Attenzione agli assegni!

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balthazar
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Messaggio da balthazar »

Non so cosa dirvi su queste disavventure bancarie, non mi è mai capitato nulla di simile, eppure frequento quei luoghi da circa quarant'anni :D Vorrei argomentare punto per punto su quanto qui discusso sin dall'inizio, ma andrebbe via troppo tempo e lo dedicherei in maniera indegna a qualche pedante/ultrapignolo cassiere - che sicuramente di penne e pigmenti non ne capisce un'acca - al quale casomai nel 1990 qualcuno ha fatto notare che alcuni inchiostri stilografici sono cancellabili. Gli assegni, pur essendo un mezzo di pagamento alquanto datato, hanno ancora corso e sono attivamente usati soprattutto in ambito professionale. Tutto è falsificabile, specialmente con le tecniche moderne, però ovviamente qui siamo nella patologia, non nella vita ordinaria e soprattutto una falsificazione deve avvenire prima che il titolo sia negoziato, in quanto oggi le materialità non viaggiano più, sono solo le immagini a viaggiare (infatti un assegno insoluto anche solo per cause "tecniche", tipo una irregolarità formale, non viene più restituito al beneficiario in originale, ma solo in copia conforme). Per questo l'assegno viene scansionato al momento della negoziazione ed è quell'immagine a "viaggiare", quindi lo possiamo scrivere anche col Pelikan cancellabile ... (i lettori sono degli scanner che non distinguono il tipo di inchiostro usato) Il correntista poi che deve prelevare dal suo conto, sono anni e anni che non lo fa più traendo un assegno intestato a sè medesimo e quindi compilandolo alla presenza del cassiere, richiede semplicemente l'importo che verrà consegnato contro firma di quietanza, oramai anche questa fissata con inchiostro "elettronico". Tutto quanto sopra premesso, è ovvio che cercheremo di scrivere i nostri assegni col miglior bulletproof che abbiamo a disposizione, altrimenti quegli inchiostri che li abbiamo comprati a fare? :lol: è altrettanto ovvio che consegneremo i nostri titoli correttamente compilati in ogni loro parte e con la chiara indicazione del beneficiario. Dopo la consegna nulla ci potrà garantire che quest'ultimo non lo perda o glielo rubino per poi falsificarlo e metterlo in circolazione nella nuova "veste". Questa però è un'altra storia :D
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vikingo60
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Messaggio da vikingo60 »

Giusto riempire e firmare l'assegno con un inchiostro resistente all'acqua, ma faccio notare che la seconda volta ho usato il Noodlers Bulletproof, l'indelebile per eccellenza; dopo qualche giorno sono stato chiamato dal beneficiario perché in banca lo avevano respinto. A mio parere c'è molta prevenzione proprio verso la stilografica come mezzo di scrittura.
Alessandro
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balthazar
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Messaggio da balthazar »

vikingo60 ha scritto: mercoledì 1 aprile 2020, 21:58 Giusto riempire e firmare l'assegno con un inchiostro resistente all'acqua, ma faccio notare che la seconda volta ho usato il Noodlers Bulletproof, l'indelebile per eccellenza; dopo qualche giorno sono stato chiamato dal beneficiario perché in banca lo avevano respinto. A mio parere c'è molta prevenzione proprio verso la stilografica come mezzo di scrittura.
A quanti anni fa risale l'ultima esperienza? forse quel cassiere è in pensione :D oppure, altra ipotesi: non è che volevano falsificarlo e col bulletproof Noodler's non ci sono riusciti? :lol: Comunque, al di là della battuta che mi è venuta spontanea (e di altre che vi ho risparmiato) non capisco proprio l'atto di non accettare un assegno in versamento per il solo "sospetto" che sia stato compilato con un inchiostro la cui conformità è solo nella testa di chi lo radiografa prima di negoziarlo (versamento che - lo ricordo - è salvo buon fine!).
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vikingo60
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Messaggio da vikingo60 »

È accaduto 3 anni fa, e con assegni postali. Prima mai problemi. Comunque le Poste sono tutte particolari. Ad ogni modo la stilografica viene vista spesso come uno strumento di cui diffidare. Per poter compilare le cartelle cliniche ho dovuto esibire le varie leggi che lo permettevano, in quanto il primario (lui sì un vero pezzo museo) si arrabbiava.
Ad ogni modo ora per gli assegni, all'unico scopo di evitare noie, uso la biro. Anche poi la storia di dover per forza usare l'inchiostro nero non sta in piedi.
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Messaggio da DRJEKILL »

Nella mia banca accettano assegni con stilografica... Il direttore ha una bellissima M B 149, che era del suo papà, anch'egli dorettore presso stessa Agenzia.
Io la documentazione clinica (30 anni di validità) la firmo o con Pilot Namiki black, o con Diamine archivio blublack.
Resiste all'acqua, e alla candeggina a basse concentrazioni. Cede solo alla candeggina concentrata.
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Messaggio da stanzarichi »

Visto che siamo anche in tema cartelle cliniche, io solo Sailor a nano-pigmenti :thumbup:
Riccardo
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Messaggio da vikingo60 »

Complimenti per l'ottima dimostrazione! Anche il Noodlers Bulletproof resiste a questa prova. Comunque credo che siano in particolare le Poste a fare storie. Con la nuova banca che ho ora non ho provato con la stilografica, soltanto per non avere noie.
Alessandro
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Messaggio da Atena »

Grazie a tutti per i vostri contributi.
Anche a me hanno contestato delle firme fatte con la stilografica e da quella volta porto nel mio astuccio una biro Montegrappa degli anni '80 con refill nero.
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