Inchiostro FIM Torino (e tampone Alcione): usarli?

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lucaparte
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Messaggio da lucaparte »

Sono belli da vedere, è un peccato usarli, ma anche non usarli. L'inchiostro è ancora utilizzabile? In un boccettino è calato, in questo no. Il tampone è così bello (in puro cotone) che non so proprio cosa fare :?:
Luca
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maicol69
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Messaggio da maicol69 »

Wow, bel ritrovamento.
Io non userei il tampone, ma un giro con l'inchiostro lo farei.
Magari su una economica onde evitare danni grossi e brighe, ma non saprei resistere alla tentazione
Il profumo dell'inchiostro vecchio ... Aaahhhh !!!!
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jebstuart
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Messaggio da jebstuart »

Sono nuovi di zecca ed inusati da una settantina d’anni. Ne deriva un valore documentativo e quasi museale del loro tempo.
Io li lascerei cosí.
Poi, c’è il rovescio della medaglia, e cioè che potrebbe darti molto piacere usare qualcosa che ti arriva integro dal passato come in una capsula del tempo :) :) :)
Mauro
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analogico
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Messaggio da analogico »

Fare uno sbuffo d'inchiostro per poi assistere alla magia del tampone che assorbe la macchia.....che mirabile evento e quale enorme soddisfazione!
Ti è arrivato integro dal passato ? e tienilo così.
Di boccette di inchiostro mi par di capire tu ne abbia due, nel caso potresti conservarne una e provare ad utilizzare l'altra , sempre che sia ancora possibile.
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lucaparte
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Messaggio da lucaparte »

analogico ha scritto: sabato 6 luglio 2019, 19:46 Fare uno sbuffo d'inchiostro per poi assistere alla magia del tampone che assorbe la macchia.....che mirabile evento e quale enorme soddisfazione!
Ti è arrivato integro dal passato ? e tienilo così.
Di boccette di inchiostro mi par di capire tu ne abbia due, nel caso potresti conservarne una e provare ad utilizzare l'altra , sempre che sia ancora possibile.
Esattamente quello che mi propongo di fare! La seconda boccetta ha meno inchiostro, ne è svanito in po'. C'è chi mi ha detto: noo quelli vecchi non si usano. Io ci provo. Il tampone no, lo distruggerei, ma ho striscie vecchie anche queste: le uso. Non sono un vero collezionista? Boh, le cose di una volta le voglio usare, i libri vecchi li voglio leggere.
L'inchiostro FIM che ho trovato 'nuovo', a prezzo molto inferiore a quello su internet, è stato prodotto per il 116' anniversario dell'AUGUSTO BO F.I.N. INCHIOSTRI di Torino nel 1954.
Grazie a maicol e jebstuart per la condivisione del dilemma
Luca
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analogico
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Messaggio da analogico »

lucaparte ha scritto: sabato 6 luglio 2019, 22:56 Esattamente quello che mi propongo di fare! La seconda boccetta ha meno inchiostro, ne è svanito in po'.
...o forse è stato utilizzato.
lucaparte ha scritto: sabato 6 luglio 2019, 22:56 Boh, le cose di una volta le voglio usare, i libri vecchi li voglio leggere.
Il paragone coi libri, mi spiace ma non calza, la lettura potrebbe non alterare affatto lo stato del libro, viceversa usando il tampone ne altereresti irrimediabilmente lo stato.
D'altra parte se lo stesso tampone tu lo avessi trovato senza la carta protettiva, mezzo consumato, macchiato e sgualcito, non lo avresti probabilmente degnato di uno sguardo.
E' stato solo il suo stato di conservazione che l' ha reso interessante ai tuoi occhi.
Ci sono casi in cui le cose di una volta hanno un interesse particolare solo per lo stato in cui si trovano, e quindi modificarlo significa azzerarne immediatamente qualunque significato.
Il tampone è uno di quei casi, quindi non usarlo, lascialo così come sta , conservalo con cura e spera che qualcuno dopo di te possa trovarlo ancora integro e apprezzarlo, così come è accaduto a te.
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Messaggio da lucaparte »

analogico ha scritto: domenica 7 luglio 2019, 1:05
lucaparte ha scritto: sabato 6 luglio 2019, 22:56 Esattamente quello che mi propongo di fare! La seconda boccetta ha meno inchiostro, ne è svanito in po'.
...o forse è stato utilizzato.
lucaparte ha scritto: sabato 6 luglio 2019, 22:56 Boh, le cose di una volta le voglio usare, i libri vecchi li voglio leggere.
Il paragone coi libri, mi spiace ma non calza, la lettura potrebbe non alterare affatto lo stato del libro, viceversa usando il tampone ne altereresti irrimediabilmente lo stato.
D'altra parte se lo stesso tampone tu lo avessi trovato senza la carta protettiva, mezzo consumato, macchiato e sgualcito, non lo avresti probabilmente degnato di uno sguardo.
E' stato solo il suo stato di conservazione che l' ha reso interessante ai tuoi occhi.
Ci sono casi in cui le cose di una volta hanno un interesse particolare solo per lo stato in cui si trovano, e quindi modificarlo significa azzerarne immediatamente qualunque significato.
Il tampone è uno di quei casi, quindi non usarlo, lascialo così come sta , conservalo con cura e spera che qualcuno dopo di te possa trovarlo ancora integro e apprezzarlo, così come è accaduto a te.
Hai certo ragione, ma in parte. Il tampone è intonso, ma con i segni del tempo e quel che mi ha attirato sono le immagini, i nomi, e anche la sua composizione, sottolineatami dal venditore. Non lo userò, ma non mi sento un vero collezionista, perché il primo impulso è utilizzarlo. Senza offendere i collezionisti, ma spesso si rischia il feticismo o l'ansia di completamento o l'horror vacui.
I libri: la mia collezione di Segretissimo Mondadori.
L'ho completata fino alla metà degli anni '70, e ti giuro che nel cercare i numeri mancanti mi preoccupavo di non trovare il tal numero, quindi di avere un vuoto. Ma mi consolavo col sapere che li avrei letti tutti (se camperò abbastanza) come sto facendo. Certo la lettura non altera il libro, anche se questi, tascabili e spesso in brutto stato, puliti, comunque non ne escono indenni.
Ecco, voglio dire, mi sento più tranquillo se le cose le adopero. Le penne, poi, non vanno tutte usate?
Ciao, tranquillo, il tampone Alcione resterà lì: lasciare un'eredità, di cose o storie o idee, hai ragione, è bello e consolante.
Luca
P.S. I boccettini sono chiusi ermeticamente, non sembrano usati
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