Ricerca inchiostri "indelebili" blu e rosso

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Messaggio da Lamy »

I De Atramentis indelebili li sconsiglio. Da evitare assolutamente gli inchiostri R&K Documentus perché si seccano in punta in un batter d'occhio. Lo stesso vale per i Darmstadt, che sono sempre prodotti da R&K, costano uno sproposito e si comportano malissimo.
I De Atramentis durante la scrittura funzionano abbastanza bene, solo che sono difficili da eliminare dalle penne.
Tra quelli che ho provato, visto che anche io cercavo inchiostri indelebili, quello che si è comportato meglio è stato il Montblanc Permanent Blue che ha anche un costo ancora nei limiti della ragionevolezza.
Dopo alcune prove ho comunque deciso di lasciare perdere gli inchiostri indelebili perché, bene o male, richiedono di scendere a compromessi tra prezzo, difficoltà di rimozione, rischio per la penna e prestazioni. Per me, in questa categoria, non ci sono vincitori ma solo inchiostri "meno peggio".
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Messaggio da Amberle80 »

Grazie @Monet (attendo aggiornamenti quando ce ne saranno) e grazie anche a te @Lamy (se al lavoro non avessi questo limite, sarebbe più semplice).

Vedo che la questione interessa diverse persone! Io mi sto segnando tutto, allungando la mia lista di inchiostri da provare. Se poi alla fine non ne vengo a capo, pazienza... Intanto ho fatto esperienza di tipologie nuove di inchiostri. Ma secondo me qualche soluzione la trovo ;)
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Messaggio da Pettirosso »

Monet63 ha scritto: lunedì 6 maggio 2019, 14:16 Dato che sono alla ricerca anche io di un blu e un rosso indelebili, nel momento in cui dovessi avere novità ti avviso.
:wave:
Sul blu (lo so, mi ripeto, ma la mia esperienza è limitata a questi): a parte il Salix, che sicuramente già conosci, hai provato il Koh-i-noor Document?
Lo prendi sui 5 € spedito per una boccetta da 50 ml.
E' più che altro un azzurro intenso, ma se lo trovi troppo chiaro puoi miscelarlo con il Koh-i-noor Document nero (anche lui in vendita allo stesso prezzo).
Si parla anche molto bene del Pilot: non è dichiarato resistente all'acqua, ma, dalle prove che ho visto, pare avere una resistenza molto buona.
C'è anche rosso, ma di questo con l'acqua se la cava peggio (anche se meglio di tanti altri rossi).
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Messaggio da HoodedNib »

Pettirosso ha scritto: martedì 7 maggio 2019, 11:59
Si parla anche molto bene del Pilot: non è dichiarato resistente all'acqua, ma, dalle prove che ho visto, pare avere una resistenza molto buona.
C'è anche rosso, ma di questo con l'acqua se la cava peggio (anche se meglio di tanti altri rossi).
Il grosso problema di tutti i "topi di laboratorio" non e' la resistenza all'acqua degli inchiostri, quella si trova ma e' che non se li porti via qualche altro solvente o la varechina
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Messaggio da Amberle80 »

Pettirosso ha scritto: martedì 7 maggio 2019, 11:59
Sul blu (lo so, mi ripeto, ma la mia esperienza è limitata a questi): a parte il Salix, che sicuramente già conosci, hai provato il Koh-i-noor Document?
Il Koh-I-Noor non l'ho ancora provato. i ferrogallici li avrei esclusi perchè un alone di colore nella maggior parte dei casi lo lasciano a contatto con l'acqua e questo non me lo potrei permettere. Non ho provato tantissimi inchiostri ancora: conosco il salix solo perchè l'ho letto qua sul forum. Come esperienza diretta la mia è limitatissima agli inchiostri delle cartucce Pelikan, da poco a questi tre waterproof. I colori presi per il bimbo li devo testare per benino. Idem sono limitatissima anche nei confronti delle stilografiche e dei tipi di carta. Qua sul lavoro posso agire solo su inchiostro e stilografica, la carta ci viene fornita (quella che costa meno).
Come diceva HoodedNib, venendo a contatto con un po' di tutto in laboratorio e non sto sempre a togliermi i guanti ogni volta che scrivo, cercavo degli inchiostri particolari. Parto dalla loro resistenza all'acqua perchè è quella che di solito viene testata e mostrata nelle recensioni. Poi so benissimo che le esigenze che ho io sono particolari e che devo fare un po' tutti i miei test, sia nei riguardi della carta che mi forniscono (sorvoliamo il tasto dolente), che del mio tipo di scrittura, che della mia sbadataggine.
Tieni conto che questi problemi li ho normalmente anche con le biro che ci forniscono e che sono tutto tranne che indelebili. Ma un discorso è dire "la penna, che mi hai dato, ha sbaffato", altro dire "vorrei usare questa perchè mi ci trovo meglio"... Gliela fai vedere, vedono che è stilografica e iniziano a storcere il naso riguardo alla resistenza e alle sbaffature e alla durata. Sono partita dal nero MB giusto perchè era certificato con la norma in evidenza a caratteri cubitali e di fronte ad una certificazione ci dobbiamo inchinare (in senso ironico, ma fino ad un certo punto).
E' stato per questo motivo dopo quasi 25 anni di uso della stilografica (uso inconsapevole da studente ignaro di tutto), arrivata qua l'avevo abbandonata e accantonata a favore delle biro: non avevo le conoscenze all'epoca per ribattere. Ora che mi sono riavvicinata a questo mondo per vie traverse, volevo vedere di aggiustarmi alla bene e meglio, portando al responsabile della qualità anche svariate prove, in modo che non ci possano essere obiezioni da un punto di vista legale.

Quindi tutte le vostre esperienze per me, che sono digiuna di tutto, sono oro. Per me sono la base da cui partire e poter iniziare a fare dei confronti oltre che fare una prima scrematura sui calamai da comprare. Poi immagino che diventerò una piccola rivenditrice di inchiostri :mrgreen:
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Messaggio da Pettirosso »

HoodedNib ha scritto: martedì 7 maggio 2019, 12:03 Il grosso problema di tutti i "topi di laboratorio" non e' la resistenza all'acqua degli inchiostri, quella si trova ma e' che non se li porti via qualche altro solvente o la varechina
Hai ragione, io in questo campo non ho la minima esperienza.
Per il mio utilizzo il requisito dell'indelebilità significa in primo luogo essere resistente all'acqua (un evento accidentale può sempre capitare), ed anche, nei limiti del possibile, alla falsificazione (e qui entrano in gioco gli agenti chimici).
C'è da dire, però, che ormai quasi tutto negli uffici viene elaborato in maniera digitale, ed anche la sottoscrizione (l'ultimo cavallo di battaglia) lo è in larga parte diventata.
Per gli appunti personali e le "cose di casa", ovviamente, vanno più che bene gli inchiostri tradizionali.
Conclusione: io personalmente tengo inchiostrata con "indelebili" non più di una penna per volta, e la uso anche piuttosto poco.
Quello che chiedo: che non mi distrugga la penna e che poi io non debba impazzire quando la pulisco (quasi sempre dopo mesi di carica ininterrotta).
Per questo rimango ancorato ai due ferrogallici della R&K ed al blu Koh-i-noor: zero problemi (l'unica cosa sui ferrogallici è che è meglio non usarli con i pennini in acciaio: saranno anche meno aggressivi di quelli antichi, l'acciaio attuale sarà anche migliore di quello che si usava una volta, ma la doratura del pennino di una Papermate me l'hanno fatta fuori, anche se dopo molti mesi di utilizzo).

Rispondo brevemente ad Amberle80, che nel frattempo ha scritto: a parte farti i miei sinceri complimenti per il lavoro che fai (quando a casa mia viene usata l'ammoniaca o anche solo l'alcool denaturato per pulire pavimenti o piastrelle io, estate o inverno che sia, spalanco le finestre per almeno un quarto d'ora), e per l'impegno che stai mettendo nei test, il mio intervento era più che altro volto a capire cosa ne pensava Monet (che, essendo un artista, di colori ne capisce parecchio).
A te potrei aggiungere: se il tuo problema sono le sbavature, evita i ferrogallici: tutti rilasciano la parte colorata, rimane leggibile solo il grigio.
Sulla carta, mi pare di capire che devi accontentarti di quello che passa il convento... Altrimenti ti potrei suggerire di guardare la "carta di pietra" (dai un'occhiata nella sezione Carta): niente cellulosa (quindi anche nessun albero abbattuto), fatta con un impasto di polveri minerali.
Io, che sono più curioso di una gazza, l'ho provata: l'acqua non le fa un baffo, sono riuscito a distruggere un foglio solamente dandogli fuoco (e neppure troppo facilmente, ho dovuto insistere con la fiamma: immagina di dovere bruciare un oggetto di plastica).
Beh, qui siamo totalmente fuori tema.
Giuseppe.
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Messaggio da Stormwolfie »

Quindi niente indelebili rossi?
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Messaggio da Monet63 »

Pettirosso ha scritto: martedì 7 maggio 2019, 11:59 Sul blu (lo so, mi ripeto, ma la mia esperienza è limitata a questi): a parte il Salix, che sicuramente già conosci, hai provato il Koh-i-noor Document?
Lo prendi sui 5 € spedito per una boccetta da 50 ml.
E' più che altro un azzurro intenso, ma se lo trovi troppo chiaro puoi miscelarlo con il Koh-i-noor Document nero (anche lui in vendita allo stesso prezzo).
Si parla anche molto bene del Pilot: non è dichiarato resistente all'acqua, ma, dalle prove che ho visto, pare avere una resistenza molto buona.
C'è anche rosso, ma di questo con l'acqua se la cava peggio (anche se meglio di tanti altri rossi).
Non conoscendolo, avevo già preso nota. :D
Mi interessa comunque sapere come si comporta effettivamente sulla carta: ad esempio, i Rohrer dokumentus, nonostante siano degli ottimi inchiostri, sono incredibilmente penetranti, allargano il tratto (come alcuni Noodler's) e rendono impossibile scrivere su due facciate (cosa per me fondamentale) anche usando carta specifica.
Amberle80 ha scritto: martedì 7 maggio 2019, 12:39Qua sul lavoro posso agire solo su inchiostro e stilografica, la carta ci viene fornita (quella che costa meno).
In realtà quello non è un problema: di norma gli indelebili non sono molto penetranti, tranne alcuni casi noti, e quindi vanno benissimo anche su carte infime.
:wave:
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Messaggio da Pettirosso »

Stormwolfie ha scritto: martedì 7 maggio 2019, 14:04 Quindi niente indelebili rossi?
Io personalmente non li ho mai utilizzati.
Esistono vari tipi di Noodler's (alcuni li ho già visti citati in questo post): io avevo provato (ma solo provato) il Fox (rossiccio chiaro, d'onde il nome) e il Socrates (un bellissimo colore fiore di malva, quindi sul violetto).
Di De Atramentis avevo provato il Fucsia, ma sicuramente farà anche altri rossi.
Del Pilot ho già scritto.
Di più, purtroppo, non so.
Puoi dare un'occhiata qui: https://www.jetpens.com/blog/the-best-w ... nks/pt/829
Non so fino a che punto l'elenco sia stato aggiornato (risale ad un paio d'anni fa), ma ha il vantaggio di essere suddiviso per colore e per proprietà.
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Messaggio da Stormwolfie »

Pettirosso ha scritto: martedì 7 maggio 2019, 14:39
Stormwolfie ha scritto: martedì 7 maggio 2019, 14:04 Quindi niente indelebili rossi?
Io personalmente non li ho mai utilizzati.
Esistono vari tipi di Noodler's (alcuni li ho già visti citati in questo post): io avevo provato (ma solo provato) il Fox (rossiccio chiaro, d'onde il nome) e il Socrates (un bellissimo colore fiore di malva, quindi sul violetto).
Di De Atramentis avevo provato il Fucsia, ma sicuramente farà anche altri rossi.
Del Pilot ho già scritto.
Di più, purtroppo, non so.
Puoi dare un'occhiata qui: https://www.jetpens.com/blog/the-best-w ... nks/pt/829
Non so fino a che punto l'elenco sia stato aggiornato (risale ad un paio d'anni fa), ma ha il vantaggio di essere suddiviso per colore e per proprietà.
Molto interessante grazie!
Mi sembra di capire che non è facile trovare Rossi completamente waterproof .
In compenso il pigmentato platinum mi sembra molto resistente!
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Messaggio da JetMcQuack »

Io sul nero indelebile con Noodler's Bulletproof black sono a posto, specie perché ha un rendimento ottimo sulle cartacce, non spiuma, non spande, non trapassa...su blu e rosso indelebile invece sono un po' indietro, dato che non amo il blu uso come indelebile il Sailor blue-Black SeiBoku, lo uso per lo più in cartucce su penne Sailor per comodità. Secondo me se vai alla pagina che linko qui sotto con le caratteristiche dei Noodlers e ne cerchi uno "eternal" sei a posto.

http://noodlersink.com/wp-content/uploa ... s-2019.pdf

Ieri ho preso il Polar Green Noodler's (volevo un verde indelebile brillante, impresa impossibile), occhio agli inchiostri polari che allargano di brutto il tratto ;-)

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Messaggio da diridolfof »

Graf von Faber Castell produce un rosso indicato come "adatto per documenti" nel sito italiano.

https://www.graf-von-faber-castell.it/c ... 5ml/141005



Sul sito in inglese anche l'altro rosso è indicato come "document proof"

https://www.graf-von-faber-castell.com/ ... 5ml/141019



Pare che siano entrambi disponibili anche in cartuccia
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Messaggio da Monet63 »

diridolfof ha scritto: venerdì 8 novembre 2019, 13:32 Graf von Faber Castell produce un rosso indicato come "adatto per documenti" nel sito italiano.
Pare che siano entrambi disponibili anche in cartuccia
Se è come il cobalt blue è un inchiostro di qualità stratosferica, realmente indelebile ma che si comporta come un inchiostro comune. Vale ogni centesimo dei soldi che costa.
:wave:
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Messaggio da ctretre »

Della serie Graf von Faber Castell ho delle cartucce nere e all'acqua resistono bene, c'è qualche solvente in particolare che vuoi provare di facile reperibilità (tipo acetone, alcool) che posso restare?
Il costo è in linea con Herbin, se non fosse che il calamaio è da 75 ml per cui bisogna essere molto decisi per prenderlo. Le cartucce costano 3€.
In alternativa potresti provare i Platinum su di una Preppy, sempre in cartucce per contenere i rischi di acquisti errati, qui non posso fare test per te non avendoli.
Ultima modifica di ctretre il venerdì 8 novembre 2019, 16:40, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Monet63 »

ctretre ha scritto: venerdì 8 novembre 2019, 16:09 Il costo è in linea con Herbin, se non fosse che il calamaio è da 75 ml per cui bisogna essere molto decisi per prenderlo. Le cartucce costano 3€.
Infatti per me il discorso cartuccia è molto appetibile: compro una scatolina di cartucce. Mi piacciono: compro la boccetta. Non mi piacciono: desisto.
Fantastico.

Inutile dire che proverò innediatamente il garnet, non appena andrò a far visita al mio negoziante di fiducia, ringraszio molto chi l'ha indicato.
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