Ritorno sull'argomento, sperando di poter essere utile ad altri utenti del forum ai quali si sia presentato il mio stesso problema.
Non so se Ottorino scherza quando suggerisce del filo da pesca, ma proverò (non essendo pescatore non ne ho a portata di mano, ma posso sempre acquistarne un poco).
Non avendo a disposizione sferette di acciaio, ho comprato una confezione di inchiostro Herbin Perle Noire.
Ebbene il problema è stato completamente risolto nella cartuccia ricaricata!
Si ripresenta invece, in minima misura, in un converter, cosa che succedeva anche con il Pelikan.
In questo converter, neppure le due sferette di plastica che avevo inserito riuscivano a rompere la tensione dell'inchiostro.
Utilizzando l'Herbin, invece, il flusso riprende senza problemi non appena si inizia a scrivere (evidentemente le sferette superano la resistenza dell'inchiostro grazie ai semplici movimenti della mano).
Dunque il problema era il tipo di inchiostro, anche se non mi spiego come mai non si presentava con quello nativo della cartuccia.
Devo pensare di avere acquistato due flaconi di Pelikan leggermente alterato nelle sue qualità.
Grazie all'Herbin, la scrittura della stilo Pelikan Jazz che uso "da battaglia" è poi divenuta più fluida e piacevole.
Il nero è meno intenso rispetto al Pelikan 4001, ma questo non è un problema.
Cartuccia ricaricata - Inchiostro che si blocca al suo interno
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No, Ottorino non scherzava parlando del filo da pesca: anche questo può benissimo servire a convincere l'inchiostro che la sua morte non sono le pareti, ma l'alimentatore.
Ottima scelta l'Herbin Perle Noire. A livello di nero nero penso sia ancora migliore l'Aurora, ma le cartucce non sono compatibili, dovresti acquistare il flacone e poi travasare: sinceramente non mi pare ne valga la pena.
Quanto al tuo converter ostinato, prova a sciacquarlo un paio di volte con acqua e la classica goccia di detersivo per piatti, ed eventualmente lascialo carico della soluzione per una notte: dovresti risolvere, l'inchiostro non dovrebbe più aderire alle pareti (almeno per un certo tempo). Dipende ovviamente dal tipo di plastica utilizzata per costruirli (quando si parla di economie costruttive...).
Ottima scelta l'Herbin Perle Noire. A livello di nero nero penso sia ancora migliore l'Aurora, ma le cartucce non sono compatibili, dovresti acquistare il flacone e poi travasare: sinceramente non mi pare ne valga la pena.
Quanto al tuo converter ostinato, prova a sciacquarlo un paio di volte con acqua e la classica goccia di detersivo per piatti, ed eventualmente lascialo carico della soluzione per una notte: dovresti risolvere, l'inchiostro non dovrebbe più aderire alle pareti (almeno per un certo tempo). Dipende ovviamente dal tipo di plastica utilizzata per costruirli (quando si parla di economie costruttive...).
Giuseppe.
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Proverò allora anche con il filo da pesca e farò come suggerisci con il converter.Pettirosso ha scritto: ↑giovedì 30 gennaio 2020, 20:18 No, Ottorino non scherzava parlando del filo da pesca: anche questo può benissimo servire a convincere l'inchiostro che la sua morte non sono le pareti, ma l'alimentatore.
Ottima scelta l'Herbin Perle Noire. A livello di nero nero penso sia ancora migliore l'Aurora, ma le cartucce non sono compatibili, dovresti acquistare il flacone e poi travasare: sinceramente non mi pare ne valga la pena.
Quanto al tuo converter ostinato, prova a sciacquarlo un paio di volte con acqua e la classica goccia di detersivo per piatti, ed eventualmente lascialo carico della soluzione per una notte: dovresti risolvere, l'inchiostro non dovrebbe più aderire alle pareti (almeno per un certo tempo). Dipende ovviamente dal tipo di plastica utilizzata per costruirli (quando si parla di economie costruttive...).
Grazie per i consigli.