Montblanc Hemingway, il mito e' anche la più bella?....

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gianpi73
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Montblanc Hemingway, il mito e' anche la più bella?....

Messaggio da gianpi73 »

Apro questo post a seguito della interessante discussione intrapresa su di una mia recensione della w.e. Carlo Collodi.
Tutto parte da una mia semplice domanda: perché si sostiene da più parti che la Hemi e' una delle Montblanc più belle, in particolar modo la writers edition più bella?
Capisco la nascita del mito: la prima w.e. della collezione, il suo fusto fuori dal coro, il suo pennino/pennone, il suo evocare la 139.
Ok il mito, ma perché la più bella?
Tralasciando la soggettività del concetto di bellezza, da tanti sento dire che è' la più bella!
Le stesse motivazioni di cui sopra le trovo ad es. in una Dumas, che è sempre considerata la sorella "povera" (!).
Così come trovo belle altre edizioni come la E.A. Poe, l'unica dal fusto marmorizzato di un blu spettacolare.
Così come non trovo nessuna attinenza ad una MB dal fusto arancio...c'è qualche attinenza che non conosco?
Per gli amanti del genere, ci diamo una spiegazione più razionale possibile?
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Messaggio da Andrea1979 »

A me piace il colore, per il resto (pur non avendola mai vista dal vivo) mi lascia piuttosto indifferente. Sono invece rimasto "stregato" dalla Hitchcock, che ho potuto provare, anche se solo in versione roller. Un'altra a mio parere splendida è la Verne. De gustibus...
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Messaggio da Rogozin »

Anche a me piace molto di più la Dumas, ma anche parecchie altre non-Montblanc (preferisco anche la Dolce Vita, che vi si è liberamente ispirata).
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Messaggio da piccardi »

gianpi73 ha scritto: Ok il mito, ma perché la più bella?
Che ti devo dire, i gusti son gusti, a me piace di più, la Dumas è troppo decorata.
gianpi73 ha scritto: Così come non trovo nessuna attinenza ad una MB dal fusto arancio...c'è qualche attinenza che non conosco?
Il rosso/arancio è uno dei colori presenti fin nella produzione più antica della ditta:
Immagine
E stilisticamente la combinazione corpo rosso estremità nere ha fatto la storia della stilografica con la Duofold. Mi piace di più di una qualunque plastica variegata. L'unica cosa che mi stona della penna è l'anellino a metà fondello, totalmente inutile.

Simone
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Messaggio da maczadri »

Questa è bellissima.
piccardi ha scritto: Immagine
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Messaggio da AeRoberto »

Boh, io so solo che mi piace parecchio, forse è l'insieme, ma nell'ordine Hemingway-Dumas. Peccato che costano un occhio della testa, e per questo motivo penso che non le comprerò mai.
gianpi73
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Messaggio da gianpi73 »

piccardi ha scritto:
gianpi73 ha scritto: Ok il mito, ma perché la più bella?
Che ti devo dire, i gusti son gusti, a me piace di più, la Dumas è troppo decorata.
gianpi73 ha scritto: Così come non trovo nessuna attinenza ad una MB dal fusto arancio...c'è qualche attinenza che non conosco?
Il rosso/arancio è uno dei colori presenti fin nella produzione più antica della ditta:
Immagine
E stilisticamente la combinazione corpo rosso estremità nere ha fatto la storia della stilografica con la Duofold. Mi piace di più di una qualunque plastica variegata. L'unica cosa che mi stona della penna è l'anellino a metà fondello, totalmente inutile.

Simone
AeRoberto ha scritto:Boh, io so solo che mi piace parecchio, forse è l'insieme, ma nell'ordine Hemingway-Dumas. Peccato che costano un occhio della testa, e per questo motivo penso che non le comprerò mai.
Ma il mio post non era di confronto tra la Hemi e la Dumas...era solo per citare un esempio di altra w.e. molto bella....
Certo la Hemi ha un suo indubbio fascino, ma dall'esemplare che avevo visto dal vivo mi sembrava un arancio, diverso da quel rosso (coral red) che tu hai postato della Danish...
Andrea1979 ha scritto:A me piace il colore, per il resto (pur non avendola mai vista dal vivo) mi lascia piuttosto indifferente. Sono invece rimasto "stregato" dalla Hitchcock, che ho potuto provare, anche se solo in versione roller. Un'altra a mio parere splendida è la Verne. De gustibus...
Poi ovviamente i gusti son gusti, per es. a me la Verne non piace molto, ne preferisco altre.
Per scrivere rapidamente, bisogna avere pensato molto.
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Messaggio da A Casirati »

Naturalmente, i gusti sono gusti.
Giusto per dire la mia :roll: , preferisco uno stile molto più sobrio, come quello delle Montegrappa Fortuna, Delta FP500 (un esempio di equilibrio ed eleganza estraneo al "solito" nero, un "mito" vero - grazie ancora, Daniele! -), Aurora Optima auroloide blu, Pelikan M800 blu/nero...
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Messaggio da AeRoberto »

gianpi73 ha scritto:
AeRoberto ha scritto:Boh, io so solo che mi piace parecchio, forse è l'insieme, ma nell'ordine Hemingway-Dumas. Peccato che costano un occhio della testa, e per questo motivo penso che non le comprerò mai.
Ma il mio post non era di confronto tra la Hemi e la Dumas...era solo per citare un esempio di altra w.e. molto bella....
Certo la Hemi ha un suo indubbio fascino, ma dall'esemplare che avevo visto dal vivo mi sembrava un arancio, diverso da quel rosso (coral red) che tu hai postato della Danish...
Si, l'avevo capito, il punto è che la Dumas è quella che mi piace di più dopo la Hemingway, per questo l'ho citata anche io.
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Messaggio da PeppePipes »

Ho avuto in passato la Hemingway, acquistata a suo tempo nuova in cartoleria. Dopo qualche anno ho fatto cambio pari con una Oscar Wilde, che esteticammente mi piaceva forse di più, anche se, commercialmente parlando la cosa si è rivelata una cavolata. Vorrei con l'occasione fare una riflessione su questa penna e sulle cosiddette serie limitate, divenute inflazionatissime. La Hemingway è una bella penna, pur con qualche aspetto criticabile (non ho mai sopportato cappuccio e fondello che volevano imitare il colore dell'ebanite ingiallita dal tempo). Secondo me aveva un aspetto positivo fondamentale: quello del costo. Mi pare di ricordare con buona sicurezza che la proponessero a 750.000 lire, quando la 149 ne costava, mi pare, intorno alle 600 mila. Era a mio parere la filosofia giusta: la serie speciale che costa un 30% in più della versione normale. Superfluo raccontare che tecnicamente sono la stessa penna con un vestito differente.
Aborro per principio le serie limitate che costano quanto un utilitaria, sia che siano opere d'arte che oggetti oscenamente pacchiani, inopinatamente realizzati con l'uso di materiali preziosi. Mi pare che queste penne ormai non se le fili più nessuno, ma un tempo, prima dell'inflazionamento, era plausibile che le predette potessero effettivamente diventare a tutti gli effetti ambiti oggetti da collezione. Non ho mai potuto sopportare che, specialmente nei riguardi dei giovani (squattrinati per definizione) che si affacciavano titubanti al collezionismo delle stilografiche queste penne contenessero l'implicito messaggio "tu non potrai mai avermi".
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Messaggio da maxpen2012 »

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Messaggio da PeppePipes »

Parole sagge, Max. L'idea delle serie speciali non era male, ma è stata gestita malissimo dalle case costruttrici. Se queste "limitate" fossero state un pò più... centellinate, contenendole in un modello ogni 2 - 3 anni, e sprattutto limtandone il costo ad un 25 - 30% in più del modello di serie dal quale derivano, la cosa avrebbe anche potuto funzionare: se ad uno piace, può anche accettare di pagarla un pò più cara. Se invece la compra per fare un investimento, è un pazzo.
Altra condizione necessaria è quella dell'utilizzabilità, nel senso pratico del termine: mi dite chi di voi, in una qualunque cirsostanza di lavoro o simile, avrebbe il coraggio di estrarre dalla tasca una Chaos per apporre una firma?
Ci sono comunque altri aspetti negativi delle serie limitate: ricordo che l'amico cartolaio dove avevo comprato la mia Hemingway, poco tempo dopo me ne mostrò una di un cliente troncata esattamente a metà causa una caduta. Dal tavolo, mica dall'Empire state building....
Anche se ormai la serie era andata esaurita, non era passato moltissimo tempo: un annetto o giù di lì. Eppure il responso della Montblanc fu che non era possibile ripararla perché, trattandosi di serie limitata, erano stati predisposti pochissimi ricambi ed il fusto non era più disponibile. In altre parole: "Non possiamo mica rischiare che le 20.000 penne diventino poi 20.001 o 20.002! Siamo seri, noi...."
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Messaggio da gianpi73 »

Mi permetto di dissentire in toto agli ultimi tre interventi, per i seguenti motivi:

1) il post non era sulle edizioni limitate, ma se la Hemi fosse la più bella tra le w.e. di Montblanc...
Ogni post sulle Montblanc vede una schiera di appassionati collezionisti criticare la scelta della casa per n. di pezzi, materiali, prezzi, disponibilità, etc.
Se pur vero che 20k pezzi sono tanti, le altre critiche mi appaiono sconosciute. A mio parere non c'è inflazione e i prezzi di vendita lo dimostrano. Che non se le fili più nessuno e' un opinione alquanto azzardata. Basta vedere semplicemente ebay.
Poi il post (alquanto chiaramente) aveva un altro imprinting.

2) facile fare dell'ironia sulle limitate citando la Montegrappa Chos ad esempio. E' estremizzare un concetto che ha bisogno di un supporto estremo per essere giustificato. Io le mie w.e. le tiro fuori, ci scrivo, me le godo e, sinceramente, nessuno mi si fila....non noto sorrisini o gomitate, al massimo stupore per la loro bellezza.

3) esiste una parte di amanti delle stilografiche (chiamarli collezionisti o meno non è' importante) che preferiscono il contemporaneo, senza essere (seppur velatamente) dei pivellini... Come per gli orologi c'è chi ama il vintage e chi il contemporaneo...sono mondi diversi che potrebbero anche non incontrarsi mai, se uno dei due non critica l'altro, inutilmente. Poi il consiglio di andare a farsi le vacanze o cambiare lo scooter con i propri soldi può essere anche ben accetto, anche se fa sinceramente sorridere; devo rilevare che qualcuno di noi "giovani " preferisce avere una ventina di belle penne nuove piuttosto che 4-5000 penne vintage, che, di converso, a qualcuno potrebbero apparire vecchie, inutilizzabili, usurate, etc...
Non essendo di quest'avviso, dico solo che è questione di punti di vista, per i quali è' necessario il massimo rispetto reciproco.
Poi magari la vacanza in più o lo scooter nuovo c'è lo possiamo permettere lo stesso....
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Messaggio da Seamaster »

Io sono un pochino di parte per le W.E. della Montblanc.A me piacciono tutte! ;)
Cerchiamo però di evitare le solite "polemiche" su edizioni limitate o meno,sul costo eccessivo e su materiali preziosi ed altre cose gia dette in altri topic su questa Maison.
La Hemingway,proprio perchè è la prima della serie,ha il suo fascino e la sua eleganza.E' innegabile!
Personalmente a me piace,forse perchè rompe gli schemi con le altre W.E. che poi verranno prodotte successivamente negli anni con materiali un pochino piu' preziosi;ma proprio perchè è la capostipite,non si discute,ma la si ama con i suoi pregi e i suoi difetti.
Che poi venga reputata la piu' bella o la piu' brutta,questo rientra nei gusti personali delle persone.
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Messaggio da wallygator »

Questo topic dimostra incontrovertibilmente il fatto che, vivaddio, non siamo tutti omologati.....e che il nostro rapporto con la penna stilografica ed il suo aspetto é "di pancia" e non "di testa"; se una penna non ha per te quel "non so che" può essere la più preziosa, la più cara, ecc.. ma rimane sul bancone del venditore....
Sul problema delle L.E. concordo con chi mi ha preceduto sul fatto che sia un abile stumento di marketing (non solo di MB) che, puntando sull'io di ciascuno di noi fa sì che un prodottto di serie, dichiarato di produzione limitata, abbia un appeal maggiore (ovviamente per chi ha la pecunia....)
Walter
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