosso/marrone scuro veramente intenso e profondo.
Grazie, i contributi visivi sono sempre ben accetti! :)
Non mi dispiace la combinazione nero/oro, però il maroon è davvero un bellissimo colore. Solo, se non erro, per quanto riguarda la Pro Gear si trova solo per la versione realo.

(OT) Se non fosse per il prezzo spropositato (almeno da rivenditori europei) e per la finitura satinata, che mi sembra un po' delicata, considererei anche la Imperial Black: sarà il nome, o tutto quel nero, ma mi ricorda tanto un certo personaggio di Star Wars che adoro. :lol:
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