problemi visconti homo sapiens

[scossa]

Se mi permetti,di pazienza con le Visconti (e con le Montegrappa) ne ho avuta anche troppa.La realtà è che trovare una Pelikan difettosa è un'eccezione,così come è un'eccezione trovare una Visconti che scrive.Ribadisco che per vendere una penna a 350,00 Euro questa dovrebbe essere testata prima in fabbrica,prima di farla arrivare al cliente e cominciare viaggi della speranza con l'assistenza.Con le Montegrappa mi è successa la stessa cosa.Le penne devono prima di tutto scrivere;poi se costano tanto è anche d'obbligo che siano belle e raffinate.
Ciao

Se serve per la statistica , anche la mia Homo Sapiens, con pennino M (inchiosto Herbin Cacao du Brezil, ma ache Quink Blue/Black), non ha nessuna esitazione nemmeno dopo un paio di giorni a riposo in verticale.

[nicolino]

ciao Scossa, e che autonomia ha la penna? la mia dopo due facciate di fogli A4 è già scarica (pennino M)
ti ringrazio per la tua attenzione.
Stefano

[vikingo60]

E' anche vero che l'inchiostro Herbin fa miracoli,questo è sicuro.Ma una penna in ordine dovrebbe scrivere con qualunque tipo di inchiostro.Ora con la mia Pelikan M 150 sto ''smaltendo'' un Montlanc Mystere che avevo acquistato per prova,molto costoso,grigetto e soprattutto poco scorrevole;ma la mia M 150 scrive lo stesso senza fare una piega.
Comunque tutto può essere.
Ciao

[scossa]

ciao Scossa, e che autonomia ha la penna? la mia dopo due facciate di fogli A4 è già scarica (pennino M)
ti ringrazio per la tua attenzione.
Stefano

Purtroppo non scrivo molto, l'ho caricata da pochi giorni .... ti saprò dire.

[nicolino]

Alessandro, la Pelikan M 150 da quanti anni è in produzione? Hanno eliminato tutti i possibili difetti nel tempo....

[vikingo60]

Alessandro, la Pelikan M 150 da quanti anni è in produzione? Hanno eliminato tutti i possibili difetti nel tempo....

Questo è vero,ma quando le prime Pelikan a stantuffo apparvero sul mercato alla fine degli anni '20,andavano già bene;ciò perchè verosimilmente furono fatti dei test,prima di avviarle alla vendita.
Soltanto una volta ho avuto un problema con la M 150,e la colpa era di fatto mia perchè,senza saperlo,avevo usato un inchiostro micidiale,che fu ritirato dal mercato in fretta e furia per evitare alla Parker di dover risarcire chissà quante migliaia di clienti.Era questo

DSCN0247.JPG (2.08 MiB) Visto 2379 volte

il micidiale Parker Penman.
Ciao

[Celluloide]

Caro Alessandro, cari amici tutti,
Prima di tutto voglio dire che sono d'accordo sul fatto che le migliori penne stilografiche al mondo sono le Pelikan.
Mai avuto il minimo problema, mentre con le altre...
Quello che voglio esprimere è che la stilografica è una passione, e che passione sarebbe se non ci facesse un po' impazzire? Ho passato una settimana a far scrivere una OMAS Rinascimento, forse la peggior penna mai costruita (almeno fra quelle che costavano quasi un milione, ai tempi) ma era un regalo di mio padre. In confronto a quella la Homo Sapiens è un'astronave!
Le Montblanc sono di buon livello, ma sono molto discontinue nella qualità. Molte volte bisogna lavorare di fino per farle scrivere bene. Io ne ho diciannove, e ora posso dire che ne sono davvero soddisfatto. Ma io non sono il tipo da centri di assistenza, non faccio le class actions, compro nei mercatini penne ridotte al lumicino, e le sistemo poco per volta, con i pezzi di recupero. Qualche volta compro penne nuove, ma sappiamo che è un prodotto artigianale, e può essere lontano dalla perfezione. Ho fra le mani il mio ultimo acquisto(nuova!): Marlen collezione Continenti America; pennino 18 kt veramente imperfetto, punta che tende a sinistra e le puntine graffiano il foglio in modo raccapricciante! Che fare? Tornare al negozio appena possibile (60 km) e farla mandare in assistenza, oppure tentare una delicata operazione di raddrizzamento e poi di levigatura delle puntine? Inutile dire: opzione B. Ora la penna va d'incanto!
La mia preferita? OMAS ARCO serie speciale (un remake degli anni 50, non quella che adesso chiamano Arco): una celluloide inimitabile ed un pennino di una dolcezza assoluta, sembra di scrivere con una nuvola!
Un caro saluto a tutti!

[piccardi]

Per caricarla ho visto che viene bene dare un colpo secco, un po' veloce, sempre con attenzione a restare in asse.
Fammi sapere!

In effetti,a parte tutto,il sistema di caricamento non è dei migliori:trovo molto più pratico lo stantuffo che usano Pelikan e Aurora.
Ciao

Beh su questo non siamo d'accordo.

La siringa rovesciata dal punto di vista tecnico per me resta nettamente superiore allo stantuffo.

Anzitutto consente di sfruttare praticamente tutto il corpo come serbatoio (a parte l'alberino), quindi ha una capienza nettamente superiore (il meccanismo dello stantuffo si mangia in genere mezza penna). Chiudendo il pistone puoi separare il grosso dell'inchiostro dalla parte finale a contatto con l'alimentatore (quello che la visconti chiama twin tank) evitando problemi di perdite per riscaldamento dell'aria quando la penna è semivuota. Meccanicamente è molto più semplice e quindi più robusto. Dal punto di vista di praticità lo puoi usare una volta aperto con una mano sola mentre con lo stantuffo te ne servono sempre due. Ma se cerchi la praticità temo che la cartuccia vinca a mani basse (le cartucce le metti in borsa e in tasca, e le boccette di inchiostro no).

Il solo punto debole che vedo nella siringa rovesciata è la tenuta della guarnizione posteriore, che un tempo era critica (beh, in realtà i problemi li ho avuti per lo più con le americane, le Onoto vanno quasi sempre bene). Ma coi materiali odierni questo non dovrebbe essere più un problema.

Dopo di che anche i sistemi di caricamento hanno una componente di gusto. Conosco collezionisti a cui piace la levetta ed il pulsante di fondo (non parliamo poi del crescent filler...), che fatti oggi sono secondo la quintessenza della inutilità tecnica, perché se devo avere la stessa capacità di una cartuccia e nessuno dei suoi vantaggi, a che serve, marketing/estetica a parte, tutta quella complessità in più ?

Simone

[piccardi]

Alessandro, la Pelikan M 150 da quanti anni è in produzione? Hanno eliminato tutti i possibili difetti nel tempo....

Questo è vero,ma quando le prime Pelikan a stantuffo apparvero sul mercato alla fine degli anni '20,andavano già bene;ciò perchè verosimilmente furono fatti dei test,prima di avviarle alla vendita.

La 100 uscì nel 1929, ed è stata dal punto di vista tecnico la penna più rivoluzionaria mai creata.
E sì fecero parecchi test, Kovaks vendette il brevetto all'azienda nel 1927 e ci stettero sopra due anni a far prove.

Se oggi vengono messe in vendita penne che non scrivono bene, visto che tecnicamente ormai nel funzionamento delle stilografiche non c'è più nulla di nuovo da oltre 50 anni, è solo incapacità del produttore.

Simone

[piccardi]

Caro Alessandro, cari amici tutti,
Prima di tutto voglio dire che sono d'accordo sul fatto che le migliori penne stilografiche al mondo sono le Pelikan.

Anzitutto un benvenuto, dopo di che devo dire che su questa affermazione (come su qualunque altra relativa a quale è la marca migliore) non sono d'accordo, vedi:

http://www.penciclopedia.it/744/quale-l ... ografiche/

Aggiungerei inoltre che la marca alla fine significa poco, delle pochissime moderne che ho una delle migliori per me è la Edson della Waterman, azienda che ha prodotto anche quel fallimento di penna che è la Carene.

Mai avuto il minimo problema, mentre con le altre...

Personalmente, non ho mai avuto nessun problema anche con Lamy e Pilot, in realtà un problemino con Pelikan l'ho avuto (un extrafine inusabile, ancorché sostituito senza spesa ed immediatamente con un fine, cosa che va a merito della professionalità e correttezza dell'azienda).

Ma potrei esser stato fortunato ed aver preso solo modelli buoni.

Quello che voglio esprimere è che la stilografica è una passione, e che passione sarebbe se non ci facesse un po' impazzire? Ho passato una settimana a far scrivere una OMAS Rinascimento, forse la peggior penna mai costruita (almeno fra quelle che costavano quasi un milione, ai tempi) ma era un regalo di mio padre. In confronto a quella la Homo Sapiens è un'astronave!
Le Montblanc sono di buon livello, ma sono molto discontinue nella qualità. Molte volte bisogna lavorare di fino per farle scrivere bene. Io ne ho diciannove, e ora posso dire che ne sono davvero soddisfatto. Ma io non sono il tipo da centri di assistenza, non faccio le class actions, compro nei mercatini penne ridotte al lumicino, e le sistemo poco per volta, con i pezzi di recupero. Qualche volta compro penne nuove, ma sappiamo che è un prodotto artigianale, e può essere lontano dalla perfezione. Ho fra le mani il mio ultimo acquisto(nuova!): Marlen collezione Continenti America; pennino 18 kt veramente imperfetto, punta che tende a sinistra e le puntine graffiano il foglio in modo raccapricciante! Che fare? Tornare al negozio appena possibile (60 km) e farla mandare in assistenza, oppure tentare una delicata operazione di raddrizzamento e poi di levigatura delle puntine? Inutile dire: opzione B. Ora la penna va d'incanto!

Che dire... per tutto questo non posso che ammirare la tua pazienza e caparbietà.

Io francamente da una penna nuova mi aspetto che scriva, scriva bene e lo faccia con un ragionevole range di inchiostri e carte. E se non lo fa la giudico di bassa (o infima quando non scrive) qualità.

Dopo di che con sforzo, tempo e/o denaro si fa scrivere anche le penne messe peggio, ma se devo esprimere un giudizio su una penna non posso fare a meno di dire che una ditta che vende penne con pennini difettosi dovrebbe essere sanzionata opportunamente; da quel che dici la mia conclusione ad esempio sarebbe di non comprare mai una Marlen (non corro comunque il rischio, a me piacciono principalmente le antiche...).

Simone

PS per quanto ne so nessuna delle penne che hai citato è un prodotto artigianale. Sono tutte penne (per quanto le aziende ci possano girare sopra) di produzione industriale.

[Celluloide]

Wow! Questo si che è un benvenuto!
Con degli amici come voi in chat è quasi sopportabile stare a scrivere su una tastiera anziché su un taccuino in carta fiorentina o su un Moleskine.
Se non sbaglio eravamo partiti dalla Homo Sapiens. Non voglio negare che certi esemplari possano avere dei problemi, forse la mia era più fortunata. In effetti succede, e lo dimostra il caso della mia nuova Marlen.
Però non mi convincerete a considerare una penna come una macchina qualsiasi: non ricordo se è in questo forum, ma non posso proprio accogliere il paragone con la Audi! Le motivazioni sono troppo diverse!
Solo riflettiamo sulle motivazioni per cui spendiamo centinaia di euro per una funzione che sarebbe alla portata di una biro da 50 cents!
Ciao a tutti

[piccardi]

Solo riflettiamo sulle motivazioni per cui spendiamo centinaia di euro per una funzione che sarebbe alla portata di una biro da 50 cents!

Beh, in fondo anche per spostarti puoi usare una utilitaria che costa una frazione del macchinone.

Io resto dell'idea che se compri una penna stilografica, e ci spendi appunto tutti quei soldi in più, hai il diritto di esigere che funzioni decentemente. Se poi ti interessa solo la parte estetica i tuoi criteri possono essere anche comprensibili, però le penne che escono di fabbrica mal funzionanti per me restano comunque da stigmatizzare.

Simone

[rembrandt54]

Wow! Questo si che è un benvenuto!
Con degli amici come voi in chat è quasi sopportabile stare a scrivere su una tastiera anziché su un taccuino in carta fiorentina o su un Moleskine.
Se non sbaglio eravamo partiti dalla Homo Sapiens. Non voglio negare che certi esemplari possano avere dei problemi, forse la mia era più fortunata. In effetti succede, e lo dimostra il caso della mia nuova Marlen.
Però non mi convincerete a considerare una penna come una macchina qualsiasi: non ricordo se è in questo forum, ma non posso proprio accogliere il paragone con la Audi! Le motivazioni sono troppo diverse!
Solo riflettiamo sulle motivazioni per cui spendiamo centinaia di euro per una funzione che sarebbe alla portata di una biro da 50 cents!
Ciao a tutti

Attenzione....anche per le automobili è la stessa cosa !!!!
Una Tata Indigo (come la Bic) costa mooooolto meno dell'Audi e fa lo stesso servizio!!!!
Volevo far capire il concetto !! Quindi se la passione mi spinge a spendere 500 euro per fare la stessa funzione che farei spendendo 50 centesimi per una Bic, cosa significa...che sono cretino e allora è giusto che mi rifilino una penna che non scrive ? Dai Dante...non regge...sù... vienvia !!!!
stefano

[Celluloide]

Già già quella dei 50 cents porta fuori strada, lo ammetto. Però lasciamo stare ogni paragone con le auto, vi prego, sennò finiamo come al bar. Invece grazie per Dante, mi piace! Quasi quasi cambio nick .
Credo pure che sia giusto pretendere da un prodotto costoso una efficienza ineccepibile. Sulle penne sono forse disposto a tollerare di più perché mi piace smanettare per farle funzionare come voglio io, cosa che devo fare quasi con tutte, ma alla fine mi riesce, e quella è la vera soddisfazione!
Ciao a tutti!
Dante

[rembrandt54]

Già già quella dei 50 cents porta fuori strada, lo ammetto. Però lasciamo stare ogni paragone con le auto, vi prego, sennò finiamo come al bar. Invece grazie per Dante, mi piace! Quasi quasi cambio nick .
Credo pure che sia giusto pretendere da un prodotto costoso una efficienza ineccepibile. Sulle penne sono forse disposto a tollerare di più perché mi piace smanettare per farle funzionare come voglio io, cosa che devo fare quasi con tutte, ma alla fine mi riesce, e quella è la vera soddisfazione!
Ciao a tutti!
Dante

Caro Dante...sei troppo simpatico !! secondo me hai avuto qualche dispiacere con qualche auto d'epoca !!!
Sarebbe bello incontrarci tutti...magari da Simone a Firenze ...è lontano da te ?
stefano