Noodler's Heart of Darkness e Charlie pen

I colori preferiti, le miscele sperimentate, le misture autoprodotte. Tutto sull'inchiostro che utilizzate nella vostra fedelissima stilografica!
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Lamy

Noodler's Heart of Darkness e Charlie pen

Messaggio da Lamy »

Vorrei semplicemente condividere una prova di "scrittura" fatta con il Noodler's Heart of Darkness e con la Charlie pen, la penna che viene omaggiata insieme a questo inchiostro. L'inchiostro mi piace molto e la penna fa il suo dovere e non gocciola finché la si mantiene carica per almeno un terzo della sua capienza massima. Mi intendo più di sequenze di 1 e 0 che di arte, nonostante ciò ogni tanto mi piace sporcare i fogli :lol: Purtroppo, per via del formato dello sketchbook (Fabriano Artist Journal piccolo e voluminoso), non sono riuscito a mettere a fuoco l'intera pagina con lo scanner.
charlie-hod-1.jpg
charlie-hod-2.jpg
Voi l'avete provato questo inchiostro? Gli artisti del forum che ne pensano?
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Monet63
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Noodler's Heart of Darkness e Charlie pen

Messaggio da Monet63 »

L'inchiostro è a mio avviso bellissimo, con una marcata sottosfumatura calda. Posseggo anche una Charlie, che tuttavia non uso mai per disegnare, perché per come lavoro io è molto più utile e logico un pennino estremamente fine, come l'EF in acciaio delle Sailor o l'UEF della Platinum 3776 comprata da pochi giorni grazie a consigli su questo forum.
L'inchiostro non è indelebile, ed è anzi ampiamente acquerellabile, ma il tratto di base resta sempre visibile, a differenza dei tipici inchiostri da stilografica che spesso possono essere del tutto eliminati dall'acqua.
Quando mi serve un inchiostro robusto, davvero resistente anche all'acqua, opto per il Platinum Black, ma questo Noodler's è comunque un inchiostro di altissima qualità, che semplicemente ha peculiarità diverse. Regge meglio su carte in cellulosa, e questo potrebbe essere un problema nell'uso artistico, dove si prediligono carte in fibra di cotone, ma si tratta - per come la vedo io - solo di conoscere il materiale che si usa.
La resistenza alla luce è mostruosa, una cosa non necessariamente scontata: un test è stato esposto a sud, per circa 800 ore (come da standard), e non ci sono stati cambiamenti. Questo equivale, nella tabella relativa, a una resistenza minima di 150 anni in illuminazione da museo (LFI, la più alta possibile). E' quindi adatto anche all'uso artistico propriamente detto.
:wave:
L’opera d’arte è sempre una confessione.
Umberto Saba
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